Shaunae Miller (Bahamas) difende il titolo conquistato quattro anni prima a Rio de Janeiro. Deve guardarsi dalla giamaicana Stephenie Ann McPherson, campionessa nazionale (49”61) e dalla sempreverde Allyson Felix, alla sua quinta olimpiade.
Tutte le migliori passano il primo turno. Le tre semifinali sono combattutissime: Marileidy Paulino (Rep. Dominicana) vince la prima sulla giamaicana Candice McLeod in 49”38 (record nazionale); nella seconda Shaunae Miller prevale in 49”60; Stephenie Ann McPherson vince la terza serie in 49”34 davanti ad Allyson Felix.
Il peggior tempo è 49”60: non accadeva dal 1988 (all'epoca si disputarono due serie, vinte in 49”11 e 49”33).
In finale l'alteta in corsia 7, la cubana Roxana Gomez, si ferma dopo 100 metri. La sua gara finisce per infortunio. In testa ai 200 metri è la McPherson (23”4). Poi parte l'allungo della Miller, che sopravanza tutte e si presenta da sola in testa all'inizio della retta finale (35”4). La cavalcata solitaria della bahamense è coronata dall'oro con il record nazionale (48”36). Seconda è Marileidy Paulino, che migliora il proprio record nazionale (49”20) dopo averlo già battuto in semifinale (49”38). Terza è Allyson Felix, felice per la sua decima medaglia olimpica[3].
Il 48”36 della vincitrice è la seconda miglior prestazione sulla distanza alle Olimpiadi, dopo il record olimpico di Marie-José Perec (48”25).
Batterie
Le prime tre atlete di ogni batteria (Q) e le successive sei più veloci (q) si qualificano alle semifinali.
L'atleta namibiana non può gareggiare in campo internazionale sulle distanze tra i 400 m e il Miglio per la normativa introdotta dalla Federazione mondiale nel 2019; ai Giochi si iscrive ai 200 metri piani.