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insieme dei trasporti in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La rete dei trasporti in Italia comprende le seguenti infrastrutture: 156 porti, una rete ferroviaria di 24.567 km, una rete stradale (strade statali, regionali, provinciali, comunali) di 837.493 km, una rete autostradale di 7.016,4 km e 126 aeroporti[1].
«[...] il trasporto costituisce una componente necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo del reddito.»
Tutte le autostrade italiane sono asfaltate.
Le strade sono classificate sia dal punto di vista amministrativo (strada statale, strada regionale, strada provinciale e strada comunale) sia dal punto di vista tecnico-costruttivo (cat. B, cat. C, cat. D e E).
Le autostrade sono di categoria A e gestite o dall'ANAS o da società firmatarie di convenzioni con l'ANAS stesso.
La nomenclatura delle strade prevede che esse siano identificate dalle sigle: A, SS, SR, SP, SC seguite da un numero.
Il 2023 è l'anno che ha visto il record di transiti di TIR sulle autostrade italiane, a conferma del predominio del trasporto su gomma rispetto alle altre tipologie di trasporto in Italia[3].
Trenitalia S.p.A. è l'azienda delle Ferrovie dello Stato Italiane (FS) che si occupa del trasporto di passeggeri in Italia. Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. è l'azienda delle FS che si occupa della gestione e del potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria nazionale.
Esistono altre società ferroviarie, che gestivano ferrovie concesse. Oggi, tuttavia la definizione ferrovia concessa è caduta in disuso e l'utilizzo risulta improprio poiché le dette ferrovie sono diventate tutte di proprietà regionale, le quali, a loro volta, le hanno riassegnate ad aziende in-house come EAV per la Campania, FT e FAL per Puglia e Basilicata, TPER per l'Emilia-Romagna.
La prima ferrovia italiana fu la ferrovia Napoli-Portici[4]: commissionata da re Ferdinando II delle Due Sicilie, fu inaugurata il 3 ottobre 1839.
Sono attivi 1467 km[5] di alta velocità ferroviaria in tutta Italia (di cui 895 km con velocità pari o superiore a 250 km/h).
Linee alta velocità attive:
Linee alta velocità in progetto o costruzione:
Sono attivi collegamenti ferroviari con tutti i paesi confinanti, escluso San Marino.
Le stazioni della rete ferroviaria italiana sono gestite da diverse società.
Per le stazioni più grandi di RFI è stata istituita la Grandi Stazioni che si occupa del loro rinnovamento (400 milioni di euro) e manutenzione.
Un'altra azienda, chiamata Centostazioni, si è occupata della riqualificazione e gestione di 103 stazioni più piccole di RFI. Le altre stazioni appartenenti al gruppo FSI sono gestite direttamente da RFI.
Le stazioni non di RFI sono gestite dalle ferrovie in concessione.
Esistono diversi altri impianti ettometrici in Italia come ad esempio ascensori pubblici e tappeti mobili.
Elenco di città con un sistema tranviario:
Moltissimi sistemi tranviari sono stati soppressi nei decenni scorsi.
Elenco di città con un sistema filoviario:
In costruzione:
Moltissimi sistemi filoviari sono stati soppressi nei decenni scorsi.
Praticamente tutte le città di medie e grandi dimensioni possiedono una rete urbana di autobus gestita dalle diverse società e una rete di taxi, anche gli NCC sono molto diffusi.
Venezia, per ovvie ragioni, invece possiede una rete di linee di navigazione.
Il più grande porto del Paese è quello di Genova[7], che è anche il più importante sia per profilo occupazionale diretto e dell'indotto, sia per linee di navigazione, sia per movimentazione container con destinazione finale. Segue un elenco dei principali porti italiani; sono citati i primi tre di ogni categoria.
La Commissione europea ha inserito dodici porti italiani tra quelli di rilevanza europea[6]: porto di Ancona, porto di Bari, porto di Genova, porto di Gioia Tauro, porto della Spezia, porto di Livorno, porto di Napoli, porto di Palermo, porto di Ravenna, porto di Taranto, porto di Trieste, porto di Venezia (mappa a fianco).
Sono sede di autorità di sistema portuale tutti i dodici porti di rilevanza europea appena elencati, più il porto di Augusta, il porto di Cagliari, il porto di Civitavecchia e il porto di Messina.
I principali aeroporti italiani per traffico merci sono Milano-Malpensa, con traffico superiore a 650.000 tonnellate annue, e Roma-Fiumicino, con più di 150.000 tonnellate annue[18].
Tra gli altri, si segnalano[18]:
I dati sono riferiti al 2024.
Il principale aeroporto italiano per traffico passeggeri è Roma-Fiumicino, con traffico superiore a 32 milioni di passeggeri annui[18].
Tra gli altri, si segnalano[18]:
I dati sono riferiti al 2024.
Lunghezza piste:
Lunghezza piste:
Le principali sono:
Il settore del trasporto autobus di lunga distanza in Italia e stato liberalizzato nel 2013, passando da un regime di concessioni esclusive ad uno di autorizzazioni, non esclusive. Dal punto di vista autorizzativo c'è maggiore chiarezza e minore certezza normativa e soprattutto maggiore omogeneità contrattuale tra concorrenti. Il trasporto su autobus si è sempre limitato all'offerta in aree a bassa densità. Al contrario il trasporto ferroviario, ha una grande importanza sui corridoi densi tra grandi aree urbane. A rete attuale, il trasporto su autobus serve (direttamente o attraverso comuni vicini) due terzi della popolazione italiana. La rete di trasporto su autobus in Italia si è sviluppata in modo diverso a livello regionale, con un aumento dei collegamenti extraurbani e a lunga percorrenza.
La nascita delle compagnie aeree low cost negli anni novanta aveva già portato una rivoluzione nel sistema tariffario della lunga percorrenza, il cosiddetto yield management, in seguito adottato anche dal trasporto ferroviario. Anche le compagnie di autobus low cost presentano la stessa struttura organizzativa, simile al modello low cost aereo.
Nel mercato ci sono più di duecento compagnie di autolinee private che effettuano trasporto passeggeri. Le prime ad entrare nel mercato in Italia sono Marinobus e il gruppo Baltour-Sena-Eurolines, che offrono un servizio estensivo, collegando le principali città all'interno di una o più regioni e raggiungono anche destinazioni internazionali. A queste poi si aggiungono Megabus e Flixbus, compagnie europee note a livello internazionale che si sono espanse anche in Italia offrendo numerosi collegamenti in autobus.[19]
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