attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano (1927-1991) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Franco Latini (Pomezia, 12 settembre 1927 – Roma, 2 febbraio 1991) è stato un doppiatore, direttore del doppiaggio e attore italiano, particolarmente attivo nel doppiaggio di numerosi e celebri personaggi dei cartoni animati[1].
Iniziò l'attività nel mondo dello spettacolo nei primi anni cinquanta, come cantante nei locali notturni, dove fu notato da Nino Meloni, che lo volle con sé nella compagnia del Teatro Comico Musicale di Radio Roma, acquisendo conseguentemente notorietà nelle riviste e nei programmi di intrattenimento.[1] Recitò in teatro con Antonella Steni ed Elio Pandolfi[1] e fra gli anni cinquanta e settanta prese anche parte a pellicole di non eccelso rilievo, per lo più in ruoli minori; in una fra queste, Mondo pazzo... gente matta! del 1965, figura invero fra i protagonisti accanto a Silvana Pampanini.
È stato la voce di tanti personaggi del mondo dell'animazione: dagli anni sessanta agli anni ottanta ha infatti doppiato gran parte dei ruoli nelle edizioni italiane dei cortometraggi Looney Tunes e Merrie Melodies, inoltre ha prestato la voce a Paperino, Tom in Tom & Jerry, Barney Rubble de Gli antenati / Flintstones, Top Cat, Napo orso capo, nonché vari personaggi, fra cui Skeletor, nella prima serie di He-Man e i dominatori dell'universo, e molti altri. Ebbe anche modo di lavorare per la serie I cuccioli delle Fiabe sonore, dove prestò la voce al perfido gatto.
Tra il 1968 e il 1970 doppiò Stan Laurel in tutti i cortometraggi di Stanlio e Ollio, in coppia con Carlo Croccolo, voce di Oliver Hardy. Nel 1973 diede la voce al personaggio del Gatto Briscolone, presente nella trasmissione Anteprima Canzonissima, della quale eseguiva anche la sigla iniziale.
Nel 1974, insieme a Giampiero Scalamogna (in arte Gepy & Gepy), Antonello Venditti e Sergio Bardotti, fu accreditato come coautore dell'inno Roma (non si discute, si ama), poi divenuto noto tra i tifosi romanisti come Roma, Roma, Roma e inserito nel 2017 fra gli inni calcistici più belli di sempre dalla rivista France Football, al secondo posto dopo You'll Never Walk Alone del Liverpool.[2] Secondo Scalamogna, tuttavia, Latini non diede un contributo significativo alla composizione del brano, limitandosi a partecipare all'incisione, ma in quanto tifoso accanito della squadra ebbe piacere a firmarlo insieme agli altri.[2]
Negli anni ottanta Franco Latini fondò una propria società di doppiaggio, la Effe Elle Due. La società curò soprattutto il doppiaggio di cortometraggi, film e speciali televisivi sui Looney Tunes. I lavori della Effe Elle Due erano solitamente diretti dallo stesso Latini, che in molti casi era fra gli interpreti principali e nei cartoni animati ricopriva spesso anche più ruoli contemporaneamente, soprattutto da quando nel 1981 aveva perso una gamba in un incidente, il che lo aveva spinto a dedicarsi esclusivamente al doppiaggio.[1]
È morto per un ictus al Policlinico Agostino Gemelli il 2 febbraio 1991, all'età di 63 anni.[1] È sepolto a Roma nel cimitero del Verano.
Dal 2002 al 2004, nella sezione "Le voci di Cartoonia" del Festival del doppiaggio Voci nell'Ombra, è stata assegnata una targa col suo nome a un doppiatore italiano che si era distinto nel campo dell'intrattenimento per bambini e ragazzi.[3] I vincitori furono, nell'ordine, Carlo Bonomi,[4] Vittorio Stagni[5] e Roberto Del Giudice.[6]
Franco Latini ha avuto tre figli, tutti doppiatori: Laura e Ilaria Latini, nate dalla relazione con la dialoghista Maria Pinto (molto attiva per la Effe Elle Due, la maggior parte dei corti dei Looney Tunes vennero adattati da lei) e Fabrizio Vidale, nato dalla relazione con l'attrice e doppiatrice Piera Vidale.
Ilaria Latini lavorò con il padre doppiando, tra tanti personaggi, Titti dei Looney Tunes (di cui è la voce italiana ancora oggi), mentre Fabrizio, tra gli altri, doppiò Speedy Gonzales dopo la morte del padre, dal 1996 al 2006. Laura Latini fu invece la voce, a fianco al padre, del topino Pixie in Pixie e Dixie, dove Franco Latini doppiava Jinksi (Mr. Jinks).
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