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film di animazione del 1992 diretto da Hayao Miyazaki Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Porco Rosso (紅の豚?, Kurenai no buta, lett. "Il maiale cremisi") è un film d'animazione giapponese del 1992, scritto e diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli. È liberamente basato sul manga Hikōtei jidai, creato dallo stesso regista.
Porco Rosso | |
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Marco Pagot alias Porco Rosso in una scena del film | |
Titolo originale | 紅の豚 Kurenai no buta |
Lingua originale | giapponese |
Paese di produzione | Giappone |
Anno | 1992 |
Durata | 92 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | animazione, storico, fantastico |
Regia | Hayao Miyazaki |
Soggetto | Hayao Miyazaki (dal manga Hikōtei jidai) |
Sceneggiatura | Hayao Miyazaki |
Produttore | Toshio Suzuki |
Produttore esecutivo | Yoshio Sasaki, Sokai Tokuma, Yasuyoshi Tokuma, Matsuo Toshimitsu |
Casa di produzione | Studio Ghibli |
Distribuzione in italiano | Lucky Red |
Fotografia | Atsushi Okui |
Montaggio | Hayao Miyazaki |
Effetti speciali | Kaoji Tanifuji, Setsuko Tamai, Tomoji Hashizume |
Musiche | Joe Hisaishi, Tokiko Katō (compositore della canzone-tema "Toki ni wa Mukashi no Hanashi o") |
Scenografia | Katsu Hisamura |
Art director | Yoshitsu Hisamura |
Animatori | Megumi Kagawa, Toshio Kawaguchi |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo originale del film |
Nato nel 1893, Marco Pagot è un asso dell'Aviazione navale, inquadrata nella Regia Marina, che durante un combattimento nel corso della prima guerra mondiale ha un'esperienza di premorte. Miracolosamente sopravvissuto, ne è uscito sfigurato al volto, che ha assunto[1] l'aspetto del muso di un maiale. Abbandonata l'aeronautica e la vita mondana (compreso l'amore per Gina, una sua amica d'infanzia divenuta proprietaria di un albergo allestito su un'isoletta[2] e frequentato da contrabbandieri ammaliati dalle sue doti canore e dalla sua bellezza), si ritira sulla costa dalmata, guadagnandosi da vivere con le taglie poste sui pirati dell'aria che combatte con il suo idrovolante monoplano Savoia S.21 (o S.21 "Folgore", dopo aver montato l'omonimo motore)[3], dipinto di rosso, da cui il soprannome "Porco Rosso".
La narrazione ha inizio nel luglio 1929. L'abilità di Marco lo ha ormai reso un temibile ostacolo per i pirati dell'aria, che per contrastarlo riuniscono le loro forze in un'alleanza e ingaggiano un altro asso dell'aviazione, lo statunitense Donald Curtis. Donald, con il suo velocissimo idrocorsa Curtiss R3C, raggiunge e affronta Marco, che sta dirigendosi a Milano per far riparare il suo aereo bisognoso di una revisione al motore. Durante la battaglia, alla quale peraltro Marco non appare interessato, il suo aereo ha l'ennesima avaria e il motore si spegne del tutto. A causa delle improvvise difficoltà di manovra dell'aereo, Donald riesce ad abbatterlo e, ritrovando in mare un pezzo dell'aereo, se ne va convinto di aver finalmente ucciso Porco Rosso. In realtà Marco sopravvive alla battaglia e con quanto rimane del suo aereo raggiunge la Piccolo S.p.A. di Milano per farlo riparare e potenziare, montandoci un motore V12 "Folgore", in vista della rivincita contro Curtis.
Dal momento che i tre figli del signor Piccolo sono emigrati in America in cerca di lavoro, come pure tutti gli altri uomini e operai che lavoravano nella ditta, la ristrutturazione e progettazione del nuovo aereo vengono affidate alla giovane Fio, la nipote diciassettenne del signor Piccolo. Marco all'inizio si mostra riluttante, ma di fronte alla determinazione e alla bravura della ragazzina si lascia convincere, anche se per riuscire a rimettere a posto l'aereo è costretto a indebitarsi.
Durante la sosta a Milano Marco incontra il suo amico ed ex-compagno d'armi Arturo Ferrarin, ora maggiore della Regia Aeronautica, che dopo aver tentato invano di convincerlo a rientrare in aviazione lo informa che i fascisti lo stanno cercando. Sfuggito all'OVRA, Marco lascia Milano con il suo aereo appena riparato assieme a Fio, che lo convince a portarla con sé per occuparsi della messa a punto del velivolo, che a causa della forzata e improvvisa partenza non aveva potuto essere sottoposto alle previste prove di volo.
Nel frattempo Curtis, donnaiolo e narcisista, cerca di conquistare Gina, dicendole anche che ad Hollywood sono interessati a lei come aspirante attrice, ma la donna risponde che anni addietro ha scommesso con se stessa di aspettare una certa persona nel suo giardino privato anche per tutta la vita, e che, se quell'uomo dovesse un giorno presentarsi a lei alla luce del sole, allora lei sarebbe pronta ad amarlo. Non appena finisce la frase si sente il rumore di un aereo in lontananza. Gina vede l'S.21 rosso nuovo di zecca di Porco che comincia a fare delle acrobazie sopra la casa. Gina non è la sola a stupirsi, anche Curtis rimane senza fiato, scoprendo che Marco è ancora in vita. Dopo tante acrobazie, Porco lancia l'aereo verso l'orizzonte e sparisce, lasciando dietro di se una sconsolata e amareggiata Gina dire tra sè di "aver perso di nuovo la scommessa". Emerge così che nonostante Marco avesse rinunciato ai suoi sentimenti per Gina e che, come lei stessa racconta, si fosse sposata tre volte con dei piloti di idrovolanti (tutti e tre successivamente dispersi in battaglia o morti in incidenti aerei, di cui il primo, Bellini, compagno di squadriglia di Marco), l'unico uomo che Gina abbia mai davvero amato era proprio Marco. Quindi respinge l'avance di Donald e si allontana, lasciandolo sbigottito e senza parole.
Intanto Porco e Fio fanno ritorno nel rifugio di Marco, un'isoletta sull'Adriatico. Non appena vi approdano, però, i due vengono assaltati dai pirati del cielo, ansiosi di prendersi la loro rivincita nei confronti di Porco Rosso. Fio però interviene nella disputa, trattenendoli con le sue parole: li arringa deridendoli e rimproverandoli per aver svenduto il loro orgoglio di aviatori e per essersi affidati ad uno straniero. La ragazza riesce a convincere Donald Curtis, anche lui arrivato sull'isola-rifugio, a misurarsi in un duello ad armi pari con Marco per l'onore dei piloti di idrovolanti: se Donald Curtis perderà dovrà saldare di sua tasca le fatture in sospeso di Porco Rosso con la ditta Piccolo per il restauro del suo aereo, se invece vincerà potrà sposare la giovane Fio.
Durante la notte, mentre Porco controlla le munizioni per il duello dell'indomani, a Fio sembra di scorgere il volto umano di Marco che, accortosi che la ragazza è sveglia, le racconta come è avvenuta la sua trasformazione durante la prima guerra mondiale. Il giorno dopo il duello richiama una grande folla ed è senza esclusione di colpi. Dopo aver inseguito Curtis, al momento decisivo la mitragliatrice di Porco Rosso si inceppa e quella dell'avversario è scarica. I due a quel punto iniziano a tirarsi leve e pezzi vari degli abitacoli, per poi - una volta ammarati - decidere di concludere lo scontro a suon di pugni. Curtis insulta Marco rimproverandolo di aver fatto soffrire Gina che lo sta ancora aspettando innamorata, e per lo stupore e l'imbarazzo egli si lascia mettere KO, ma reagisce accusando l'avversario di essere un bugiardo. Alla fine - quando l'incontro sembra debba finire alla pari - a vincere è Marco, incalzato dalla stessa Gina che lo sprona ammonendolo di non spezzare il cuore a un'altra ragazza (cioè Fio).
Gina era giunta per informare dell'imminente sopraggiungere della Regia Aeronautica per stroncare quel raduno clandestino, i pirati e gli altri spettatori sono quindi costretti ad andarsene in tutta fretta; Marco affida Fio a Gina perché la riporti "nel mondo della gente rispettabile", mentre lui e Curtis (che sembra aver notato qualcosa di strano nella faccia del suo avversario dopo un bacio rubatogli da Fio) si offrono di fare da esca agli inseguitori per permettere agli altri di scappare.
Passano gli anni. Gina e Fio diventano grandi amiche, e superano insieme gli anni del ventennio fascista e della seconda guerra mondiale. L'hotel Adriano gestito da Gina continua ad essere una rinomata meta turistica, frequentato anche dagli ormai anziani pirati dell'aria e Curtis, tornato in America, è diventato un attore, ma continua a scrivere lettere a Fio ricordando con nostalgia quell'estate sull'Adriatico. Riguardo a come si sia conclusa la scommessa di Gina, la ragazza divenuta donna risponde agli spettatori che "è un segreto soltanto nostro".
Inizialmente il film era stato ideato come un mediometraggio destinato al solo "in-flight entertainment", commissionato da Japan Airlines[6]. L'opera, basata sul manga Hikōtei jidai creato da Miyazaki stesso, era inizialmente caratterizzata da toni spensierati ed era essenzialmente un omaggio ai velivoli di un tempo. Lo scoppio della guerra in Jugoslavia nel 1991 ha però turbato molto Miyazaki che ha deciso di ampliare il progetto di Porco Rosso, ponendolo in un contesto post-bellico che si protende verso lo scoppio della seconda guerra mondiale e arricchendolo di una critica verso i regimi, come quello fascista[6]. Nonostante la diversa strada che l'opera aveva preso dall'idea originale, la compagnia aerea è rimasta un importante investitore del progetto, ed è stato proiettato sui voli internazionali della Japan Airlines già dal 1º luglio 1992, 17 giorni prima dell'uscita in sala[7]. Per questo motivo, il testo di apertura che introduce il film appare contemporaneamente in più lingue, giapponese, italiano, coreano, inglese, cinese, spagnolo, arabo, russo, francese e tedesco. TMS Entertainment ha aiutato ad animare il film.
Marco Pagot, amico di Miyazaki conosciuto all'epoca della collaborazione con la Rai per la creazione della serie televisiva nippo-italiana Il fiuto di Sherlock Holmes, venuto a sapere della realizzazione di un lungometraggio ambientato nel Mediterraneo, ha inviato al regista giapponese vari libri che descrivevano Milano, il Veneto e la costa Slava, aiutandolo così a ricreare con maggiore precisione le ambientazioni presenti nell'opera.[8]
La colonna sonora è di Joe Hisaishi, collaboratore abituale di Hayao Miyazaki in quasi tutti i suoi film.[9]
Durata totale: 48:48
Dopo la prima proiezione sugli aerei di linea della Japan Airlines, il film è stato distribuito nelle sale giapponesi il 18 luglio 1992 da Toho, è stato rilasciato su VHS da Tokuma Shoten nel 1993, ed è stato pubblicato in DVD il 18 dicembre 2002.[10][11]
Nel 2003 la Buena Vista realizzò il doppiaggio in lingua italiana e annunciò l'uscita del film per il mercato home video italiano.[12] Tuttavia, dopo aver posticipato più volte l'uscita, perse i diritti del film e questa edizione non venne mai portata a compimento e pubblicata.[13][14]
Il 30 ottobre 2010 è stato presentato in versione sottotitolata con un nuovo adattamento a cura di Gualtiero Cannarsi all'interno del Festival internazionale del film di Roma 2010 col titolo Il Maiale Rosso per rendere con maggiore fedeltà l'originale[15]. Il 12 novembre 2010 è uscita nelle sale italiane una nuova edizione del film curata dalla Lucky Red, che ha mantenuto il titolo Porco Rosso.[16]
Nel 2022 Lucky Red ha riportato Porco Rosso nelle sale italiane, dal 1º al 7 agosto 2022,[17] a 30 anni dalla prima distribuzione giapponese, inserito nella rassegna "Un mondo di sogni animati" insieme ad altri lungometraggi Ghibli quali La città incantata, Nausicaä della Valle del vento, Princess Mononoke e Il castello errante di Howl[18].
L'edizione DVD italiana di Porco Rosso è stata resa disponibile per il noleggio a partire dal 9 febbraio 2011, mentre è stata pubblicata in commercio dal 9 marzo 2011[19]. Dal 26 febbraio 2014 è disponibile anche in Blu-ray.[20]
Porco Rosso, con un incasso di 2,8 miliardi di yen, si rivelò il film di maggior successo del 1992 in patria.[21] Il maggior incasso estero, invece, si è registrato, con 337 951 $, in Italia.[22]
Porco Rosso ha ricevuto critiche generalmente positive: il sito di recensioni Rotten Tomatoes riporta il 94% di consensi (con 17 recensioni favorevoli ed una contraria)[23], mentre MYmovies dà al film tre stelle e mezzo su cinque.[24] Roberto Nepoti, su la Repubblica, scrive: «il film [è] un autentico regalo per lo spettatore. Il soggetto è insolito per il maestro giapponese; però include una di quelle inspiegabili metamorfosi ricorrenti nel suo cinema».[25]
«Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale»
Porco Rosso, pur nella bizzarria tematica e nell'anomalia dell'ambientazione che ne costituisce il fascino, è fedele ai temi del maestro dell'animazione giapponese, come il volo (con i duelli aerei di fantasiosi velivoli), la condanna del fascismo[28], il tema della maledizione (la metamorfosi suina di Marco come quella dei genitori di Chihiro ne La città incantata, la malattia di Ashitaka in Princess Mononoke, la trasformazione di Haru in un gatto in La ricompensa del gatto e la maledizione di Sophie ne Il castello errante di Howl), la presenza di un personaggio femminile adolescente, la rinuncia ad una distinzione netta tra buoni e cattivi. Lo stesso Donald Curtis, pur essendo l'antagonista, non è realmente un personaggio negativo.
Più in particolare, la metafora dell'uomo-maiale si presta a più interpretazioni. In chiave buddhista, il maiale rappresenta l'ignoranza, la dispercezione della realtà e l'auto-inganno del sé, ma è anche vero che il maiale è un animale simpatico a Miyazaki, tanto che lo Studio Ghibli è anche detto buta-ya (la casa del porco) per via di un'insegna vittoriana raffigurante un maiale che campeggia sul portico dell'edificio. Nella prima stesura del soggetto, dal graphic novel Zassō notō, poi, il personaggio di Marco era un vecchio maiale che seduce la ragazzina ed è poi riscattato dal suo amore, ma nel film di questo non v'è più traccia, anche se la connotazione erotico-estetica rimane, dato che l'uomo-maiale è anche il fascino maschile che prescinde dalla bellezza. Probabilmente, però, le due letture privilegiate della metafora riguardano due aspetti diversi del personaggio, uno pubblico e l'altro privato. "Porco rosso" può leggersi, infatti, come insulto fascista, dal momento che la posizione politica di Marco è chiara nella sua scelta contro il regime, che lo ha per questo messo all'indice, riducendolo ad essere un reietto cacciatore di taglie. D'altra parte, Marco si sente un maiale per essere l'unico sopravvissuto alla battaglia aerea in cui sono morti tutti i suoi compagni, fatto considerato disonorevole dai giapponesi.[29]
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