L'orrore
Prima edizione su Per Lui N.74, settembre 1989
- [Ultime parole]Beh... immagino che dovrei dire qualche cosa di profondo, adesso... qualche frase storica... o anche solo qualcosa che abbia un senso, in questo mondo senza senso... ma non mi viene... niente... (Il mostro di Londra)
La "Cosa"
Prima edizione come inserto staccabile allegato al N.35 di TV Sorrisi e canzoni, 30 agosto 1992
- C'è uno che dice all'amico: "Pensa sono riuscito a finire un puzzle di quindici pezzi in soli tre giorni!" "Beh non mi sembra un granché!" "Scherzi? sulla scatola c'era scritto "da uno a sei anni"!" (Groucho)
Gnut
Prima edizione sul diario scolastico di Dylan Dog 1993/94
- Un sogno!... però sembrava vero: tutte le mie barzellette mi sono passate davanti come in un film... tipo quella dei due poliziotti: "Ho comprato una cassetta di arance." "Ah, sì? Me la presti, che la registro?"... (Groucho)
La maschera del demonio
n. 10, 1999; prima edizione in Almanacco della Paura 1992.
- No... non mettetemi giù, vi prego... è da vent'anni che vivo su una sedia a rotelle... almeno, voglio morire... in piedi... (Max) [Ultime parole]
- Leggi quello? [L'elenco telefonico] Sì, non è male, ma secondo me ci sono un po' troppi personaggi. Hanno perfino dovuto numerarli per distinguerli. Però come quantità di pagine non ha niente da invidiare a Stephen King, questo è certo! (Groucho, a Dylan Dog)
Spettri
n. 10, 1999; prima edizione allegato a Max N.2, febbraio 1993.
- Bloch: Ma... insomma, signor Reed, si vede e si sente che avete bevuto... inoltre siete piuttosto famoso per i vostri servizi fotografici macabri... Non è che cercate un po' di pubblicità gratis, a spese di Scotland Yard, eh?
Ryan Reed: Cooosa?! Io sono tanto ricco da comprarla, Scotland Yard! Altro che pubblicità! Era là, morta! E c'è sempre stata finché non siete arrivati voi!
Bloch: Mmm... spero che quel "comprare" si riferisse al palazzo, e non a una tangente: certe cose lasciamole agli italiani...
- Ma guarda! Stavo giusto pensando che ci sono dei vantaggi a essere morto. Per esempio, è un rimedio sicuro contro il cancro. (Groucho)
- Perché vuoi uccidere i morti... ? ... non sono che poveri involucri impauriti, la cui anima è volata via... [...] E le anime sono come le foto sui giornali: chi può dire se sono vere, se c'è veramente qualcuno dietro o se sono soltanto vuoti simulacri? ... Bush, Sylvester Stallone, Andreotti... solo immagini... e i modelli e le modelle? Già in vita non sono niente, se non figure di un mondo a due dimensioni... un mondo folle e futile, crudele e senza senso... E noi oscilliamo tra la morte e la non vita degli spettri... noi tutti... forse anche tu... (Mey Li, a Dylan Dog)
- Dylan Dog: Ryan...
Ryan Reed: Sono qui... non ho bevuto... mi sono bastate poche ore senza alcol perché la nebbia si diradasse, per ricordare...
Dylan Dog: Io invece ho cominciato a sospettare vedendo che non avevate paura di morire l'indomani come diceva la lapide... non avevate paura perché siete già morto, esattamente cento anni fa...
Ryan Reed: Già... Uno spettro... uno spettro che fotografa spettri, in un mondo di spettri...
Immagini
2001, n. 20; prima edizione in Ken Parker Magazine N.23.
- [Osservando il quadro raffigurante l'indiano]
Groucho: ...A proposito di Cheyenne, mi viene in mente quella leggenda sul figlio di Dorme-in-piedi!... Aveva una quindicina d'anni, poca voglia di lavorare, e si chiamava Eccolo-che-c'è. Un giorno, dopo essersi fatto il bagno nel fiume si sdraiò a dormire sulla riva, quando a un tratto sentì una voce gridargli: "fannullone!". Eccolo-che-c'è si girò e vide un cane, sbucato dalla boscaglia. "Fannullone!" ripeté il cane, sotto le cui spoglie si celava il grande spirito... Eccolo-che-c'è guardò il cane, e in tono di minaccia gli disse: "Smettila! O ti rivolterò come un guanto!", ma il cane continuò a inveire: "Fannullone! Fannullone!". Allora Eccolo-che-c'è prese il cane e, tenendolo per la coda, gli infilò una mano in gola e lo rivoltò. Un attimo dopo dall'ammasso di carne pulsante si alzò, potente, una voce: "!Enollunnaf!".
Dylan Dog: Diosanto, Groucho!...Fa letteralmente vomitare!...
Groucho [prende un vaso, dal quale toglie il coperchio]: Qua, capo, che non vada perso nulla!
Dylan Dog: Ti avverto. Un'altra così, e dovrai cercarti un nuovicilio!
Groucho: Che diavolo è un "nuovicilio"?
Dylan Dog: Un errore di "battuta" di quello che mi scrive i testi. È uno in prova. Volevo dire un "nuovo domicilio"!
Groucho: Così non vale, capo! Se oltre a comprare delle croste, ti metti a fare i giochi di parole, è la volta che me ne vado davvero!
Dylan Dog: Non l'ho Comprato. Me l'ha mandato un mio ammiratore!... Comunque, da bambino, giocavo agli indiani oltre che al lupo mannaro. E adesso me ne vado io!
Groucho: Sul serio? Cos'ho detto che ti ha fatto decidere?... Così, nel caso cambiassi idea, te lo ripeto!
Dylan Dog: Vado al cinema.
Groucho: Cosa danno, Notre Dame, con Charles Laughton?
Dylan Dog: No. Tex e il signore degli abissi, con Giuliano Gemma!
Groucho: Orpo! Ma quello non è un film dell'orrore...è un orrore di film!
L'uccisore di mostri
2001, n. 20; prima edizione in Almanacco della Paura 1995.
- S-sei stato sfortunato, Dylan... la pistola aveva solo quattro proiettili... questa volta hai perso... e io mi sono portato via... una donna bellissima... saremo felici, noi... la morte non separerà quello che la vita... ha unito... (Bud Anderson) [Ultime parole]
Il vicino di casa
2001, n. 20; prima edizione in Albo gigante n. 4.
- La lezione di domani. Le linee rette. Non so se a voi piace la geometria. Io l'ho sempre adorata. Ti avvicina all'assoluto, al grande mistero dell'infinito... tracciare una linea retta è come fare un grande viaggio. Una retta non ha né inizio, né fine. Non sai dove ti può portare, ma sei tu che decidi. Puoi percorrerla liberamente... avanti... o indietro. (Jeoffrey M. Gideon)
- Ci sono persone intolleranti nei confronti del proprio vicinato. Ce ne sono dappertutto. Vecchiette che picchiano sul soffitto con il manico della scopa ogni volta che trascini una sedia... Impiegati che chiamano la polizia se ascolti lo stereo a un volume un po' più alto del normale... Gente che ti fa telefonate di minaccia a ogni disputa di condominio. Io non volevo essere una persona del genere. (Jeoffrey M. Gideon)
La stirpe degli immortali
n. 30, 2004; prima edizione in Almanacco della Paura 1998.
- Chissà quante cose... avresti avuto... da raccontare! (Abel Endo) [Ultime parole]
Morte di una stella
2004, n. 31; prima edizione in Albo gigante n. 6.
- Gail... dovunque tu sia in questo momento... giuro che non ti abbandonerò... scoprirò chi ti ha uccisa, e perché lo ha fatto... (Dylan Dog)
Il pozzo dei dannati
2004, n. 32; prima edizione in Albo gigante n. 8.
- [Ultime parole, a Dylan Dog] Andrete a raggiungere Lord Blackmoors all'inferno! (Edward Hendricks)
L'esercito del male
2006, n.40; prima edizione in Albo gigante n. 9.
- Uomo: Che ne pensi, Stewart?
Stewart: Mah! Quando c'era la Thatcher certe cose[Gli zombie fatti risorgere da Alhambra che avevano visto camminare] non succedevano.
Qualcuno nell'ombra
n. 41, 2007; prima edizione in Almanacco della Paura 2001.
- Le mie origini sono molto umili. I miei genitori erano talmente poveri che si sposarono per avere un po' di riso. (Groucho)
I peccatori di Hellborn
2007, n.42; prima edizione in Albo gigante n. 10.
- Dylan Dog: Giuda ballerino, Kitson! Il vostro severo direttore permette questo linciaggio morale?
Kitson: Non solo lo permette... lo incoraggia! È lui a far uscire una parte dei carcerati in cortile quando ci sono i nuovi arrivi. É la «cerimonia del benvenuto»! Luger la considera istruttiva. I novellini devono provare subito la paura, il disprezzo, l'umiliazione...[...]devono imparare immediatamente che a Hellborn ognuno è solo contro tutti... che solidarietà, amicizia, pietà, riscatto qui sono parole prive di senso...[...]"Divide et impera"... dividi e comanda... una massima latina che Luger ha fatto sua. Nessuno organizzerebbe un'evasione o una rivolta, perché sa che qualcuno lo tradirebbe in cambio di una razione extra di dolce!... e quando ogni traccia di umanità è cancellata, muore anche la speranza.
- Dylan Dog: Giuda ballerino! In questa prigione le sorprese non finiscono mai!... Quando mi avevate parlato di una biblioteca, pensavo a due libri ammuffiti, invece ha l'aria di essere piena di roba interessante... e anche antica!
Kitson: Soprattutto antica! Durante il "regno" di Luger, gli acquisti si sono ridotti al lumicino. Il direttore pensa che i detenuti abbiano già fin troppo da leggere... tanto più che li considera tutti semianalfabeti!
Dylan Dog: Soltanto "semi"? molto gentile, da parte sua!
Kitson: In realtà, ritiene che i libri siano dannosi perché mettono in testa strane idee in testa ai carcerati!
Dylan Dog: La cultura ha sempre fatto paura ai potenti. E le strane idee anche di più...
- Dylan Dog: Quell'orrore...
Eddie: Ben detto, l'orrore... continuò anche dopo che il tribunale d'inquisizione fu trasformato in carcere... i criminali venivano qui per pagare con la stessa moneta il dolore inferto agli altri... possibilmente aggiungendo gli interessi! Le punizioni corporali erano all'ordine del giorno... e la forca si trovava in cortile, perché tutti i detenuti potessero assistere alle esecuzioni capitali... questo prima che la pena di morte fosse abolita, ovviamente.
Dylan Dog: E dopo?
Eddie: Voi fate strane domande, signor Dog.
Dylan Dog: Servono a trovare strane risposte. Eddie, avete già capito perché sono qui, vero?
Eddie: Sapete, i giornali vi descrivono meno furbo...
Dylan Dog: Ebbene, cosa sta succedendo? Perché in questa prigione tanti uomini muoiono in circostanze misteriose?!
Eddie: Uomini... è così raro che qualcuno usi questo termine, per noi... di solito siamo considerati meno che spazzatura... quella adesso si ricicla, noi non serviamo più a nulla! Non si viene qui a vivere: si viene a morire. Come e quando sono soltanto dei dettagli...
Dylan Dog: Non per me. E neanche per il signor Kitson!
Eddie: Il vicedirettore è l'eccezione che conferma la regola. Ma è solo questione di tempo... lui vuole cambiare questa prigione, ma sarà lei a cambiare lui. Quanto a voi, siete soltanto di passaggio. Anzi, vi consiglio di andarvene, prima che sia troppo tardi.
Dylan Dog: Troppo tardi per cosa?
Eddie: Datemi retta, amico mio... voi siete vivo e questo posto odia la vita. Va bene per noi che siamo già cadaveri, o quasi... e per i nostri degni custodi. I cadaveri però sono più fortunati... stanno nei cimiteri per essere ricordati. La nostra sorte, invece, è essere dimenticati da tutti...
Dylan Dog: Ecco perché odio le prigioni... non servono a risolvere i problemi, ma soltanto a nasconderli. Io, invece, il male l'ho sempre affrontato di persona... prima di condannare qualcuno, cerco di mettermi nei suoi panni... di vedere attraverso i suoi occhi... per sconfiggere gli incubi, devo innanzitutto conoscerli, a costo di farli miei! Eddie, rispondetemi... qual è l'incubo di questa prigione?
Eddie: Tutta questa prigione è un grande incubo... e noi ne facciamo parte!
- Pfui! E poi il tipo strano sarei io! Ispettore Bloch, come può piacervi una schifezza come la pesca al salmone? Capirei la pera al cioccolato o l'anatra all'arancia... Capo dimenticavo! Il meccanico ha detto che è ora di cambiare la batteria della macchina. Strano, ero convinto che andasse a benzina! Sapete, oggi mi sono messo un paio di occhiali a specchio, per riflettere un po'... così ho capito che l'opposto di un fisico prestante è un biologo avaro! Ehi, ve l'ho mai detto che siete proprio due sagome?![I Dylan e Bloch con cui stava parlando si rivelano essere due forme intagliate di loro] (Groucho)
- Dylan Dog: Giuda ballerino... e questo lo hanno spacciato per un suicidio?
Kitson:Sì, secondo l'unica ricostruzione logica dei fatti.
Dylan Dog: Umpf... se quella bastasse sempre a spiegare tutto, avrei già chiuso bottega. Anzi, non l'avrei neanche aperta.
Kitson: Al momento della morte, Johnny Darsell era nella sua cella, solo. Abbiamo anche ritrovato il cucchiaio, trasformato in un rudimentale coltello, con il quale si è tagliato la gola...
Dylan Dog: E anche tutto il resto se lo sarebbe fatto da sé?
Kitson: Da quando lavoro nelle carceri, mi sono imbattuto in episodi di autolesionsmo agghiaccianti... Lo sapevate che il metodo di suicidio più diffuso fra i detenuti dopo impiccarsi con i pantaloni è squarciarsi i polsi con i denti?
Dylan Dog: Però neppure voi mi sembrate convinto...
Kitson: Se lo fossi, non mi sarei rivolto a voi! Ormai la media è di un morto a settimana! Le modalità e le... ricostruzioni logiche sono diverse, ma...
Dylan Dog: Ma da queste immagini emerge un elemento ricorrente! L'avete notato, vero? A volte è mischiato all'angoscia, al dolore o alla disperazione... ma sui volti di quei disgraziati c'è sempre lo stesso orrore!
Kitson: Forse è perché negli ultimi istanti si sono visti scorrere davanti le loro vite sbagliate... piene di violenze, soprusi, e dolori... io non so se esiste davvero un inferno, dopo la morte. Di sicuro, per alcuni uomini, esiste prima.
- Groucho: Posso sapere quanto dura il viaggio per Edimburgo?
Bigliettaio: Soltanto un secondo, prego...
Groucho: Così poco? Altro che alta velocità, questo è teletrasporto!
Bigliettaio: Mpf! Che classe?...
Groucho: Modestamente, molta! Ho una certa eleganza naturale... sapete, anche mio cognato faceva i biglietti... finché non l'hanno arrestato. Peccato, quelli da venti sterline gli venivano bene!
- Luger: Signori, sto per chiedervi una cosa. Una soltanto, ma della massima importanza in questo momento... onestà! ...onestà nei miei confronti, onestà verso i vostri compagni e, soprattutto, onestà con voi stessi!... Vi sarete certamente accorti che le cose stanno cambiando. E cambieranno ancora di più nei prossimi giorni... non sono io a volerlo, ma qualcuno che sta sopra tutti noi... al quale non dobbiamo e non possiamo mentire! So che molti di voi sono già pronti. I loro occhi vedono ciò che è giusto vedere, le loro orecchie sentono ciò che è giusto sentire, le loro mani fanno ciò che è giusto fare... senza esitazioni e senza domande, perché forte è la loro fede! Non è a costoro che mi rivolgo... ma a chi sente ancora dentro di sé dubbio, paura, debolezza... pietà! Sentimenti che l'uomo saggio deve rifuggire... perché farebbero tremare la mano che deve dispensare giustizia!... badate, io parlo di giustizia... qualcosa di più grande di tutte le leggi scritte e riscritte. Leggi che, in quest'epoca di decadenza, consentono al ladro di continuare a rubare, al bugiardo di continuare a mentire... all'assassino di continuare a vivere! Da oggi, in questo luogo di espiazione, voglio che sia fatto soltanto ciò che è giusto, a costo di violare codici e regolamenti creati dagli uomini... e pertanto imperfetti! Ma io non posso dare coraggio al vile... né fede all'insicuro. Quindi chiedo a coloro che preferiscono andarsene di farlo... adesso o mai più! Chi non è d'accordo può uscire da questa sala... nessuno glielo impedirà!
Guardia: Beh, ragazzi... io credo che qui si stia esagerando. Da ora in poi non contate su di me...
Stan: Mi dispiace... vado in pensione tra un mese. Non voglio rogne...
Altra guardia: Vengo con te, Stan!
Operaio: Sono soltanto un operaio. Non vi sarei molto utile...
Altro operaio: E io ho famiglia...sapete com'è...
[Cominciano tutti ad andarsene.]
Luger: Bene. Molto bene! Saluto gli amici che ci lasciano... e li ringrazio per l'onestà!
Guardia: Qui tira una brutta aria!
Altra guardia: Anch'io, certe volte. Mi sento... strano.
Stan: Dobbiamo filarcela, prima di impazzire del tutto anche noi!
Brood: Eccovi, finalmente... vi stavamo aspettando!
Stan: Comandante Brood... cosa volete da noi?!
Guardia: Il direttore ha detto che potevamo andarcene!
Brood: Perché, qualcuno ve l'ha impedito?
- Il giusto non deve aver timore di seguire la strada indicatagli dal destino... (Luger)
- Peter: È morto... l'ho ucciso [Croner]...
Dylan Dog: Sì, mi hai salvato la vita... Non so cosa sia successo, Peter... ma adesso... adesso... tu parli!
Peter [Ultime parole]: G-già... Dylan... peccato che... non mi resti molto... da dire...
- M-mio signore... H-ho d-d-dunque... m-meritato... le... f-fiamme... dell'inferno? [Ultime parole] (Luger)
Il dittatore
2008, n. 46; prima edizione in Almanacco della Paura 2003.
Piovuto dal cielo
2009, n. 48; prima edizione in Albo gigante n. 12.
- Roger: Tutti guardano me, Dylan... e io guardo tutti! È divertente!
Dylan Dog: Francamente, preferirei che tu dessi meno nell'occhio... ma sarebbe pretendere troppo!
Roger: Beh, potrei sempre diventare invisibile...
Dylan Dog: Non dirlo neanche per scherzo, Roger! Ti ho già spiegato che fuori di casa non devi usare i tuoi poteri, per nessuna ragione!
Roger: Certo, certo... comunque, è strano...percepisco molta curiosità nei miei confronti, e anche pietà!
Dylan Dog: Ovvio. Pensano che tu abbia una malformazione alla testa... per fortuna, nessuno può immaginare la verità!
Roger: Se sapessero chi sono e da dove vengo, avrebbero paura di me, giusto?
Dylan Dog: Gli esseri umani temono ciò che non conoscono... e che non riescono a capire.
Roger: Tu però non sei così...
Dylan Dog: Già. Io non sento il bisogno di spiegarmi tutto. E l'ignoto mi affascina.
Roger: Ah... ti interesso per questo? Perché sono "Ignoto"?
Dylan Dog: No, Roger, Non solo.
- I fumetti fanno sognare... e, quando i sogni finiscono, la realtà sembra un incubo. (Roger)
L'assedio di Sand manor
2013, n. 60; prima edizione in Albo gigante n. 16.
- Non mi fido delle persone astemie. La loro apparente "virtù" spesso serve a celare vizi ben più sgradevoli... a volte mostruosi. (Gerard Kerwin)
Appuntamento con il destino
n. 61, 2013; prima edizione in Almanacco della Paura 2008.
- Dylan Dog: Tu come stai, Johanna?
Johanna: Non bene, io... quando ti ho visto morire, ho visto anche il tuo futuro... e ho scoperto di non farne parte!
Dylan Dog: !
Johanna: Ti succederanno un mucchio di cose, Dylan, più di quelle che capitano a una persona qualsiasi! E avrai molte fidanzate. Adesso i miei ricordi del tuo futuro si stanno già facendo più vaghi... ma di una cosa sono certa: io non ero al tuo fianco, Dylan! E questo significa che nel tuo futuro non c'è posto per me...
Dylan Dog: Non so che dirti, Johanna. Io vivo nel presente, il futuro non ci tengo a conoscerlo... soprattutto il mio futuro! Capisco che la tua è una maledizione, comunque io sono qui, adesso!... e vorrei aiutarti!
Johanna: Oh, Dylan!...
Il penitente
2015, n. 66; prima edizione in Albo gigante n. 19.
- [Ultime parole] Resta con me... ancora un momento... Sono... sono felice sai? Era ciò che desideravo di più... averti vicino... per tutto il tempo... che resta della mia... vita... (Maureen)
- Difficile corteggiare le esperte in informatica... secondo l'ultima ero talmente brutto che ogni volta che mi avvicinavo al suo computer scattava l'antivirus... (Groucho)
La convocazione
2016, n. 70; prima edizione in Almanacco della Paura 2011.
[Dylan Dog sogna di essere al suo funerale e di venire sepolto vivo, mentre i suoi amici, tra cui Bloch, restano a guardare]
- Dylan Dog: Bloch, fai qualcosa!
Bloch: Lo vorrei ragazzo, sul serio... Ma anch'io sono morto! Mi ha ucciso il dolore... di non averti potuto salvare!
L'eliminazione
2017, n. 73; prima edizione in Almanacco della Paura 2012.
- [Ultime parole] Harris... (Eric)
- Dylan Dog: Ho bisogno che tu mi ascolti molto attentamente, Tiffany... il gioco è finito!
Tiffany: ! Ho vinto?
Dylan Dog: Non ha vinto nessuno. Harris è andato troppo oltre. A questo punto, la polizia non ha altra scelta che fare irruzione negli studi, correndo il rischio di una strage. Aiutami a fermare Harris prima che questo succeda e il giudice ne terrà conto al processo...
Tiffany: Solo il pubblico può giudicarmi, Dylan... e io ho sempre vinto le sfide al televoto!
Dylan Dog: Il mondo reale è quello fuori dallo schermo, Tiffany...
Tiffany: Risparmiami la tua retorica da quattro soldi, Dylan... credi sul serio che io sia tanto stupida? So bene che esiste un mondo di persone reali, là fuori... è il pubblico. E senza di lui... tutto questo non esisterebbe nemmeno! È in nome suo che recitiamo, cantiamo e balliamo... piangiamo per lui, ci innamoriamo, ci odiamo... in nome suo, siamo pronti a divorarci l'uno con l'altra... siamo i giullari di un re dalle mille facce. E tutto quello che vogliamo è la sua approvazione... il suo amore.
Dylan Dog: Tiffany...
[Dà un bacio sulla fronte a Tiffany]
Tiffany: Perché?
Dylan Dog: Per avermi dato un'idea.