Deriva, attraverso il latino Gregorius, dal tardo nome greco Γρηγόριος (Grēgorios), entrambi attestati solo in epoca imperiale a partire dal IV secolo[2][3][4][5]; alla radice si trova il verbo greco γρηγορέω (grēgoreō, "sono completamente sveglio"), quindi il nome assume il senso di "sveglio", sia nel senso di "all'erta", "desto", sia in quello di "d'ingegno pronto", "attivo"[2][3][4][6][7] (risultando quindi analogo per semantica al nome Ira). È stato in alcuni casi confuso con il termine latino gregarius ("gregario", "che sta in gruppo")[7].
Il nome godeva di ampia popolarità in ambienti cristiani[2] (dove, del resto, venne probabilmente coniato[4]) perché interpretato come "destato alla nuova fede", "pronto nella fede"[5]; venne portato sia da grandi padri della Chiesa greca, sia da papi e santi di quella romana, il che gli ha permesso di diffondersi in tutta la cristianità attraverso il Medioevo e fino ai tempi moderni[2][3]; fa eccezione la Gran Bretagna, dove cominciò ad essere usato solo dopo la conquista normanna[2], divenendo popolare intorno al XII secolo[7] e dando origine ad alcuni cognomi, quali Greer e Grieg[4].
In Italia è diffuso maggiormente al Sud, specie in Sicilia, tranne che per gli abbreviati, tipici della Toscana[5].