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attore e scrittore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Brizio Montinaro (Calimera, 23 luglio 1943) è un attore e scrittore italiano.
Si è diplomato al Centro sperimentale di cinematografia. Al cinema ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani ed europei tra cui Damiano Damiani (Il giorno della civetta, 1968), Miklós Jancsó (La tecnica e il rito 1971), Luigi Comencini (Delitto d'amore, 1974), Paolo Nuzzi (Giovannino 1975), Alberto Lattuada (Oh, Serafina,1976), Claude Pinoteau (Il genio, 1976), Theo Angelopoulos (Alessandro il Grande, 1980), Pupi Avati (Magnificat, 1993).
È una voce tra le più note della radio italiana. Dalla seconda metà degli anni '60 è presente come autore, conduttore o attore in numerosi drammi radiofonici e trasmissioni di successo. È stato interprete in due sceneggiati radiofonici di maggior successo di Radio Rai - Matilde, Andrea - e in tantissime pièces teatrali. Ha partecipato con una sua rubrica sulla canzone popolare a Radiodue 3131. È stato ideatore e conduttore della fortunata trasmissione Come se realizzata per Radio Tre.
In televisione ha partecipato a diverse serie tra cui Le avventure di Pinocchio (1971) dello stesso Luigi Comencini, Cristoforo Colombo (1985) con Gabriel Byrne, e Io ti salverò (2002) di Mario Caiano con Massimo Ranieri.
Attivo anche in teatro, ha preso parte a diverse rappresentazioni teatrali tra cui Venti zecchini d'oro (1968, insieme a Paola Borboni, Renato Rascel, Maria Grazia Buccella e Patrizia De Clara) e La lupa (1969, accanto ad Anna Magnani e Osvaldo Ruggeri) entrambe per la regia di Franco Zeffirelli, Golem (1970) con Arnoldo Foà e regia di Alessandro Fersen e, nel corso degli anni '80, Nostra Dea di Massimo Bontempelli, La morte di Niobe di Ruggero Savinio e Orgia di Pier Paolo Pasolini, spettacoli diretti tutti da Lorenzo Salveti. Nel 1998 ha presentato il recital In riveder la luna io me ne stava, un viaggio nella poesia di Giacomo Leopardi, e l'anno successivo è andato in scena con Il vaso di Pandora per la regia di Salvatore Tramacere dei Cantieri Teatrali Koreja. Nel 2007 è stato autore e interprete insieme all'Ensemble Terra d'Otranto di Danzare col ragno, spettacolo di grande successo diventato poi libro con lo stesso titolo. L'ultima sua produzione teatrale è Agàpimu, un viaggio nella poesia e nella musica di tradizione orale della Grecìa salentina, terra da cui proviene.
Importante il lavoro svolto da Montinaro come antropologo esperto di storia e di tradizioni popolari per preservare e divulgare la conoscenza della lingua e della cultura grica del Salento di cui è uno dei massimi esperti. È autore di numerosi libri: Salento povero (Longo Editore, 1976), Diario macedone (Edizioni il Formichiere, 1980), Diario di bordo (Nuova Eri, 1985), San Paolo dei serpenti (Sellerio Editore, 1996), Canti di pianto e d'amore dall'antico Salento (Bompiani, 1994/2001). Da quest'ultimo sono stati tratti i testi per sei opere musicali tra cui Outis di Luciano Berio, Laments di Brian Elias e Morolòja kai erotikà di Ivan Fedele. Del 2007 è Danzare col ragno e del 2009 Il tesoro delle parole morte. La poesia greca del Salento, entrambi usciti per i tipi dell'editore Argo. L'ultima fatica di Montinaro è Il teatro della taranta. Tra finzione scenica e simulazione (Carocci Editore, 2019).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40691197 · ISNI (EN) 0000 0000 6723 7126 · SBN SBLV178659 · LCCN (EN) n81032515 · BNE (ES) XX5596941 (data) · BNF (FR) cb131965233 (data) |
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