Loano
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Loano (AFI: /loˈano/[4]; Löa[5] o Lêua[6][7] o Lœa[8] o Loàn[7], in ligure /'lø:a/[8]) è un comune italiano di 10 758 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria, il sesto comune della provincia in ordine di popolosità.
Loano comune | |
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Panorama di Loano dal Monte Carmo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | Savona |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Lettieri (lista civica di centro-destra Per Loano) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 44°07′44.41″N 8°15′35.36″E |
Altitudine | 5 m s.l.m. |
Superficie | 13,48 km² |
Abitanti | 10 758[1] (31-5-2022) |
Densità | 798,07 ab./km² |
Frazioni | Verzi |
Comuni confinanti | Bardineto, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Giustenice, Pietra Ligure |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 17025 |
Prefisso | 019 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 009034 |
Cod. catastale | E632 |
Targa | SV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 337 GG[3] |
Nome abitanti | loanesi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Soprannome | Isola del Ponente |
Cartografia | |
Posizione del comune di Loano nella provincia di Savona | |
Sito istituzionale | |
La fascia della Riviera delle Palme Loanese (Loano, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi e Pietra Ligure) conta circa 38 000 residenti ed ha come principale centro Loano, facendone de facto la quarta città della provincia[9], dopo il capoluogo, Albenga e Cairo Montenotte.
Il territorio di Loano è situato sulla costa della Riviera delle Palme, alla foce del torrente Nimbalto, fra i comuni di Pietra Ligure e Borghetto Santo Spirito.
Il clima è temperato di tipo mediterraneo. Rispetto ad altre località del Savonese, il clima di Loano è molto favorevole, in quanto la zona è meno esposta ai venti provenienti dai quadranti settentrionali.
La sua posizione, protetta da un arco di montagne di cui la più alta è il monte Carmo (1389 m), fa sì che Loano possa godere di una situazione climatica particolarmente favorevole, peculiare, dal momento che il territorio loanese risulta molto più riparato dai freddi venti di tramontana rispetto ai territori limitrofi, situazione che rende il clima più simile a quello del Ponente estremo (Sanremo, Bordighera, Ospedaletti). In virtù delle sue caratteristiche climatiche, oltre che per la peculiarità della sua storia antica di feudo della famiglia Doria, Loano può essere considerata come un'isola: "isola del Ponente"[10][11].
LOANO | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 11,2 | 12,3 | 14,5 | 17,2 | 20,8 | 24,6 | 28,0 | 27,9 | 24,8 | 20,7 | 15,3 | 12,1 | 11,9 | 17,5 | 26,8 | 20,3 | 19,1 |
T. media (°C) | 7,0 | 8,0 | 10,2 | 12,9 | 16,4 | 20,0 | 22,9 | 22,8 | 20,1 | 16,2 | 11,3 | 8,0 | 7,7 | 13,2 | 21,9 | 15,9 | 14,7 |
T. min. media (°C) | 2,8 | 3,7 | 5,9 | 8,7 | 12,1 | 15,5 | 17,9 | 17,8 | 15,4 | 11,7 | 7,3 | 4,0 | 3,5 | 8,9 | 17,1 | 11,5 | 10,2 |
Precipitazioni (mm) | 83 | 83 | 84 | 77 | 66 | 39 | 20 | 45 | 65 | 112 | 98 | 74 | 240 | 227 | 104 | 275 | 846 |
«(Loano) DANTE solo poeta degno di te, o GARIBALDI, saluta con un suo verso la madre tua ROSA RAIMONDI che ebbe il natale in questo paesello sorriso dalla natura e illuminato dalla tua gloria : Benedetta colei che in te s'incinse. Epigrafe di Mario Rapisardi»
Di origini preromane (sono recenti i ritrovamenti preistorici presso il colle di San Damiano e preromani presso l'attuale città vecchia), durante l'epoca romana il territorio loanese era costellato da ville anche di un certo rilievo; un mosaico romano di età imperiale è visibile presso il piano nobile di palazzo Doria.
Nell'VIII secolo per donazione carolingia il territorio denominato Lovenis (corrispondente al primo toponimo loanese) fu donato al monastero benedettino di San Pietro in Varatella (Toirano) che fondarono nei pressi del porto la chiesa-santuario di Nostra Signora di Loreto.
Nel corso dei secoli XI-XII fu dominio vescovile della vicina Albenga e durante l'episcopato di Lanfranco Dinegro (1263) il territorio di Loano fu investito ad Oberto Doria che come vassallo dotò il feudo, ancora sviluppato lungo le pendici dell'entroterra per paura delle sempre più frequenti scorrerie dei pirati, di autonomia giuridica e amministrativa e, soprattutto, non soggetto alle dipendenze di una Repubblica di Genova che iniziò da tale secolo la sua espansione territoriali verso il ponente ligure. Intorno al 1300 fu il nuovo signore Raffo Doria, figlio di Oberto, a concedere ai capi famiglia del Poggio nuovi spazi terrieri più verso la costa dove, nel tempo, cominciarono a sorgere nuovi nuclei urbani e attività commerciali e manifatturieri.
La dominazione doriesca su quella che di fatto fu un'autonoma contea perdurò per tutto il XV secolo e nel 1505 il principe Corrado III Doria vendette al conte Gian Luigi Fieschi "il vecchio" la proprietà feudale su Loano - confermata con il diploma imperiale del 1514 di Carlo V - che rimase nelle mani della famiglia dei Fieschi di Lavagna, pur dimorando raramente nel territorio loanese, fino alla metà del XVI secolo. A seguito della congiura dei Fieschi nel 1547, l'imperatore tolse loro il feudo ponendolo sotto la giurisdizione del governatore di Milano prima ed infeudandolo successivamente ad Andrea Doria[12]. Iniziò così vita la lunga signoria della famiglia sulla città, che sarebbe durata fino al 1737.
Con l’acquisizione da parte di questo altro ramo della famiglia Doria, cambiò radicalmente il ruolo che Loano ebbe all’interno del contesto ligure. Essa infatti, da base militare per il controllo del territorio, spesso attraversato da lotte di fazioni, divenne un possedimento di prestigio, una residenza estiva per i Doria, ora inseriti nell’entourage della corte imperiale[13]. La strutture difensive della città tuttavia non vennero meno, anzi esse acquisirono una funzione cerimoniale nel rappresentare il simbolo della potenza militare del feudatario.
Alla morte di Andrea Doria nel 1560 la signoria su Loano passò al nipote Pagano (1544-1574)[14] che tuttavia non si occupò direttamente della gestione del feudo, in quanto impegnato sia in attività militari[15], sia nella causa giudiziaria relativa ad alcuni feudi, lasciatigli in eredità da Andrea Doria[16]. Mentre il possesso di Loano non fu mai messo in discussione, su altri possedimenti gravava l’accusa di usurpazione, il nuovo Conte dovette quindi adoperarsi per il recupero dei feudi confiscati e occupati dal governatore di Milano. Nell’ottobre 1571, dopo aver partecipato alla battaglia di Lepanto, Pagano decise di entrare nell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e donò al fratello Giovanni Andrea i feudi in suo possesso. Il fratello tuttavia rinunciò alla donazione di Pagano e, in seguito ad un compromesso tra i due, i feudi vennero venduti alla madre Ginetta Centurione che, all’eventuale morte di Pagano senza figli, li avrebbe ceduti a Giovanni Andrea[17]. Pagano sarebbe morto nel 1574 durante la difesa della Goletta a Tunisi; come da accordi gli succedette il fratello Giovanni Andrea (1575-1606) che fece di Loano la sua residenza estiva.
Fu con Giovanni Andrea Doria che iniziarono i disegni, condivisi dalla moglie Zenobia del Carretto, per la trasformazione del borgo in una città imperiale e ideale dotata di una forte impronta classicista. Questo progetto prevedeva la costruzione e la rifondazione di numerosi edifici, molti dei quali oggi perduti. A importanti lavori che riguardarono l’ospedale, la stamperia, il monte di pietà e la polveriera, si affiancarono opere di canalizzazione idrica (con lavori all’acquedotto e la creazione di un pozzo urbano) e la rifondazione di chiese extraurbane. Altri interventi riguardarono la zecca – a Loano, infatti, i Doria godevano del diritto di battere moneta[18]. Le attività di costruzione e rifondazione furono accompagnate dall’introduzione di numerosi ordini secolari, volti ad arricchire il feudo anche dal punto di vista religioso. Gli interventi più importanti a livello urbanistico riguardarono la trasformazione della vecchia rocca vescovile in una villa extraurbana, la realizzazione del castello, la costruzione del palazzo Doria[19] e l’edificazione della chiesa di Sant’Agostino (eretta tra il 1588 e il 1598). Il processo di rinnovamento non fu solamente di natura architettonica: nel 1602 infatti la città fu dotata di nuovi statuti civili e criminali, che portarono ad un inasprimento dell’azione penale e al rafforzamento giuridico del ruolo del feudatario imperiale[20]. Il figlio e successore di Giovanni Andrea, Andrea II (1606-1612), proseguì le operazioni del padre, riqualificando parte del borgo, ad esempio attraverso la costruzione del Palazzo del Comandante, e portando a termine la costruzione del Convento di Monte Carmelo, il cui cantiere, iniziato nel 1602, terminò nel 1609. A conferma delle attività volte all’arricchimento del contesto religioso, in questa struttura, si tennero i primi stati generali dell’ordine carmelitano. Il convento inoltre fu oggetto di una scelta importante e simbolica: esso infatti sarebbe stato il luogo di sepoltura del Conte e dei successori, come stabilito nel testamento dello stesso Andrea II[21].
Alla morte del sovrano seguì un periodo particolarmente complesso per la successione; il figlio e futuro conte, Giovanni Andrea era infatti ancora minorenne. Si aprì il periodo di reggenza della madre Giovanna Colonna ma il giovane erede Doria non riuscì mai a prendere possesso della contea, dato che morì prematuramente nel 1618.
Il possesso di Loano passò al fratello, Pagano, che assunse il nome di Giovanni Andrea II e fu Signore della città dal 1618 al 1640[22]. Fu lui che tra il 1633 e il 1637 decise di edificare la nuova e attuale parrocchiale, mentre il vecchio edificio venne trasformato nella sede della confraternita di Nostra Signora del Rosario alle Cappe Turchine. La nuova chiesa fu arricchita con decorazioni pittoriche da parte di molti artisti del genovesi del Seicento tra cui Giovanni Andrea Ansaldo, Orazio de Ferrari, Luciano Borzone, Domenico Fiasella e Giovanni Domenico Cappellino. L’attenzione mostrata nella realizzazione della chiesa mirava a superare il disegno della precedente sede, la cui struttura era ritenuta troppo banale dal Conte, armonizzandola con gli altri edifici voluti dai predecessori. La signoria di Giovanni Andrea II non ebbe altri eventi di rilievo ad eccezione della breve occupazione sabauda nel 1625, del sacco saraceno di Ceriale (a poca distanza di Loano) nel 1637 e del suicidio del poeta Antonio Ricciardi, segretario del principe Doria, accusato di truffa[23].
Con il successore, Andrea III (1640-1654), si ebbe una ripresa dell’attività religiosa con la congregazione generale degli agostiniani, tenutasi nel 1644 nella chiesa di Sant’Agostino e con la fondazione, fuori dalle mura cittadine, della chiesa e del convento dei Santi Antonio e Francesco ai Cappuccini, nel 1650.
La dominazione Doria su Loano come feudatari imperiali, si concluse con il lungo regno di Giovanni Andrea Doria III (1654-1737), caratterizzato, in un primo momento, dalla reggenza della madre Violante Lomellini. In questo periodo, ad eccezione dell’ampliamento del Santuario di Loreto (sede dei turchini e dei cappuccini) come voto dopo la fine della peste del 1657, gli altri interventi seguirono una logica di conservazione della struttura della città.
Con il trattato dell'Aia del 1720, Carlo VI d'Asburgo determinò la nascita del Regno di Sardegna dei Savoia: al re di Sardegna spetteranno i feudi imperiali nel Ponente ligure, tra cui Loano nel 1737. Il sovrano sabaudo, tuttavia, la sub-infeudò nuovamente alla famiglia doriesca. Con le costituzioni caroline del 1770 cessarono i diritti feudali vantati dalla famiglia e il dominio diretto passò allo stato piemontese[24], di cui seguì le sorti durante il periodo napoleonico e dopo la restaurazione. Il 23 novembre 1795 a Loano si combatté la prima battaglia tra l'esercito francese contro quello austro-sardo che, con la vittoria dei soldati napoleonici, aprì la strada al generale Napoleone verso il nord Italia, una vittoria così importante da essere ricordata ancora oggi sull'Arco di Trionfo (Parigi).
Con la dominazione francese il territorio di Loano rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento della Maremola, con capoluogo Pietra, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, con capoluogo Pietra, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del VI cantone della Maremola nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese, il territorio di Loano dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VII mandamento omonimo del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.
Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1878[25] quando gli fu unito il soppresso comune di Verzi Pietra.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Pollupice. Dal 2014 al 2016 ha fatto parte dell'Unione dei comuni della Riviera delle Palme e degli ulivi.
«Drappo partito di rosso e di nero, con impresso lo stemma civico di Loano.[26]»
«Vessillo rettangolare partito di rosso e di nero, con impresso al centro lo stemma civico della città di Loano.»
I colori ricorrenti sia nello stemma araldico comunale, che nella bandiera civica, sono il rosso e il nero, i colori della famiglia Doria, conti di Loano, dinastia storicamente ghibellina e fedele all'imperatore.
Tra i territori comunali di Loano, Bardineto, Bormida, Boissano, Calizzano, Castelvecchio di Rocca Barbena, Giustenice, Magliolo, Osiglia, Pietra Ligure, Rialto e Toirano è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico. Il sito è collocato nell'area boschiva tra il monte Carmo di Loano e il monte Settepani in cui insistono foreste, praterie, versanti rupestri, cavità di interesse speleologico e formazioni carsiche; nella stessa area è presente la Foresta regionale della Borbottina. Oltre alle zone boschive comprensivi di faggi, pini silvestri e abeti bianchi, sono segnalate le presenze del rododendro, del ginepro nano del Bric Agnellino, la campanula di Savona (Campanula sabatia), la genziana ligure (Gentiana ligustica), le orchidee, la primula marginata (Primula marginata), lo zafferano ligure (Crocus ligusticus) e l'arnica montana (Arnica montana). Tra le specie animali il pesce sanguinerola (Phoxinus phoxinus) e il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes); tra i mammiferi il gatto selvatico (Felis silvestris) e alcuni rinolofi della specie dei chirotteri (Rhinolophus ferrumequinum, Rhinolophus euryale, Rhinolophus hipposideros)[28].
Abitanti censiti[29]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Loano sono 1 081[30], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[31]:
Loano è sede di una scuola secondaria di secondo grado. Anche se in un unico edificio, inizialmente la scuola era formata da due storici corsi separati (per geometri e per ragionieri), unitesi nel 2001 in un unico istituto intitolato a "Giovanni Falcone", in onore del giudice.
Dal 1º agosto 2007 è aperta la nuova sede della biblioteca civica, presso il palazzo Kursaal.
Già nei primi anni del Novecento a Loano esistevano due complessi musicali e da una di questa, nel secondo dopoguerra, fu fondata la Filarmonica "Luigi Cirenei" che ebbe vita fino al 1963. L'attuale Corpo Bandistico Parrocchiale "Santa Maria Immacolata" è stato costituito nel 1979 e tuttora presente.
Il territorio comunale è costituito dai due principali agglomerati urbani di Loano e di Verzi - quest'ultima situata nell'entroterra della valle del Nimbalto - per una superficie territoriale è di 13,48 km².[32] Fanno altresì parte del comune le località e borgate storiche di Borgo Castello, Centro Storico, Ponente-Ponte Romano, Porto e Vignasse.
Confina a nord con il comune di Bardineto, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con Boissano e Borghetto Santo Spirito, ad est con Pietra Ligure.
La città di Loano, nel suo insieme è costituito da tante frazioni, quartieri e borgate, che nei secoli e negli anni sono andati a formare l'intero centro abitato. I principali quartieri sono:
Oggi Loano è una cittadina a forte vocazione turistica, grazie alle spiagge per lo più sassose. Discreta anche la produzione agricola, grazie alla presenza di molte aziende e attività nel settore.
Importante è anche il settore dell'artigianato locale, che vede sempre più espandersi grazie all'internazionalizzazione del turismo.
La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della bandiera blu per la qualità delle sue spiagge e per la qualità dei servizi del porto turistico ("Marina di Loano").
Il territorio di Loano è attraversato dalla strada statale 1 Via Aurelia che permette il collegamento stradale con Pietra Ligure ad est e Borghetto Santo Spirito ad ovest. La strada provinciale 25 collega il centro loanese con il territorio comunale di Boissano.
Loano è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Genova-Ventimiglia e si trova in uno degli ultimi tratti a binario singolo della riviera di ponente (nonostante il doppio binario presente fino ad Albenga). Un progetto di costruzione di una nuova linea ferroviaria più a monte esiste dal 2018 (dal costo di 2.51 miliardi) e nel 2021 è stato nominato il Commissario per l'esecuzione dell'opera[33] nonostante le forti proteste di vari comitati cittadini.[34] Al febbraio 2024 non sono pervenute notizie riguardo una reale attuazione.
Il porto di Loano è uno dei più grandi della Riviera di Ponente con una disposizione di 827 posti da diporto stanziale da 8 a 65 m, 100 posti al transito da 8 a 40 m, 93 posti per nautica sociale convenzionata sino a 7,5 m, 34 posti per pescherecci professionali e 3 posti per vedette 12 m della Guardia Costiera. Al suo interno sono in funzione un grande cantiere navale, numerose attività commerciali e pubblici esercizi, lo YCML Marina di Loano e un grande stabilimento balneare a levante della struttura.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1928 | 1934 | Ottavio Borsarelli | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
nd | nd | Giuseppe Rinonapoli | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
nd | 1945 | Vincenzo Lisi | Comm. straord. | ||
1945 | 1946 | Stefano Carrara | Partito Comunista Italiano-Partito Repubblicano Italiano-Partito d'Azione | Sindaco | [35] |
1946 | 1946 | Giuseppe Canepa | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1946 | 1951 | Felice Vignola | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1951 | 1951 | Gerolamo Bossi | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1951 | 1962 | Pietro Ciarlo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1962 | 1967 | Felice Elice | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1967 | 1967 | Felice Elice | La Palma (lista civica) |
Sindaco | |
1967 | 1974 | Mario Rembado | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1974 | 1978 | Giuseppe Guzzetti | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1978 | 1988 | Eliodoro Garassini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
15 ottobre 1988 | 7 giugno 1993 | Mario Rembado | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
7 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Francesco Cenere | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
28 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Francesco Cenere | Polo per le Libertà | Sindaco | |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Angelo Vaccarezza | Casa delle Libertà | Sindaco | |
30 maggio 2006 | 17 maggio 2011 | Angelo Vaccarezza | Il Popolo della Libertà | Sindaco | [36] |
17 maggio 2011 | 7 giugno 2016 | Luigi Pignocca | Il Popolo della Libertà | Sindaco | |
7 giugno 2016 | 4 ottobre 2021 | Luigi Pignocca | Pignocca sindaco (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
4 ottobre 2021 | in carica | Luca Lettieri | Per Loano (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | [37] |
Loano è stata "Comune europeo dello sport" nel 2010.
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