Diocesi di Como

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Diocesi di Como

La diocesi di Como (in latino: Dioecesis Comensis o Novocomensis[1][2][3]) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Milano appartenente alla regione ecclesiastica Lombardia. Nel 2021 contava 529.890 battezzati su 548.600 abitanti. È retta dal vescovo cardinale Oscar Cantoni.

Fatti in breve Suffraganea dell', Regione ecclesiastica ...
Diocesi di Como
Dioecesis Comensis
Chiesa latina
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Suffraganea dell'arcidiocesi di Milano
Regione ecclesiasticaLombardia
 
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Provincia ecclesiastica
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Collocazione geografica
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Vescovocardinale Oscar Cantoni
Vicario generaleIvan Salvadori
Provicario generaleFausto Sangiani
Vescovi emeritiDiego Coletti
Presbiteri458, di cui 330 secolari e 128 regolari
1.156 battezzati per presbitero
Religiosi147 uomini, 475 donne
Diaconi13 permanenti
 
Abitanti548.600
Battezzati529.890 (96,6% del totale)
StatoItalia
Superficie4.214 km²
Parrocchie338 (31 vicariati)
 
ErezioneIV secolo
Ritoromano
CattedraleSanta Maria Assunta
Santi patroniSant'Abbondio
Indirizzopiazza Guido Grimoldi, 5
22100 Como (CO)
Sito webwww.diocesidicomo.it
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia
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Territorio

La diocesi è molto estesa, è infatti tra le dieci diocesi italiane più grandi in termini di superficie. Comprende la maggior parte della provincia di Como, ad eccezione della Brianza e delle antiche pievi di Appiano Gentile e di Porlezza, appartenenti all'arcidiocesi di Milano. Fanno parte della diocesi comasca anche alcuni comuni della provincia di Lecco, l'intera provincia di Sondrio e due valli (Valcuvia e Val Marchirolo) appartenenti alla provincia di Varese.

Due parrocchie, quella dei Santi Vito e Modesto in Lomazzo Milanese e quella di San Giovanni Evangelista in Montorfano, erano ambrosiane, sia per rito sia per appartenenza diocesana, fino al 1981 e al 1982 rispettivamente; in seguito passarono alla diocesi comense e al rito romano. Viceversa, la parrocchia di Saltrio cambiò in senso contrario e, da romana che era, fu resa ambrosiana[4].

Sede vescovile è la città di Como, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta.

Vicariati

Lo stesso argomento in dettaglio: Parrocchie della diocesi di Como.

La diocesi comprende 338 parrocchie, raggruppate in 29 vicariati.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Fu Ambrogio, vescovo di Milano dal 374 al 397, a consacrare Felice come primo vescovo di Como, il 1º novembre 386.[5] Si presume, considerando il rapporto epistolare tra i due, che l'abbia inviato a evangelizzare il vasto territorio del municipium di Como e solo in questo senso si può affermare che quella milanese sia la "Chiesa madre" della Chiesa di Como, poiché per il resto, vale a dire liturgia, organizzazione delle comunità e rapporti di dipendenza, non abbiamo altre notizie. Le prime documentazioni di un'autorità metropolitica a cui facesse riferimento la Chiesa comense risalgono all'epoca dello scisma tricapitolino, quando chiaramente Como riconobbe la propria dipendenza da Aquileia.

La missione di Felice ricalcava quella affidata, alla fine del III secolo, dal predecessore di Ambrogio, Materno, a Fedele. Questi doveva aver conseguito qualche successo tanto che, attorno al 303, allorché giunsero a Milano alcuni sopravvissuti alla decimazione della Legione tebana, Fedele li aveva fatti fuggire con sé a Como. Qui Alessandro era stato arrestato, mentre Carpoforo, Cassio, Essanto, Severo, Secondo e Licinio vennero martirizzati, seguiti a breve distanza dallo stesso Fedele. Le salme dei martiri vennero recuperate dal protovescovo Felice, che le collocò nella prima chiesa cristiana di Como, ricavata in un tempio dedicato a Mercurio[6].

La confidenza di Fedele, comunque, sembra testimoniare la presenza di una comunità locale già ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano e Massimiano, nel periodo 303-305. La pressione repressiva, d'altra parte, si sarebbe esaurita di lì a pochi anni, nel 313, con l'Editto di Milano. Ma si dovette trattare di una mera comunità di fedeli, addirittura priva di diaconi, come sembrano suggerire le considerazioni di Ambrogio nelle due lettere a Felice che ci sono conservate, relative alle difficoltà incontrate dal primo vescovo comasco nel far celebrare adeguatamente la messa.

Nel 554 molti vescovi occidentali, compresi quelli di Milano e di Aquileia, non accettarono le conclusioni del Concilio di Costantinopoli II, in cui papa Vigilio fu costretto, con la forza, a sottoscrivere la condanna di alcuni scritti di tre autori che avevano avuto parte attiva al Concilio di Calcedonia, chiamati i "Tre Capitoli". Implicitamente, con questa mossa, l'imperatore Giustiniano I voleva ingraziarsi i monofisiti, già condannati a Calcedonia. A questo punto si delineò il cosiddetto scisma tricapitolino: poiché i vescovi occidentali non volevano smentire Calcedonia, rifiutarono la condanna dei Tre Capitoli. A motivo di questa fedeltà, nelle Chiese locali scismatiche (a Grado, appartenente al patriarcato di Aquileia, ma anche nella diocesi di Como), alcuni luoghi di culto furono dedicati a Sant'Eufemia, patrona di Calcedonia.

Intorno al 570 il vescovo di Milano[9] ricompose lo scisma con Roma. Tuttavia, tra il 606 e il 608, Como si mantenne nella sua posizione di rifiuto della condanna dei Tre Capitoli ed entrò, quindi, a far parte della provincia ecclesiastica di Aquileia, della quale adottò il rito particolare conosciuto come patriarchino, che restò in vigore fino al 1598 quando, non senza difficoltà, papa Clemente VIII impose il rito romano. Lo scisma di Como fu ricomposto nel 698, grazie all'intervento del re longobardo Cuniperto.

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Suddivisione ecclesiastica storica della Svizzera e delle zone adiacenti. In rosa è quindi disegnato il territorio storico della Diocesi di Como, quando comprendeva ancora terre ora appartenenti alle Diocesi svizzere di Lugano e di Coira.

Nel corso del medioevo i vescovi di Como intrattennero rapporti con re e imperatori, che concessero loro numerosi privilegi e regalie (specialmente in Valtellina e nell'attuale Canton Ticino), tra cui il titolo di conte; i vescovi di Como governarono anche civilmente la maggior parte del territorio diocesano come feudatari (vescovo-conte) dell'imperatore. La diocesi divenne l'erede e il fondamento dell'identità comasca anche civilmente: rispetto al territorio municipale imperiale romano, la diocesi perse solo aree marginali per gli scontri armati con le diocesi vicine, quella di Coira a nord e soprattutto con l’arcidiocesi di Milano a sud, che in una serie di guerre si impadronì principalmente di Lecco fino alla stipula della pace di Lomazzo che definì i confini fra le diocesi.[10]

La diocesi rimase suffraganea del patriarcato di Aquileia fino alla soppressione di questo (1751), quindi passò sotto la giurisdizione di Gorizia e, infine, approdò alla provincia ecclesiastica milanese (1789).

Fino alla convenzione del 1º settembre 1884, tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica, apparteneva alla diocesi di Como gran parte dell'attuale Canton Ticino. Anche qui, tuttavia, alcuni distretti, ad esempio le tre valli superiori di Blenio, Riviera e Leventina, appartenevano all'arcidiocesi di Milano e seguono tuttora il rito ambrosiano. Nel 1870, infine, i comuni del Grigioni italiano di Poschiavo e di Brusio furono staccati dalla diocesi comasca e incorporati in quella di Coira, a seguito dell'accordo tra Svizzera e Santa Sede del 23 ottobre 1869, entrato in vigore il 29 agosto dell'anno dopo.

Durante il Risorgimento, il governo italiano impedì al vescovo Luigi Nicora di prendere possesso della diocesi, non concedendogli l'exequatur.

Cronotassi dei vescovi

Riepilogo
Prospettiva
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Il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como dal 4 ottobre 2016.

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Santo patrono

Il patrono della diocesi è Sant'Abbondio, celebrato il 31 agosto. Greco di nascita, Abbondio fu il quarto vescovo di Como e governò la diocesi dal 450 al 468. Partecipò al secondo concilio di Efeso e al Concilio di Calcedonia in veste di "ambasciatore" del papa, sostenendo la condanna di Nestorio ed Eutiche, i quali avevano dato vita a due eresie diffusissime in quel periodo, il nestorianesimo e il monofisismo.

Oltre che della diocesi di Como, Abbondio è anche santo patrono della città di Como e compatrono della diocesi di Lugano, insieme con san Carlo Borromeo. Viene celebrato tradizionalmente il 2 aprile, ma a Como la data è stata posposta al 31 agosto e, in occasione della ricorrenza, si tiene una tradizionale fiera agricola e commerciale, accompagnata da numerosi eventi collaterali[20].

Calendario liturgico proprio della diocesi

Riepilogo
Prospettiva
Ulteriori informazioni Data, Celebrazione ...
DataCelebrazioneGradoColore liturgico
18 gennaioSante Liberata e Faustina, verginiMemoria facoltativabianco
18 gennaioBeato Andrea da Peschiera, sacerdoteMemoria facoltativabianco
22 gennaioBeato Antonio Della Chiesa, sacerdoteMemoria facoltativabianco
1º febbraioBeato Andrea Carlo Ferrari, vescovoMemoriabianco
8 febbraioSan Girolamo Emiliani, religiosoMemoriabianco
23 febbraioBeata Giovannina Franchi, vergineMemoria facoltativabianco
8 marzoSan Probino, vescovo[21]Memoria facoltativabianco
6 aprileSan Pietro da Verona, sacerdote e martireMemoriarosso
8 aprileSant'Amanzio, vescovoMemoria facoltativabianco
20 aprileBeata Chiara Bosatta, religiosaMemoria facoltativabianco
10 maggioBeato Enrico Rebuschini, religiosoMemoria facoltativabianco
13 maggioDedicazione della Basilica CattedraleSolennità in Cattedrale
Festa in Diocesi
bianco
15 maggioBeata Maddalena Albrici, vergineMemoria facoltativabianco
1º giugnoSan Giovanni Battista Scalabrini, vescovoMemoria facoltativabianco
4 giugnoSant'Eutichio, vescovoMemoria facoltativabianco
6 giugnoBeata Maria Laura Mainetti, vergine e martireMemoriarosso
28 luglio Beato Giuseppe Ambrosoli, sacerdote Memoria facoltativa bianco
7 agostoSanti Carpoforo e compagni, protomartiri della Chiesa di ComoMemoriarosso
12 agostoBeato Innocenzo XI, papaMemoriabianco
31 agostoSant'Abbondio, vescovo e patrono della Chiesa di ComoSolennitàbianco
1º settembreSanti vescovi di ComoMemoriabianco
4 settembreBeato Nicolò Rusca, sacerdote e martireMemoriarosso
12 settembreSantissimo Nome di MariaMemoriabianco
30 settembreBeata Vergine di Tirano, patrona della ValtellinaFesta in Valtellina
Memoria in Diocesi
bianco
8 ottobreSan Felice, vescovo e fondatore della Chiesa di ComoFestabianco
10 ottobreBeata Vergine Madre della Misericordia di GallivaggioMemoriabianco
24 ottobreSan Luigi Guanella, sacerdoteMemoriabianco
25 ottobreDedicazione della propria chiesa[22]Solennitàbianco
29 ottobreSan Fedele, martireMemoriarosso
7 dicembreSant'Ambrogio, vescovo e patrono della Regione LombardiaFestabianco[23]
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A livello locale, in alcune parrocchie, vengono annualmente ricordati anche:

Attività pastorale

Riepilogo
Prospettiva

Pastorale dei giovani

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I ragazzi del "Molo 14" (2008) in un'attività di gruppo.

Dal 1989[24], una delle più importanti proposte pastorali rivolte dalla diocesi ai giovani è il "Molo 14", un raduno di tutti i quattordicenni per una messa e delle attività di gruppo, pensato come momento di verifica del percorso cristiano individuale e collettivo.

La formula si è negli anni consolidata: dal 2004[24] il "Molo 14" si tiene a Bellagio, nella frazione di San Giovanni, la prima o la seconda domenica di maggio. Tale località dispone di un molo con approdo fruibile, una grande piazza per la celebrazione, con vista sul lago e un parco pubblico poco distante. La diocesi ha scelto Bellagio come sede per quest'evento perché si trova in posizione mediana rispetto al suo territorio, che si estende sulla maggior parte della provincia di Como ma raccoglie anche tutta la Valtellina e la Valchiavenna.

L'ambientazione di fondo è una metafora lacustre-marinaresca, che coinvolge tutta la giornata, per cui i giovani sono suddivisi in gruppi come "rematori", "mozzi", "cambusieri" e si devono "vaccinare" contro le varie malattie (i peccati) che possono compromettere la salute degli uomini di mare. Le parrocchie partecipanti portano con sé il proprio "diario di bordo" e il vescovo è semi-travestito da pirata, con benda nera e uncino. All'interno di questa atmosfera i giovani, che hanno ricevuto la cresima di norma un anno prima, sono chiamati a vivere la loro fede per una giornata in stretta comunione con i coetanei e il pastore della Chiesa locale e, dunque, giungono a Bellagio su traghetti e battelli, partecipano a una messa celebrata all'aperto dal vescovo stesso, pranzano, si svagano, pregano e cantano insieme.

La giornata non è però conclusa in sé stessa: se, da un lato, nelle loro comunità, i giovani si preparano spiritualmente (con incontri catechistici) e materialmente (con la costruzione dei "diari di bordo") al "Molo 14", d'altronde, al termine dell'evento, il vescovo usa consegnare ai ragazzi dei simboli o dei libri, su cui lavorare insieme anche in futuro, lasciando come momento successivo di verifica e di incontro la "due giorni giovani", tenuta ogni anno in diversi luoghi della diocesi.

Dall'anno 2016, in occasione del Giubileo della Misericordia, il Molo 14 si tiene invece che a Bellagio a Como, dove i ragazzi, al mattino hanno la possibilità di gioco, di varie attività e di conoscenza con i loro coetanei, mentre nel pomeriggio celebrano la messa in Cattedrale con il Vescovo, a conclusione della "Tappa 14enni".

Pastorale vocazionale

Sono già trascorsi parecchi anni da quando la diocesi, in particolare sotto l'impulso del vescovo Alessandro Maggiolini, ha incominciato a vivere il terzo sabato del mese, ogni mese, un pellegrinaggio mensile al santuario della Madonna del Soccorso, sopra a Ossuccio, luogo dove i giovani della diocesi convergevano alla vigilia della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.

Visto il successo ottenuto da questa iniziativa, negli anni si è pensato di proporre un pellegrinaggio analogo, in contemporanea il terzo sabato del mese, in altri luoghi della diocesi.

A partire dal 2010, a fronte della chiusura del seminario minore avvenuta nel 2005, sono stati aperti, in alcuni punti della diocesi, i cosiddetti Sicomoro[25], che hanno la loro sede centrale presso il seminario vescovile di Como: il "Sicomoro" è una piccola comunità formata da ragazzi dei primi delle scuole superiori, che vivono insieme una settimana al mese, accompagnati da un sacerdote responsabile e da una coppia di sposi, che adempie anche ai compiti della cucina. Nel 2016 ne sono presenti cinque: Bormio (2010), Olgiate Comasco (2011), Lomazzo, Como Centro e Rancio Valcuvia. Ci sono progetti in corso per l'apertura di altri "Sicomoro".

Missioni diocesane

A partire dalla metà degli anni Sessanta, la diocesi apre ufficialmente due missioni diocesane: una in Camerun (prima nella diocesi di Sangmélima, poi nella diocesi di Maroua-Mokolo) nel 1969 e l'altra in Argentina (nella diocesi di Santiago del Estero), nel 1964.

Con il nuovo millennio, già chiuse le esperienze in Camerun (per motivi di sicurezza legati alla presenza della minaccia terroristica di Boko Haram) e soprattutto in Argentina, l'impegno di una missio ad gentes rinasce nel cuore della diocesi: nel 2010 si apre una nuova missione in Perù (diocesi di Carabayllo) e nel 2020 in Mozambico (diocesi di Nacala).

Dal 1964 sono stati 47 i missionari, sacerdoti diocesani, laici e religiose che hanno donato una parte significativa della loro vita alla Chiesa in Argentina, Camerun e Perù.

Statistiche

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 548.600 persone contava 529.890 battezzati, corrispondenti al 96,6% del totale.

Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950379.321380.00099,87185621565282192.013360
1970455.000459.88598,97305002306232752.285374
1980502.700506.80099,26764762007432201.900374
1990500.000501.00099,86594691907582321.524341
1999518.272525.46098,663043619482252421.268341
2000510.000518.00098,561942919082372371.251341
2001510.000518.00098,563745618180072241.037341
2002518.000525.00098,760642518185492231.010341
2003518.000525.00098,759842017886682201.000341
2004518.000525.00098,75814181638919204881338
2006523.000533.00098,15934171768819208850338
2013518.000533.00097,25173761411.00111176138338
2016516.891535.00096,652738813998012172540338
2019536.260555.19096,64663381281.15013147475338
2021529.890548.60096,64583301281.15613147475338
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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