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Elena Ferrante

romanziera e scrittrice italiana (pseudonimo) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Elena Ferrante (Napoli, 1943[1]) è lo pseudonimo di una scrittrice italiana, inserita nel 2016 dal settimanale statunitense Time nella lista delle 100 persone più influenti al mondo[2].

È apprezzata anche fuori dall'Italia, in particolare negli Stati Uniti,[3] dove quattro suoi romanzi hanno trovato il favore del pubblico sotto la traduzione di Ann Goldstein, grazie alla casa editrice Europa Editions.[4][5]

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Biografia

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Cresciuta a Napoli, fra le sue autrici preferite cita Elsa Morante.[6] Dal suo primo romanzo, L'amore molesto, edito nel 1992, vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante[7] e del Premio Oplonti d'argento, nonché selezionato al Premio Strega[8] e al Premio Artemisia,[9] è stato tratto l'omonimo film di Mario Martone,[10] in concorso al 48º Festival di Cannes.[11][12] Dal romanzo successivo, I giorni dell'abbandono, edito nel 2002 e finalista al Premio Viareggio,[13] è stata realizzata la pellicola omonima di Roberto Faenza, in concorso alla 62ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[14]

Nel saggio La frantumaglia, edito nel 2003, racconta la sua esperienza di scrittrice,[15] senza aver mai svelato la propria identità.[16] Ha pubblicato il volume La frantumaglia proprio per soddisfare la curiosità del pubblico nei suoi confronti; in esso sono raccolte le lettere dell'autrice al suo editore, le poche interviste da lei concesse e le sue corrispondenze con lettori d'eccezione. La funzione principale dell'opera è far comprendere al lettore i motivi che spingono l'autrice a rimanere nell'oscurità. La scrittrice stessa parla di un desiderio di autoconservazione del proprio privato, un desiderio di mantenere una certa distanza e non prestarsi alla spinta che alcuni scrittori hanno di mentire per apparire come ritengono che il pubblico si aspetti. Ferrante è convinta che i suoi libri non necessitino di una sua foto in copertina né di presentazioni promozionali: devono essere percepiti come “organismi autosufficienti”, a cui la presenza dell'autrice non potrebbe aggiungere nulla di decisivo, dando vita, in questo modo, a un'inedita performance autoriale dell'assenza.[17]

Nel 2006 viene pubblicato il romanzo La figlia oscura[18] (divenuto anche film, diretto da Maggie Gyllenhaal, nel 2021[19]), da cui nel 2007 la scrittrice ha tratto spunto per il racconto per bambini La spiaggia di notte.[20] Nel 2011 è stato pubblicato il primo volume della serie L'amica geniale, seguito nel 2012 dal secondo volume, Storia del nuovo cognome, nel 2013 dal terzo, Storia di chi fugge e di chi resta e nel 2014 dal quarto e conclusivo Storia della bambina perduta.[21] Nel 2012 le Edizioni e/o hanno riunito i primi tre romanzi della scrittrice (L'amore molesto, I giorni dell'abbandono, La figlia oscura), accomunati dal tema di un amore negativo, traumatico e destabilizzante, in un unico volume, Cronache del mal d'amore. Nel novembre 2014 è stata inserita in una lista dei cento pensatori più influenti dalla rivista Foreign Policy per la categoria "chronicler" (traducibile in italiano come "cronista").[22][23]

Nell'aprile 2016 compare nella lista per la categoria “Artists” tra le 100 persone più influenti del 2016 secondo Time. La tetralogia è stata pubblicata in audiolibro, con la lettura di Anna Bonaiuto, da Emons Audiolibri.[24] Nel 2017 la televisione statunitense HBO, in collaborazione con la Rai, annuncia la produzione di una serie televisiva basata sul romanzo L'amica geniale.[25] La serie, diretta dal regista italiano Saverio Costanzo e presentata in anteprima, fuori concorso, al Festival di Venezia 2018, è andata in onda in prima visione mondiale sul canale HBO dal 18 novembre al 10 dicembre 2018.[26] In Italia è stata trasmessa su Rai 1 e pubblicata su TIMvision dal 27 novembre al 18 dicembre 2018.

L'ultimo romanzo di Ferrante, La vita bugiarda degli adulti, anch'esso pubblicato in Italia da E/O, il 7 novembre 2019,[27] è diventato, come annunciato da Netflix il 12 maggio 2020, una serie televisiva, inserita sulla piattaforma il 4 gennaio 2023.[28] Il 12 luglio 2024 il New York Times incorona L'amica geniale come il miglior libro del XXI secolo.

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La questione dell'identità

Riepilogo
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Elena Ferrante è uno pseudonimo e la reale identità che si nasconde dietro di esso non è mai stata rivelata; al riguardo sono state formulate nel tempo diverse congetture.[29] Tra le ipotesi fatte in merito ci sono quelle di Anita Raja,[2][30] saggista partenopea moglie di Domenico Starnone e traduttrice di Starnone stesso, nonché di Goffredo Fofi (nato però a Gubbio, in Umbria) e degli editori Sandro Ferri e Sandra Ozzola (delle Edizioni e/o).[31][32] Nell'ottobre 2016 l'ipotesi che la Ferrante sia Anita Raja si è rafforzata in seguito alla pubblicazione di un articolo (uscito sul Sole24ore[33] e ripreso dalle principali testate internazionali[34]) che desume l'attribuzione dalle transazioni finanziarie della casa editrice, un metodo deplorato con fermezza da Sandra Ozzola, della casa editrice E/O, senza però una vera smentita.[35] Nel febbraio 2022, il giornalista Claudio Gatti è tornato sull'argomento, indicando come scopo principale della sua ricerca l'individuazione di «una chiave di lettura biografico-culturale ai suoi romanzi», attraverso le ascendenze ebraiche di Anita Raja.[36]

Ricerche stilistiche e stilo-metriche orientano l’identificazione verso il nome di Domenico Starnone;[37] a queste si aggiungono anche corrispondenze che riguardano i personaggi familiari presenti nei romanzi di Starnone e di Ferrante. In questo senso sono molto significativi i saggi di Simone Gatto, che confermano un'analisi di Luigi Galella.

Un'altra ipotesi riconduce alla formulazione del critico e romanziere Marco Santagata, che ha tentato di svelare l'identità di Ferrante, dietro la quale, a suo parere, si celerebbe la storica normalista Marcella Marmo, docente all'Università "Federico II" di Napoli.[38]

Altre piste, invece, indirizzano al filosofo Marcello Frixione, anche se il fatto che questi sia originario di Genova non si concilierebbe con l'approfondita conoscenza ambientale e descrittiva di alcuni rioni partenopei presente nei libri.[39][40][41]

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Opere

Romanzi

Racconti per bambini

Saggi

Adattamenti delle sue opere

Cinema

Televisione

Riconoscimenti

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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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