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Le Alpi Occidentali sono una porzione della catena alpina; nelle varie classificazioni, la denominazione "Alpi Occidentali" assume significati diversi, esposti di seguito.
Secondo il criterio seguito nella Partizione delle Alpi adottata nel 1926, le Alpi Occidentali sono una delle tre grandi parti in cui sono suddivise le Alpi; le altre sono le Alpi Centrali e le Alpi Orientali. Seguendo quest'accezione, le Alpi Occidentali vanno dalla Bocchetta di Altare o colle di Cadibona, dove si uniscono con gli Appennini, al Col Ferret, dove continuano nelle Alpi Centrali. Si trovano perciò a cavallo di Italia e Francia.
La suddivisione didattica tradizionale italiana segue il criterio della "Partizione delle Alpi", suddividendo anch'essa le Alpi in tre parti e dando al concetto di "Alpi occidentali" il medesimo significato[1].
La Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA), del 2005, invece, non segue invece la tripartizione della catena alpina, usata soprattutto in Italia e Francia, proponendo al suo posto due sole grandi parti: Alpi Occidentali e Alpi Orientali, in armonia con le classificazioni utilizzate negli altri paesi della catena alpina, e specialmente l'Austria. Secondo il criterio della SOIUSA, quindi, le Alpi Occidentali hanno un'estensione più ampia rispetto ai criteri precedentemente esposti, comprendendo anche il tratto tra Col Ferret e la linea Reno - Passo dello Spluga - Lago di Como - Adda.
Intese secondo il criterio della SOIUSA, le Alpi Occidentali rivestono un'importanza particolare dal punto di vista orografico, perché racchiudono in sé non solo il Monte Bianco, massima vetta delle Alpi, ma anche tutte le altre vette superiori a 4000 m, con la sola eccezione del Pizzo Bernina. Anche dal punto di vista idrografico, questo tratto della catena alpina si segnala, per il fatto che vi si trovano le sorgenti di fiumi importanti, come il Po, il Reno e il Rodano; ai loro piedi si estendono inoltre importanti laghi come il Lago di Ginevra, il Lago di Costanza, il Lago di Zurigo, il Lago di Lugano, il Lago Maggiore e il Lago di Como.
Nel 1926, a seguito del IX Congresso Geografico Italiano del 1924, venne adottata la Partizione delle Alpi, che prevede la suddivisione del sistema alpino in Alpi Occidentali, Alpi Centrali ed Alpi Orientali.
Nella Partizione delle Alpi e nella suddivisione didattica tradizionale italiana[1], le Alpi Occidentali vanno dal Colle di Cadibona al Col Ferret. La cima più elevata è il Monte Bianco (4.810 m).
Le Alpi Occidentali si suddividono ulteriormente nelle seguenti sezioni[2]:
La Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA), presentata nel 2005, non segue la tripartizione delle Alpi del 1926; prevede invece una divisione in due grandi parti: Alpi Occidentali e Alpi Orientali, separate dalla linea Reno - Passo dello Spluga - Lago di Como.
Le Alpi Occidentali sono a loro volta suddivise nei due grandi settori: Alpi Sud-occidentali ed Alpi Nord-occidentali:
Le Alpi Nord-occidentali sono divise in 8 sezioni (SZ), 32 sottosezioni (STS) e 89 supergruppi (SPG):
Le Alpi Sud-occidentali sono divise in 6 sezioni (SZ), 23 sottosezioni (STS) e 46 supergruppi (SPG):
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