Empoli
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Empoli (pronuncia /ˈempoli/[N 1]) è un comune italiano di 49 170 abitanti[1] della città metropolitana di Firenze in Toscana.
Empoli comune | |
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Piazza Farinata degli Uberti | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Città metropolitana | Firenze |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessio Mantellassi (PD) dal 24-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 43°43′N 10°57′E |
Altitudine | 28 m s.l.m. |
Superficie | 62,28 km² |
Abitanti | 49 170[1] (30-6-2024) |
Densità | 789,5 ab./km² |
Frazioni | Avane, Brusciana, Casenuove, Corniola, Cortenuova (Empoli), Fontanella, Marcignana, Martignana, Molin Nuovo, Monterappoli, Pagnana, Ponte a Elsa, Pozzale, Riottoli, Vitiana, Santa Maria, Sant'Andrea, Tinaia, Serravalle, Villanuova[2] |
Comuni confinanti | Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, San Miniato (PI), Vinci |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 50053 |
Prefisso | 0571 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 048014 |
Cod. catastale | D403 |
Targa | FI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona D, 1 658 GG[4] |
Nome abitanti | empolesi |
Patrono | sant'Andrea Apostolo |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Empoli nella città metropolitana di Firenze | |
Sito istituzionale | |
È il capoluogo dell'Unione dei comuni dell'Empolese Valdelsa, di cui fa parte insieme ai comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci.
«Attraversammo fra le altre una bellissima Terra nominata Empoli. Il suono di questa voce ha non so che d'antico. Il suono piacevolissimo.»
Il centro di Empoli è situato nella pianura del Valdarno inferiore già bonificata al tempo dei Romani. Il territorio comunale è delimitato a nord dall'Arno e ad ovest dal fiume Elsa. Il territorio allontanandosi da questi corsi d'acqua diventa collinare con il tipico paesaggio agricolo della Toscana.
Empoli ha un clima di tipo Cfa (tendente al Csa o Cfsa) secondo la classificazione di Köppen.[N 2]
Rispetto ad altre zone della Toscana ha massime più alte e minime lievemente più basse, quindi una maggiore escursione termica diurna e annuale.[N 3] La massima assoluta dell'anno può superare i 35 °C mentre la minima assoluta può scendere sotto i −6 °C; il 12 gennaio 1985 si toccarono i −23 °C, il primato assoluto di freddo per il Valdarno inferiore.[N 4]
La frequenza di nebbie dense non è elevata.[N 5]
La vegetazione spontanea di Empoli è quella di una delle zone più termofile del dominio medioeuropeo. Si trovano specie riparie nella valle dell'Arno con salici, pioppi e ontani neri, mentre le colline presentano soprattutto specie quercine come cerro e roverella. Notevoli sono le infiltrazioni di specie mediterranee come il lentisco, l'alloro, l'erica e il leccio, il cui indigenato, in buona parte del territorio, è però dubbio. Il clima moderatamente caldo ha favorito lo sviluppo di una vegetazione antropica di tipo mediterraneo e subtropicale dominata da pino domestico, cipresso e olivo, nessuna delle quali però è spontanea.
Le prime tracce del nome Empoli si hanno agli inizi dell'VIII secolo con un castello denominato Empolum (o Empolis) che si trova nella parte della città chiamata Empoli Vecchio. La città, fondata intorno alla Pieve di Sant'Andrea e al castello sopracitato nel XII secolo, è citata in alcuni documenti come Imporis o Emporium, il che ha fatto pensare a un'origine comune a emporio. Più probabilmente, come asseriva Silvio Pieri, il toponimo deriva da un nome personale germanico Impo, con un suffisso vezzeggiativo.[10][N 6]
Dal recupero di manufatti litici in alcune zone del territorio comunale di Empoli, si deduce che ci sia stata una frequentazione umana già nel Paleolitico Medio e Paleolitico Superiore[17].
Attestata anche la presenza stabile etrusca grazie al recupero di frammenti ceramici riferibili a questa cultura in varie zone del territorio comunale.
Gli scavi archeologici effettuati nel centro storico di Empoli[18] hanno invece indicato che un centro abitato, razionalmente organizzato, era presente almeno dalla tarda età repubblicana romana (se non addirittura da secoli prima), fino al IV secolo d.C. e oltre (forse fino al VI secolo d.C.); l'alta produttività agricola della piana intorno a Empoli, a quel tempo organizzata da un'organica centuriazione, portò all'intensificarsi del commercio fluviale[19] oltre che sulla direttrice del Valdarno anche su quella della Valdelsa ragion per cui, tra la fine del I secolo d.C. e gli inizi del II secolo d.C. il centro romano divenne anche produttore ed esportatore di vino contenuto in anfore anch'esse prodotte in loco. (Anfora tipo Empoli/Ostia IV).[20]
Ancora oggi in alcuni particolari della disposizione delle strade vicinali e dei fossi della zona si può riconoscere l'organizzazione della piana secondo centuriazioni riferibili ai Romani anche se una prima bonifica della zona di Empoli potrebbe risalire addirittura al periodo etrusco.
Nella Tavola Peutingeriana del IV secolo d.C., Empoli è indicata, con il nome In Portu, come porto fluviale lungo la via Quinctia che da Fiesole e Firenze portava a Pisa. Ad Empoli si incrociava anche la via Salaiola, che proveniva da Volterra ed era utilizzata per il trasporto del sale proveniente da quella città.
Dal secolo VIII d.C. andò costituendosi intorno al castello come cittadina. Divenne parte dei possedimenti dei conti Guidi nel 1119. Nel 1182 entrò a far parte dei domini del comune di Firenze. Nel 1260 il trionfo del partito ghibellino a Firenze e in Toscana grazie alla battaglia di Montaperti portò al famoso congresso di Empoli nel quale Farinata degli Uberti si oppose alla distruzione di Firenze e alla dispersione dei suoi abitanti nella piana di Empoli (Dante, inf, X).
Divenuta Empoli un'importante città fortificata già dal XIII secolo, fu ripetutamente attaccata negli anni intorno al 1315 da Castruccio Castracani che poté soltanto devastarne le campagne senza riuscire ad espugnarla. Solo nel 1530 la città cadde per un presunto tradimento interno/accordo col nemico dopo un lungo assedio da parte delle truppe imperiali spagnole di Carlo V. Le truppe imperiali però, grazie alla difesa organizzata da Francesco Ferrucci e guidata da Tinto da Battifolle, non erano state in grado di espugnare il castello ma l'allontanamento del primo verso Volterra e la morte del secondo durante un attacco spagnolo furono il drammatico prologo all'espugnazione e al seguente saccheggio che praticamente decise la sorte della Repubblica fiorentina. Questo avvenimento è immortalato nell'affresco del pittore fiammingo Giovanni Stradano o Stradanus nella sala di Clemente VII in Palazzo della Signoria a Firenze.
Un altro avvenimento da segnalare nella storia di Empoli accade durante la seconda guerra mondiale. Tra 1943 e 1944 il corso del fiume Arno, e quindi anche l'area empolese, fu scenario del fronte italiano del conflitto dove si fronteggiavano gli Alleati (indiani, britannici, sudafricani e americani) in avanzata e i tedeschi in ritirata. Durante questi mesi la città subì un violento rastrellamento da parte dei nazisti. Il 24 luglio 1944[21] trenta persone vennero tolte alle loro famiglie e, di queste, 29 fucilate nella piazza che oggi porta il nome della strage (l'allora Piazza Ferrucci), solo Arturo Passerotti riuscì a scappare. Oltre a questi fatti, altri episodi, sempre nello stesso periodo, caratterizzarono la vita empolese di quel tempo. Infatti, l'otto marzo 1944, 597 persone, prelevate nel circondario empolese e in altre zone dell'Italia (precisamente 117 da Prato, 86 da Firenze, 100 da Torino, 105 da Milano, 50 da Empoli, 21 da Montelupo, 11 da Capraia e Limite, 6 da Cerreto Guidi, 6 da Vinci, 95 da altri comuni) vennero stipate nel famigerato TRASPORTO BESTIAME N° 32, partirono da Santa Maria Novella e giunsero a Mauthausen l'undici marzo dello stesso anno. Solo una decina di persone ritornarono a casa e oggi, in memoria di questi avvenimenti, molte scuole partecipano al "Percorso della Memoria", istituito dal Comune, che prevede per gli studenti di 13-16 anni di fare un pellegrinaggio ai campi di concentramento più significativi, quali Gusen, con cui, tra l'altro, Empoli è gemellata, Mauthausen, Harteim, Ebensee e la Risiera di San Sabba a Trieste. Tra i deportati al campo di Gusen c'era anche Carlo Castellani, preso al posto del padre, alla cui memoria è intestato lo stadio comunale.
Alle deportazione nazifasciste si aggiunsero le vittime dei bombardamenti americani. Domenica 26 dicembre 1943, trentasei bombardieri statunitensi decollati dalla base sarda di Decimomannu sganciarono più di 210 ordigni che causarono la morte di oltre cento civili, prevalentemente residenti nel quartiere di Cascine.[22]
La città fu poi liberata dai nazifascisti da un battaglione di combattenti maori neozelandesi il 13 agosto 1944.[23]
In data 16 dicembre 1927 avvenne la Decretazione di Empoli a Città, ciò fu comunicato al Podestà con lettera n. 6635 del 31 ottobre 1927 della Consulta araldica della Presidenza del Consiglio dei ministri, con la quale in data 23 ottobre 1927[24] il Capo del Governo aveva sottoposto alla firma del Re il decreto con cui questo Comune era stato elevato a Città, invitando contestualmente ad espletare presso la detta Presidenza le pratiche necessarie per ottenere il riconoscimento dello stemma civico e la concessione di un gonfalone.
Nella stessa decisione adottata dal Podestà a suo Verbale nº 169 del 17 dicembre 1927 egli approvava di inoltrare la domanda al Capo del Governo, Presidente della Consulta araldica, per ottenere il riconoscimento dello stemma civico e la concessione di un gonfalone conformi ai bozzetti attualmente in uso dal Comune e di cui si riporta trascrizione estratta dallo predetto verbale nº 169: "visti i bozzetti a colori riproducenti il Gonfalone e lo stemma del Comune, il quale ha nella parte superiore la facciata dell'antica Pieve, e nella parte inferiore i due stemmi di Monterappoli (una vite con grappoli piantata su 6 monticelli) e di Pontorme (un ponte a due archi fiancheggiato da una torretta merlata, con dall'altra parte l'immagine di S. Michele Arcangelo, patrono del Castello): quale stemma a 3 reparti ebbe origine in seguito al Rescritto di Pietro Leopoldo del 24 maggio 1774 che riunì Empoli, Monterappoli e Pontorme ed è sormontato dalla corona comitale, in quanto Empoli fu terra sotto la giurisdizione dei Conti Guidi".
Vi sono alcune differenze tra l'antico Sigillo della Lega di Empoli e quello approvato dalla riforma leopoldina in particolare riguardanti il comune di Pontorme: storicamente raffigurante l'antica loggia (non chiaro se del Bargello o della chiesa) con la torre merlata, mentre attualmente vi è il ponte a due archi (che poi divenne ad un'arcata, esistito fino alla seconda guerra mondiale).
Lo stemma è stato approvato con decreto del capo del governo del 6 luglio 1928.[24]
«Troncato semipartito: nel primo, d'azzurro alla facciata dell'antica Pieve di Empoli (per Empoli); nel secondo, d'azzurro alla pianta di vite pampinosa, al naturale, fruttata di tre, nodrita su un monte all'italiana di sei cime d'argento (per Monterappoli); nel terzo, d'azzurro, al ponte di mattoni a due archi, sotto il quale scorre un fiume, e posto sopra una campagna di verde, sovrastante un castello con torre merlata, il tutto al naturale; il ponte sormontato a destra da un san Michele Arcangelo, volante da destra verso sinistra (per Pontorme). Ornamenti esteriori da Città.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Il cuore della città si trova attorno a piazza Farinata degli Uberti (più comunemente chiamata, dai cittadini empolesi, Piazza dei Leoni, poiché la fontana al centro porta attorno dei leoni), dominata dalla facciata della Collegiata di S. Andrea, che si erge al culmine di un'ampia gradinata. Accanto sorge lo storico Palazzo Pretorio; di fronte, il Palazzo Ghibellino. Gli altri palazzi, molto antichi anch'essi, circondano la piazza con un porticato, disposizione abbastanza insolita nelle città o nelle piazze toscane. Sulla stessa piazza si affacciano anche il Museo di Paleontologia e il Circolo Arti Figurative.
Al momento non è prevista la realizzazione del previsto Museo Archeologico Comunale benché l'Associazione Archeologica Volontariato Medio Valdarno abbia recuperato negli anni molti reperti che sono stati visibili al pubblico solo con mostre temporanee. I numerosi reperti restaurati provenienti dagli scavi effettuati dalla stessa associazione nel territorio empolese giacciono attualmente nei depositi locali.
«Ma fui io sol colà, dove sofferto
fu per ciascun di tòrre via Fiorenza
colui che la difese a viso aperto.»
Nel XVI secolo, il palazzo Ghibellino fu acquistato dalla famiglia Del Papa e ristrutturato; pochissimo rimase dell'originaria struttura. Oggi, ritornato ad uso pubblico, è sede di mostre e associazioni.
Empoli conta due ponti che attraversano l'Arno collegandolo rispettivamente alla parte est e ovest di Sovigliana (una frazione di Vinci) e sono il ponte di viale Europa (ponte Piero Calamandrei) e il ponte di viale Togliatti (ponte Alcide De Gasperi). Un terzo grande viadotto si trova a circa 5 km in linea d'aria a valle rispetto al centro abitato di Empoli e collega la frazione di Marcignana con il territorio del comune di Cerreto Guidi.
Per il ponte di viale Togliatti sono stati ultimati i lavori di riqualificazione i quali hanno comportato la demolizione e sostituzione del vecchio viadotto con uno nuovo a doppia carreggiata separata e con marciapiede e pista ciclabile ai lati integrata nel sistema di piste ciclabili lungo l'Arno e il paese di Sovigliana.
Un altro ponte (completato nel 2008) presente ad Empoli si trova sul torrente Orme, ed è un ponte strallato pedonale e ciclabile che collega la strada statale 67 Tosco Romagnola al piazzale antistante (il giovedì sede del mercato cittadino) lo stadio Carlo Castellani.
Ancora sul torrente Orme esistono, in area cittadina, altri cinque ponti. Partendo dalla foce abbiamo un ponte ciclo-pedonale di via di Barzino, il ponte di via Bisarnella, il ponte di via Francesco Berni, il ponte della strada statale 67 Tosco Romagnola detto anche "ponte di Pontorme" e il ponte di via Luigi Maria Cherubini. Una considerazione più puntuale merita il ponte presso Pontorme in quanto qui sorgeva l'antico attraversamento di epoca romana sulla via consolare Quinctia (II secolo a.C.). Alcune antiche immagini, come nell'affresco dell'assedio di Empoli del 1530 dipinto da Giovanni Stradano incrociate con le fonti scritte ci consegnano l'immagine di un viadotto in mattoni fornito di arco trionfale probabilmente foderato di lastre di marmo. Il rivestimento sembra essere stato riutilizzato per la facciata della Collegiata di Sant'Andrea in Empoli[32].
Uscendo da Empoli risalendo il torrente si trovano il ponte di via di Ponzano per San Donato nel quartiere di Ponzano (toponimo che prende il nome da un'antica chiesa dedicata a san Ponziano nella zona detta di Patrignone, oggi Pratignone), il ponte di via di Sottopoggio per San Donato nella frazione di Pozzale, il ponte di via dei Cappuccini e l'antico ponte della Farfalla nella frazione di Casenuove.
Altro attraversamento pedonale è il cinquecentesco ponte sul torrente Piovola in località Villanuova - San Donato Val di Botte.
La cinta muraria che circonda la città è stata costruita in periodi storici diversi.
Una prima muraglia fu costruita nel 1119-1120 dai Conti fondatori grazie alla manodopera dei cittadini. Questa era una fortificazione di edifici, chiamata "castellare"[33], molto robusta e circondata da un fossato; i lavori per il fossato rimasero però incompiuti.
La seconda fu edificata a metà nel 1256 e riguardò l'allargamento del perimetro, che prese la forma di un quadrato. Questa costruzione è stata scoperta grazie agli scavi di Walter Mauri e Marco Frati.[34]
Agli inizi del Trecento vennero fatti alcuni miglioramenti. L'alluvione dell'Arno del 4 novembre 1333 danneggiò le mura empolesi che vennero ricostruite dal 1336 al 1345. Le nuove mura avevano la forma di un rettangolo, circondate da torrette e aperte tramite sei porte. Due di queste ultime furono chiuse tra il 1466 e il 1507; in questo periodo si occupò delle mura anche Giuliano da Sangallo[35].
Gli ultimi ritocchi di fortificazione furono apportati nel 1553, in seguito alla guerra di Siena. La struttura delle mura rimase poi invariata fino al Settecento, quando venne proposta la loro demolizione. Le mura, tuttavia, vennero risparmiate ed integrate all'architettura urbanistica presente ancora oggi[36].
Empoli conta vari parchi pubblici e piccole aree verdi. Il più grande è il parco di Serravalle, che ha un'estensione di circa 1,8 km²: situato nella zona sportiva nella zona nord-est della città, fra Cortenuova e il fiume Arno, ha al suo interno un lago e un boschetto in cui vivono varie specie di animali. In questo parco si tiene due volte l'anno il luna park con i fuochi d'artificio e si svolgono inoltre altre manifestazioni, quali il BEAT Festival•Empoli, che propone un mix di contenuti diversi: musica, gastronomia, sport e altro. Il parco è collegato all'ospedale San Giuseppe attraverso la pista ciclabile che, partendo proprio da quest'area naturale costeggia l'Arno e va a confluire nella zona del polo ospedaliero.
Le altre principali aree verdi all'interno della città sono:
Altri giardini pubblici hanno un'estensione trascurabile.
Secondo i dati ISTAT al 1 gennaio 2023, gli abitanti di Empoli erano 48 922 (divisi tra 23 708 maschi e 25 214 femmine) [37]Abitanti censiti[38]
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2023 la popolazione straniera residente era di 8381 persone, il 17,1% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Nel comune di Empoli (e non solo) opera l'azienda USL 11 Empoli che ha il suo centro direzionale in via dei Cappuccini (nel quartiere di Ponzano). In città è presente l'Ospedale San Giuseppe di Empoli, struttura di carattere provinciale per grandezza, è composta di diversi edifici alcuni dei quali vengono via via dismessi e adibiti ad altro uso per essere trasferiti nella nuova struttura di viale Boccaccio (antistante l'Arno) costruita negli ultimi anni. Questa struttura offre tutti i principali servizi medici ai cittadini del circondario Empolese-Valdelsa suddivisi in aree specifiche:
Per maggiori informazioni su servizi e dati del polo ospedaliero empolese consultare l'apposita voce: Ospedale San Giuseppe di Empoli.
Il Conservatorio Santissima Annunziata è una istituzione storica che comprende ora una scuola primaria, una scuola media (scuola secondaria di primo grado), un Liceo linguistico e un Liceo scientifico bilingue.
La biblioteca comunale di Empoli è intitolata a Renato Fucini, e si trova nel centro storico in via Cavour. È capofila della rete Reanet che raccoglie le 13 biblioteche comunali del territorio Empolese-Valdelsa e medio Valdarno. La biblioteca contiene 134 000 opere tra documenti stampati e materiale multimediale (offre anche un servizio di noleggio gratuito di film in VHS e DVD).
Empoli ha il proprio Archivio storico che oltre a conservare la memoria storica della città, svolge la funzione di archivio di deposito centralizzato che documenta l'attività amministrativa dell'ente. Presso l'archivio storico hanno sede inoltre il Centro di documentazione del vetro e il Centro di documentazione sull'Antifascismo dedicato a Remo Scappini.
A Empoli erano presenti distaccamenti e succursali dell'Università degli Studi di Firenze relativi a diverse facoltà. Nel 2020 il Circondario Empolese ha smesso di sovvenzionare la spesa di questi corsi, con la conseguente chiusura.
Ha sede ad Empoli la redazione del giornale on-line Gonews.it, oltre che alle sedi locali de La Nazione e Il Tirreno. Altre pubblicazioni sono: Il Segno di Empoli, organo della locale Pro Empoli, il mensile "Emporium", il Bullettino Storico Empolese, edito a cura della Pro Loco (accoglie saggi di particolare valore storico ed è stato diretto da Giuliano Lastraioli), Milliarium periodico di informazione archeologica a cura dell'Associazione Archeologica Volontariato Mediovaldarno.
Ha sede ad Empoli, nella zona industriale Terrafino, l'emittente televisiva locale Antenna 5, che trasmette ad Empoli e in alcuni comuni limitrofi. Il 1º ottobre 2018 ha cessato definitivamente le trasmissioni.
Il giro d'Empoli è la passeggiata cittadina, il luogo degli incontri, dei saluti e degli acquisti, quella che in altre tradizioni è la "vasca" o "struscio". Si percorre uscendo dalla piazza Farinata degli Uberti dalla parte del canto Pretorio, poi, girando sempre a sinistra, si prosegue per un tratto di via Giuseppe del Papa, poi di via Ridolfi, poi di via del Giglio e infine, dopo la quarta svolta a sinistra, siamo nuovamente in piazza Farinata.
Originariamente in passato gli uomini percorrevano il giro nel senso descritto sopra, mentre le donne lo percorrevano in senso inverso, facendo così sia gli uomini che le donne potevano vedere la persona amata o che interessava per ben due volte ogni giro. Questa pratica non è più in uso da molti anni, però "i' giro d'Empoli" è rimasto comunque il punto principale d'incontro della città.
Rassegne teatrali si svolgono presso il Cinema Teatro Excelsior[39] e presso il Teatro Shalom[40]
Inoltre nel 2024 è prevista la costruzione di un nuovo teatro comunale, denominato Il Ferruccio[41]
La presenza del mercato del giovedì risale già all'XI secolo, quando si svolgeva all'ombra dell'olmo che troneggiava al centro della piazza Farinata degli Uberti. Successivamente il luogo è cambiato più volte (oggi il mercato è nei pressi dello stadio Castellani), ma il giorno è rimasto ancora il giovedì.
In occasione del Corpus Domini, dal 1397 al 1860, venne istituita questa festa, durante la quale un asino veniva tirato in cima al campanile della Collegiata, legato ad una corda e fatto "volare", scivolando lungo la corda e sbattendo contro il Palazzo Ghibellino. La manifestazione fu istituita in memoria della vittoria nella battaglia contro San Miniato, i cui generali affermarono per scherno che avrebbero visto prima gli asini volare che la loro città vinta dagli empolesi. Nel 1860 la manifestazione fu abolita dal Granduca di Toscana, sia per la crudeltà verso l'animale, che per il sentimento di odio verso un'altra città. Dal 1981 per pochi anni, e di nuovo dal 2008, viene rievocata la manifestazione, con un asino finto.
L'attuale quartiere di Pontorme, secondo le note storiche dal 780 ad oggi (http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/skcm.php?id=3383 Archiviato il 4 ottobre 2015 in Internet Archive.), era un castello con tanto di mura in grado di difendersi e munito di una torre sulla quale suonava la campana protettrice. Questa campana, forgiata nel 1278, a causa della distruzione delle mura e della torre, venne atterrata nel 1786 e successivamente, nel 1821, montata (dov'è attualmente) sul neo-costruito campanile della chiesa prioria di S. Michele a Pontorme. Secondo le note storiche, almeno dal 780 al 1786, veniva fatto volare un becco (caprone ndr.), dalla torre. Questo volo, per un periodo, viene fatto coincidere con il festeggiamento del santo patrono San Michele e per un altro, più recente, con la domenica successiva ai festeggiamenti del Corpus Domini di Empoli e il conseguente Volo del Ciuco. A Pontorme, il Corpus Domini, si festeggiava e si festeggia la domenica successiva a quello in Empoli. Dal 2008, viene rievocata la manifestazione, con un becco finto, il primo sabato di settembre dando inizio ad una festa che in due giorni rivive la sua storia nobile, culturale, artigiana, artistica (qui è nato Jacopo Carrucci detto "Il Pontormo" e Alessandro Marchetti celebre professore dell'Università pisana) e folkloristica.
La Fiera del Corpus Domini e la Fiera di settembre sono una tradizione storica. Il luogo dell'evento è cambiato molte volte nel corso degli anni: un tempo si svolgeva nel Campaccio (attuale Piazza della Vittoria), per passare poi in piazza Gramsci e, da circa dieci anni, nel parcheggio del Parco di Serravalle, vicino allo stadio Castellani e alla piscina comunale. Da molti anni la Fiera è un classico luna park.[senza fonte]
Nel mese di gennaio la "Compagnia delle arti distratte" organizza il Festival delle Arti Distratte dedicato al mondo del circo e della giocoleria di strada, richiamando l'interesse degli amatori delle arti circensi in tutta Italia.
Una tradizione empolese è il Veglioncino Mascherato, carnevale per bambini che si svolge al Palazzo delle Esposizioni di Empoli l'ultimo giorno di carnevale di ogni anno; la prima edizione risale al 1952.
A maggio, per 3 giorni, nella frazione di Corniola si svolge dal 1991 una manifestazione denominata Dama di birra. L'attrazione principale è il gioco della dama con i bicchieri pieni di birra a fare da pedine.
Nella stagione autunnale (ottobre) e nella stagione primaverile (maggio) si svolge di domenica Empolissima, una manifestazione svolta nel centro della città con banchi del mercato e negozi aperti per l'intera giornata e diverse iniziative di carattere sociale.
Per tutto il mese di luglio ogni martedì e giovedì si tiene Luci della città, in cui tutti i negozi e attività commerciali del centro storico restano aperti fino a tarda notte e spesso in piazza Farinata degli Uberti e in piazza della Vittoria vengono organizzati eventi.
Dal 2004 si svolge ad Empoli un'interessante manifestazione di giochi, videogiochi e fumetti chiamata Ludicomix che si svolge di solito a marzo (con eccezione della prima edizione che ha avuto luogo a novembre) ed è diventata un appuntamento fisso per tutti gli appassionati del settore.
Dal 2008, il primo fine settimana di settembre, il quartiere di Pontorme rivive la sua ricca storia fatta di arte, musica, teatro e tradizioni. La festa inizia con la sfilata storica e la rievocazione del "Volo del Becco" e poi tutti a far "festa tuttavia, chi vuol esser lieto sia del doman non v'è certezza"!
Dal 2011, nel Palazzo delle Esposizioni per la durata di 3 giorni, si tiene una rassegna musicale, organizzata dall'associazione Nox, per permettere alle band locali di suonare su un palco insieme ad artisti di rilievo.
Dal 2014 a fine settembre l'Associazione Storico Culturale Empolese Valdelsa organizza presso il PalaExpo un evento a carattere nazionale di wargames storici e fantasy e giochi da tavolo che vede arrivare in città appassionati da tutto il paese.
Dal 2015, l'ultimo fine settimana tra agosto e settembre, nel Parco di Serravalle si svolge il BEAT Festival[42], un festival che propone una varietà di contenuti: musica, cibo di strada, birra artigianale, sport. È stato subito apprezzato dal pubblico, arrivando a contare più di 100 000 presenze nell'edizione del 2018.
Empoli è stata un mercato fiorente di prodotti agricoli, tanto da dare il nome ad una varietà commerciale di carciofo. Sempre nell'ambito alimentare da ricordare la presenza della Sammontana, il marchio di gelati di riferimento in Italia, escludendo le realtà multinazionali Unilever-Algida e Nestlé-Motta. Importanti per lo sviluppo economico della cittadina nel XX secolo le vetrerie, ormai quasi tutte chiuse, e le confezioni che ricevettero notevole impulso dalle commesse per la produzione di cappotti e impermeabili durante la prima guerra mondiale e seppero poi svilupparsi notevolmente.
Altre importanti aziende sono il gruppo Var-Sesa (uno dei principali partner IBM italiani), il gruppo Cabel (centro di assistenza bancaria), Irplast S.p.A (produzione film e nastri adesivi), Timenet (provider di telecomunicazioni) e le industrie Bitossi.
La città è servita dalla Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno (SGC FI-PI-LI) che la collega al capoluogo fiorentino, Pisa e Livorno, alla quale vi si accede tramite 3 svincoli:
Altra strada degna di nota è la Strada Statale 67 Tosco Romagnola, che attraversa Empoli da sud ovest (provenendo dalla frazione di Ponte a Elsa) ad est in direzione Montelupo Fiorentino.
Per quanto riguarda il centro storico, sono da citare le tre strade che costituiscono il caratteristico Giro d'Empoli: via Cosimo Ridolfi, via del Giglio, via Giuseppe del Papa, più piazza Farinata degli Uberti che conclude il giro.
La città è servita dalla Stazione FS/RFI di Empoli, posta sulla linea ferroviaria Livorno-Pisa-Firenze (già strada ferrata "Leopolda", aperta fino a Firenze nel 1848) e diramazione della linea per Siena-Chiusi (già strada ferrata "Centrale Toscana", aperta fino a Siena nel 1850).
La stazione è capolinea dei treni del servizio metropolitano per Firenze Porta al Prato.
In territorio empolese è inoltre presente la stazione di Ponte a Elsa, situata nell'omonima frazione del Comune di Empoli, che si trova sulla ferrovia Empoli-Siena-Chiusi.
La squadra di calcio è l'Empoli Football Club, che nella stagione 2024-2025 milita in Serie A. La società, che ha disputato 17 stagioni di Serie A, vanta tre campionati di Serie B e, nella stagione 2007-2008 ha partecipato alla Coppa UEFA. Nell'Empoli hanno militato calciatori che hanno vestito le maglie della Nazionale italiana come Antonio Di Natale, Alberto Gilardino, Claudio Marchisio, Sebastian Giovinco, Éder, Manuel Pasqual, Ignazio Abate, Massimo Maccarone, Mirko Valdifiori e Daniele Rugani, oltre ad importanti allenatori come Renzo Ulivieri, Luciano Spalletti e Maurizio Sarri.
A Empoli è presente la Sez. Arbitri dell'Associazione Italiana Arbitri F.I.G.C. "G. Galigani".
A Empoli è attiva dal 1977 la società ciclistica dilettantistica G.S. Maltinti Lampadari, che ha avuto tra le proprie file negli anni ciclisti poi passati al professionismo come Angelo Citracca, Daniele Righi, Marco Zamparella e Iván Sosa, e che è attiva nell'organizzazione di diverse classiche del calendario dilettantistico, tra le quali spiccano la Firenze-Empoli, il Gran Premio Città di Empoli e il Gran Premio Città di Vinci.[43]
A Empoli ha sede la Empoli Swarm ASD, prima società di dodgeball della provincia di Firenze, che vanta una medaglia di bronzo (2024) e due medaglie d'argento (2019 e 2022) nel Campionato Nazionale Maschile e una medaglia d'argento nel Campionato Nazionale Femminile (2022).
Nel 2021 la società è stata insignita del premio "Una città per lo sport - Albano Aramini" dal Comune di Empoli, per il suo impegno nel sociale e in particolar modo nella sensibilizzazione sulla lotta alla violenza sulle donne.[44]
La Hockey Empoli, comunemente detta Flying Donkeys, disputa il campionato di Serie A. Le gare si svolgono sulla pista coperta in via delle Olimpiadi attigua alla tribuna coperta dello stadio Carlo Castellani.
La Team Nuoto Toscana Empoli ha sede alla piscina comunale in Viale delle Olimpiadi.
Le due squadre locali di pallacanestro sono la USE e la Pallacanestro Empoli militanti, rispettivamente in DNB e in DNC. La rappresentativa femminile dell'USE basket milita nel campionato di serie A1 dalla stagione 2018/2019 dopo aver vinto, l'anno precedente, il campionato di serie A2.
Ad Empoli è presente la società Etruria pallanuoto.La squadra maschile milita in Serie C, mentre quella femminile in Serie B[senza fonte].
Empoli è sede di società sportive dedicate alla pallavolo: U.S.E Pallavolo, Cascine Volley Empoli, Empoli Pallavolo.
Ad Empoli è presente dal 1976 la palestra di pugilato federale FPI/CONI costituita dal maestro Franco Sanseverino che negli anni ha cambiato varie denominazioni, da Boxe Pontorme, Boxe Empoli, a Boxe Pontorme Empoli e dal 2017 Pugilistica Sanseverino Scardigli. Negli anni si è sempre distinta forgiando atleti che hanno militato nella nazionale e a livello professionistico internazionale.
Empoli ha una propria squadra di rugby, l'Empoli Rugby ASD, nata nel 2006 e partecipante al campionato di serie C, girone 3, alla Coppa Italia femminile e al campionato regionale Under 17. Le partite e gli allenamenti si svolgono presso il campo sportivo "Pagnana" nell'omonima frazione.
Ad Empoli sono presenti due società che svolgono attività agonistica e non agonistica: il Club Scherma Empoli e il Club Scherma Cambiano.
La maggioranza degli impianti e attività sportive della città si concentrano nella zona sportiva posta nei pressi del parco di Serravalle. Qui troviamo oltre al parco che offre diversi percorsi per la corsa, la piscina comunale (viale delle Olimpiadi), lo Stadio Carlo Castellani che oltre alla palestra e la pista d'atletica è sede dell'Empoli Football Club, il palasport Aramini con relativo sussidiario. Altre strutture sono sparse nel territorio comunale come il palazzetto dello sport Lazzeri che ospita l'U.S.E. Basket e la Pallacanestro Empoli, la pista di pattinaggio a rotelle in via della Repubblica o il campo di volo sportivo ultraleggeri.
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