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catena montuosa Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le Alpi del Monte Bianco (o Catena del Monte Bianco) sono una sottosezione delle Alpi Graie, nelle Alpi Occidentali[1], composte principalmente dal Massiccio del Monte Bianco e da altri massicci adiacenti.
Alpi del Monte Bianco | |
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Il Monte Bianco ed il suo massiccio | |
Continente | Europa |
Stati | Italia Francia Svizzera |
Catena principale | Alpi |
Cima più elevata | Monte Bianco (4 810 m s.l.m.) |
Lunghezza | 30 km |
Larghezza | 15 km |
Superficie | 400 km² |
Massicci principali | Massiccio di Trélatête Massiccio del Monte Bianco Massiccio Dolent-Argentière-Trient |
Per la loro maestosità e per la loro bellezza sono considerate unanimemente l'emblema delle Alpi stesse. Raggruppano 40 vette al di sopra dei 4.000 m, con un terzo di superficie ad una quota non inferiore ai 3.000 m: le sue cime sono tra le più alte di tutto l'arco alpino, e comprendono la più alta.
Si estendono su tre diverse nazioni: l'Italia, la Francia e la Svizzera, su una catena di montagne lunga 30 km e larga 15, per una superficie complessiva di circa 400 km². Sulle montagne che le compongono, l'azione degli agenti erosivi ha formato nel tempo creste acuminate e vette a guglia ed è una delle più vaste zone alpine ricoperte dai ghiacci: i suoi ghiacciai, in tutto 101, occupano un'area di 177,69 km².
Le vallate che lo circondano sono collegate tra loro tramite il traforo del Monte Bianco ed attraverso tre principali passi alpini: il colle del Piccolo San Bernardo a Sud-Ovest, il Colle des Montets a Nord-Est e il passo del col Ferret ad Est. I luoghi abitati si trovano al disotto dei 2.800 m, mentre rari e difficili sono i valichi, il più basso è quello del Gigante a 3.359 m.
La catena del Monte Bianco è circondata da alcune grandi vallate:
Le montagne che compongono questa catena, a differenza di altre catene montuose nelle Alpi, sono molto differenziate tra loro. La Valle dell'Arve, la Val Veny, e la Val Ferret costituiscono un limite naturale sia ad Est che a Ovest; tale demarcazione continua lungo la valle d'Entremont ad Est e ad Ovest e separa la catena stessa dalle Alpi Pennine.
Meno distinti sono invece i confini orientali: la Val Veny termina presso il Col della Seigne, i limiti naturali seguono l'alta valle dei ghiacciai, poi si orientano in direzione di Chapieux, proseguendo ancora verso il colle del Bonhomme, ed infine verso le Contamines, dove si ricongiungono con la Valle dell'Arve nei pressi di Saint-Gervais-les-Bains. I due versanti principali sono totalmente diversi: verso la valle dell'Arve, i pendii declinano lentamente, e lungo i fianchi si possono ammirare immensi e scintillanti ghiacciai, creste e pinnacoli nelle parti sommitali. Nella Val Veny e nella Val Ferret, si ammirano panorami con paesaggi ancora selvaggi, pareti rocciose con dislivelli che arrivano sino ai fondi valle, intagliate da profondi canaloni su cui scendono fiumane di ghiaccio.
Secondo la Partizione delle Alpi del 1926 le Alpi Graie contenevano al loro interno il Gruppo del Monte Bianco (detto talvolta più semplicemente Massiccio del Monte Bianco).
Secondo la SOIUSA le Alpi del Monte Bianco sono una sottosezione alpina con la seguente classificazione:
La SOIUSA individua la seguente suddivisione delle Alpi del Monte Bianco in supergruppi, gruppi e sottogruppi[2]:
Altre suddivisioni individuano due aree principali: la parte meridionale e la parte settentrionale divise dal colle del Gigante.
Gruppi di cime che compongono la parte meridionale:
Gruppi di cime che compongono la parte settentrionale:
1 | 4810 m | Monte Bianco | |
2 | 4748 m | Monte Bianco di Courmayeur | |
3 | 4470 m | Picco Luigi Amedeo | |
4 | 4468 m (I) - 4465 (F) | Monte Maudit | |
5 | 4306 m (I) - 4304 (F) | Dôme du Goûter | |
6 | 4248 m | Monte Bianco du Tacul | |
7 | 4243 m | Grand Pilier d'Angle | |
8 | 4208 m (F) - 4206 (I) | Punta Walker (Grandes Jorasses) | |
9 | 4184 m (F) - 4180 (I) | Punta Whymper (Grandes Jorasses) | |
10 | 4122 m | Aiguille Verte | |
11 | 4114 m | Aiguilles du Diable | |
12 | 4112 m | Aiguille Blanche de Peuterey | |
13 | 4110 m (F) - 4108 (I) | Punta Croz (Grandes Jorasses) | |
14 | 4109 m | Punta Carmen du Tacul | |
15 | 4102 m | Grande Rocheuse | |
16 | 4097 m | Punta mediana du Tacul | |
17 | 4074 m | Punta Chaubert du Tacul | |
18 | 4069 m | Monte Brouillard | |
19 | 4065 m | Punta Margherita (Grandes Jorasses) | |
20 | 4064 m | Corno del Diavolo del Tacul | |
21 | 4052 m | Aiguille de Bionnassay | |
22 | 4045 m (F) - 4042 (I) | Punta Elena (Grandes Jorasses) | |
23 | 4035 m | Aiguille du Jardin | |
24 | 4015 m | Dôme de Rochefort | |
25 | 4014 m (I) - 4013 (F) | Dente del Gigante | |
26 | 4013 m | Punta Baretti | |
27 | 4001 m | Aiguille de Rochefort | |
28 | 4000 m | Les Droites |
Sui versanti delle Alpi del Monte Bianco si contano più di 100 ghiacciai che complessivamente occupano un'area di circa 177 km². I principali ghiacciai del versante italiano sono (partendo dall'alto della val Veny ed arrivando al termine della val Ferret):
I principali ghiacciai del versante francese sono (da ovest verso est):
I principali ghiacciai del versante svizzero sono:
Il sistema montuoso delle Alpi si è formato durante l'era terziaria, grazie alla spinta della placca tettonica africana e di quella asiatica, attraverso un processo di sopraelevazione verticale, circa dieci milioni di anni fa. Attualmente, dei sistemi di misurazione molto precisi, evidenziano che il processo di sopraelevazione delle Alpi prosegue tuttora e supera gli effetti dell'erosione naturale.
Nelle Alpi occidentali, il centro orografico è costituito dai massicci cristallini esterni - ossia dal Monte Bianco e dalle Aiguilles Rouges, generati dal sollevamento dei suoli profondi.
A Sud-Est del Monte Bianco, nella Valle d'Aosta, si possono osservare altre rocce sedimentarie ossia le antiche coperture del massiccio del Monte Bianco e del Gran Paradiso. Le rocce più frequenti sono:
Il clima che caratterizza la catena è semicontinentale, con venti umidi originari dell'Atlantico e provenienti generalmente da Ovest. Raggiungendo le creste e le cime d'alta quota o lungo le testate delle valli, tendono generalmente a raffreddarsi, creando condizioni molto favorevoli a forti precipitazioni e le tempeste di neve e di vento sono molto frequenti.
Il tempo può cambiare bruscamente e trovarsi impreparati nel mezzo dei ghiacciai può essere molto pericoloso. Nessuna scalata è consigliata se non si è sicuri delle condizioni meteorologiche: il cattivo tempo nel massiccio del Monte Bianco può essere fatale.
Intorno alla catena è attrezzato un tour escursionistico per poter ammirare il massiccio dalle sue varie engolature.
Per facilitare l'escursionismo e la salita alle varie vette della catena sono presenti numerosi Rifugi e bivacchi:
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