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arcidiocesi della Chiesa cattolica in Francia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'arcidiocesi di Cambrai (in latino: Archidioecesis Cameracensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Lilla. Nel 2021 contava 916.000 battezzati su 1.011.800 abitanti. È retta dall'arcivescovo Vincent Dollmann.
Arcidiocesi di Cambrai Archidioecesis Cameracensis Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Lilla | ||
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Arcivescovo | Vincent Dollmann | ||
Presbiteri | 135, di cui 126 secolari e 9 regolari 6.785 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 9 uomini, 125 donne | ||
Diaconi | 47 permanenti | ||
Abitanti | 1.011.800 | ||
Battezzati | 916.000 (90,5% del totale) | ||
Stato | Francia | ||
Superficie | 3.420 km² | ||
Parrocchie | 50 | ||
Erezione | VI secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Nostra Signora della Grazia | ||
Indirizzo | 11 rue du Grand Seminaire, CS 80149, 59403 Cambrai CEDEX, France | ||
Sito web | catholique-cambrai.cef.fr | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
L'arcidiocesi comprende gli arrondissement di Cambrai, Douai, Valenciennes e Avesnes-sur-Helpe nella parte meridionale del dipartimento francese del Nord.
Sede arcivescovile è la città di Cambrai, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora della Grazia. Nel territorio diocesano si trovano anche due basiliche minori: la basilica Notre-Dame-du-Saint-Cordon a Valenciennes; e la basilica Sainte Maxellende a Caudry.
Il territorio si estende su 3.420 km² ed è suddiviso in 51 parrocchie.
La regione di Cambrai era abitata in epoca romana dal popolo dei Nervi, la cui capitale, Bavacum (Bavay) fu distrutta all'inizio del V secolo e sostituita da Cameracum, ossia Cambrai. L'evangelizzazione della civitas Nerviorum è piuttosto tardiva, come tutto il nord-est della Gallia; le ricerche archeologiche hanno permesso di stabilire che una comunità cristiana era certamente presente a Bavay nel IV secolo. Nello pseudoconcilio di Colonia del 346 era presente Superiore, episcopus Nerviorum; non è chiaro se questo vescovo fosse un vescovo residenziale oppure un vescovo missionario nella terra dei Nervi. È certo che dopo Superiore non sono più noti vescovi fino a san Vaast, riconosciuto dalla tradizione come primo vescovo e fondatore, con l'aiuto di san Remigio di Reims, dell'Ecclesia Nerviorum, nella prima metà del VI secolo.
Inizialmente la sede episcopale fu posta ad Arras e solo con Vedulfo, terzo successore di san Vaast, venne trasferita a Cambrai. Questo trasferimento fu riconosciuto dal re dei Franchi Childeberto II, quando si trattò di installare a Cambrai il successore di Vedulfo, san Gaugerico, tra il 584 ed il 590. Da questo momento i vescovi di Cambrai governarono anche la città ed il territorio di Arras.
La civitas Nerviorum apparteneva alla provincia romana della Gallia Belgica seconda, come testimoniato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[1] Dal punto di vista religioso, come di quello civile, essa dipendeva dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Reims, sede metropolitana provinciale.
L'antica diocesi era molto grande e comprendeva sei pagi o territori: il pagus Cameracensis, il pagus Hainoensis, il pagus Fanomartensis, il pagus Barchbatensis, il pagus Antwertensis e il pagus Templutensis. Confinava a nord con la diocesi di Utrecht, ad est con quella di Liegi, a sud con la diocesi di Noyon, e ad ovest con le diocesi di Arras e di Tournai. L'antica ripartizione, nota a partire dal VII secolo, fu all'origine della suddivisione della diocesi in arcidiaconati nel IX o X secolo: Cambrai (corrispondente al pagus Cameracensis), Hainaut (Hainoensis), Valenciennes (sorto con la fusione dei pagi Fanomartensis e Templutensis), Brabante (Barchbatensis) e Anversa (Antwertensis). Nel XIII secolo fu eretto un nuovo arcidiaconato, quello di Bruxelles, con territorio ricavato dall'arcidiaconato del Brabante. Gli arcidiaconati erano poi suddivisi in decanati, per un totale di 18, come attestato dal sinodo tenuto a Cambrai nel 1550. Questa organizzazione territoriale ed amministrativa rimase invariata fino al 1559.
Durante il VII e VIII secolo iniziò l'espansione del monachesimo e dell'eremitismo, che permise l'affermarsi dell'evangelizzazione nelle campagne e negli ambienti rurali, fino a quel momento rimasti ai margini della vita ecclesiale. Nacquero così le antiche abbazie di Honnecourt, di Valenciennes, di Denain e di Liessies. In epoca carolingia poi sorse e si affermò il sistema parrocchiale, che permise una migliore e sistematica penetrazione nel territorio della fede cristiana.
I conflitti tra il potere spirituale e quello temporale produssero, nel corso del medioevo, due situazioni di crisi per la diocesi di Cambrai. Nel IX secolo, alla morte del vescovo Teodorico († 863), l'imperatore cercò di imporre tre vescovi di sua nomina, Guntberto, Tedboldo e Ilduino, che non ottennero l'approvazione del metropolita di Reims, il quale, dopo tre anni di sede vacante, riuscì ad imporre sulla sede di Cambrai il vescovo Giovanni. Alla fine dell'XI secolo, nella lotta per le investiture, si produsse uno scisma all'interno della diocesi, con la nomina di Manassés del partito papale, e di Gaucher del partito imperiale.
Nel 948 l'imperatore Ottone I concesse al vescovo Fulberto i diritti contali sulla città di Cambrai e sul Cambresis. È l'inizio del potere temporale dei vescovi, che venne confermato con ulteriori privilegi da Enrico II nel 1007.
Nel 1024 il vescovo Gerardo I di Cambrai commissionò un'opera che ripercorresse la storia della diocesi, le Gesta Episcoporum Cameracensium, completata nel 1051.
Nel 1094 ebbe termine l'unione di Arras con Cambrai; fu eletto come primo vescovo Lambert de Guines, del clero della diocesi di Tournai.
Un incendio colpì la cattedrale nel 1148, seguirono quindi lavori di ricostruzione, a partire dal vescovo Nicolas de Chièvres, che diedero forma gotica all'edificio.
Nel 1378 si produsse nella cristianità il cosiddetto scisma d'Occidente, con l'istituzione di due papati, uno a Roma e l'altro ad Avignone. Primo papa avignonese fu Clemente VII che dal 1368 al 1371 era stato vescovo di Cambrai.
Il 12 maggio 1559, nell'ottica della riorganizzazione delle sedi diocesane dei Paesi Bassi spagnoli, Cambrai fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Super universas di papa Paolo IV. Contestualmente cedette due arcidiaconati del suo territorio, quelli più settentrionali, a vantaggio dell'erezione dell'arcidiocesi di Malines e della diocesi di Anversa. La provincia ecclesiastica di Cambrai comprendeva quattro suffraganee: Tournai, Arras, Namur e Saint-Omer.
La nuova arcidiocesi, che comprendeva circa 500 parrocchie, 109 succursali, 32 abbazie e 14 collegiate, fu organizzata in 4 arcidiaconati e 14 decanati:
Il capitolo della cattedrale conservò il diritto di elezione del vescovo fino al 1686, anno in cui il re di Francia acquisì il privilegio della nomina regia del vescovo. Contestualmente, a causa dell'annessione del Cambresis al regno di Francia, gli arcivescovi persero il loro potere temporale. Fénelon fu il primo arcivescovo nominato dai re francesi, nel 1695. Proprio a causa dell'annessione alla Francia della contea di Cambrai, l'arcidiocesi si trovò territorialmente divisa fra due Stati, la Francia e i Paesi Bassi del Sud, austriaci dal 1713.
Nel 1791 l'antica cattedrale, edificio di grandissime proporzioni, fu destinata al culto costituzionale. Fu danneggiata nell'anno seguente e nel 1793 fu trasformata in un magazzino di granaglie. Il 6 giugno 1796 fu venduta a un certo Blanquart, mercante di San Quintino, che ne intraprese la demolizione per rivendere la pietra. Nel 1809 una tempesta abbatterà il campanile, alto 114 metri.
In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 Cambrai perse il rango di arcidiocesi e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Parigi. Dal punto di vista territoriale, la diocesi venne fatta coincidere con il dipartimento del Nord, perdendo così tutta la porzione belga del suo territorio a favore della diocesi di Tournai e altre porzioni minori di territorio passate alla diocesi di Arras; ed acquisendo al contempo porzioni di territorio che erano appartenute alle diocesi di Arras, Tournai, Saint-Omer e Ypres.
Primo vescovo concordatario fu Louis de Belmas, che nel 1804 eresse a nuova cattedrale la chiesa dell'abbazia del Santo Sepolcro, che si era salvata durante il periodo rivoluzionario poiché era stata convertita in un tempio della ragione.
Nel giugno del 1817 fra Santa Sede e governo francese fu stipulato un nuovo concordato, cui fece seguito il 27 luglio la bolla Commissa divinitus, con la quale il papa ripristinava la provincia ecclesiastica di Cambrai, comprensiva delle diocesi di Arras e di Boulogne che veniva contestualmente restaurata.[2] Tuttavia, poiché il concordato non entrò in vigore in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi, queste decisioni non ebbero effetto.
Il 1º ottobre 1841, in forza della bolla Mysticam Petri naviculam di papa Gregorio XVI,[3] ritornò ad essere sede arcivescovile e metropolitana, con la diocesi di Arras come unica suffraganea. Nel 1863 l'arcidiocesi fu organizzata in 4 arcidiaconati: Cambrai, Lilla, Dunkerque e Valenciennes.
Il 25 ottobre 1913 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Lilla (oggi arcidiocesi).
Con il nuovo millennio, l'organizzazione territoriale diocesana è stata rivista con l'istituzione di 51 nuove parrocchie, suddivise in 12 decanati.
Dal 30 marzo 2008 in forza della bolla In Gallia di papa Benedetto XVI non è più sede metropolitana, pur mantenendo il titolo arcivescovile; è stata resa suffraganea della nuova sede metropolitana di Lilla.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 1.011.800 persone contava 916.000 battezzati, corrispondenti al 90,5% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1949 | 838.000 | 839.773 | 99,8 | 614 | 599 | 15 | 1.364 | 15 | 17 | 493 | |
1959 | 894.500 | 919.671 | 97,3 | 710 | 674 | 36 | 1.259 | 22 | 640 | 452 | |
1970 | ? | 1.043.486 | ? | 600 | 565 | 35 | ? | 59 | 1.075 | 452 | |
1980 | 1.015.000 | 1.050.000 | 96,7 | 508 | 474 | 34 | 1.998 | 1 | 57 | 725 | 459 |
1990 | 1.048.000 | 1.081.000 | 96,9 | 398 | 376 | 22 | 2.633 | 7 | 39 | 567 | 459 |
1999 | 963.000 | 1.031.786 | 93,3 | 317 | 306 | 11 | 3.037 | 28 | 11 | 424 | 452 |
2000 | 963.000 | 1.031.786 | 93,3 | 297 | 278 | 19 | 3.242 | 28 | 25 | 425 | 452 |
2001 | 980.000 | 1.050.394 | 93,3 | 330 | 313 | 17 | 2.969 | 27 | 17 | 414 | 452 |
2002 | 998.000 | 1.069.000 | 93,4 | 339 | 322 | 17 | 2.943 | 29 | 17 | 396 | 452 |
2003 | 980.000 | 1.050.394 | 93,3 | 320 | 303 | 17 | 3.062 | 32 | 17 | 396 | 452 |
2004 | 944.050 | 1.011.862 | 93,3 | 259 | 243 | 16 | 3.644 | 29 | 31 | 347 | 337 |
2006 | 916.736 | 1.011.862 | 90,6 | 231 | 218 | 13 | 3.968 | 31 | 14 | 344 | 334 |
2013 | 921.900 | 1.020.000 | 90,4 | 185 | 175 | 10 | 4.983 | 37 | 11 | 257 | 354 |
2016 | 933.000 | 1.031.314 | 90,5 | 160 | 147 | 13 | 5.831 | 46 | 13 | 241 | 355 |
2019 | 939.685 | 1.038.700 | 90,5 | 147 | 134 | 13 | 6.392 | 46 | 13 | 143 | 51 |
2021 | 916.000 | 1.011.800 | 90,5 | 135 | 126 | 9 | 6.785 | 47 | 9 | 125 | 50 |
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