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conglomerato multinazionale giapponese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sony Corporation (ソニー株式会社?, Sonī Kabushiki-gaisha), meglio nota semplicemente come Sony o SONY, (in precedenza Tokyo Tsushin Kogyo) è una multinazionale conglomerata giapponese fondata nel 1946 con sede a Minato, quartiere di Tokyo.
Sony Corporation | |
---|---|
Sede centrale di Sony a Tokyo | |
Stato | Giappone |
Forma societaria | Kabushiki-gaisha |
Borse valori | Borsa di Tokyo: 6758 NYSE: SNE |
ISIN | JP3435000009 |
Fondazione | 7 maggio 1946 a Shinagawa |
Fondata da | |
Sede principale | Tokyo |
Persone chiave |
|
Settore | Informatica Intrattenimento |
Prodotti | |
Fatturato | 8 999,4 miliardi ¥[1] (63 miliardi $) (2021) |
Utile netto | 1 192,4 miliardi ¥[1] (2021) |
Dipendenti | 109 700[1] (2021) |
Note | Oscar al merito tecnico-scientifico 1996 |
Sito web | www.sony.com/en/, www.sony.com/ja/ e www.sony.co.in/ |
Sony si concentra principalmente sull'elettronica di consumo, sui videogiochi, intrattenimento e servizi finanziari. La società è uno dei principali produttori di prodotti elettronici per il mercato dei consumatori e professionale. Nel 2015 Sony è classificata nella 116ª posizione nella lista della rivista Fortune Global 500.[2]
Sony è una delle società di intrattenimento più complete al mondo, grazie ai suoi quattro settori operativi che si concentrano sull'elettronica, film, musica e servizi finanziari. I principali settori sono Sony Corporation, Sony Pictures Entertainment, Sony Interactive Entertainment, Sony Music e Sony Mobile Communications. Sony è tra le aziende numero uno per quanto riguarda la vendita di semiconduttori per anno e a partire dal 2013 il quarto più grande produttore di televisori dopo Samsung, LG Electronics e TCL. A conferma di tutto ciò il titolo Sony è inoltre quotato alle borse di Tokyo e New York.
Il 7 maggio 1946 a Tokyo l'ingegnere Masaru Ibuka e il fisico Akio Morita fondano la società Tokyo Tsushin Kogyo K.K., i cui dipendenti sono circa 20.[3] Ben presto la società si dedica alla ricerca di un nuovo nome capace di caratterizzare i suoi prodotti ed essere idoneo ad attrarre i clienti. Si pensa di usare l'acronimo TTK, ma ciò provocherà confusione con la compagnia ferroviaria Tokyo Kyuko, chiamata TKK. Morita vuole trovare una parola che non esista in nessuna lingua, in modo che chiunque nel mondo la individui con i suoi prodotti. Il nome "Sony", introdotto nel 1955 e diventato ufficiale nel 1958, deriva così da un incrocio tra la parola latina sonus, quella inglese sunny e l'espressione del gergo giapponese Sonny boys che indica i giovani brillanti, destinati a una rapida carriera. Peraltro, la parola Sonny presenta troppe assonanze con un altro termine gergale, assai meno augurante: soh-nee che significa, più o meno, "gli affari vanno male".
È estremamente inusuale che un'azienda giapponese ricorra a una denominazione in caratteri latini anziché in ideogrammi locali. La TTK, inoltre, usufruisce dei servizi bancari della Mitsui che, dal canto suo, preferisce un nome come "Sony Electronic Industries" o "Sony Teletech", ma Morita non vuole legare il nome dell'azienda ad un tipo particolare d'industria e, alla fine, riesce a portare dalla sua sia Ibuka che i banchieri.
La Sony inizia ben presto a farsi conoscere per le sue radio. Nel 1955 lancia la TR-55, la prima radio giapponese interamente a transistor (nonché primo prodotto con il nuovo marchio Sony), adatta ad essere tenuta in tasca. Il successo sempre più grande dell'azienda, anche al di fuori del Giappone, porta alla nascita della Sony Corporation of America (con sede a New York) nel 1960 e della Sony Corporation of Europe nel 1965. In questi anni l'azienda estende la sua attività alla produzione di televisori (sono famosi i suoi televisori a colori Trinitron), apparecchi audio ad alta fedeltà di varie dimensioni[4][5] (il Walkman è un'invenzione dell'azienda di Tokyo, primo lettore a cassetta, poi lettore MP3), lettori DVD e Blu-ray (supporto ideato dalla Sony stessa) e apparecchi video come videoregistratori e le relative videocassette (tra cui ricordiamo il Betamax, creato nel 1975, al quale farà concorrenza dall'anno successivo il VHS, lanciato dalla JVC, seguito poi dalla produzione dei videoregistratori professionali Betacam, adesso giunti alla generazione HD), Laserdisc, Video CD, DVD, Minidisc (dischi inseriti in una cartuccia delle dimensioni di 7,1 cm x 6,7 cm, dove si possono editare direttamente i file audio riversati) e UMD (Universal Media Disc, supporto ottico ideato dalla Sony per la console PSP-PlayStation Portable), fino ad arrivare a videocamere, fotocamere digitali e personal computer (tra cui i noti portatili Vaio).
Nei suoi laboratori il ricercatore Leo Esaki, ora Premio Nobel per la fisica, nel 1957 inventa il diodo Tunnel grazie al quale la ditta è diventata leader nel settore delle apparecchiature televisive professionali. Con una produzione di telecamere, mixer video, monitor, è oggi infatti praticamente uno dei leader indiscussi del mercato soprattutto nel campo delle telecamere ad alta definizione. È presente anche nel cinema digitale, con la produzione di telecamere ad alta definizione espressamente costruite per la cinematografia (come le recenti F23 ed F35 usate normalmente per molte produzioni del cinema hollywoodiano).
Oltre all'elettronica, la Sony si occupa anche d'intrattenimento su più fronti: è proprietaria della casa cinematografica statunitense Columbia Pictures, è presente nel mercato televisivo con la Sony Pictures Entertainment, nonché nell'industria discografica con la Sony Music (la più grande casa discografica del mondo), producendo (anche attraverso controllate come Columbia Records, Epic e Immortal) i lavori di artisti quali Michael Jackson, Mariah Carey, Jennifer Lopez, Shakira, Rage Against the Machine e KoЯn; in Giappone, tramite la Hall Network, gestisce la più importante catena di sale da concerto del paese, gli Zepp. Per proteggersi dalle copie non autorizzate dei suoi CD, è stato inserito su alcuni CD un virus rootkit in grado di ridurre l'utilizzabilità del PC dell'utente. Ne è nata una grande polemica per il silenzio della Sony nel confessare la presenza del virus, successivamente per la reticenza sul codice ed infine per la concessione di programmi di eradicazione del programma parassita.
Nel 1993, la Sony entra nel settore dei videogiochi, ritira il progetto di un lettore CD per il Super Nintendo, e l'anno successivo, lo trasforma nella prima console della serie: la PlayStation, destinata ad un immenso successo su scala mondiale, rendendo i videogiochi un fenomeno mainstream. In seguito entra anche nel mondo degli anime (cartoni animati) realizzando lo studio Aniplex, che si attesterà come uno dei nomi leader del mercato.
Tra le principali vi sono:
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