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club calcistico italiano di Senigallia (AN) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Football Club Vigor Senigallia, più comunemente chiamata Vigor, è la principale squadra di calcio di Senigallia (AN), i suoi colori sociali sono il rosso e il blu.
FC Vigor Senigallia Calcio | |
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Vigorini, i rossoblù | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso, blu |
Inno | Alè la vigor Gabriele Carbonari |
Dati societari | |
Città | Senigallia (AN) |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie D |
Fondazione | 1921 |
Rifondazione | 1932 |
Rifondazione | 2017 |
Presidente | Franco Federiconi |
Allenatore | Aldo Clementi |
Stadio | Stadio Goffredo Bianchelli (5.000 posti) |
Sito web | www.fcvigorsenigallia.it |
Palmarès | |
Si invita a seguire il modello di voce |
La società nasce nel 1921 per volontà di giovani cittadini appassionati del football.
Nei primi anni di vita partecipa a campionati importanti quali Prima Divisione 1921-1922 e la Seconda Divisione e si scontra con importanti squadre marchigiane (Ancona, Maceratese, Ascoli) e di altre regioni (Foggia, Pescara, Chieti).
All'inizio degli anni trenta vengono istituite le categorie attuali, Serie A, B e C, ma la società non è ancora al livello delle squadre maggiori e in quegli anni disputa soltanto dei campionati di categoria inferiori, soprattutto regionali.
Nel primo decennio del dopoguerra il club gioca in IV Serie e si cimenta contro club blasonati quali: Ascoli, Perugia, Teramo, Chieti, Foligno, Pescara. Retrocessa nella stagione 1953-1954, vi ritorna nella stagione 1955-1956 dove viene inserita nel girone E (insieme a Jesina, Anconitana, Pisa, Robur Siena, Pistoiese, Carrarese e altre) e centra la salvezza ai danni del Fabriano. L'anno successivo retrocede per una riforma dei campionati.
Fino alla fine degli anni sessanta la squadra naviga tra Promozione e IV Serie; nella stagione 1968-1969 vince la Promozione e torna in Serie D, ma subito retrocede al termine di un girone vinto dalla Maceratese, in cui ritrova compagini del calibro del Teramo, Fermana e Giulianova.
Gli anni settanta sembrano la fotocopia del decennio precedente con i rosso-blu che fanno l'altalena tra Serie D e Promozione. La svolta potrebbe arrivare a fine anni settanta quando diviene presidente Walter Vignoli. La squadra vince la Promozione nel 1979-1980 e, la stagione successiva, vince la Serie D battendo la concorrenza della Jesina, della Fermana, del Chievo e di altre squadre centro-settentrionali. Nella stagione 1981-1982 partecipa alla C2 dove incontra squadre del livello di Venezia, L'Aquila, Lanciano e tante altre. I rossoblù all'ultima giornata sconfiggono per 3-0 il Mestre e lo agganciano in classifica al secondo posto dietro ai cugini dell'Ancona. Lo spareggio per la promozione contro i veneti in campo neutro a Modena, il 6 giugno 1982 viene tutt'oggi ricordato per il massiccio esodo di tifosi senigalliesi che affollarono le tribune speranzosi di festeggiare l'impresa. La partita finisce però 1-0 per i mestrini con un gol che arriva a 4 minuti dal termine dei tempi regolamentari e la C1 per la Vigor rimane un miraggio. I vigorini rimangono in C2 fino alla stagione 1984-1985 ma non riusciranno più a disputare tornei di alta classifica.
A seguito di una grave crisi finanziaria, la Vigor rinuncia al campionato professionistico e ritorna nel torneo interregionale fino a retrocedere nel 1987-1988 in Promozione Regionale.
I confini regionali sono stretti per una squadra del blasone vigorino ma si dovette attendere fino all'ultimo campionato di Promozione Marchigiano 1990-1991 prima della creazione dell'Eccellenza per rivedere i rossoblù nel palcoscenico nazionale, quando riescono a prevalere nello spareggio contro l'Osimana. Sarà una lunghissima permanenza, condita da ottimi risultati e da un torneo quello 2000-2001 che vede i rossoblù sfiorare il ritorno tra i professionisti venendo battuti al termine di un lungo testa a testa dalla Poggese.
Nei primi anni del nuovo millennio arriva però la retrocessione in Eccellenza Marchigiana al termine di uno sfortunato campionato dove la squadra, anche a causa di una graduatoria stretta in zona salvezza, conclude col penultimo posto nonostante i 38 punti totalizzati in 34 partite. Subito si riprova a tornare in Serie D, vincendo i play-off regionali dopo una spettacolare gara conclusasi per 3-2 contro la Jesina al Diana di Osimo, ma i sogni si infrangono contro la Virtus Villa che sconfigge i vigorini all'ultimo minuto della gara di ritorno della finale play-off nazionale.
Nel frattempo lo stadio Bianchelli diventa sintetico, mentre la squadra a corto di risorse finanziarie inizia a puntare sul suo settore giovanile. Al termine della stagione 2008-2009 si salva sul campo dopo i play-out, ma le retrocessioni dalla Serie D di un numero elevato di squadre marchigiane costringe i rossoblù alla retrocessione in Promozione.
Dopo un'estate passata nei tribunali e in tutte le sedi di ricorso la Vigor viene ripescata in Eccellenza che si allarga a 20 squadre per l'ingresso della Sambenedettese.
Questa volta nessuno può salvare la Vigor dalla retrocessione sul campo in Promozione al termine di un campionato vissuto per tutte le 38 giornate in zona retrocessione.
La Vigor disputa la stagione sportiva 2010-2011 nel girone A del campionato di Promozione, nell'anno in cui celebra i 90 anni dalla sua fondazione, toccando il punto più basso della sua storia recente. Il 10 aprile 2011 la Vigor cancella quest'onta conquistando matematicamente la vittoria del campionato con un turno di anticipo battendo il Fabriano per 2-1 davanti ad un pubblico di 1 600 persone, ritornando così, dopo solo un anno, a disputare il campionato di Eccellenza.
Il ritorno nella massima serie regionale coincide con uno dei campionati più belli disputati negli ultimi anni da parte della formazione rossoblù che stupisce tutti per il buon gioco mostrato e soprattutto per il 5º posto finale con i play-off che sfumano solo a causa della nuova regola del distacco di punti tra le diverse contendenti.
Nella stagione successiva, invece, la Vigor affronta un campionato difficile con un budget ridotto all'osso e ottiene la difficile salvezza all'ultima giornata. Campionato simile è quello della stagione 2013-2014, dove i rossoblù stazionano per quasi tutta la stagione in zona play-out. Poche ore prima dell'ultima decisiva gara di campionato le cose volgono al peggio per la città di Senigallia costretta a fare i conti con una alluvione che mette in ginocchio la popolazione. Un sorriso in un fine settimana così difficile lo regala la Vigor che all'ultimo minuto con un eurogol di Denis Pesaresi stende la Folgore Falerone e conquista la salvezza[1].
Il campionato successivo vede i rossoblù per tutta la stagione stazionare nella parte bassa della classifica chiudendo il torneo al terzultimo posto. Per salvarsi la Vigor è costretta a vincere il play-out sul campo del Trodica ma una sconfitta per 1-0 fa sprofondare nuovamente la squadra in Promozione, salvo essere nuovamente ripescata a settembre a seguito delle varie vicissitudini derivanti dallo scandalo calcioscommesse.
Tuttavia una nuova stagione difficile aspetta la squadra rossoblù che parte come candidata principale alla retrocessione. La giovane squadra vigorina lotta con onore ma retrocede con 2 turni di anticipo, scendendo nuovamente in Promozione dove si troverà a giocare un doppio derby cittadino contro l'Olimpia della frazione di Marzocca ed il F.C. Senigallia (già Miciulli), squadra fondata da vecchie glorie vigorine che ha in pochi anni scalato le classifiche dei tornei marchigiani allenata da Stefano Goldoni, recordman di presenze con la maglia rossoblù.
La squadra giunge al terzo posto primeggiando sulle rivali cittadine e si ferma solamente in finale dei play-off, sconfitta dall'Atletico Alma. In estate la società, oberata dai debiti, non si iscrive al campionato.[2].
Subito gli appassionati senigalliesi si attivano per fare tornare in campo al più presto possibile la squadra. Un gruppo di vecchie glorie si riunisce tentando di formare una nuova società ripartendo dalla Terza Categoria ma alla fine a raccogliere l'eredità della società rossoblù è il Senigallia che muta il suo nome in FC Vigor Senigallia[3].
Dopo una stagione di consolidamento nel 2018-2019 la squadra vigorina si rende protagonista di un grande campionato tenendo testa all'Anconitana, che esce anche sconfitta dal Bianchelli. Alla fine del campionato è la formazione dorica a prevalere ma la Vigor si impone nello spareggio promozione contro l'Atletico Ascoli e ritrova l'Eccellenza dopo 3 stagioni.
Nella stagione 2021-2022, dopo un'annata trascorsa sempre al comando della classifica, la squadra rossoblu riesce a trionfare con tre turni di anticipo e ritrova la Serie D dopo 18 anni. La prima stagione in Serie D vede la squadra andare ben oltre le più rosee aspettative con la formazione di Aldo Clementi che arriva a giocarsi una clamorosa promozione in Serie C sino all'ultima giornata. La rimonta sul Pineto tuttavia non si completa e i vigorini vedono sfumare quello che sarebbe stato un clamoroso doppio salto di categoria.
Nella stagione 2023-2024 lotta per tutto il campionato alla qualificazione ai play-off, sfumati all’ultima giornata per una rimonta fatta dalla Sambenedettese per 3-5.[4]
Cronistoria della Unione Sportiva Vigor Senigallia | |
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Allenatori
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Gli ultras senigalliesi prendono posto ogni domenica nella curva nord dello stadio comunale. Da quarant'anni, il principale e più numeroso gruppo di tifoseria organizzata di Senigallia sono i Ragazzi della Nord 1982, gruppo apolitico che come simbolo utilizza il tipico caschetto dei Galli Senoni che va a sottolineare le origini della città. Negli ultimi anni, essendo cresciuti numericamente, sono riusciti a dare il via a varie opere benefiche, sia sul territorio che a livello nazionale, tramite raccolte fondi all'interno della curva durante le partite casalinghe.
Con il tempo ci sono stati vari distaccamenti dal gruppo principale e, in curva nord, nasce un altro gruppo, il Rione Porto, che era già presente da anni in curva e che ha un buon rapporto con gli RDN'82.
I tifosi vigorini non registrano gemellaggi veri e propri con nessun altra tifoseria. Le principali rivalità si registrano con la Jesina, il Fano, il Tolentino, la Recanatese e la Biagio Nazzaro.
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