Dresda
città tedesca della Sassonia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Dresda (AFI: /ˈdrɛzda/[2][3]; in tedesco Dresden, AFI: /ˈdʀe:zdən/, ; in sorabo superiore Drježdźany) è una città extracircondariale di 563 311 abitanti della Germania, capitale del Land della Sassonia. Fondata dagli slavi Polabi e chiamata Drezdno, il nome della città proviene direttamente dalla parola slavica drezga (pol. drzazga): drezd'ane significa "insediamento della gente che abita nel bosco" o la "gente del bosco". Il nome tedesco Dresden è la forma germanizzata alto-soraba.
Dresda Città extracircondariale | |
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(DE) Dresden | |
Veduta del centro di Dresda dalla Frauenkirche | |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Land | Sassonia |
Distretto | Non presente |
Circondario | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Dirk Hilbert (FDP) |
Territorio | |
Coordinate | 51°03′00″N 13°44′24″E |
Altitudine | 126 m s.l.m. |
Superficie | 328,48 km² |
Abitanti | 563 311[1] (31-12-2022) |
Densità | 1 714,9 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 01067, 01326, 01309, 01069, 01097, 01099, 01159, 01127, 01307, 01129 e 01279 |
Prefisso | 351 e 35201 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice Destatis | 14 6 12 000 |
Targa | DD |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Soprannominata Elbflorenz (lett. "Firenze sull'Elba"), per le ricche collezioni d'arte e per la sua architettura barocca con influenze mediterranee,[4][5] la città sorge sul fiume Elba, la cui valle era inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO[N 1], e sul suo affluente, il Weißeritz. La città è sede della Technische Universität Dresden e della diocesi cattolica di Dresda-Meißen. Centro d'arte di importanza internazionale, nella sua storia è stata più volte devastata: dal fuoco nel 1491, dai bombardamenti prussiani nel 1760, durante la repressione di sollevazioni per la richiesta della costituzione nel 1849 e infine dai bombardamenti aerei degli Alleati sul finire della seconda guerra mondiale nel 1945, con migliaia di vittime (le stime ufficiali oscillano fra 180 000 e 250 000)[7].
I primi insediamenti nella zona di Dresda risalgono al neolitico. Il guado che attraversava l'Elba, all'altezza dell'odierno centro storico, è probabilmente esistito già nell'antico Medioevo e probabilmente fu la causa dell'iniziale insediamento che, nonostante la favorevole posizione ed i fertili terreni, rimase problematico per via delle estese zone forestali di quei luoghi. La città stessa ha avuto origine dall'unione di un antico insediamento slavo sulla riva settentrionale del fiume con un centro sassone abitato sulla riva meridionale (dove ora si trova il centro dell'attuale Altstadt).
Il primo riferimento documentato sulla città risale al 1206 e si tratta dei protocolli di un procedimento giudiziario riguardante lo smantellamento di un castello medioevale, il Burg Thorun[8]. A quel tempo il nome della città era "Dresdene", probabilmente derivato dal termine slavo "Drežďany" (abitanti della foresta lungo il fiume). Manca anche un documento sull'assegnazione del diritto civico a Dresda, che viene già citata quale città in un altro documento del 1216, mentre dal 1270 è stata la sede dei Langravi di Meißen. Un documento del 1350 definisce per la prima volta la parte di Dresda ubicata sulla sponda destra dell'Elba, l'odierno centro cittadino, quale insediamento autonomo (Antiqua Dressdin), che ottenne il 21 dicembre 1403 il diritto civico da Guglielmo I, il Guercio, margravio di Meißen. Il principe elettore Moritz decise l'unione dei due insediamenti, a destra ed a sinistra dell'Elba, ed assegnò il 29 marzo 1549 alla nuova comunità il diritto civico.
Dal 1485 è stata la sede dei duchi di Sassonia e dal 1547 anche dei principi elettori. Durante la guerra dei trent'anni Dresda non venne mai saccheggiata o devastata, ma peste e indigenza, oltre alla generale stagnazione economica, ne frenarono lo sviluppo. Dopo la conclusione del conflitto la sorte di Dresda fu alquanto altalenante: a periodi di pace, durante i quali sorsero i notissimi edifici e i magnifici parchi, si alternarono altri di devastazione, dovuti alla partecipazione di Dresda a quasi tutte le guerre europee.
Durante il regno di Augusto II di Polonia e Augusto III di Polonia nel XVIII secolo, Dresda fu la residenza dei re di Polonia. A quel tempo furono creati i famosi monumenti della città, tra cui lo Zwinger, la cattedrale della Santissima Trinità, la Frauenkirche, il Palazzo giapponese e il Palazzo Taschenberg. La prima porcellana europea venne sviluppata a Dresda nel 1710. Dresda era collegata da rotte postali con Varsavia, Breslavia, Poznań e Toruń. La zecca di Dresda produsse monete d'argento polacche. Con la decisione del re Augusto II, nel 1717 e nel 1720 furono create nuove collezioni museali, nel 1720 un nuovo cimitero cattolico[9] e nel 1709 una scuola latina (oggi St. Benno-Gymnasium)[10]. In virtù della decisione del re Augusto II di Polonia del 1729, fu fondata a Dresda la prima scuola degli ufficiali polacchi. Aleksander Jakub Lubomirski ne divenne il comandante. Nel 1730, la scuola fu trasferita a Varsavia. Nel 1747, il re Augusto III di Polonia creò la Gemäldegalerie Alte Meister e nel 1748 aprì la prima scuola di medicina a Dresda. Augusto III morì a Dresda nel 1763 e fu sepolto nella cattedrale della Santissima Trinità come uno dei pochi re polacchi che furono sepolti al di fuori della cattedrale del Wawel a Cracovia. Durante il declino della Polonia, Dresda fu sede di preparativi per l'insurrezione polacca di Kościuszko.
Tra il 1806 ed il 1918 è stata la capitale del regno di Sassonia (che dal 1871 fece parte dell'Impero tedesco), e la popolazione della città si quadruplicò dai 95 000 abitanti del 1849 ai 396 000 del 1900.
Nella seconda guerra mondiale la città di Dresda, divenuta verso la fine del conflitto un importante centro economico, militare e di trasporto, era stata bombardata già dall'agosto del 1944, ma nonostante ciò erano stati creati solo pochi rifugi antiaerei. Fra il 13 e il 15 febbraio 1945 la città subì tre terribili bombardamenti a tappeto ad opera dei bombardieri alleati (Inglesi), che, come rappresaglia per il bombardamento tedesco della città di Coventry, sganciarono sulla città 3 900 tonnellate di bombe, di cui molte incendiarie, allo scopo preordinato di radere al suolo il centro storico, e fu nuovamente bombardata dalla USAAF, con 2 700 tonnellate di bombe, il 2 marzo e il 17 aprile del 1945.
Particolarmente danneggiato fu il centro storico della città, con aree completamente rase al suolo. A causa dell'ampio uso di ordigni incendiari non si è mai potuto stabilire il numero esatto delle vittime, che secondo le stime più recenti[7] furono fra 18 000 e 25 000 e 35−40,000 persone. Altri osservatori hanno però ipotizzato un numero di vittime molto maggiore[N 2]. Tutti i numeri proposti, antichi e recenti, tuttavia sono soggetti al dubbio di strumentalizzazioni interessate.
Dresda è stata uno dei più importanti centri industriali della Repubblica Democratica Tedesca, tra il 1949 ed il 1990, anno della riunificazione tedesca (Wiedervereinigung).
Il 1º gennaio 1999 vennero aggregati alla città di Dresda i comuni di Langebrück e Weixdorf.[11]
Nel 2002, l'Elba ha avuto una piena di altezza superiore a quella del suo precedente record del 1845. L'alluvione ha causato molti danni che in gran parte non sono più visibili per via della rapidità della ricostruzione. È stata effettuata la ricostruzione della Frauenkirche, distrutta durante il bombardamento del 1945[12]. La ricostruita chiesa, uno dei più caratteristici edifici in stile barocco di Dresda, è stata inaugurata il 30 ottobre 2005.
A partire dagli anni Duemila, l'intera piazza del Neumarkt ha visto l'inizio di un importante intervento di recupero e di ricostruzione degli edifici distrutti dai bombardamenti alleati. Il primo edificio ad essere completamente ricostruito fu la Frauenkirche, per gli altri edifici storici più importanti è prevista la ricostruzione fedele rispetto a come erano prima della guerra, mentre per gli edifici residenziali è prevista anche una edificazione in chiave moderna [13].
DRESDA[14] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 1,6 | 3,2 | 7,6 | 13,1 | 18,4 | 21,8 | 23,4 | 23,0 | 18,9 | 13,4 | 6,9 | 3,2 | 2,7 | 13,0 | 22,7 | 13,1 | 12,9 |
T. min. media (°C) | −3,1 | −2,6 | 0,0 | 3,8 | 8,2 | 11,7 | 13,4 | 12,9 | 9,9 | 6,4 | 1,9 | −1,1 | −2,3 | 4,0 | 12,7 | 6,1 | 5,1 |
Precipitazioni (mm) | 34 | 32 | 37 | 45 | 57 | 70 | 78 | 65 | 46 | 43 | 41 | 44 | 110 | 139 | 213 | 130 | 592 |
La più importante università di Dresda è l'Università tecnica di Dresda, considerata d'eccellenza, che, nonostante il nome, è una università generalista.
Fra le istituzioni di ricerca, nella capitale sassone ha sede l'Istituto Max Planck per la biologia cellulare e la genetica.
Per gli studi artistici è presente l'Accademia di belle arti.
La principale biblioteca della città è la Sächsische Landesbibliothek (SLUB) che contiene la Deutsche Fotothek, uno dei principali archivi fotografici tedeschi con oltre 7 milioni di foto, con foto di molti fotografi tedeschi e stranieri (tra cui Eugen Nosko, Richard Peter, Ermenegildo Antonio Donadini e altri ancora), che documentano la storia di Dresda stessa e della Germania in generale.
L’Archivio centrale di Stato di Dresda è il principale dei tre archivi che compongono l'Archivio di Stato della Sassonia, quello che custodisce l'archivio ministeriale dello Stato libero di Sassonia e l'archivio degli organi centrali del Regno di Sassonia e dell'Elettorato di Sassonia.
L'edificio della Semperoper è la sede sia della Sächsische Staatsoper Dresden ("Opera statale sassone di Dresda") sia della Sächsische Staatskapelle Dresden ("Orchestra statale sassone di Dresda").
Il trasporto pubblico cittadino è gestito dalla Dresdner Verkehrsbetriebe.
La Deutsche Bahn esercisce una rete di S-Bahn costituita di 4 linee:
La città è servita dall'Aeroporto di Dresda.
La Dinamo Dresda è la società calcistica cittadina.
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