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club calcistico italiano di Castrovillari (CS) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'A.S.D. Castrovillari Calcio, o più semplicemente Castrovillari, è una società calcistica italiana con sede a Castrovillari, in provincia di Cosenza. Milita nel campionato di Eccellenza, il quinto livello del campionato italiano di calcio.
ASD Castrovillari Calcio Calcio | |
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Rossoneri, Lupi del Pollino | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Nero, rosso |
Simboli | Lupo |
Inno | Inno del Castrovillari |
Dati societari | |
Città | Castrovillari |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Eccellenza |
Fondazione | 1921 |
Rifondazione | 2003 |
Presidente | Nicola Mazzuca |
Allenatore | Davide Boncore |
Stadio | Stadio Mimmo Rende (2 800 posti) |
Sito web | www.asdcastrovillari.it |
Palmarès | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Fu fondata nel 1921. I colori sociali sono il rosso e il nero.
La Polisportiva Castrovillari (comprendeva calcio, ciclismo, pugilato e scherma) venne fondata il 6 marzo 1921 su iniziativa dei fratelli Carlos e Luigi Filpo che tornati in Italia dall’Argentina formarono la prima squadra di calcio . La notizia apparve sulle pagine del giornale locale "La Vedetta".[1] Il primo presidente fu il Col. Felice Bruno Pellegrini il primo allenatore Luigi Filpo e proprio sotto le direttive del col.Pellegrini venne creato il primo campo da gioco della città del Pollino, un terreno ricavato dall'abbattimento delle Casermette, opere militari edificate nei primi anni dieci.[1] In occasione della nascita del sodalizio fu organizzato un torneo al quale presero parte la Fortitudo e la XIX Fanteria di Cosenza e Fanteria Potenza. Successivamente l'attività sportiva si limitò ad incontri amichevoli con rappresentative locali per poi affrontare, sempre in amichevole, l'A.C. Pepe di Milano, impegnata in una tournée nel Sud Italia. All'evento assistettero circa duemila spettatori.[1]
Nel 1934 la società fu riorganizzata sotto il controllo del commissario straordinario Antonio De Biase, che un anno più tardi cedette il testimone a Francesco Galizia.[1] Nel 1943 i campionati furono interrotti a causa degli eventi bellici correlati alla Seconda Guerra Mondiale. L'attività riprese due anni più tardi grazie all'ausilio di Francesco Laudadio, Luigi Marini e Ninì Murino.[2] Il Castrovillari s'iscrisse dunque al suo primo campionato ufficiale, la Prima Divisione Calabria 1945-1946, organizzato su base regionale. Tuttavia, l'euforia fu turbata da un evento funesto. Durante il viaggio verso la città del Pollino, l'autocarro che trasportava il Crotone si ribaltò provocando la morte di Ezio Scida, capitano dei pitagorici. In segno di lutto e di solidarietà la squadra del Castrovillari decise di rinunciare a disputare la partita e i suoi tifosi decisero di pagare di tasca propria i funerali del calciatore.[2]
Nel 1948 venne aggiunto "Libertas" alla tradizionale denominazione.[2] In campionato il Castrovillari vinse il girone A calabrese, tuttavia venne sconfitto agli spareggi per accedere al campionato interregionale di Promozione dal Roccella, vincitore del girone B. Gli ionici per problemi economici dovettero rinunciare all'iscrizione al torneo, venne dunque invitato per meriti sportivi il Castrovillari che tuttavia declinò, per le stesse circostanze, rimanendo nei livelli regionali.[2]
La società fu rilevata da Fausto D'Atri (che rimase in carica per un decennio) dopo un periodo di crisi. Nel campionato regionale di Prima Divisione 1951-1952 la squadra, sotto la guida di Remo Frigerio, arriva terza, conquistando l'accesso al campionato di Promozione.[3] Venne allestita dunque una squadra di livello. Fra i vari acquisti spiccava il nome di Alfredo Diotalevi, vincitore della Coppa Italia 1940-1941 col Venezia.[3] Il campionato venne concluso in quarta posizione. Il Castrovillari rimarrà in Promozione per altre quattro stagioni disputando sempre discreti tornei. Il campionato 1954-1955 viene caratterizzato dalla comminazione di alcuni punti di penalizzazione a causa dell'utilizzo irregolare di un calciatore e per alcuni incidenti causati dal pubblico nelle gare contro il Tropea e il Nicastro, i quali portarono, fra l'altro, alla squalifica del terreno di gioco casalingo per tre turni.[3]
Nel torneo 1955-1956 il Castrovillari allenato da Dario Gay sfiora la vittoria del campionato, sfumata solamente all'ultima giornata a causa della sconfitta contro la Taurianovese, diretta avversaria.[3] La promozione arriverà comunque al termine del successivo torneo, concluso in testa alla classifica a pari punti con la Palmese. Decisivo ai fini del verdetto fu lo spareggio giocato fra le due formazioni allo stadio "Militare" di Catanzaro che vide prevalere i rossoneri col punteggio di 2-1 (reti di Castellano e Tarantino).[3] Nel primo campionato interregionale disputato nella propria storia, il Castrovillari allenato dall'ungherese Mihály Vörös ottenne una tranquilla salvezza classificandosi nono. Nel torneo successivo arrivò invece la retrocessione, anche a causa di una crisi che coinvolse l'intera compagine societaria e che portò alla guida della stessa Francesco Muraca.[3]
La possibilità concreta di un ritorno nei campionati interregionali si ripresentò nella stagione 1963-1964: il Castrovillari, allenato da Politzer prima e da Terzulli poi (a causa della prematura scomparsa del tecnico ungherese) giunse in testa alla classifica a pari punti con l'Morrone Cosenza e il Trebisacce venne estromesso dagli spareggi a causa di un illecito che coinvolse la Rossanese.[4] Nel campionato successivo venne nuovamente condotto un torneo di vertice e per decretare la formazione promossa in IV Serie fu necessario uno spareggio fra le prime due dei rispettivi gironi, dunque Castrovillari e Palmese. All'andata prevalsero i cosentini (1-0), al ritorno i reggini (2-0). La gara decisiva sul neutro di Nicastro fu vinto dalla Palmese (3-2) e fu caratterizzato da violenti incidenti fra le due tifoserie.[4]
La promozione arrivò al termine del campionato 1967-1968. Dopo un altro primo posto e dopo lo spareggio perso con la Bagnarese (capolista del girone B), a causa del sorteggio sfavorevole dopo una vittoria per parte nel doppio confronto, il Castrovillari venne comunque ammesso al successivo campionato di Serie D.[4]
Dopo lunga militanza in Serie D / Interregionale, nella stagione 1993-94 il Castrovillari, sotto la presidenza di Agostino Caligiuri, fu promosso in serie C2 vincendo il girone I del CND davanti a due squadre che all'epoca vantavano precedenti in serie A, il Catania e il Messina.
La stagione 1994-95 fu la prima di sette consecutive tra i professionisti di C2, periodo che vide il suo culmine nel sesto posto finale nel campionato 1995-96.
L'estate del 1997 è caratterizzata da una campagna-acquisti che vede l'arrivo dalla Serie B di Luigi De Rosa e Luigi Marulla. I Lupi del Pollino retrocedono in Serie D al termine della stagione 2000-01 arrivando all'ultimo posto del girone C con 27 punti totalizzati in 34 partite. Il campionato 2001-02 li vede partecipare al girone I di Serie D, in cui si piazzano al quinto posto dopo aver inseguito da vicino per tutto il girone d'andata la vincitrice Ragusa (ancora non erano previsti i play-off).
Nella stagione successiva 2002-2003 partecipa ancora al campionato di Serie D girone I realizzando 41 punti e, costretta a disputare i play-out, raggiunge la salvezza dopo uno spareggio con il Delianuova. Nell'estate 2003 il Castrovillari cede il titolo sportivo al Cosenza, nel frattempo fallito. Una volta ricostituita la società, la squadra riparte dalla Promozione, e sotto la presidenza di Antonio Ioele riesce a scalare due categorie in due stagioni, tornando nel campionato di Serie D grazie al successo ottenuto nella stagione 2005-06 nella finale dei play-off contro la rappresentativa di Gragnano.
Nella stagione del ritorno in serie D 2006-07 il Castrovillari raggiunge il 6º posto mancando la zona play-off per un solo punto. Nel corso della stagione 2007-08 un cambio dei vertici societari vede l'arrivo del nuovo presidente Carlo Astorino. Il verdetto del campionato regala al Castrovillari la permanenza in serie D, grazie al successo nei play-out (1-1 in casa e 2-0 fuori) sulla Casertana. Dopo l'abbandono di Astorino la società è rilevata dall'imprenditore locale Mazzei.
La stagione 2008-09 si conclude con un 16º posto che porta il Castrovillari ai play-out. La squadra vince la finale contro la Puteolana.
Diversa la storia del campionato 2009-2010 che vede i Lupi del Pollino retrocedere in Eccellenza, al termine di una stagione tribolata dalle vicende societarie sfavorevoli.
Nell'agosto del 2010 viene costituita una nuova società da un gruppo di giovani imprenditori castrovillaresi; la squadra viene quindi iscritta al campionato di Eccellenza calabrese, nel quale milita fino al campionato 2015-2016, anno in cui conquista la promozione in Serie D.
Nel 2016-2017 si posiziona al 16º posto finale nel campionato di Serie D e, in seguito alla sconfitta nello spareggio play out contro la Sarnese, retrocede nuovamente in Eccellenza.
Nella stagione 2017-2018 si classifica terza nel girone calabrese di Eccellenza e si qualifica, per la quarta volta nella sua storia, agli spareggi nazionali, grazie a cui raggiunge la promozione battendo in finale l’Agropoli.
Al ritorno in Serie D 2018-2019, dopo un ottimo quinto posto finale, esce sconfitto al primo turno dei play off contro la Turris.
Nell’ultima stagione in Serie D 2019-2020, la squadra conclude anticipatamente la stagione per la pandemia Covid-19 al dodicesimo posto, salva.
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Castrovillari Calcio |
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Il primo terreno adibito a campo da calcio in città fu ricavato nel 1920, in seguito all'abbattimento delle "Casermette", opere militari edificate nel 1912.[8] Tale procedimento fu voluto dal Col. Felice Bruno Pellegrini - primo presidente dell'US Castrovillari - in modo da sopperire alla mancanza di terreni da gioco che comportava non poche difficoltà alle numerose società dedite al gioco del foot-ball sorte a Castrovillari nel primo dopoguerra.[1]
Negli anni settanta fu edificato il nuovo stadio, inglobato in un ampio centro polisportivo. La capienza definitiva è di circa 4 000 spettatori. Il terreno, inizialmente in terra battuta, fu convertito in erba negli anni novanta. Nello stesso periodo l'impianto fu intitolato a Mimmo Rende, storico dirigente della compagine calabrese.[9]
Il Castrovillari svolge le proprie sedute di allenamento sul terreno dello stadio Mimmo Rende.
Di seguito l'organigramma della società, rinnovato nel 2020.[10]
Di seguito la cronologia parziale degli sponsor tecnici e commerciali:[11]
Cronologia degli sponsor ufficiali
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Di seguito la cronologia degli allenatori e dei presidenti dall'anno della fondazione fino a oggi.[1][2][3][4][20][21][22][23][24][25]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
4º | Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | 23 | |
Serie D | 15 | 1968-1969 | 2023-2024 | ||
Serie C2 | 7 | 1994-1995 | 2000-2001 | ||
5º | Campionato Interregionale - 2ª Cat. | 1 | 1957-1958 | 18 | |
Campionato Interregionale | 9 | 1981-1982 | 1991-1992 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 2 | 1992-1993 | 1993-1994 | ||
Serie D | 6 | 2001-2002 | 2009-2010 |
La tifoseria dei lupi del Pollino è notoriamente conosciuta come una fra le più calde della Calabria.[32][33] Il movimento ultras arrivò a Castrovillari alla fine degli anni settanta col Commando Ultrà Corso Calabria.[34] Il gruppo si sciolse nel 1986 in seguito a scontri e incidenti in occasione di una partita contro il Rende.[34] Nell'ottobre del 1988 vennero fondati i gruppi delle Teste matte e degli Ultras Castro.[34][35] Storicamente, i gruppi organizzati prendevano posto nel settore gradinata.[35] Altri cartelli storici al seguito della compagine rossonera furono i Veterani, gli Arditi e i Tipi loschi, identificati da una matrice politica tipicamente destrosa.[36]
Al 2018, i gruppi ultras attivi sono le Teste matte Original fans 1988, gli Old Busted (che seguono la partita dal settore curva sud),[37] gli U.C. 11 (gruppo nato nel 2011, che prende posto in gradinata o nella tribuna coperta a seconda delle circostanze)[38] e il gruppo femminile Donne al seguito.[39]
Il Castrovillari può attingere anche da un bacino d'utenza composto dai centri del comprensorio, in particolare Civita, Frascineto, Morano Calabro, Saracena e Cassano all'Ionio.[40]
La tifoseria calabrese sostiene dei rapporti di amicizia con la tifoseria dell'Ebolitana e della Sarnese.[41] In passato ci fu un rapporto d'amicizia con la tifoseria corregionale del Catanzaro; i rapporti successivamente si incrinarono in seguito agli sfottò della tifoseria catanzarese nei confronti di Luigi Marulla, calciatore simbolo del sodalizio rossonero e del Cosenza, storica rivale dei catanzaresi.[42]
Le principali rivalità sono direttamente collegate alla maggiori piazze della Provincia,[34] in particolare Cosenza, Rende, Rossanese,[43] Trebisacce[44] e soprattutto Acri; rivalità quest'ultima caratterizzata da scontri e incidenti che hanno portato anche all'emissione di numerosi Daspo.[45][46] Sempre nei confini regionali, si segnala anche la forte rivalità con i tifosi della Vibonese.[47]
A livello nazionale sono pessimi invece i rapporti con la tifoseria della Battipagliese.
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