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tratto di costa delle Marche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Riviera delle Palme è un tratto di costa marchigiana, che si affaccia sul Medio Adriatico, che va dal Menocchia alla foce del Tronto, passando per Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto. Rappresenta un'importante realtà turistica regionale sia per numero di strutture ricettive sia per presenze.[1][2] Il nome le viene dalla presenza di migliaia di palme, in prevalenza delle specie Phoenix canariensis, Washingtonia e P. sylvestris.[3][4] Anche Martinsicuro, pur non facendo parte del consorzio, è spesso considerata parte della Riviera delle Palme.[5][6]
Riviera delle Palme | |
---|---|
Grottammare lungomare nord. | |
Massa d'acqua | Mare Adriatico |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Ascoli Piceno |
Aree protette | Riserva naturale regionale Sentina |
Coordinate | 42°57′24.48″N 13°52′36.34″E |
Lunghezza | 18 km |
Corsi d'acqua | Menocchia, Tesino, Albula, Tronto |
Porti | San Benedetto del Tronto |
Origine del nome | San Benedetto del Tronto la Riviera delle Palme |
La Riviera delle Palme è situata nella parte meridionale delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, è un tratto di costa che si affaccia sul mare Adriatico, lungo oltre 18 km, sviluppa una conurbazione priva di interruzioni dalla foce del torrente Menocchia al fiume Tronto. È caratterizzata da coste basse e rettilinee con fondali bassi e sabbiosi, con conformazione di collina litoranea, con un livello di altitudine compreso fra 4 m s.l.m. della fascia costiera ai 494 m s.l.m. della fascia collinare. Si affacciano sul mare Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto. Si trovano invece nell'entroterra collinare Acquaviva Picena, Monteprandone, Offida e Ripatransone.
La Riviera delle Palme intesa come area turistica attrezzata ha la sua origine a San Benedetto del Tronto, la principale località della Riviera, nel 1865 apriva a uso pubblico il primo “Stabilimento di Bagni Marini”.[7] Nel 1928 San Benedetto otteneva il riconoscimento di Stazione di Cura, soggiorno e turismo, prima località balneare delle Marche, nello stesso periodo nacque l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di San Benedetto del Tronto che diede l'incarico all'ingegnere Luigi Onorati di progettare e realizzare la zona turistica della città, in modo da differenziarsi dalle altre località di villeggiatura. Il progetto conclusivo prevedeva un elevato numero di palme che caratterizzavano i lunghi viali a mare.
Si cominciò a parlare di Riviera delle Palme, fin dagli anni trenta, dalla costruzione del lungomare, ma non fu mai istituita, all'epoca e nei decenni successivi, nessuna associazione o consorzio turistico con denominazione Riviera delle Palme. All'inizio degli anni ottanta la denominazione era prerogativa della sola San Benedetto del Tronto, a fine degli anni novanta si decise di far nascere il Consorzio Turistico Riviera delle Palme.
Costituitosi nell'anno 2000, il consorzio turistico "Riviera delle Palme" è nato come organo di informazione, promozione e valorizzazione del territorio a livello internazionale. Inizialmente costituito per la sola San Benedetto del Tronto e, successivamente per le vicine località balneari di Grottammare e Cupra Marittima, si decise di arricchire l'offerta balneare promuovendo importanti eventi culturali mettendo in risalto, accanto alla costa adriatica, anche le ricchezze dell'entroterra sambenedettese e del Piceno, con l'ingresso nel consorzio dei comuni di Offida, Monteprandone, Acquaviva Picena, Ripatransone, e, recentemente, anche del comune laziale di Accumoli (in provincia di Rieti).[8]
Nell'economia agricola prevalgono la produzione dell'olio e la vitivinicoltura, si producono il Rosso Piceno (novello e Superiore) il Falerio dei Colli Ascolani, Vino Pecorino.[41][42] Diversi gli allevamenti di suini, avicoli, bovini e ovini.[43]
Di notevole importanza è il Porto di San Benedetto del Tronto, l'unico nella Riviera delle Palme, un polo peschereccio e turistico di primaria importanza nazionale, per decenni è stato il principale porto peschereccio d'Italia,[44], di vitale importanza era la pesca oceanica, quella sambendettese era una delle marinerie più importanti nel mondo della pesca oceanica, con la sua flottiglia di oltre 90 pescherecci oceanici,[45] sebbene in continuo calo, il porto e la marineria sambenedettese, per quantità di pesce pescato e numero di pescherecci e uno dei maggiori mercati ittici d'Italia.[46]
Il turismo, prettamente estivo, rappresenta senza dubbio l'attività economica predominante della Riviera delle Palme, grazie al clima mediterraneo benigno, con estati calde ma non eccessivamente afose, e alla bellezze naturali dei luoghi e delle località. Sebbene presenti un turismo prettamente balneare, molto importante e in evoluzione è il turismo culturale ed eno-gastronomico, che si distribuisce lungo tutti i mesi dell'anno, specie nell'entroterra sambenedettese e nell'entroterra piceno. La ricettività lungo la costa è caratterizzata da una forte stagionalità che vede l'apertura della maggior parte delle strutture per un periodo che si snoda attraverso la primavera e l'estate per arrivare all'autunno. Dopo gli eventi sismici del 2016 e 2017 il turismo ha subito una forte contrazione.[47][48][49][50][51][52]
Anno | S.Benedetto Tr. | Grottammare | Cupra Marittima | Tot. presenze |
---|---|---|---|---|
2000[53] | 1.635.044 | 424.951 | 253.521 | 2.313.516 |
2001[53] | 1.688.557 | 451.783 | 247.620 | 2.387.960 |
2002[53] | 1.688.871 | 468.173 | 242.505 | 2.404.664 |
2003[53] | 1.654.896 | 485.308 | 244.709 | 2.384.913 |
2004[53] | 1.610.918 | 490.760 | 231.985 | 2.333.663 |
2005[53] | 1.616.588 | 460.429 | 230.833 | 2.307.850 |
2006[53] | 1.710.834 | 468.614 | 236.849 | 2.466.688 |
2007[53] | 1.763.066 | 493.043 | 260.357 | 2.516.466 |
2009[54] | 1.826.218 | 502.431 | 192.738 | 2.521.387 |
2010[55] | 1.897.845 | 506.694 | 220.539 | 2.175.078 |
2011[56] | 1.861.735 | 479.950 | 243.050 | 2.584.735 |
2012[57] | 2.235.078 | 618.006 | 266.477 | 3.119.561 |
2013[58] | 1.823.714 | 663.877 | 227.455 | 2.715.046 |
2014[59] | 918.747 | 353.733 | 271.344 | 1.543.824 |
2015[60] | 998.997 | 411.679 | 281.113 | 1.691.789 |
2016[61] | N/D | N/D | N/D | N/D |
2017[62] | N/D | 301.510 | N/D | N/D |
2018[48][49][50] | 749.954 | 260.101 | 214.619 | 1.224.674 |
2019[48][49][50] | 777.407 | 298.645 | 279.936 | 1.355.988 |
2020[52] | 608.578 | 156.277 | 197.448 | 962.303 |
2021[63][64] | 679.116 | 243.737 | 269.934 | 1.192.787 |
2022[65] | 757.587 | 508.676 | 305.731 | 1.571.994 |
2023[66] | 844.783 |
Sul territorio della Riviera delle Palme è presente una autostrada e un raccordo autostradale.
La strada statale 16 Adriatica percorre tutta la Riviera. Nella tratta fra Cupra Marittima e San Benedetto del Tronto percorre l'interno dei centri abitati, per brevi tratti, scorre a livello del mare costeggiando la ferrovia Adriatica verso il confine abruzzese.
La strada statale 4 Via Salaria (SS 4) che collega Roma al mare Adriatico, il suo percorso segue quello dell'antica via Salaria; percorre tutta la provincia di Ascoli Piceno e termina nel comune di San Benedetto del Tronto.[79]
Numerose le strade provinciali che collegano l'entroterra con le località costiere della Riviera.
La Riviera delle Palme è attraversata dalla linea ferroviaria Adriatica e dalla ferrovia Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto. Sono presenti 5 stazioni ferroviarie:
L'unico porto presente nella Riviera è il Porto di San Benedetto del Tronto, di importanza rilevante sia a livello commerciale che in ambito turistico.
La Riviera presenta una cospicuo numero di piste ciclabili. Una pista ciclabile di circa 18 km, che costeggia la spiaggia e che unisce i comuni di San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima.[80]
La pista ciclabile della Riviera delle Palme è inserita nel Corridoio Verde Adriatico, la pista ciclabile che costeggia la riviera adriatica e che attraversa sette regioni dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia.[81]
Dalla Ciclovia Adriatica (nei pressi della Riserva naturale regionale Sentina) si dirama poi la Ciclovia Salaria, un percorso ciclistico che, una volta completato, andrà a collegare la costa adriatica con Roma e con la costa tirrenica (a Ostia) seguendo da vicino l'itinerario dell'antica Via Salaria.[82]
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