Loading AI tools
attore e poeta italiano (1893-1976) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Checco Durante, all'anagrafe Francesco Durante, (Roma, 19 novembre 1893 – Roma, 5 gennaio 1976), è stato un attore e poeta italiano. Popolare attore e poeta romanesco, interpretò con schiettezza e bonomia un certo carattere romano. Marito dell'attrice Anita Durante, ebbe due figlie, ambedue attrici: Leila e Luciana. Quest'ultima è la moglie dell'attore Marcello Prando e madre del doppiatore Francesco.
Nato a Roma nel 1893 in via dei Salumi, nel rione di Trastevere, mentre era impiegato presso una ditta di vendita all'ingrosso di tessuti, iniziò a recitare in una filodrammatica, ove conobbe la futura moglie Anita. Successivamente, nel 1918, entrò, insieme con Anita, nella compagnia del grande Ettore Petrolini,[1] insieme al quale scrisse la commedia Cento di questi giorni (1921). Sempre con Petrolini, recitò viaggiando prima per l'Italia e poi, per sei mesi, nelle principali città del Sudamerica: Buenos Aires, Montevideo, San Paolo, Rio de Janeiro, Santos, Campinas.[2]
Durante aspirava, però, al ruolo di capocomico. Nel 1928 lasciò Petrolini e decise di formare una propria compagnia. Esordì il 7 aprile con la sua Primaria Compagnia della Commedia Romanesca al Teatro Traiano di Civitavecchia con La commedia di Rugantino di Augusto Jandolo.[3] Fece tutta la gavetta, cominciando a recitare con alterna fortuna nei piccoli centri del Lazio fino ad approdare al successo nei cinema-teatri di Roma.[4]
A partire dal 1950, con la sua Compagnia stabile del teatro romanesco recitò nel periodo estivo a Villa Aldobrandini, e nella stagione invernale al Teatro Rossini, teatro che già con Zanazzo e Tamburri era divenuto il centro del teatro dialettale romano. Nell'intervallo delle commedie era solito declamare i suoi versi. Spesso si avvalse della collaborazione di Giggi Spaducci.
Molto ricercato come caratterista, non disdegnò di affiancare alla prevalente attività teatrale quella di attore cinematografico, interpretando numerosi film[5] con registi di rilievo quali Luigi Zampa, Mario Camerini, Mario Soldati, Dino Risi ed altri. Tra i titoli più noti si possono ricordare: Roma ore 11 del 1952, Policarpo, ufficiale di scrittura del 1959, Straziami ma di baci saziami del 1968, Nel giorno del Signore del 1970, In nome del popolo italiano del 1971.
Negli anni sessanta alcune commedie in dialetto, furono trasmesse in televisione dalla RAI. Recitò anche nello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca, con protagonista Rita Pavone, andato in onda in otto puntate nel 1964-65 e replicato negli anni successivi.
Partecipò anche a numerosi programmi radiofonici dell'emittente locale Radio Roma, come Radio Campidoglio e Campo de' Fiori.
Morì nella città natale, a ottantadue anni, la vigilia dell'epifania del 1976. Il 28 dicembre 1975 aveva recitato per l'ultima volta in La scoperta dell'America di Alberto Retti, al fianco di Nella Gambini.[6]
Checco Durante è sepolto presso il cimitero del Verano di Roma, assieme alla moglie, al genero e alle figlie scomparse entrambe nel 2014.[7]
Come Ettore Petrolini e Gino Cervi, fu iniziato alla Massoneria[8].
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.