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casa editrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Bompiani è una casa editrice italiana, fondata a Milano nel 1929 da Valentino Bompiani.
«Un uomo che legge ne vale due»
Nel corso dei decenni essa ha pubblicato le opere di alcuni dei più influenti autori della letteratura italiana, tra cui Alberto Moravia e Umberto Eco, e internazionale, come T.S. Eliot, J.R.R. Tolkien, Albert Camus, John Steinbeck, Imre Kertész, Svetlana Aleksievič e László Krasznahorkai.
Dopo una lunga permanenza nel gruppo RCS e una breve parentesi nel Gruppo Mondadori, nel 2016 è entrata a far parte del gruppo Giunti.
Negli anni trenta, Valentino Bompiani stringe i primi legami intellettuali che delineano il volto della sua casa editrice. Iniziano a collaborare con lui Cesare Zavattini e Antonio Banfi, cui subentra Enzo Paci. Nel 1934 pubblica, col titolo La mia battaglia, la traduzione italiana del Mein Kampf di Adolf Hitler (rifiutata dalla Mondadori), per volontà di Mussolini che ne pagò segretamente i diritti con denaro del ministero degli Esteri.[1] Hitler scrisse perfino una brevissima nota come prefazione. La versione italiana era riassunta nella prima parte, a causa della mole del libro, e integrale nella seconda. Visto il successo, Bompiani ne pubblicò numerose ristampe sino al 1943; nel 1938 pubblicò integralmente anche la prima parte, col titolo La mia vita, nella traduzione di Bruno Revel.
Dagli anni cinquanta Umberto Eco dirige collane di studi e vi pubblica fedelmente i propri scritti. Negli anni successivi si distinguono per la versatilità Elio Vittorini (che pubblica con Bompiani anche le sue opere), Antonio Porta e, dagli anni settanta, Mario Andreose. Figure cardinali nei decenni successivi sono Elisabetta Sgarbi e Giovanni Reale. Dal 2015 ne è direttore editoriale la scrittrice Beatrice Masini.
Nel 1972, Valentino Bompiani cede la proprietà alla FIAT che, con la finanziaria IFI, acquista anche Sonzogno, Fabbri ed ETAS, costituendo un gruppo editoriale variegato. Nel 1990 avviene la fusione con il gruppo RCS, al quale appartengono anche Sansoni, Rizzoli, La Nuova Italia e Marsilio[2][3]. Tutti i marchi librari di RCS, incluso Bompiani, convergono quindi nel ramo RCS Libri.
Nell'ottobre 2015, Mondadori acquisisce il comparto librario di RCS, compresa Bompiani[4]. Elisabetta Sgarbi, responsabile della casa editrice, lascia la sua posizione e fonda, insieme ad altri autori, la nuova casa editrice La nave di Teseo. Al suo posto subentra dunque Beatrice Masini[5].
Nel febbraio 2016, dopo l'apertura di una procedura dell'AGCM per diluire la dominanza delle quote di mercato librario controllate dal gruppo di Segrate, Mondadori cede Bompiani e Marsilio. Nel settembre 2016, Bompiani viene acquisita da Giunti[6].
Tra gli autori che hanno distinto la casa editrice si annovera Antoine de Saint-Exupéry, il cui Il piccolo principe è stato e resta negli anni il libro più stampato e venduto.
Fra gli autori italiani, si ricordano Corrado Alvaro, Luciano Anceschi, Carmelo Bene, Vitaliano Brancati, Gesualdo Bufalino, Achille Campanile, Maria Corti, Andrea De Carlo, Massimo Donà, Umberto Eco, Alain Elkann, Maurizio Ferraris, Ennio Flaiano, Diego Fusaro, Raffaele La Capria, Alberto Moravia, Edoardo Nesi, Ottiero Ottieri, Mario Perniola, Fernanda Pivano, Giovanni Reale, Alberto Savinio, Leonardo Sciascia, Antonio Scurati, Manlio Sgalambro, Giovanni Testori, Francesco Tomatis, Pier Vittorio Tondelli e Sandro Veronesi.
Fra gli autori stranieri, invece, Svetlana Aleksievič, James Cain, Erskine Caldwell, Albert Camus, Paulo Coelho, Archibald Joseph Cronin, Thomas Stearns Eliot, André Gide, Patricia Highsmith, Michel Houellebecq, Tahar Ben Jelloun, Stephen King, Anaïs Nin, Osho, José Saramago, Jean-Paul Sartre, John Ronald Reuel Tolkien, John Steinbeck, Jun'ichirō Tanizaki, Kurt Vonnegut, Evelyn Waugh e Marguerite Yourcenar.
Bompiani pubblica, dal 1990, la rivista Panta, fondata da Pier Vittorio Tondelli, Alain Elkann, Jay McInerney ed Elisabetta Rasy, e così chiamata su suggerimento di Alberto Moravia.
Fra le opere pubblicate da Bompiani, dieci hanno ottenuto il Premio Strega nel corso degli anni:
Nel corso degli oltre novant'anni di storia Bompiani ha proposto molte collane. Tra le collane storiche, non più alimentate: Libri scelti, dal 1929 al 1945; I Libri d'acciaio, dal 1930 al 1935, che proponeva libri per ragazzi; Pantheon letterario, dal 1940 al 1969; Pantheon teatrale, dal 1941 al 1955; Corona, dal 1942 al 1949; La Zattera, dal 1942 al 1945, che propose libri tascabili per i soldati al fronte; Il Portico; Pegaso letterario, dal 1947 al 1956; Pegaso teatrale, dal 1947 al 1966; I Delfini, dal 1953 al 1973; Il Pesanervi, dal 1966 al 1970; Amletica leggera, dal 1967 al 1977; Informazione sessuale, dal 1971 al 1972; Nuovo Portico.
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