Remove ads
caccia multiruolo Dassault Aviation Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Dassault Mirage III (in francese: miraggio) è un aereo da caccia ad ala a delta prodotto dall'azienda francese Dassault Aviation ed introdotto negli anni sessanta. Grazie alla sua caratteristica configurazione alare è uno dei più famosi della storia dell'aviazione militare e simbolo della produzione aeronautica francese. Prodotto in innumerevoli versioni, esportato in 5 continenti, ha partecipato ai più vari conflitti combattuti tra gli anni sessanta e gli ottanta, dimostrando grande longevità essendo ancora in servizio in alcuni paesi, seppure con compiti di seconda linea.
Dassault Mirage III | |
---|---|
Un Mirage III-D dell'australiana RAAF, in rullaggio nel corso dell'esercitazione multinazionale Pitch Black '88; 7 luglio 1988. | |
Descrizione | |
Tipo | caccia multiruolo |
Equipaggio | 1 pilota |
Costruttore | Dassault Aviation |
Data primo volo | 17 novembre 1956 |
Data entrata in servizio | 7 luglio 1961 |
Data ritiro dal servizio | 1994 (ALA) |
Utilizzatore principale | ALA |
Altri utilizzatori | SAF RAAF IAF FAA altri |
Esemplari | 860[1],[2],[3],[4] |
Sviluppato dal | MD 550 Mirage |
Altre varianti | Mirage 5 Mirage 50 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 14,75 m |
Apertura alare | 8,22 m |
Altezza | 4,5 m |
Superficie alare | 34,85 m² |
Peso a vuoto | 7 050 kg |
Peso max al decollo | 13 500 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 turbogetto Snecma Atar 9C con postbruciatore |
Spinta | fino a 58 kN |
Prestazioni | |
Velocità max | 2,15 Ma (2 300 km/h in quota) |
Velocità di salita | 83 m/s |
Autonomia | 2 400 km |
Tangenza | 17 000 m |
Armamento | |
Cannoni | 2 DEFA 552 da 30 mm |
Bombe | fino a 8 800 lb |
Missili | aria aria: 2 AIM-9 Sidewinder 2 R550 Magic 1 Matra R530 anti nave: 2 AM-39 Exocet razzi: 38 SNEB da 68 mm |
Piloni | 4 sub-alari 1 sotto la fusoliera |
Note | dati relativi alla versione: Mirage III-E |
i dati sono tratti da: | |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
Le ottime prestazioni e il fatto di essere prodotto dalla Francia ne hanno fatto una valida scelta per quelle nazioni che per motivi politici ed economici non potevano o volevano rivolgersi ai caccia di costruzione statunitense o sovietica.
Dopo i precedenti MD 550 Mirage I e II, rimasti senza nessun seguito operativo, la Dassault continuò a sviluppare il concetto del caccia con ala a delta con un nuovo progetto che esprimeva appieno il potenziale di questa architettura aerodinamica.
L'aeronautica francese aveva bandito un concorso in cui le specifiche salienti erano la salita a 18.000 metri in 6 minuti ed una velocità massima largamente supersonica. Migliorato il progetto del Mirage attraverso una maggiore potenza propulsiva, il prototipo volò nel 1956 e dimostrò presto di raggiungere una velocità di Mach 2. I risultati furono talmente validi da non lasciare dubbi sulla scelta finale, e l'ordine che ne seguì per le prime 100 macchine chiuse la questione, relegando nell'oblio gli altri concorrenti. Il primo Mirage III B era dotato di un motore a razzo ausiliario, in alternativa ai cannoni, ma questa scelta non ha avuto molto seguito pratico, a causa della scarsa praticità della soluzione.
Secondo quanto riportato da molte fonti, Dassault chiamò l'aereo così perché gli avversari avrebbero potuto solo vederlo, ma senza poterlo raggiungere. Sempre secondo Dassault, "ciò che è bello vola anche bene". Il suo aeroplano dimostrò di tenere bene fede a queste due affermazioni.
L'ala del Mirage, di grande superficie, era un delta puro, controllato da elevoni, con l'angolo di freccia di 60 gradi e lo spessore relativo mediamente del 3,4%. Il caccia era ottimizzato per le prestazioni lineari, e l'ala a delta è l'ideale per le prestazioni supersoniche, offrendo limitata resistenza ma grande superficie e robustezza. Il problema era dato dall'assetto molto cabrato nei decolli ed atterraggi, per cui erano necessarie piste molte lunghe, e dalla resistenza indotta durante le manovre ad alto angolo d'attacco, durante le azioni di combattimento.
Il pilota era sistemato in un abitacolo abbastanza stretto, praticamente incassato nella parte anteriore della fusoliera, ma con una buona visibilità complessiva, specie sul davanti e sui lati, mentre il settore posteriore era quasi cieco, dal momento che l'aereo aveva un muso molto piccolo, montanti leggeri del tettuccio, ma non specchi retrovisori.
Aveva a disposizione fin dalle prime versioni un radar di ricerca e controllo del tiro, del tipo Cyrano II, un sistema di comunicazione e navigazione radioassistita e un apparato Radar Warning Receiver, mentre nei modelli evoluti esisteva un sistema di navigazione inerziale e d'attacco con radar altimetrico di precisione, per il volo a bassa quota.
La propulsione era affidata ad un turbogetto Snecma Atar 9C, derivato dal tedesco BMW 003 del periodo bellico, ma dotato di prestazioni nettamente superiori. L'architettura generale è la stessa, a flusso assiale, ma l'aggiunta del postbruciatore ha introdotto un nuovo concetto di superpotenza, ideale per ottimizzare le prestazioni con un motore ragionevolmente leggero, a scapito però del consumo. Il sistema dei serbatoi comprendeva circa 3 300 litri, distribuiti tra le ali e la parte centrale della fusoliera. Considerando la potenza installata, è un quantitativo assai consistente, che dava una buona autonomia. La salita e l'accelerazione erano invece poco impressionanti, se comparate con quelle di alcuni progetti contemporanei, a causa del relativamente basso rapporto potenza-peso. Era possibile usare un motore a razzo ausiliario, ma rinunciando ai cannoni. Le prese d'aria comprendevano un cono mobile che si adattava alla variazione della pressione, arretrando ad alta velocità, e una piastra per la separazione dello strato limite dalla fusoliera.
L'armamento era basato su cannoni Giat DEFA M 552 calibro 30 mm derivati dall'MG 213 da 20 mm usato dalla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale. Avevano 125 colpi per arma, sufficienti per 6 secondi di fuoco, e sparavano granate da 0,27 kg.
I missili erano i Matra R530, di concezione francese, dotati di una gittata nominale di 18 km e di un sistema di guida in versioni radar e IR. Normalmente solo un missile era trasportato sotto la fusoliera, mentre sotto le ali erano presenti gli AIM-9 Sidewinder, sostituiti in seguito con i Matra R550 Magic oppure altri modelli non francesi. Missili di vario tipo, bombe e razzi calibro 68 mm erano disponibili per un'ampia varietà di compiti operativi nel campo dell'attacco al suolo.
Inoltre per sopperire al limitato numero di punti d'aggancio erano disponibili anche contenitori subalari misti, con 19 razzi da 68 mm davanti e 230 litri di carburante nella parte posteriore.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.