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corsa a cronometro di ciclismo su strada maschile Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Trofeo Baracchi è una corsa a cronometro maschile di ciclismo su strada che si è svolta in Italia dal 1950 al 1991.
Trofeo Baracchi | |
---|---|
Sport | |
Tipo | Gara individuale |
Categoria | Uomini Professionisti |
Federazione | Unione Ciclistica Internazionale |
Paese | Italia |
Organizzatore | Ciclistica bergamasca |
Cadenza | Annuale |
Apertura | ottobre |
Partecipanti | Variabile |
Formula | Cronometro |
Storia | |
Fondazione | 1950 |
Numero edizioni | 41 |
Record vittorie | Francesco Moser (5) |
Ultima edizione | Trofeo Baracchi 1991 |
Fu creata nel 1950, per iniziativa dell'allora calciatore e futuro dirigente sportivo Giacomo Baracchi (che sarà poi presidente dell'Atalanta), in memoria del padre Angelo, scomparso nel 1949 a 54 anni, a causa di un male incurabile, il quale era grande appassionato di ciclismo.[1][2][3] La corsa va a sostituire una vecchia gara ciclistica su pista a coppie, che veniva disputato sul Velodromo di Dalmine, che vide trionfare tra gli altri la coppia Alfredo Binda-Giovanni Brunero, Olimpio Bizzi-Vito Ortelli, Adolfo Grosso-Cino Cinelli, oltre ad ospitare numerose volte i campionati italiani di ciclismo su pista, sia professionisti che juniores, fino ai primi anni '80, per poi ritornarvi nel 2023.[4][5][6]
Con l'istituzione della corsa, il velodromo vide anche la nascita della Sei giorni di Dalmine, che annovera tra i suoi vincitori Ferdinando Terruzzi ed Enzo Sacchi.[7]
Per volere dello stesso fondatore, la corsa si sarebbe dovuta svolgere il 22 dicembre, anniversario della scomparsa di Angelo, ma non essendo concesso correre dopo la chiusura del calendario Giacomo Baracchi decise quindi di ripiegare sul primo novembre, festa di Ognissanti, fu quindi la corsa conclusiva del campionato ciclistico.[8]
La prima vittoria della corsa con questo nome fu appannaggio di Fiorenzo Magni e Antonio Bevilacqua; il record storico di velocità della corsa appartenne a lungo alla coppia formata da Luis Ocaña e Leif Mortensen: nel 1971 corsero alla media di 48,706 km/h. Il primato durò ben 13 anni: fu battuto da Francesco Moser e Bernard Hinault nel 1984 con una media di 49,753 km/h. Il record assoluto è stato fatto segnare nel 1989 da Laurent Fignon e Thierry Marie: 50,487 km/h. Tra le storiche coppie vincitrici del trofeo si ricordano Fausto Coppi e Riccardo Filippi, con ben tre vittorie, e Eddy Merckx con Ferdinand Bracke, con due; altre celebri coppie vittoriose sono state Felice Gimondi e Jacques Anquetil, Herman Van Springel e Joaquim Agostinho, Francesco Moser e Bernard Hinault, e nel 1979, la coppia formata da Giuseppe Saronni con lo stesso Moser, storici rivali.
Nel 2023 vi fu l'ipotesi che la corsa potesse tornare ad essere disputata, come cronometro individuale, salvo l'annullamento per mancanza di sponsor[9]. Fu disputata sul velodromo di Dalmine fino al 1989, spostandosi poi in Toscana e infine in Trentino.[10][11][12]
Aggiornato all'edizione 1991.[13][14]
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