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Raccolta di ricette tratte dai libri.
Apparve Trude con l'ultimo punch: planter's punch, lo stesso della prima volta: il più leggero, come nightcap. Caruso solennemente mi rivelò la ricetta: One sour, two sweet, three strong, four weak. [...] Tirai fuori il mio taccuino. Caruso ripeté la ricetta e la scrissi sotto dettatura: una parte di acidulo, ossia sugo di limone, o arancia, o cedro; due parti di dolce, sciroppo zuccherino; tre di forte, alcol, rhum; quattro di debole, ghiaccio o acqua ghiacciata. (Mario Soldati)
Aria buona, vita tranquilla, niente da fare: ecco la ricetta per voi. (Agatha Christie)
Come aperitivo ho preparato un daiquiri: un bicchierino di ron (rum) Bacardi carta blanca, il sugo di mezza lima e mezzo cucchiaino di zucchero agitati rapidamente con ghiaccio (asciutto!) nel mixer e versati in una coppetta di cristallo tenuta per un bel po' nel freezer e con gli orli abbondantemente intinti nel ghiaccio tritato finissimo. (Aldo Buzzi)
«[...] Cosa stai cucinando?» «Filatura di grano duro in trafila di bronzo con datterini pelati a vivo, cipolla bianca di Castrofilippo appassita in olio extravergine con spremitura a freddo, all'aroma di basilico della mia grasta. E poi, ascolta bene, rosso di gallina ruspante di terra su letto d'albume bianco rassodato a bassa temperatura in succo di olive Nocellara». «Minchia, cose di lusso. E che vuol dire?». «Spaghetti col sugo di pomodoro e uova fritte». (Gaetano Savatteri)
Gesù, gli arancini di Adelina! Li aveva assaggiati solo una volta: un ricordo che sicuramente gli era trasùto nel Dna, nel patrimonio genetico. Adelina ci metteva due jornate sane sane a pripararli. Ne sapeva, a memoria, la ricetta. Il giorno avanti si fa un aggrassato di vitellone e di maiale in parti uguali che deve còciri a foco lentissimo per ore e ore con cipolla, pummadoro, sedano, prezzemolo e basilico. Il giorno appresso si prìpara un risotto, quello che chiamano alla milanisa (senza zaffirano, pi carità!), lo si versa sopra a una tavola, ci si impastano le ova e lo si fa rifriddàre. Intanto si còcino i pisellini, si fa una besciamella, si riducono a pezzettini gna poco di fette di salame e si fa tutta una composta con la carne aggrassata, triturata a mano con la mezzaluna (nenti frullatore, pì carità di Dio!). Il suco della carne s'ammisca col risotto. A questo punto si piglia tanticchia di risotto, s'assistema nel palmo d'una mano fatta a conca, ci si mette dentro quanto un cucchiaio di composta e si copre con dell'altro riso a formare una bella palla. Ogni palla la si fa rotolare nella farina, poi si passa nel bianco d'ovo e nel pane grattato. Doppo, tutti gli arancini s'infilano in una padeddra d'oglio bollente e si fanno friggere fino a quando pigliano un colore d'oro vecchio. Si lasciano scolare sulla carta e alla fine, ringraziannu u Signiruzzu, si mangiano! (Andrea Camilleri)
– Meno male che 'sto Ramadan è finito, Salah. Cominciavo ad andare in crisi d'astinenza. Come hai detto che si chiama 'sta delizia? – Fessenjun. Pollo con noci e melagrana. – Una roba paradisiaca. È tanto difficile da fare? – No, anzi. Prendi le noci, le mezze noci, e le fai tostare in padella. Devono tostare, sennò poi con la melagrana si sente troppo contrasto. Poi prendi il pollo, lo fai rosolare in casseruola. Quando è bello rosolato aggiungi brodo, e fai stufare. Alla fine metti sciroppo di melagrana, questo qui. (Marco Malvaldi e Glay Ghammouri, Vento in scatola)
«Questo è il nostro piatto preferito» dice JoAnn. «È un misto di riso integrale e riso selvatico, saltato con tofu e cavolo rosso. Me lo sono inventata tempo fa. Taglio un po' di tofu a cubetti e lo lascio marinare in un intingolo di salsa di soia, succo di limone, aglio in polvere, maggiorana, timo e pepe di cayenna. Poi lo faccio saltare in olio d'oliva con le cipolle, un mazzetto di erbe aromatiche e qualche spezia, aggiungo il cavolo sin quando non è tenero, ci butto il riso già bollito, ed è pronto.» (Come mangiamo)
Ricetta per fare l'acqua di mughetto: Prendi dei fiori di mughetto e distillali, e bevine un cucchiaino o due, secondo la necessità: questo liquore ridona la parola a chi, per paralisi, sia diventato muto; sostiene il cuore e rinforza la memoria; guarisce la gotta. I fiori vanno messi, stretti stretti, in un bicchiere, quindi tenuti in un formicaio per un mese. Allora, tirali fuori e troverai un'essenza che deriva dai fiori stessi; conservala in una fiala: essa è ottima per i sani e per gli ammalati, sia per gli uomini che per le donne. [...] Per le slogature fa' delle frizioni, e per le coliche prendine un cucchiaino colmo, ogni ora. (Robert Louis Stevenson)
Un esplosivo abbastanza divertente è il permanganato di potassio mescolato con zucchero a velo. L'idea è di mescolare un ingrediente che brucia molto veloce con un secondo ingrediente che fornisca abbastanza ossigeno per la combustione. Avviene così rapidamente che ne risulta un'esplosione. Perossido di bario e polvere di zinco. Nitrato di ammonio e alluminio in polvere. La nouvelle cuisine dell'anarchia. Nitrato di bario in salsa di zolfo e guarnito con carbonella. Non c'è polvere da sparo migliore. Bon appétit. (Fight Club)
«Un martini Dry» disse.«Uno. Ma in una coppa profonda, da champagne.» «Oui, Monsieur.» «Un momento. Tre parti di Gordon's, una di vodka e mezza di Kina Lillet. Agiti bene il tutto nello shaker, finché non è ben ghiacciato, poi aggiunga una fetta grossa ma sottile di scorza di limone. Mi sono spiegato?» (Ian Fleming)