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attrice statunitense (1977-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Margalit Ruth Gyllenhaal[1], detta Maggie (New York, 16 novembre 1977), è un'attrice, regista, sceneggiatrice e produttrice cinematografica statunitense.
Membro della famiglia Gyllenhaal, ha esordito sul grande schermo in alcuni film diretti dal padre Stephen, ottenendo un ruolo secondario nel film cult Donnie Darko accanto al fratello Jake. Nel 2002 ottiene le lodi grazie alla sua interpretazione nel film Secretary, per il quale riceve la sua prima candidatura al Golden Globe per la miglior attrice in un film commedia o musicale. Ha recitato in diversi film di successo come World Trade Center e Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, dedicandosi anche al teatro e alla televisione. Impegnata attivista, è coinvolta in campagne a sostegno dei diritti umani e contro la povertà. Ha ricevuto una seconda e terza nomination ai Golden Globe per il film SherryBaby e per la serie televisiva The Deuce - La via del porno. Nel 2010 ha ricevuto una candidatura al Premio Oscar nella sezione miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in Crazy Heart.
Nel 2015 vince il Golden Globe Golden Globe per la miglior attrice in una mini-serie o film tv per The Honourable Woman. Nel 2021 debutta alla regia con il film La figlia oscura, per il quale vince il Premio Osella per la migliore sceneggiatura alla Mostra del cinema di Venezia e ha ricevuto la sua quinta candidatura al Golden Globe, la prima nella sezione miglior regista. Per il medesimo film ha vinto il Directors Guild of America Awards come miglior regista esordiente, ed è stata candidata per il suo lavoro di sceneggiatura ai Writers Guild of America Awards, al Critics Choice Award, al Premio BAFTA e all’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale.
Nasce a New York, figlia del regista Stephen Gyllenhaal e della sceneggiatrice Naomi Foner, è la sorella dell'attore Jake Gyllenhaal. La sua famiglia discende dalla famiglia nobile svedese dei Gyllenhaal e l'ex marito della madre è lo storico statunitense Eric Foner[2]; i suoi genitori divorziarono nel 2009.
Cresce a Los Angeles e studia alla Harvard–Westlake prep school, dove si diploma nel 1995[3]. Si trasferisce a New York per frequentare la Columbia University e si laurea nel 1999 in letteratura e religioni orientali[4]. Dopo aver studiato alla Royal Academy of Dramatic Art a Londra[5], lavora come cameriera in un ristorante nel Massachusetts[6].
Esordisce all'età di 15 anni nel film Waterland - Memorie d'amore e continua ad apparire, sia nel 1993 in Dangerous Woman - Una donna pericolosa, sia nel 1998 in Homegrown - I piantasoldi, in film diretti dal padre, nei quali compare anche il fratello Jake.[3] I due fratelli appaiono anche in due episodi di un programma di cucina italiano Molto Mario a fianco della madre[7]. Dopo il diploma, interpreta ruoli secondari in film come A morte Hollywood e I ragazzi della mia vita[8]. Nel 2001 interpreta la sorella del suo reale fratello, Jake Gyllenhaal, in Donnie Darko[9].
Nel 2000, esordisce a teatro in Closer di Patrick Marber al Berkeley Repertory Theatre[10][11] e riceve delle recensioni positive[12][13]. Recita anche in La tempesta[14], Antonio e Cleopatra, The Butterfly Project, e A porte chiuse[15].
Nel 2002 è protagonista nella commedia Secretary e questo ruolo le porta numerosi riconoscimenti tra cui una nomination ai Golden Globe[16], oltre a varie critiche positive dal New York Times e dal San Francisco Chronicle[17]. Nonostante fosse titubante nell'accettare il ruolo per il presunto messaggio anti-femminista presente, dopo aver discusso con il regista Steven Shainberg, decide di accettare la parte[18].
Nello stesso anno, recita una piccola parte nel film Il ladro di orchidee e partecipa alle riprese di Confessioni di una mente pericolosa[19] a fianco di Sam Rockwell, Drew Barrymore, George Clooney e Julia Roberts, pellicola che guadagna 33 milioni di dollari in tutto il mondo[20]. Nel 2003, recita di nuovo a fianco di Julia Roberts in Mona Lisa Smile nel ruolo di Giselle[21] e nei film indipendenti Casa de los babys[22] e Criminal[23]. Nel 2004 entra a far parte della Academy of Motion Picture Arts and Sciences[24] e interpreta una studentessa americana in Cina sospettata di terrorismo nel tv-film diretto da Sidney Lumet per la HBO Strip Search[25] in cui recita per metà film completamente nuda.
Sempre nel 2004, riprende la sua carriera teatrale e recita a Los Angeles in Homebody/Kabul di Tony Kushner nel ruolo della figlia di Homebody[26]. Considerata una sex symbol, viene inserita nella classifica "Hot 100 List" della rivista Maxim del 2004-05[27].
Nel 2005 recita in Happy Endings nel ruolo di una cantante che seduce contemporaneamente un giovane musicista gay, interpretato da Jason Ritter, e il suo ricco padre, interpretato da Tom Arnold. Per l'occasione, registra alcune canzoni inserite nella colonna sonora[28].
Nel 2006, in Uomini & donne, recita a fianco di Julianne Moore, David Duchovny e Billy Crudup e interpreta Elaine, una ragazza che, fidanzata da sette anni con Tobey, decide che è arrivato il momento di sistemarsi e di creare una famiglia[29]. La sua performance in Vero come la finzione, nei panni dell'interesse amoroso di Harold Crick, interpretato da Will Ferrell[30], le fa guadagnare recensioni positive e Mike Straka, di Fox News, scrive: "La Gyllenhaal non è mai stata così sexy e la sua intesa con Ferrell la farà concorrere per molti film di prima fascia, lasciando senza dubbio alle spalle i suoi giorni da indie"[31]. Nel film di Oliver Stone World Trade Center, basato sugli attacchi alle Torri Gemelle dell'11 settembre, interpreta Allison Jimeno, moglie di Will Jimeno[32]. Il film riceve recensioni positive a livello internazionale e guadagna 162 milioni di dollari[33].
Per la sua interpretazione nel film SherryBaby, nei panni di una giovane ladra tossicodipendente che cerca di mettere in ordine la sua vita dopo la prigione per ricongiungersi con la figlia[34], riceve la sua seconda nomination ai Golden Globe[35] e vince il premio di migliore attrice allo Stockholm International Film Festival[36]. Nel 2008 sostituisce Katie Holmes nel ruolo di Rachel Dawes in Il cavaliere oscuro, sequel di Batman Begins[37]. Il film ottiene un grandissimo successo e diventa il quarto film con il maggiore incasso di tutti i tempi[38].
Nel 2009, a New York, recita in Zio Vanja di Anton Čechov nel ruolo di Yelena, a fianco di Peter Sarsgaard, Mamie Gummer, Denis O'Hare e George Morfogen[39]. Lo spettacolo, diretto da Austin Pendleton, ha inizio il 17 gennaio e termina il 1º marzo[40]. Nello stesso anno, interpreta una giornalista, Jean Craddock, che si innamora del musicista Bad Blake, impersonificato da Jeff Bridges in Crazy Heart[41]. La sua acclamata performance le fa guadagnare una nomination al Premio Oscar come migliore attrice non protagonista[42].
Nel 2010, appare in Tata Matilda e il grande botto, sequel di Nanny McPhee - Tata Matilda del 2005[43], dove utilizza un accento inglese, necessario per il ruolo interpretato[44]. Nel 2011 reciterà ancora a teatro in Tre sorelle un'altra opera di Anton Čechov[45].
Oltre alla sua carriera cinematografica e teatrale, è stata modella per Miu Miu[46], Reebok[47] e Agent Provocateur[48].
Nel 2014 è la protagonista della serie tv The Honourable Woman. Dal 2017 al 2019 è la protagonista delle tre stagioni della serie TV The Deuce - La via del porno.
Nel 2021 presenta alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia La figlia oscura, suo primo lavoro da regista tratto dall'omonimo romanzo di Elena Ferrante, per il quale vince il Premio Osella per la migliore sceneggiatura.
Nel 2002 intraprende una relazione con l'attore Peter Sarsgaard, amico del fratello Jake. Nell'aprile del 2006 annunciano il fidanzamento e il 3 ottobre nasce la loro primogenita, Ramona. Il 2 maggio 2009 i due convolano a nozze a Brindisi, in Italia. Nel novembre 2011 annunciano di essere in attesa della seconda figlia, Gloria Ray, nata il 19 aprile 2012.
Alla diciottesima edizione degli Independent Spirit Awards, si esprime contro la guerra in Iraq[49] definendo l'ingresso in guerra solo un motivo di "petrolio e imperialismo"[50]. Partecipa anche alla campagna lanciata da Robert Greenwald "Artists United to Win Without War" con l'obiettivo di nuove proposte e opposizione alla guerra in Iraq. Nel 2004 filma, insieme con il fratello, un messaggio pubblicitario per "Rock the Vote" e visita il campus della University of Southern California per incoraggiare gli studenti a votare alle elezioni presidenziali[51], nelle quali sostiene il candidato John Kerry[52].
Nel 2005, durante un'intervista al Tribeca Film Festival, fa scalpore la sua dichiarazione: "Penso che l'America abbia agito con azioni condannabili e che sia responsabile in qualche modo..." in riferimento agli attacchi terroristici alle Torri Gemelle dell'11 settembre[53]. In seguito, si dichiara dispiaciuta per i suoi commenti e sottolinea la sua ammirazione per le persone che hanno salvato vite durante gli attacchi[54].
Nel 2008 supporta Barack Obama nelle elezioni presidenziali[55].
Sostiene la campagna American Civil Liberties Union (ACLU)[56], a cui tutta la sua famiglia è molto legata, e supporta l'organizzazione no-profit Witness che, attraverso video e internet, denuncia le violazioni dei diritti umani[57]. Aiuta a raccogliere fondi per TrickleUp.org, un'organizzazione no-profit che aiuta le persone meno abbienti a creare delle piccole imprese[58]. Nell'ottobre del 2008 ha presentato una sfilata chiamata "Fashionably Natural" che esibiva solamente abiti creati con materiali naturali[59].
Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
Boston Society of Film Critics Awards
National Board of Review of Motion Pictures Awards
Central Ohio Film Critics Association Awards
Chicago Film Critics Association Awards
Directors Guild of America Award
Chlotrudis Awards
Florida Film Critics Circle Awards
Online Film Critics Society Awards
Paris Film Festival
Phoenix Film Critics Society Awards
Karlovy Vary International Film Festival
Stockholm Film Festival
Milan International Film Festival
Prism Awards
London Critics Circle Film Awards
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Maggie Gyllenhaal è stata doppiata da:
Da doppiatrice è sostituita da:
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