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film del 1970 diretto da Sergio Corbucci Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vamos a matar compañeros è un film del 1970, diretto da Sergio Corbucci. È un western all'italiana ambientato durante la rivoluzione messicana interpretato da Franco Nero, Tomas Milian, Jack Palance e Fernando Rey. Fu l'unico film in cui Nero e Milian recitarono insieme; Nero in seguito si lamentò del fatto che Corbucci si era concentrato troppo su Milian, e si rifiutò di recitare in Viva la muerte... tua! (1971) se Corbucci ne fosse stato il regista.[1] Il 31 agosto 2007 fu proiettato alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nell'ambito della retrospettiva dedicata ai western all'italiana.
Vamos a matar compañeros | |
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Franco Nero e Tomas Milian in una scena del film | |
Lingua originale | italiano, spagnolo |
Paese di produzione | Italia, Spagna, Germania Ovest |
Anno | 1970 |
Durata | 120 minuti |
Rapporto | 2.35:1 |
Genere | western, commedia |
Regia | Sergio Corbucci |
Soggetto | Sergio Corbucci |
Sceneggiatura | Arduino Maiuri, Massimo De Rita, Fritz Ebert, Sergio Corbucci |
Produttore | Antonio Morelli |
Produttore esecutivo | Antonio Morelli |
Casa di produzione | Tritone Cinematografica, Atlántida Films, Terra-Filmkunst |
Distribuzione in italiano | Titanus |
Fotografia | Alejandro Ulloa |
Montaggio | Eugenio Alabiso |
Musiche | Ennio Morricone (dirette da Bruno Nicolai) |
Scenografia | Adolfo Cofiño |
Costumi | Jürgen Henze |
Trucco | Giuseppe Capogrosso |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Durante la rivoluzione messicana, il lustrascarpe Modesto Servando Iruretagoyena, detto "El Basco", viene coinvolto in una rivolta rivoluzionaria a San Bernardino, uccidendo il generale dell'esercito che obbligava i cittadini a votare per Porfirio Díaz. In quel momento arriva il capo dei rivoluzionari, il generale Mongo, che nomina El Basco suo luogotenente. Mongo è però più interessato a guadagnare fortuna per sé stesso che per il suo paese, e intende farlo aprendo una cassaforte che si trova in città. Yodlaf Peterson, un mercenario svedese, arriva sul posto per vendere armi al generale Mongo, e quest'ultimo gli chiede di aprire la cassaforte. Tuttavia l'unico modo è usare la combinazione, conosciuta solo dal professor Vitaliano Xantos, a capo di una fazione rivoluzionaria di suoi studenti che si oppone alla violenza, che è detenuto in una prigione di Yuma dopo aver cercato finanziamenti dagli Stati Uniti e non avere accettato di dare loro in cambio il monopolio di tutta la ricchezza petrolifera del suo Paese.
El Basco su richiesta del generale Mongo viene inviato insieme allo svedese a liberare Xantos per ottenere da lui la combinazione della cassaforte. Lo svedese ed El Basco a inizio viaggio a cavallo incontrano dei soldati che tentano di fare a Basco una foto di riconoscimento in quanto privo di documenti. Tuttavia egli non conosce cosa sia la fotografia e scambia lo scatto per uno sparo. Di conseguenza reagisce uccidendo un soldato e lo svedese è costretto ad uccidere il resto dei soldati e fuggire perdendo il passaporto. Continuano il loro viaggio in treno ma esso è fermato da una rapina messa in atto da Lola e dal suo gruppo di xantisti che Basco e lo svedese avevano incontrato a San Bernardino e che avevano chiesto a Peterson di passare dalla loro parte, ma lui aveva rifiutato data la poca disponibilità economica dei xantisti. Tuttavia lo svedese riesce a fuggire mettendosi alla guida del treno lasciando tutti i passeggeri a terra e persino abbandonando Basco. Nel percorso però incontra John, un suo vecchio amico a cui fece perdere la mano a causa di un tradimento. John detto Mano di Legno fa pestare lo svedese e lo abbandona in punto di morte legato in piedi su una botte in posizione da impiccato lasciando di guardia il suo adorato falco. Basco però arriva successivamente, lo trova e si fa convincere a liberarlo. Dopo aver fatto tappa in un bordello gestito da una vecchia amica dello svedese, i due catturano Xantos al fine di riportarlo dal generale Mongo. Durante il viaggio incontrano un posto di blocco a una frontiera e si vestono da frati per cercare di aggirarlo. Tuttavia John interviene a smascherarli ma il trio riesce a fuggire.
Quando Basco si addormenta, Xantos e lo svedese lo abbandonano ma egli viene sorpreso e torturato da John. Il professore però convince lo svedese a salvarlo. I tre in seguito incontrano il falco di John e lo uccidono per evitare che riveli la loro posizione. Xantos poi mette i suoi rapitori uno contro l'altro e riesce a scappare mentre loro litigano, ma viene catturato da John. Il professore a questo punto gli confida che lo svedese e Basco hanno ucciso il suo adorato falco facendogli ulteriormente meditare vendetta. Tornati da Mongo, si accorgono che egli era solo interessato ai soldi e non alla rivoluzione. El Basco e Peterson fanno strage dei soldati del generale Mongo, il quale viene a sua volta ucciso dai xantisti. Purtroppo, la cassaforte della banca rivela contenere tutt'altro che denaro. Peterson, sta per abbandonare i rivoluzionari quando, El Basco si presenta per requisire le armi dello svedese in nome della rivoluzione. I due stanno per avere un duello, ma vengono interrotti da John che uccide il professor Xantos. Per salvare la propria vita e quella di Basco e Lola (di cui nel frattempo Basco si è innamorato) lo svedese è costretto a far saltare in aria le armi insieme a John che li minaccia. A questo punto lo svedese decide di andarsene. Ma proprio in quel momento poco lontano, scorge l'armata messicana inviata a reprimere la rivolta. Peterson allora cambia idea e si lancia al galoppo contro l'esercito, urlando "Vamos a matar, compañeros!".
Le date di uscita internazionali sono state:
Il film fu distribuito in VHS in Italia dalla Avo Film Edizioni nel 1995, mentre l'edizione DVD è stata distribuita nel novembre 2010 dalla Cecchi Gori Group, nella collana CineKult. Per il solo mercato giapponese fu rilasciato in laserdisc nel 1996, con audio italiano e sottotitoli in giapponese.
Il film fu un grande successo. Nel mercato italiano riuscì a superare il miliardo di lire, in parte grazie alla popolarità di Milian.[2] In Spagna il film incassò più di 45 milioni di pesetas.
Vamos a matar compañeros ricevette recensioni principalmente positive da parte della critica, ed è oggi uno degli spaghetti western più noti. Il film è stato paragonato a Il buono, il brutto, il cattivo (1966), in quanto intreccia i percorsi di alcuni personaggi nel mezzo di un conflitto, ma si svolge durante la rivoluzione messicana anziché durante la guerra di secessione americana.[3] A causa dell'ambientazione e dei personaggi di Nero e Milian, è simile anche al precedente Zapata western di Corbucci, Il mercenario, uscito due anni prima; Alejandro Ulloa fu direttore della fotografia per entrambi i film.
Paolo Mereghetti affermò che "la sceneggiatura copia da tutti. Ma la macchina spettacolare funziona, per quanto prevedibile", elogiando l'istrionismo di Milian e la regia di Corbucci.[2] Anche Il Morandini considera il film divertente, e sostiene che "Milian era di un'irresistibile simpatia".[4]
La colonna sonora del film è stata composta da Ennio Morricone ed eseguita dall'orchestra diretta da Bruno Nicolai. I cori sono eseguiti da I Cantori Moderni di Alessandroni.
L'album fu pubblicato dalla EMI General Music srl. L'intera colonna sonora fu ristampata dalla Screen Trax in CD nel 2000, con numero di catalogo CDST 327, e dalla GDM nel 2014, con numero di catalogo GDM 4330. Le due edizioni in CD contengono rispettivamente 20 e 24 tracce.[5]
Nel 1971 fu distribuito dalla casa discografica It anche un singolo in formato 7" contenente le prime due tracce dell'album, con numero di catalogo ZT 7009.[6]
Testi di Sergio Corbucci, musiche di Ennio Morricone; edizioni musicali EMI.
Durata totale: 61:27
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