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unità speciale della Guardia di Finanza Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Reparti AntiTerrorismo – Pronto Impiego (in acronimo ATPI) sono definiti delle unità operative con compiti speciali della Guardia di Finanza. Sono noti come "Baschi Verdi". I loro compiti principali sono: l'attività antiterrorismo e la vigilanza degli obiettivi sensibili, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, il controllo del territorio, la protezione di personalità a rischio. Compito altrettanto importante è il supporto alle unità territoriali e/o specializzate, durante operazioni ad alto rischio, come cattura di latitanti e operazioni in aree criminali.
ATPI Antiterrorismo – pronto impiego | |
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FALCO, simbolo dell'ATPI | |
Descrizione generale | |
Attiva | formalmente dal 1983 erede SVATPI (1975) |
Nazione | Italia |
Tipo | Unità speciale antiterrorismo della Guardia di Finanza |
Ruolo | Antiterrorismo nazionale Pubblica sicurezza Ordine pubblico controllo antisommossa |
Soprannome | Baschi verdi |
Patrono | San Matteo, protettore della Guardia di Finanza |
Motto | "Nihil difficile volenti" ("nulla è arduo per colui che vuole") |
Parte di | |
Simboli | |
Simbolo | Falco |
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Nel 1972 fu costituita una "Compagnia Speciale di Sicurezza” per la protezione di Banca d'Italia e ministero del tesoro, e nel 1974 il Reparto Scorta Valori. Con il 1º corso di “Pronto Impiego”, che si tenne a Portoferraio nel 1975, nacque il “Plotone di Pronto Impiego”, anche definito “contingente antiterrorismo”.
Dalle 5 Sezioni Vigilanza e Scorta Valori presso la Banca d'Italia e di 3 compagnie (Roma, Napoli e Loreto), fu creato nel 1977 il personale SVATPI (Scorta Valori Antiterrorismo Pronto Impiego), 700 unità per il contrasto alle azioni delle Brigate Rosse ai danni dei furgoni porta valori della Banca d'Italia. Gli SVATPI saranno in seguito impiegati quali nuclei scorta per diverse personalità di spicco, tra le quali l'allora Ministro delle Finanze Filippo Maria Pandolfi (il quale, secondo confessioni giunte da un terrorista, sarebbe stato al centro di un piano di rapimento fallito proprio a causa della presenza degli operatori)[senza fonte]. I Corsi S.V.A.T.-P.I. sono stati complessivamente 16, di cui l'ultimo nell'estate del 1981.
Con il passaggio nel 1982 del servizio di vigilanza e scorta valori della Banca d’Italia all’Arma dei Carabinieri, il reparto è stato ridefinito "Antiterrorismo e Pronto Impiego" (AT-P.I.) nel 1983, durante i cosiddetti "anni di piombo".
Dal 1º gennaio 2019, con la riforma dei reparti territoriali della Guardia di Finanza, disposta dal comando generale, le compagnie AT-P.I. sono inserite nei quadri dei gruppi provinciali della G.d.F.
È specializzato nell'attività antiterrorismo, con la vigilanza degli aeroporti, dei porti e degli obiettivi considerati sensibili. Opera inoltre nel contrasto ai traffici illeciti, con specifico riguardo all'area della criminalità organizzata, del contrabbando, degli stupefacenti, delle armi e dell'immigrazione clandestina [1].
Il Gruppo Pronto Impiego è impiegato anche quale reparto mobile a supporto alle operazioni dei reparti territoriali, dispiegando ad esempio squadre di tiratori scelti nel corso di operazioni volte al sequestro di sostanze stupefacenti, o nuclei tattici per compiti ad elevato rischio. Concorre al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica con le altre Forze di Polizia: le compagnie che compongono il reparto possono inoltre essere dispiegate quali unità antisommossa in gravi situazioni di minaccia per l'ordine pubblico. Il personale dell'AT-P.I. viene inoltre impiegato nel servizio scorta per il Ministro dell'Economia e per altre personalità per le quali è prevista la tutela.
L'AT-P.I. è addestrato anche nella liberazione di ostaggi e può essere impiegato nelle missioni internazionali di pace.
L'AT-P.I. è articolato in Gruppi Pronto impiego e Compagnie Pronto impiego. A loro volta articolati in Sezioni, composte da Squadre Operative AT-P.I. costituite da 7/9 elementi (anche se la consistenza di queste ultime può variare a seconda delle esigenze operative cui far fronte). Le aliquote di tiratori scelti sono invece presenti solo in alcuni reparti e prevalentemente nelle grandi città (nonché impiegate quasi esclusivamente in ambito aeroportuale). L'AT-P.I. può essere inquadrato anche in sezioni di 50 elementi, a loro volta divisi in squadre da 10 elementi, con a capo di solito un Maresciallo.
La formazione dei "Baschi Verdi" avviene dal 1996 presso la Scuola addestramento di specializzazione del Corpo di Orvieto.[2] già Compagnia Corsi di Specializzazione, "CCS" istituita presso la Sede della Legione Allievi Finanzieri alle dipendenze del II Battaglione Allievi Finanzieri. Il 1996 fu l'anno in cui la CCS venne temporaneamente trasferita presso la sede del Battaglione Allievi Finanzieri di Mondovì ove fu pianificato e portato a termine forse il primo Corso di Specializzazione per numero di militari partecipanti. Precedentemente i militari della Guardia di Finanza, nei ruoli Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri, acquisiscono la qualifica "ATPI" dopo aver frequentato e superato un apposito corso di specializzazione.
Attualmente la GdF emana appositi bandi d'arruolamento per l'esterno, riservati specificatamente per l'ATPI[3].
I militari impegnati nell'attività Didattico Addestrativa AT-P.I. vengono duramente addestrati all'utilizzo delle tecniche di polizia necessarie a fronteggiare situazioni gravi di ordine pubblico, scorta e tutela di personalità a rischio, difesa personale, killing house, Inoltre vengono insegnate tecniche di verbalizzazione di polizia (polizia giudiziaria ed amministrativa, in genere), e tecniche di tiro di polizia con armi di vario tipo.
Tecniche insegnate:
Vista la delicatezza dei compiti che sarà chiamato a svolgere, un militare dell'AT-P.I. necessita di continue attività di addestramento e/o aggiornamento.
Il personale, al termine dell'addestramento specifico, è chiamato a svolgere attività di servizio prioritariamente orientate nel settore della Polizia Giudiziaria e della Polizia di sicurezza, oltre agli specifici compiti di Polizia Economico - Finanziaria comuni a tutti gli appartenenti al Corpo.
L'armamento individuale di un operatore AT-P.I. consiste della pistola d'ordinanza Beretta 92 FS.
Ogni squadra ha poi a disposizione:
Nell'armeria dell'unità trovano spazio anche alcune pistole mitragliatrici Heckler & Koch MP5, le quali possono esser caricate con palla frangibile e/o a bassa velocità, per eventuali interventi in spazi ristretti (quali gli aeromobili), dove può essere elevata la presenza di ostaggi. Tra i fucili di precisione impiegati dal reparto, troviamo il Sako TRG e l'Heckler & Koch PSG1.
Per ciò che concerne i servizi di ordine pubblico, il reparto fa uso del consueto equipaggiamento operativo, il quale comprende caschi, scudi e sfollagente.
Tra gli automezzi in dotazione figurano le Alfa Romeo Giulia in versione 2.0 turbo benzina 200 cv, le Alfa Romeo 159 in versione 1.750 TBi (turbo benzina) da 200 cv e le Alfa Romeo Giulietta in versione sia 2.0 JTDm che 1.6 JTDm (entrambe turbo diesel), usate perlopiù come auto da inseguimento; l'AT-P.I. ha poi in dotazione le Fiat Bravo 1.6 Multijet (turbo diesel), furgoni blindati Iveco Daily III per i servizi di ordine pubblico e fuoristrada blindati quali Mitsubishi Pajero 3.2 glx (diesel).
Ad aprile 2019 la Guardia di Finanza introduce due esemplari del Peugeot 3008 per i comandi AT-P.I. di Milano e Roma, di cui uno per il controllo del territorio in materia economico-fiscale, e l'altro per l'ordine pubblico. Per l'espletamento dei suddetti servizi la prima versione presenta uno scrittoio in materiale plastico ricavato nella cappelliera posteriore ed un organizzatore del vano bagagli per dotazioni operative, mentre la seconda dispone di un sistema di ritenuta per il trasporto di caschi e scudi; infine, entrambe le versioni sono dotate dei vari dispositivi normalmente utilizzati sui veicoli di polizia, come lampeggianti, faro brandeggiabile, supporti per il porto della Beretta M12 e blindatura[4].
L'A.T.P.I. è stato impiegato in Albania quale protezione per i reparti di mare della Guardia di Finanza dispiegati nell'ambito della missione CAM-SEA. Nel periodo del Governo Amato, straordinariamente, l'unità era stata assegnata quale scorta per il Presidente del Consiglio, sotto specifica richiesta dello stesso (un decreto del Ministero dell'Interno prevede che questa sia affidata al NOCS o al GIS).
Importanti anche i dispiegamenti operativi all'estero, quali quello sul Danubio (come squadra di sicurezza delle unità navali della GdF), con il contingente italiano in Kosovo, e infine in Afghanistan dove con la Task Force "Grifo" gli operatori dei Baschi Verdi, congiuntamente a finanzieri specializzati in operazioni doganali, hanno addestrato la polizia doganale afgana per migliorarne le capacità di controllo delle frontiere e per affinarne le tecniche di contrasto all'evasione dei tributi doganali.
In ultimo, non si può dimenticare il tributo di sangue pagato dall'A.T.P.I. in varie località d'Italia: a Brindisi (vicebrigadiere Alberto De Falco e il finanziere scelto Antonio Sottile)[16]), a Brandizzo (App. Francesco Salerno - Brandizzo (TO) 04-11-2005[17]), a Frosinone (brigadiere Domenico Stanisci)[18], ad Carovigno (finanziere scelto Fabio Perissinotto)[19], a Palermo il Fin. Pasquale Gagliardo, rimasto gravemente ferito e successivamente premiato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte con la medaglia di bronzo al valore della Guardia di Finanza[20][21].
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