All'inizio del XX secolo è una filiale del gruppo statunitense General Electric ed è specializzata nella produzione e distribuzione di elettricità. L'attività di Thomson evolve nel corso degli anni a seguito delle diverse acquisizioni e fusioni con altre società per orientarsi verso la fabbricazione di materiale elettronico e audiovisivo; e negli anni '50 diventa un'azienda francese, rompendo i legami con gli USA. Conosciuta in particolare, a partire dagli anni '60, per i suoi televisori, il gruppo Thomson raggruppa negli anni '80 le sue attività in due grandi settori: l'elettronica di consumo e l'elettronica professionale a vocazione militare. Questa seconda divisione è collegata alla sua propria entità Thomson-CSF (nome derivato dalla fusione con CSF nel 1968) e che diventerà in seguito una società indipendente, oggi nota come Thales. L'altra divisione, Thomson Consumer Electronics, ribattezzata Thomson Multimedia nel 1995, produce inizialmente dell'elettronica di consumo ma le difficoltà economiche incontrate, la allontanano in seguito da questo settore. A partire dal 2005, essa si riconcentra unicamente sui servizi e gli equipaggiamenti elettronici professionali destinati al settore dei media e del intrattenimento. Nel 2010, la società prende il nome di Technicolor (che era il nome dell'azienda statunitense che la Thomson aveva acquistato nel 2001), per marcare definitivamente la rottura con il precedente marchio che era a vocazione consumer (tuttavia il marchio Thomson non è scomparso, ma è distribuito su licenza da altre aziende)[1].
1885: Creazione della Thomson-Houston International Electric Company, per vendere i sistemi di illuminazione nel mondo intero; nel 1891 essa cede la licenza del suo contatore elettrico alla società francese Compagnie pour la Fabrication des Compteurs et Matériels d'Usines à Gaz, rinominata poi Compagnie des Compteurs.
1893: Creazione a Parigi della Compagnie française pour l'exploitation des procédés Thomson-Houston (abbreviato Compagnie française Thomson-Houston - CFTH), attraverso la fusione della filiale francese di General Electric e la Compagnie des Compteurs. La CFTH installa a Le Havre, per la prima volta in Francia, un sistema di tram che usa delle linee elettriche aeree.
1896: Creazione della British Thomson-Houston (BTH).
1928: Creazione, insieme alla Société alsacienne de constructions mécaniques (SACM), della Als-Thom (contrazione di ALSacienne-THOMson), attraverso la fusione delle rispettive divisioni meccaniche.
1929: L'acquisizione degli Établissements Ducretet da parte della CFTH segna l'inizio del gruppo nel mondo della radio e della televisione.
1930: David Sarnoff è nominato Presidente della RCA; è il terzo presidente della società e durante la sua presidenza la società si renderà indipendente da General Electric e Westinghouse.
1931: Creazione della Ducretet-Thomson per la fabbricazione in gran serie di apparecchi per la trasmissione senza fili con il marchio "La Voix de Monde".
1936: Creazione di Technicolor Ltd a Londra e apertura del laboratorio della Technicolor Limited a Londra, per la produzione locale di film e la stampa di film internazionali.[4]
1937: La CSF presenta il suo primo prototipo di televisore.
1939: Uscita del fim Via col vento, primo film a beneficiare della nuova pellicola di Technicolor, più sensibile, che riduce i costi di illuminazione e permette dei proiettori meno potenti.
1955: Inaugurazione della Technicolor Italiana a Roma; e nel 1960 vi è l'apertura del laboratorio della Technicolor Italiana a Roma, per la produzione e la stampa di film per il mercato europeo.[4]
1956: Creazione di Hotchkiss-Brandt, attraverso la fusione di Brandt e Hotchkiss.
1958: La CFTH e la Pathé-Marconi creano la Société de diffusion de radio-télévision (SDRT) per gestire congiuntamente la divisione di radio-televisione di Pathé-Marconi (marchi "La Voix de son Maître" e "Marconi") e la sua fabbrica di Thonon-les-Bains; alcuni anni più tardi, la CFTH acquista la SDRT dalla EMI (proprietaria di Pathé-Marconi).
1962: La CFTH acquisisce gli "Etablissement Bonnet", che sono specializzati nella refrigerazione dei cibi.
1964: Grass Valley fa la dimostrazione del suo primo prodotto, un amplificatore di distribuzione video al convegno della National Association of Broadcasters.
1965: Thomson ottiene un ruolo di primo piano nel programma NADGE per la NATO.
Thomson-Brandt
1966: Creazione della Compagnie française Thomson-Houston-Hotchkiss-Brandt, attraverso la fusione di Compagnie française Thomson-Houston e Hotchkiss-Brandt. La Hotchkiss-Brandt produce elettrodomestici e armamenti (Brandt), macchine da cucito e proiettori cinematografici (M.I.P) e veicoli e armamenti (Hotchkiss). La CFTH produce elettronica professionale (militare) e elettronica di consumo.
1967: Thomson si fonde con CSF per creare una grande azienda francese di elettronica, dotata di una larga gamma di prodotti, di tecniche e di competenze. Thomson-CSF nascerà l'anno seguente.
1976: Thomson-CSF prende il controllo effettivo delle società Téléphones Ericsson e LMT (Le Matériel Téléphonique), controllando così il 42% del mercato francese e il 6% del mercato mondiale degli equipaggiamenti e dei sistemi di commutazionetelefonica.
26aprile1984: Creazione di Thomson Semiconducteurs, attraverso la fusione della divisione semiconduttori della Thomson-CSF, SESCOSEM, EFCIS, Eurotechnique e Silec.[11]
25luglio1984: Creazione di Thomson Brandt Armements a La Ferté-Saint-Aubin[12]. L'azienda in seguito diventerà TDA Thomson DASA Armements e infine TDA Armements (filiale al 100% di Thales)[13].
1985: La Thomson è stata costituita il 24agosto1985 e iscritta al Registro delle imprese il 7novembre1985[14], per una durata di 99 anni.
1988: Thomson completa l'acquisizione delle attività di elettronica di consumoRCA e General Electric, creando la "Thomson Consumer Electronics". Così "Thomson Grand Public" diventa "Thomson Consumer Electronics (TCE)".
1988: MacAndrews & Forbes vende la statunitense Technicolor, Inc. alla società britannica Carlton Communications, PLC.
1992: Posa della prima pietra della nuova sede sociale statunitense di Thomson a Indianapolis.
29dicembre1992: Il governo francese autorizza con un decreto la società Thomson a cedere Thomson Electroménager (TEM) al Crédit national e alla società italiana El.Fi S.p.A., filiale del gruppo Elettro Finanziaria S.p.A.[15]
1994: Il sistema di satelliti digitali RCA apre la strada ad una nuova era nella diffusione di contenuti digitali a domicilio.
1994: Technicolor apre, in California, una fabbrica moderna per la produzione di CD.
settembre1994: TF1 comincia a trasmettere in stereofonia "NICAM" (Near Instantaneous Companded Audio Multiplex), Thomson è la prima azienda a commercializzare dei televisori stereofonici.[16]
Thomson Multimedia (TMM)
1995: Thomson Consumer Electronics (TCE) cambia di nome per diventare Thomson Multimedia (TMM).
20febbraio1996: Il governo francese pubblica il decreto n°96-137 relativo al trasferimento a privati della partecipazione maggioritaria detenuta, dallo Stato, in "Thomson SA".[17]
1996: La Thomson acquisisce l'azienda italiana Prandoni; fondata da Dario Prandoni nel 1946, la Prandoni era un'importante azienda italiana di elettronica, produttrice di radio e televisori.[18]
26febbraio1997: Il governo francese pubblica il decreto n°97-172 che abroga il precedente e decide del trasferimento a privati della partecipazione maggioritaria detenuta, da "Thomson SA", in "Thomson-CSF".[19]
1997: Thierry Breton è nominato Président Directeur Général di "Thomson Multimedia" e Président di "Thomson SA".
26ottobre1998: Il governo francese pubblica il decreto n°98-952 relativo al trasferimento a privati della partecipazione minoritaria detenuta, da "Thomson SA", in "Thomson Multimedia".[20]
1998: Entrano nel capitale di "Thomson Multimedia" 4 società (Alcatel, DirecTV, Microsoft e NEC) ognuna con il 7,5%; lo Stato francese, attraverso "Thomson SA" riduce la sua partecipazione dal 100% al 70%.
1999: Apertura al pubblico del capitale di "Thomson Multimedia". Le azioni sono quotate alla borsa di Parigi e di New York.
1999: Creazione di "Technicolor Digital Cinema Inc.", per integrare le tecnologie digitali nelle attività di Technicolor.[21]
1999: "Thomson Multimedia" lancia, sul mercato americano ed europeo, il suo primo lettore MP3: "LYRA".
21marzo2000: La "Technicolor, Inc.", di Camarillo, acquista la Consolidated Film Industries, un'azienda statunitense di servizi per l'industria cinematografica, per 48 milioni di dollaricash.[22][23]
26luglio2000: Il governo francese pubblica il decreto n°2000-700 relativo al trasferimento a privati della partecipazione maggioritaria detenuta, da "Thomson SA", in "Thomson Multimedia".[24]
2000: "Thomson Multimedia" crea una nuova attività "Digital Media Solutions" per facilitare l'accesso all'interattività digitale e al flusso di informazioni. In quest'ottica, la società prende una partecipazione maggioritaria in "Philips Professional Broadcast" e forma un'alleanza strategica con Carlton nella televisione digitale terrestre, nella televisione interattiva e nei servizi ai media.
2000: Technicolor raddoppia la sua capacità di produzione di DVD negli Stati Uniti e in Europa, per arrivare a 150 milioni di unità all'anno.
19dicembre2000: "Thomson Multimedia" acquista la "Technicolor, Inc.", dalla Carlton Communications, per 2,1 miliardi di dollari: 1,35 miliardi cash e 15,5 milioni in azioni della Thomson.[25]
2001: Carlton Communications entra nel capitale di "Thomson Multimedia" con il 5,5%; la partecipazione di "Thomson SA" (all'epoca nome della società holding, poi rinominata "TSA") passa dal 37,9% al 35,8%. Il progetto di partenariato tra Carlton e TMM prevede da un lato l'ingresso di Carlton nel capitale di TMM e dall'altro l'acquisto da parte di TMM di Technicolor, Inc., quest'ultima detenuta al 100% da Carlton.
16marzo2001: "Thomson Multimedia" completa l'acquisizione di "Technicolor, Inc."; questa diventa una filiale della "Thomson Multimedia Inc.", filiale statunitense dell'azienda francese.[27]
2002: "Thomson Multimedia" acquista Grass Valley Group, rinforzando la sua offerta sul mercato degli equipaggiamenti broadcast e continuando il suo riposizionamento verso la vetta della catena dell'immagine video.
2002: Technicolor produce e distribuisce più di 9,5 milioni di giochi per la Xbox, a seguito di un partenariato con Microsoft.
21ottobre2003: "Thomson" acquisisce Cinecolor Lab Co. Ltd., importante fabbrica di post-produzione in Thailandia.[31]
2003: "Thomson" e l'impresa cinese TCL siglano un protocollo d'accordo per riunire le loro attività di produzione e di commercializzazione dei televisori in seno alla società TTE.[32]
2003: Lo Stato francese vende le sue ultime azioni, detenute attraverso la holding "TSA", in "Thomson", completando così la privatizzazione.
2003: Thomson e Fraunhofer-ISS introducono la nuova versione della tecnologia mp3PRO: la quale permette di raddoppiare la quantità di musica inseribile in un CD (rispetto alla tecnologia MP3) pur mantenendone la qualità, usando la compressione audio digitaleSBR. Questa tecnologia tuttavia non si è mai veramente affermata.
2004: Thomson (33%) e TCL (67%) creano la joint venture "TCL-Thomson Electronics" (TTE), con l'obiettivo di produrre televisori a marchio TCL per l'Asia, a marchio Thomson per l'Europa e a marchio RCA per l'America.[33][34]
2005: Thomson scambia il 33% detenuto in TTE con il 29,3% in TCL e nel 2006 cede le sue azioni in TCL; nel 2007 TTE è messa in liquidazione.[35][36]
9dicembre2009: Thomson pubblica il "piano di ristrutturazione salvataggio", che in particolare prevede il rincentraggio delle attività verso i servizi di creazione di contenuti e la dismissione delle attività non strategiche, tra cui: Grass Valley, Premier Retail Network (PRN) e Screenvision.[38][39]
Technicolor
27gennaio2010: L'assemblea generale degli azionisti approva il piano di riduzione del debito e il cambio di nome: Thomson diventa Technicolor (e la filiale statunitense "Thomson Inc." diventa "Technicolor USA Inc.).[40][41]
28gennaio2010: Technicolor annuncia la cessione di "Convergent Media Systems Corporation" a Sony.[42]
4febbraio2010: Technicolor raggiunge la cifra di 100 milioni di set-top boxes venduti dal 1994.[43]
31marzo2010: Technicolor annuncia il piano di riorganizzazione di Grass Valley in tre distinte attività: "broadcast", "head-ends" e "transmission", nella prospettiva di cedere la società.[45]
26luglio2010: Technicolor vende la maggior parte del Grass Valley Group (la divisione "Broadcast & Professional") – l'azienda era stata riorganizzata in tre divisioni: "Broadcast & Professional" (Grass Valley Broadcast), "Transmission" (Thomson Broadcast) e "Head-end" (Thomson Video Networks) – all'impresa private equityFrancisco Partners.[46][47][48][49]
27settembre2010: Technicolor cede la maggioranza di "Screenvision" a Shamrock Capital Growth Fund II.[50]
23ottobre2010: Technicolor riceve un'offerta per l'acquisto di "Thomson Broadcast" (ex Grass Valley Transmission) da parte di PARTER Capital Group.[51]
3gennaio2011: Technicolor completa la cessione di "Grass Valley Broadcast" (ex Grass Valley) a Francisco Partners.[52]
23febbraio2011: Technicolor riceve un'offerta per l'acquisto di "Thomson Video Network" (ex Grass Valley Head-end) da parte di Fonds de Consolidation et de Développement des Entreprise (FCDE).[53]
8aprile2015: Technicolor entra in negoziazione con Mediacontech per acquisizione di Mikros Image, un'azienda francese di produzione e post-produzione, basata a Parigi e Montreal.[68]
22aprile2015: Technicolor e "Deluxe Entertainment Services Group Inc." lanciano la joint venture per il cinema digitale: "Deluxe Technicolor Digital Cinema" (DTDC), basata a Burbank in California.[69]
13novembre2015: Technicolor acquista le attività di duplicazione DVD e Blu-ray di Cinram Group, Inc., azienda canadese di produzione e distribuzione di supporti video.[74]
20novembre2015: Technicolor completa l'acquisizione di Cisco Connected Devices, divisione di Cisco, per 600 milioni di dollari.[75]
29febbraio2016: L'azienda statunitense "Harmonic, Inc." completa l'acquisizione di Thomson Video Networks (TVN).[79][80]
30marzo2016: Technicolor, nel contesto della celebrazione del 100º anniversario, riceve una "Hollywood Star of Recognition" da parte della Hollywood Chamber of Commerce, per la sua contribuzione al cinema e alla televisione; la cerimonia e la posa della stella hanno avuto luogo al 6040 Sunset Boulevard, davanti alla sede di Technicolor, negli storici Sunset Gower Studios.[81][82]
26maggio2016: L'azienda di telecomunicazioni italianaTIM lancia il nuovo set-top box "TIMVISION", realizzato da Technicolor.[86][87]
31maggio2016: Technicolor, DHX Media e A Stark Production annunciano che la serie animata in CG The Deep sarà diffusa negli USA da Netflix.[56][88]
7luglio2016: L'azienda di telecomunicazioni italianaFastweb lancia il nuovo gateway "FASTGATE", sviluppato da Technicolor[89]. Tecnicolor ha fornito a Fastweb una decina di modelli di modem[90].
11ottobre2016: Technicolor Paris e Mikros Image partecipano alla realizzazione del film biograficoL'odissea.[91]
4novembre2016: Technicolor partecipa alla post-produzione del film Doctor Strange.[92]
17novembre2016: L'azienda di telecomunicazioni australianaTelstra seleziona Technicolor per sviluppare due nuovi Home Access Gateway: "Telstra Gateway Max 2" e "Telstra Gateway Frontier".[93]
3gennaio2017: Technicolor annuncia, nel corso del Consumer Electronics Show 2017 di Las Vegas, di essere sta scelta dall'azienda "AirTV L.L.C." per realizzare la box "AirTV Player", un decoder Android TV in 4K per ricevere i servizi in streaming e i canali locali in OTA.[94]
6novembre2017: Technicolor partecipa alla produzione del film Thor: Ragnarok.[98]
La Thomson (in passato) e la Technicolor (nel presente) hanno in generale concentrato la loro attività nell'elettronica, sia di tipo professionale sia di consumo.
Con la creazione della Thomson-Brandt (nel 1966) e della Thomson-CSF (nel 1968), le attività nel settore elettronico sono separate; la prima si concentra negli elettrodomestici (con il marchio Brandt) e nell'elettronica di consumo (con il marchio Thomson GP/CE) e la seconda nell'elettronica professionale anche a per usi militari.
A partire dagli anni 1990 la Thomson Multimedia comincia a spostare le sue attività dall'elettronica di consumo (per l'utente finale) all'elettronica audiovisiva per i professionisti dei settori televisivi, cinematografici e delle telecomunicazioni.
A partire dall'inizio degli anni 2000 la Thomson (Technicolor dal 2010) produce esclusivamente apparecchi elettronici destinati alle aziende televisive, cinematografiche e delle telecomunicazioni e sviluppa ricerche e tecnologie nei settori dei media e del intrattenimento; la produzione propria di elettronica per l'utente finale è abbandonata e data in licenza ad altre aziende.
La Technicolor ha (al 2016) 3 linee di business, di cui le prime due operative (la terza è essenzialmente relativa allo sfruttamento delle licenze dei marchi e delle tecnologie di cui è proprietaria):
Contributo ai risultati delle società "Equity-Accounted"
2000
-1000
-6000
-5000
Utile netto delle attività cessate
-90 000
-43 000
-9000
19 000
-35 000
Reddito netto
-26 000
78 000
128 000
-92 000
-22 000
Reddito netto (quota di gruppo)
-26 000
82 000
132 000
-87 000
-20 000
2016
2015
2014
2013
2012
Azionariato
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Azionisti al 31/12/2016
██OppenheimerFunds, Inc. (10,04%)
██Bpifrance Participations + Caisse des Dépôts et Consignations (7,98%)
██Cisco Systems, Inc. (5,18%)
██DNCA Finance SA e DNCA Finance Luxembourg (5,04%)
██Treasury shares (0,18%)
██Public (71,58%)
Privatizzazione di Thomson Multimedia
Il 19febbraio1997, lo Stato francese decide di privatizzare il (gruppo) Thomson SA (RCS: 542 089 750) che comprendeva Thomson Multimedia (RCS: 333 773 174) e Thomson-CSF (RCS: 552 059 024)[112].
Dopo una prima apertura del capitale di "Thomson Multimedia" (RCS: 333 773 174) a 4 partner industriali (Alcatel, DirecTV, Microsoft e NEC) nel dicembre 1998, "Thomson Multimedia" è introdotta in borsa nel novembre 1999 e lo Stato procede, via la "TSA", a 3 ulteriori cessioni sul mercato, nel settembre 2000 (operazione che ha prodotto la privatizzazione), nell'ottobre 2001 e nel febbraio 2002. Inoltre, nel febbraio 2001, l'acquisizione di "Technicolor" aveva prodotto l'ingresso nel capitale di Carlton. NEC, DirecTV e Alcatel, che erano entrate nel capitale di "Thomson Multimedia" nel 1998, hanno in seguito ceduto le loro azioni sul mercato.
Nel 2003, lo Stato, attraverso TSA[113], si disimpegna dalla società Thomson vendendo in borsa il suo 18,5%.[114]
La società holding Thomson SA è rinominata TSA (RCS: 542 089 750).[113]
Come Technicolor, Inc. (azienda statunitense), proprietaria della Technicolor Motion Picture Corporation che aveva realizzato il procedimentoTechnicolor, l'azienda ha vinto diversi Premi Oscar[125][126][127]:
La SIMIV (Société internationale de micro-informatique et de vidéo SA) è stata una società del gruppo Thomson; essa fu creata il 1ºsettembre1983 ed è stata chiusa nel 1989[128]. Era conosciuta soprattutto con il nome commerciale Thomson Micro-Informatique, a volte abbreviato in Thomson Micro.
La Thomson in realtà ha realizzato dei microcomputer anche prima della creazione della SIMIV; nel contesto del programma governativo Plan informatique pour tous, la Thomson ha realizzato dei microcomputer e degli home computer:[129][130][131]
La presenza in Italia di Thomson risale al 1904, quando venne costituita a Milano, in compartecipazione con la tedesca AEG, la AEG Thomson-Houston – Società italiana di Elettricità S.A., un'azienda che si occupò della produzione di trasformatori, dinamo, motori e parti elettriche diverse, nonché della realizzazione di linee ferroviarie in varie parti del paese. Lo stabilimento venne ceduto nel 1966 all'Ansaldo.
Nel 1971, già divenuta Thomson, rilevò la Ergon S.p.A., fabbrica di cinescopi di Anagni, che sotto la sua proprietà divenne Videocolor (che nel 2005 verrà ceduta all'indiana Videocon). Alla Thomson è legato anche il nome della SGS-Thomson, società produttrice di semiconduttori nata nel 1987.
Nel 1996, Giorgio Prandoni, figlio del fondatore, vende l'azienda di famiglia Prandoni (marchi e stabilimenti di Treviglio e Cassano d'Adda) alla Thomson, che successivamente decise di non utilizzare più né il marchio né gli stabilimenti (che furono demoliti).[18]
Nel 2004, la Thomson rileva la International Recording, che in seguito è rinominata "Technicolor Sound Services".
La Technicolor Italiana (filiale della Technicolor, Inc.) è creata a Roma nel 1955 e 5 anni dopo apre il primo laboratorio per produrre pellicole per il mercato europeo[4].
Nel corso degli anni, la "Technicolor" è stata utilizzata da molti dei migliori registi italiani, tra cui Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini e Luchino Visconti. Nel 1961, la "Technicolor Italiana" ha introdotto "Techniscope"[132] (detto anche "2-perf"), che dimezzava le dimensioni del fotogramma del sistema standard a quattro fori, pur creando un'immagine widescreen e risparmiando così una notevole quantità di pellicola. Più di 350 film sono stati fotografati in "Techniscope" tra il 1960 e il 1980, molti di loro sono spaghetti western. Il regista Sergio Leone, in particolare, utilizza la maggiore profondità di campo "Techniscope" a suo vantaggio, creando composizioni innovative per esaltare le sue riprese.
Lo stabilimento romano della ex "Technicolor Italiana" è chiuso il 31dicembre2013.[133][134][135]
Technicolor opera in Italia (al 31dicembre2016) con due società:
(EN) Thomson, Thomson Annual Report on form 20-F (PDF), 30 maggio 2003. URL consultato il 17 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2017).
(FR) Thomson informatique, su thomsoncomputing.eu. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2018).(EN) MonpcFrançais.fr, su monpcfrancais.fr. URL consultato il 3 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2019).
TSA è una società holding detenuta interamente dallo Stato e dipendente dell'APE: (FR) TSA Holding, su tsa-holding.fr. URL consultato il 19 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2017).
(FR) CAP Digital Member Technicolor, su forumaudiovisuelnumerique.fr. URL consultato il 17 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
(FR) Images & Reseaux - Technicolor, su visir.images-et-reseaux.com. URL consultato il 17 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
Christian Raimo, Life in Technicolor, in minima&moralia, 1º gennaio 2014. URL consultato il 17 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2017).
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