On. Trombetta: Allora, se mi permettete, io sono l'On. Trombetta. Antonio: Trombetta? On. Trombetta: Sì. Antonio: Trombetta, Trombetta... questo nome non mi è nuovo. On. Trombetta: Be', l'avrete letto sul giornale. Antonio: Io ho conosciuto anche suo padre, sa? On. Trombetta: Sì? Antonio: Eh! On. Trombetta: Be', non mi stupisce, mio padre è talmente conosciuto. Antonio: Eh, chi è che non lo conosce quel Trombone di suo padre! Bravo! On. Trombetta: No, no, ma che Trombone! [...] Ma siete in equivoco! Avete detto Trombone! Antonio: Embè? On. Trombetta: Scusate, se io faccio Trombetta, è chiaro che anche mio padre faccia Trombetta. Antonio: Lo so, ma alle volte... On. Trombetta: Ma no, per carità, Trombetta è padre e Trombetta è figlio. Antonio: Be', a prescindere... On. Trombetta: Viceversa mia sorella... Antonio: Fa... fa Trombone!? On. Trombetta: Ecco, fa Trombone... no, no, [...] Mi avete fatto confondere! Antonio: Sua sorella fa Trombone! On. Trombetta: No, no, le garantisco che non fa Trombone.
On. Trombetta: Io sono l'onorevole Cosimo Trombetta! Toto: Chi è lei? On. Trombetta: L'onorevole! Toto: Ma chi? On. Trombetta: Io! Toto: Ma mi faccia il piacere!
Giardiniere: Vuole parlare col "sendaco"? Totò: Ma perché mi vuol far parlare col "sendaco" se io voglio parlare col sindaco!
Totò a colori puntava tutto sul colore, nel vestito o nel trucco ci voleva sempre qualcosa di rosso o di verde. (Isa Barzizza)