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multinazionale francese che fornisce servizi e prodotti nei settori delle telecomunicazioni e dell'intrattenimento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Technicolor SA (già Thomson SA) è un'azienda francese specializzata nella progettazione e produzione di sistemi video, di immagine digitale e Customer Premise Equipment per i professionisti, i produttori cinematografici e televisivi, ma anche per gli operatori di rete e gli altri distributori di contenuti.
Technicolor | |
---|---|
Stato | Francia |
Forma societaria | Società ad azionariato diffuso |
Borse valori | Euronext: TCH ADR: TCLRY |
ISIN | FR0010918292 |
Fondazione | 27 febbraio 1893 come CFTH 7 novembre 1985 come TCE a Parigi |
Fondata da | General Electric |
Sede principale | Issy-les-Moulineaux |
Persone chiave | Frédéric Rose (AD) Bruce Hack (Presidente) |
Settore | Servizi ai consumatori, Media, Broadcasting & Entertainment |
Prodotti | Servizi Entertainment Casa connessa Tecnologia |
Fatturato | 4,8 miliardi di € (2016) |
Utile netto | -26 milioni di € (2016) |
Dipendenti | 64 071 (2016) |
Slogan | «Feel the wonder / Vivez l'émerveillement» |
Note | Reg-Doc-EN Doc-Ref-FR (EN) Awards/Premi, su technicolor.com. |
Sito web | www.vantiva.com |
Il marchio Thomson è legato a diverse aziende francesi: Als-Thom, SGS-Thomson, Thomson-CSF.
All'inizio del XX secolo è una filiale del gruppo statunitense General Electric ed è specializzata nella produzione e distribuzione di elettricità. L'attività di Thomson evolve nel corso degli anni a seguito delle diverse acquisizioni e fusioni con altre società per orientarsi verso la fabbricazione di materiale elettronico e audiovisivo; e negli anni '50 diventa un'azienda francese, rompendo i legami con gli USA. Conosciuta in particolare, a partire dagli anni '60, per i suoi televisori, il gruppo Thomson raggruppa negli anni '80 le sue attività in due grandi settori: l'elettronica di consumo e l'elettronica professionale a vocazione militare. Questa seconda divisione è collegata alla sua propria entità Thomson-CSF (nome derivato dalla fusione con CSF nel 1968) e che diventerà in seguito una società indipendente, oggi nota come Thales. L'altra divisione, Thomson Consumer Electronics, ribattezzata Thomson Multimedia nel 1995, produce inizialmente dell'elettronica di consumo ma le difficoltà economiche incontrate, la allontanano in seguito da questo settore. A partire dal 2005, essa si riconcentra unicamente sui servizi e gli equipaggiamenti elettronici professionali destinati al settore dei media e del intrattenimento. Nel 2010, la società prende il nome di Technicolor (che era il nome dell'azienda statunitense che la Thomson aveva acquistato nel 2001), per marcare definitivamente la rottura con il precedente marchio che era a vocazione consumer (tuttavia il marchio Thomson non è scomparso, ma è distribuito su licenza da altre aziende)[1].
La Thomson (in passato) e la Technicolor (nel presente) hanno in generale concentrato la loro attività nell'elettronica, sia di tipo professionale sia di consumo.
La Compagnie française Thomson-Houston produceva materiale elettronico (dinamo, motori, trasformatori, utensili elettrici, lampade "Mazda", pile "Mazda", telefoni, apparecchi elettrici, fili e cavi, ecc.).
Negli anni '20, '30 e '40, la "CFTH" e la "Ducretet-Thomson" producono anche frigoriferi, altoparlanti, fonografi, grammofoni, giradischi, radio, impianti di sonorizzazione.
Negli anni '50 e '60, la "Ducretet-Thomson" e la "Thomson" producono anche televisori, ferri da stiro, lavatrici, rasoi elettrici, cucine, radio a transistor, televisori a colori (dagli anni 60).
Dagli anni '70, la Thomson produce anche aspirapolvere, lavastoviglie, radio CB, autoradio, forni a microonde.
Con la creazione della Thomson-Brandt (nel 1966) e della Thomson-CSF (nel 1968), le attività nel settore elettronico sono separate; la prima si concentra negli elettrodomestici (con il marchio Brandt) e nell'elettronica di consumo (con il marchio Thomson GP/CE) e la seconda nell'elettronica professionale anche a per usi militari.
La Thomson Grand Public (dal 1973) e la Thomson Consumer Electronics (dal 1985) producono radio, televisori, videoregistratori, videocamere, lettori DVD, microcomputers, set-top boxs, ecc. oltre a sviluppare tecnologie e ricerche (MPEG, MP3, DVD, ecc.).
A partire dagli anni 1990 la Thomson Multimedia comincia a spostare le sue attività dall'elettronica di consumo (per l'utente finale) all'elettronica audiovisiva per i professionisti dei settori televisivi, cinematografici e delle telecomunicazioni.
A partire dall'inizio degli anni 2000 la Thomson (Technicolor dal 2010) produce esclusivamente apparecchi elettronici destinati alle aziende televisive, cinematografiche e delle telecomunicazioni e sviluppa ricerche e tecnologie nei settori dei media e del intrattenimento; la produzione propria di elettronica per l'utente finale è abbandonata e data in licenza ad altre aziende.
La Technicolor ha (al 2016) 3 linee di business, di cui le prime due operative (la terza è essenzialmente relativa allo sfruttamento delle licenze dei marchi e delle tecnologie di cui è proprietaria):
Il marchio Thomson è distribuito su licenza da diverse società in tutto il mondo (escluse le Americhe, dove invece è distribuito il marchio RCA):
2016 | 2015 | 2014 | 2013 | 2012 | |
---|---|---|---|---|---|
Fatturato | 4 890 000 | 3 652 000 | 3 332 000 | 3 450 000 | 3 580 000 |
Reddito dalle attività ordinarie | 4 890 000 | 3 652 000 | 3 332 000 | 3 450 000 | 3 580 000 |
Reddito operativo | 262 000 | 264 000 | 302 000 | 224 000 | 264 000 |
Costo dell'indebitamento finanziario netto | -81 000 | -63 000 | -65 000 | -112 000 | -145 000 |
Contributo ai risultati delle società "Equity-Accounted" | 2000 | -1000 | -6000 | -5000 | |
Utile netto delle attività cessate | -90 000 | -43 000 | -9000 | 19 000 | -35 000 |
Reddito netto | -26 000 | 78 000 | 128 000 | -92 000 | -22 000 |
Reddito netto (quota di gruppo) | -26 000 | 82 000 | 132 000 | -87 000 | -20 000 |
2016 | 2015 | 2014 | 2013 | 2012 | |
Il 19 febbraio 1997, lo Stato francese decide di privatizzare il (gruppo) Thomson SA (RCS: 542 089 750) che comprendeva Thomson Multimedia (RCS: 333 773 174) e Thomson-CSF (RCS: 552 059 024)[112].
Dopo una prima apertura del capitale di "Thomson Multimedia" (RCS: 333 773 174) a 4 partner industriali (Alcatel, DirecTV, Microsoft e NEC) nel dicembre 1998, "Thomson Multimedia" è introdotta in borsa nel novembre 1999 e lo Stato procede, via la "TSA", a 3 ulteriori cessioni sul mercato, nel settembre 2000 (operazione che ha prodotto la privatizzazione), nell'ottobre 2001 e nel febbraio 2002. Inoltre, nel febbraio 2001, l'acquisizione di "Technicolor" aveva prodotto l'ingresso nel capitale di Carlton. NEC, DirecTV e Alcatel, che erano entrate nel capitale di "Thomson Multimedia" nel 1998, hanno in seguito ceduto le loro azioni sul mercato.
Nel 2003, lo Stato, attraverso TSA[113], si disimpegna dalla società Thomson vendendo in borsa il suo 18,5%.[114]
La società holding Thomson SA è rinominata TSA (RCS: 542 089 750).[113]
1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2004 | 2006 | 2008 | 2010 | 2012 | 2014 | 2016 | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Thomson SA / TSA[113] | 100% | 75% | 38% | 35,8% | 20,99% | 2,10% | 1,92% | 1,95% | 0,29% | (0,15%) | |||
Alcatel | 7,5% | 6,38% | |||||||||||
DirecTV | 7,5% | 4,87% | |||||||||||
Microsoft | 7,5% | 6,38% | 4,25% | 0,62% | 0,62% | 0,63% | |||||||
NEC | 7,5% | 6,38% | 1,7% | ||||||||||
Carlton | 5,5% | 5,52% | |||||||||||
Vector TCH (Lux) 1 S.à r.l | 20,70% | 12,94% | |||||||||||
Bpi + CDC | 8,29% | 7,98% | |||||||||||
OppenheimerFunds | 10,04% | ||||||||||||
Cisco Systems | 5,18% | ||||||||||||
DNCA Finance SA e DNCA Finance Luxembourg | 5,04% | ||||||||||||
Buy-back | 1,2% | 0,93% | 4,62% | 1,89% | 0,35% | 0,18% | 0,11% | 0,18% | |||||
Dipendenti | 5,8% | 4,44% | 3,51% | 2,40% | 2,05% | 0,35% | |||||||
Flottante | 32,2% | 62,52% | 92,84% | 90,44% | 93,48% | 99,01% | 79,12% | 78,65% | 71,58% | ||||
1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2004 | 2006 | 2008 | 2010 | 2012 | 2014 | 2016 | |
Technology | Connected Home | Entertainment Services | |
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Francia |
|
|
|
Europa (Francia esclusa) |
|
| |
America |
|
|
|
Asia |
|
| |
Technology | Connected Home | Entertainment Services | |
Nome | Tipo |
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Allseen Alliance[119] | Sviluppo degli standard |
Advanced Television Systems Committee | Sviluppo degli standard |
Blu-ray Disc Association | Sviluppo degli standard |
Cap Digital (FR)[120] | Gruppo di ricerca |
Networked and Electronic Media Initiative – European Technology Platform | Ricerca |
Digital Video Broadcasting Group | Sviluppo degli standard |
High Definition Forum (FR)[121] | Sviluppo degli standard |
High-Definition Multimedia Interface Forum | Sviluppo degli standard |
Moving Pictures Expert Group | Impostazione degli standard |
Society of Motion Picture and Television Engineers | Sviluppo degli standard |
Consumer Technology Association[122] | Sviluppo degli standard |
Images & Reseaux (FR)[123] | Gruppo di ricerca |
ETSI | Impostazione degli standard |
UHD Alliance | Impostazione degli standard |
Virtual Reality Industry Forum[124] | Sviluppo degli standard |
Come Technicolor, Inc. (azienda statunitense), proprietaria della Technicolor Motion Picture Corporation che aveva realizzato il procedimento Technicolor, l'azienda ha vinto diversi Premi Oscar[125][126][127]:
come Consolidated Film Industries
e come Grass Valley:
La SIMIV (Société internationale de micro-informatique et de vidéo SA) è stata una società del gruppo Thomson; essa fu creata il 1º settembre 1983 ed è stata chiusa nel 1989[128]. Era conosciuta soprattutto con il nome commerciale Thomson Micro-Informatique, a volte abbreviato in Thomson Micro.
La Thomson in realtà ha realizzato dei microcomputer anche prima della creazione della SIMIV; nel contesto del programma governativo Plan informatique pour tous, la Thomson ha realizzato dei microcomputer e degli home computer:[129][130][131]
La presenza in Italia di Thomson risale al 1904, quando venne costituita a Milano, in compartecipazione con la tedesca AEG, la AEG Thomson-Houston – Società italiana di Elettricità S.A., un'azienda che si occupò della produzione di trasformatori, dinamo, motori e parti elettriche diverse, nonché della realizzazione di linee ferroviarie in varie parti del paese. Lo stabilimento venne ceduto nel 1966 all'Ansaldo.
Nel 1971, già divenuta Thomson, rilevò la Ergon S.p.A., fabbrica di cinescopi di Anagni, che sotto la sua proprietà divenne Videocolor (che nel 2005 verrà ceduta all'indiana Videocon). Alla Thomson è legato anche il nome della SGS-Thomson, società produttrice di semiconduttori nata nel 1987. Nel 1996, Giorgio Prandoni, figlio del fondatore, vende l'azienda di famiglia Prandoni (marchi e stabilimenti di Treviglio e Cassano d'Adda) alla Thomson, che successivamente decise di non utilizzare più né il marchio né gli stabilimenti (che furono demoliti).[18] Nel 2004, la Thomson rileva la International Recording, che in seguito è rinominata "Technicolor Sound Services".
La Technicolor Italiana (filiale della Technicolor, Inc.) è creata a Roma nel 1955 e 5 anni dopo apre il primo laboratorio per produrre pellicole per il mercato europeo[4]. Nel corso degli anni, la "Technicolor" è stata utilizzata da molti dei migliori registi italiani, tra cui Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini e Luchino Visconti. Nel 1961, la "Technicolor Italiana" ha introdotto "Techniscope"[132] (detto anche "2-perf"), che dimezzava le dimensioni del fotogramma del sistema standard a quattro fori, pur creando un'immagine widescreen e risparmiando così una notevole quantità di pellicola. Più di 350 film sono stati fotografati in "Techniscope" tra il 1960 e il 1980, molti di loro sono spaghetti western. Il regista Sergio Leone, in particolare, utilizza la maggiore profondità di campo "Techniscope" a suo vantaggio, creando composizioni innovative per esaltare le sue riprese. Lo stabilimento romano della ex "Technicolor Italiana" è chiuso il 31 dicembre 2013.[133][134][135]
Technicolor opera in Italia (al 31 dicembre 2016) con due società:
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