Diocesi di Trivento

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Diocesi di Trivento

La diocesi di Trivento (in latino Dioecesis Triventina) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Campobasso-Boiano appartenente alla regione ecclesiastica Abruzzo-Molise. Nel 2022 contava 47.640 battezzati su 48.000 abitanti. È retta dal vescovo Camillo Cibotti.

Fatti in breve Suffraganea dell', Regione ecclesiastica ...
Diocesi di Trivento
Dioecesis Triventina
Chiesa latina
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Suffraganea dell'arcidiocesi di Campobasso-Boiano
Regione ecclesiasticaAbruzzo-Molise
 
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Collocazione geografica
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VescovoCamillo Cibotti
Vescovi emeritiDomenico Angelo Scotti
Presbiteri55, di cui 45 secolari e 10 regolari
866 battezzati per presbitero
Religiosi10 uomini, 38 donne
Diaconi3 permanenti
 
Abitanti48.000
Battezzati47.640 (99,3% del totale)
StatoItalia
Superficie1.234 km²
Parrocchie58 (4 vicariati)
 
ErezioneIV secolo (?)
Ritoromano
CattedraleSanti Nazario, Celso e Vittore
Santi patroniNazario, Celso, Vittore, Casto di Trivento
IndirizzoPiazza Cattedrale 15, 86029 Trivento (CB), Italia
Sito webwww.diocesitrivento.it
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia
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Il santuario della Madonna del Canneto nel comune di Roccavivara.

Patroni della diocesi

Patroni della diocesi sono i santi Nazario, Celso e Vittore. Secondo la tradizione, le reliquie dei santi Nazario e Celso furono donate da sant'Ambrogio alla chiesa locale nel 392, quando presiedette a Capua il sinodo dei vescovi della Campania e del Sannio in sostituzione di san Paolino di Nola; nel 1726 ai due martiri milanesi fu accostato anche il papa e martire san Vittore. La loro festa liturgica è celebrata il 28 luglio.

Insieme ai titolari della cattedrale, è compatrono della diocesi san Casto, il leggendario primo vescovo di Trivento; la sua festa liturgica ricorre il 4 luglio.

Territorio

Riepilogo
Prospettiva

La diocesi comprende il territorio di 40 comuni a cavallo tra le regioni Abruzzo e Molise:[1]

Sede vescovile è la città di Trivento, dove trova la cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore. Importante luogo di culto della diocesi è il santuario di Canneto, nel comune di Roccavivara, sulla strada che, costeggiando il Trigno, porta a Trivento, antica badia fondata nel VI secolo e dipendente dall'abbazia di Montecassino dal X secolo.

Parrocchie e foranie

Il territorio si estende su 1.234 km² ed è suddiviso in 58 parrocchie raggruppate in 4 foranie: Agnone, Carovilli, Frosolone e Trivento.

Forania di Agnone

  • Agnone: Maria Santissima di Costantinopoli, Sant'Amico, Sant'Antonio Abate, San Biase, Sant'Emidio, San Marco Evangelista, Santa Maria degli Angeli (contrada Fontesambuco), San Michele Arcangelo (frazione Villacanale).
  • Belmonte del Sannio: Santissimo Salvatore.
  • Borrello: Sant'Egidio Abate.
  • Capracotta: Santa Maria Assunta.
  • Castelverrino: Santi Simone e Giuda.
  • Pescopennataro: San Bartolomeo.
  • Poggio Sannita: Santa Vittoria.
  • Roio del Sangro: Santa Maria Maggiore.
  • Rosello: San Nicola di Bari, San Tommaso (frazione Giuliopoli).

Forania di Carovilli

  • Carovilli: Santa Maria Assunta, San Nicola di Bari (frazione Castiglione di Carovilli).
  • Castel del Giudice: San Nicola di Bari.
  • Chiauci: San Giovanni Evangelista.
  • Montenero Valcocchiara: Santa Maria di Loreto.
  • Pescolanciano: Santissimo Salvatore.
  • Pietrabbondante: Santa Maria Assunta.
  • Rionero Sannitico: San Bartolomeo.
  • San Pietro Avellana: Santi Pietro e Paolo.
  • Sant'Angelo del Pesco: San Michele Arcangelo.
  • Vastogirardi: San Nicola di Bari, San Michele Arcangelo (frazione Villa San Michele).

Forania di Frosolone

  • Frosolone: Santa Maria Assunta, San Carlo Borromeo (frazione Acquevive), San Donato (frazione San Pietro in Valle). Soppresse: San Michele Arcangelo, San Pietro Apostolo.
  • Bagnoli del Trigno: Santa Maria Assunta e San Silvestro papa.
  • Casalciprano: Santissimo Salvatore.
  • Castropignano: Santissimo Salvatore, Santa Maria della Pietà (frazione Roccaspromonte).
  • Civitanova del Sannio: San Silvestro papa.
  • Duronia: San Nicola di Bari.
  • Fossalto: Santa Maria Assunta.
  • Molise: San Nicola di Bari.
  • Torella del Sannio: San Nicola di Bari.

Forania di Trivento

  • Trivento: Chiesa cattedrale, Santa Croce, San Giuseppe Artigiano (contrada Codacchi).
  • Castelguidone: Santa Maria della stella.
  • Castiglione Messer Marino: San Michele Arcangelo.
  • Celenza sul Trigno: Santa Maria Assunta.
  • Montefalcone nel Sannio: San Silvestro papa.
  • Pietracupa: San Gregorio papa.
  • Roccavivara: San Michele Arcangelo.
  • Salcito: San Basilio Magno.
  • San Biase: Santa Maria dell'Acquabona.
  • San Giovanni Lipioni: Santa Maria delle Grazie.
  • Schiavi d'Abruzzo: San Maurizio, Maria SS.ma del Carmelo (frazione Taverna di Schiavi)
  • Torrebruna: Trasfigurazione, Santa Vittoria (frazione Guardiabruna)

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Sono almeno tre le ipotesi circa l'origine e la fondazione della diocesi di Trivento.

Secondo la tesi tradizionale, che si fonda sulla Vita sancti Casti triventini contenuta in un codice del XIV secolo, la diocesi triventina sarebbe stata fondata da san Casto di Larino su incarico di papa Clemente I alla fine del I secolo. Storici locali, a partire da Ciarlanti nel XVII secolo fino al recente Vincenzo Ferrara, sostengono l'origine antica della diocesi, fondata da san Casto, che avrebbe subito il martirio all'inizio del IV secolo, e documentano una serie di vescovi lungo tutto il primo millennio. La terza tesi si limita a riconoscere che la diocesi è storicamente documentata solo nel X secolo, citata in alcune bolle dei papi Agapito II (947), Giovanni XIII (969), Giovanni XIV (993) e Gregorio V (998); nella bolla del 947 sarebbe citato anche il primo vescovo storicamente certo di Trivento, Leone, destituito da papa Agapito II perché simoniaco.

Sull'origine e l'antichità della diocesi è acceso il dibattito. Secondo Iasiello, «la presunta antichità della diocesi triventina è da tempo oggetto di discussione e, in mancanza di esplicite testimonianze e nella certezza della inaccettabilità di quanto riportato a questo riguardo nella Vita Sancti Casti, rimangono dubbie tutte le ipotesi, più o meno ragionevoli, sulla sua preesistenza rispetto alle prime notizie sicure nel corso del X secolo»[2] Secondo Lanzoni la diocesi risale al X secolo e probabilmente succede all'antica Aufidena, diocesi documentata sul finire del V secolo in una lettera di papa Gelasio I. Lo storico Vincenzo Ferrara[3] sostiene invece l'ipotesi di una origine nella prima metà del IV secolo, «ipotesi accreditata dalla critica come la più attendibile e verosimigliante sia per la logica conseguenziale e non contraddittoria delle più valide argomentazioni finora addotte, sia per la plurima natura delle fonti archeologiche ed epigrafiche oltre che storiche dalle quali sono dedotte».

Anche la ricostruzione della cronotassi dei vescovi è soggetta a molte critiche e perplessità, per l'omonimia nei manoscritti medievali tra la sede di Trivento e quelle di Trevi nel Lazio e di Trevi in Umbria.[4]

Nel X e XI secolo la diocesi era compresa nella provincia ecclesiastica beneventana, ma nel 1175 papa Alessandro III la dichiarò immediatamente soggetta alla Santa Sede[5]; l'esenzione, che fu oggetto di disaccordi con gli arcivescovi beneventani, fu confermata da papa Urbano VI nel 1389 e da papa Sisto IV nel 1474.

Tra i vescovi del XIV secolo si distinse in modo particolare Pietro dell'Aquila (1348-1361), francescano, soprannominato «scotello» per la sua conoscenza di Duns Scoto, e autore di diverse opere di filosofia, tra cui un commentario dell'opera di Pietro Lombardo.

Nell'epoca post-tridentina, si deve al vescovo Giulio Cesare Mariconda (1582-1606) l'istituzione del seminario diocesano tra il 1582 ed il 1584. Altri vescovi si impegnarono nell'attuazione dei decreti tridentini attraverso sinodi diocesani e visite pastorali; tra i sinodi si ricordano quelli celebrati da Pietro Paolo Bisnetti del Lago nel 1615, da Antonio Tortorelli nel 1686 da Alfonso Mariconda nel 1721 e nel 1727.

Nel corso del Seicento diversi vescovi ebbero l'abitudine di porre la propria residenza ad Agnone, nel centro-nord della diocesi; mentre è accertato che Giovanni Battista Ferruzza (1655-1658) aveva una residenza a Frosolone, da cui firmò gli atti emessi durante il suo episcopato[6], e dov'è tuttora sepolto.

Tra Ottocento e Novecento la diocesi fu guidata da uomini di vasta e preparata cultura, tra cui Luca Nicola De Luca (1792-1819), Benedetto Terenzio (1837-1854), Luigi Agazio (1854-1887) e Carlo Pietropaoli (1897-1913). All'epoca del vescovo Epimenio Giannico furono celebrati un sinodo diocesano (1950), il congresso eucaristico (1951) e il congresso mariano (1955).

Il 21 agosto 1976 la diocesi ha perso la sua secolare indipendenza ed è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Boiano-Campobasso, che in seguito ha assunto il nome di Campobasso-Boiano.

Nel 1977 Trivento subì alcune lievi modifiche territoriali: il comune di San Pietro Avellana passò dall'abbazia territoriale di Montecassino alla diocesi di Trivento[7], la quale perse le parrocchie dei comuni di Alfedena e di Castel di Sangro passate alla diocesi di Sulmona-Valva[8].

Dal 24 febbraio 2025 è unita in persona episcopi alla diocesi di Isernia-Venafro, come già era avvenuto tra il 1972 e il 1975.

Cronotassi dei vescovi

Riepilogo
Prospettiva

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 48.000 persone contava 47.640 battezzati, corrispondenti al 99,3% del totale.

Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
195098.90099.35499,585851.16361
197083.95084.38299,58680697687562
198064.90565.50099,1625931.04635460
199057.50058.07999,05955497456958
199957.06057.23099,75854498356858
200056.03057.18098,05753498256858
200156.05657.20098,0565241.00156858
200256.05657.20098,060555934266558
200357.15057.20099,97267579366658
200457.15057.21099,972684793156558
201053.28053.45099,765614819145258
201451.78651.90399,852502995124458
201750.30050.57099,556524898243658
202050.35050.50099,751456987363758
202247.64048.00099,35545108663103858
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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