Theater an der Wien
teatro d'opera di Vienna Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Theater an der Wien è un teatro d'opera di Vienna.
Theater an der Wien | |
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Theater an der Wien (Papagenotor in Millöckergasse) | |
Ubicazione | |
Stato | Austria |
Località | Vienna |
Dati tecnici | |
Tipo | Stile impero |
Fossa | presente |
Capienza | 1232 posti |
Realizzazione | |
Costruzione | 1801 |
Inaugurazione | 13 giugno 1801 |
Architetto | Franz Jäger |
Proprietario | Vereinigte Bühnen Wien |
Il teatro venne inaugurato nel 1801 ed era uno di quelli gestiti dall'impresario viennese Emanuel Schikaneder, che è più noto come librettista di Mozart nell'opera Il flauto magico (1791). La compagnia di Schikaneder aveva già operato con successo, da diversi anni, nel più piccolo (800 posti) Theater auf der Wieden, dove era avvenuta la prima de Il flauto magico. Schikaneder, le cui messe in scena erano note per enfatizzare lo spettacolo e le scene, era così pronto a spostarsi in un teatro più grande e moderno.[1]
Egli aveva ricevuto una autorizzazione imperiale ad edificare un nuovo teatro già nel 1786, ma soltanto nel 1798 riuscì nell'intento di costruire la nuova sala. L'edificio venne disegnato dall'architetto Franz Jäger in stile impero (esso è stato poi ridisegnato) e completato nel 1801. Venne descritto come "il più ricco di contenuti e uno dei più grandi teatri della sua epoca."[2].
Lo spettacolo inaugurale del nuovo teatro da 1.232 posti venne dato il 13 giugno 1801 con un prologo Thespis Traum di Anton Friedrich Fischer, scritto da Schikaneder, seguito dall'opera "Alexander" di Franz Teyber. Il nuovo teatro si dimostrò sensazionale. Adolf Bäurle, un critico locale, scrisse "se Schikaneder e la sua partner Zitterbarth avessero avuto l'idea ... di far pagare l'ingresso solo per ammirare le glorie del loro Theater an der Wien, essi sarebbero certamente stati in grado di incassare grandi somme di denaro senza dare uno spettacolo. "L'Allgemeine musikalische Zeitung la chiamò la "più confortevole e soddisfacente sala in tutta la Germania" (che significava, al momento, "tutti i paesi di lingua tedesca").[3]
Nel gennaio 1802 avviene la prima di Die Zauberflöte e in marzo di Lodoïska di Cherubini. Nel 1803 avvengono le prime assolute della Sinfonia n. 2 di Ludwig van Beethoven, del Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 e di Cristo sul Monte degli Ulivi, nel 1805 della Sinfonia n. 3 e di Fidelio, tutti dello stesso autore, e nel 1806 di Mirina, die Königin der Amazonen di Vojtech Matyáš Jírovec e del Concerto per violino e orchestra di Beethoven.
Nel 1807 il teatro venne preso in gestione da un gruppo di nobili con a capo il conte Ferdinánd Pálffy, che acquistò il teatro nel 1813. Durante il periodo della sua gestione, che durò fino al 1826, egli mise in scena opere, balletti e per la prima volta a Vienna, pantomima e varietà, perdendo molti soldi in elaborati spettacoli che lo costrinsero a vendere il teatro all'asta nel 1826.
Nel 1807 avviene la prima assoluta di Ida, die Büssende di Vojtech Matyáš Jírovec, nel 1808 il grande successo di Das Hausgesinde di Anton Friedrich Fischer e le prime assolute della Sinfonia n. 5, della Sinfonia n. 6, del Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 di Beethoven e della Fantasia corale e nel 1812 di Sappho von Mitilene di Johann Nepomuk Hummel.
Il 1º agosto 1814 Anton Wranitzky è stato nominato direttore artistico e musicale. Nel 1817, sotto la direzione artistica di Karl Friedrich Hensler, avvenne un concerto violinistico di Bernhard Molique, nel 1821 la prima dell'Armida di Gioachino Rossini, nel 1822 di L'italiana in Algeri ed Il barbiere di Siviglia e nel 1823 la prima assoluta di Rosamunde, Fürstin von Zypern di Franz Schubert. Dal 1827 il teatro fu diretto da Carl Carl, che lo gestì fino al 1845.[4][5]
Nel 1833 avviene la prima di Norma, nel 1846 il successo della prima assoluta di Der Waffenschmied di Albert Lortzing e della première di Dichter und Bauer di Franz von Suppé, nel 1847 di Ein ländliches Verlobungsfest in Schweden: nationelles Tongenmälde di Franz Berwald, di Das Mädchen vom Lande di Suppé e di Undine di Lortzing, nel 1848 di Martl oder Der Portiunculatag in Schnabelhausen di Suppé, nel 1849 di Des Teufels Brautfahrt oder Böser Feind und guter Freund, di Gervinus der Narr von Untersbeg oder Ein patriotischer Wunsch, di Unterthänig und unabhängig oder Vor und nach einem Jahre e di s'Alraundl di Suppé, nel 1850 di Der Dumme hat's Glück oder Tolle Streiche di Suppé, nel 1851 di Dame Valentine oder Frauenräuber und Wanderbursche di Suppé, nel 1852 di Der Tannenhäuser di Suppé, nel 1854 di Wo steckt der Teufel? di Suppé, nel 1855 di Ein Judas in Frack di Suppé e nel 1856 di Lord Byron di Suppé.
Nel 1860 avviene la prima assoluta dell'operetta Das Pensionat di Suppé, nel 1861 di Lohengrin di Richard Wagner, nel 1865 di La Belle Hélène, nel 1867 di Die Großherzogin von Gerolstein di Jacques Offenbach, nel 1871 di Tausend und eine Nacht di Johann Strauss II, di Drei Paar Schuhe di Karl Millöcker, di Ein Schatten di Friedrich von Flotow e Fantasio di Offenbach, nel 1872 di Ein nagender Wurm di Millöcker e di Der schwarze Korsar di Jacques Offenbach, nel 1873 di Abenteuer in Wien di Millöcker e di Der Karneval in Rom di Strauss jr, nel 1874 di Die Fledermaus di Strauss, nel 1875 di Cagliostro in Wien di Strauss, nel 1876 il successo di Joconde di Carl Zeller, nel 1878 le prime assolute di Das verwunschene Schloß di Millöcker e di Blindekuh di Strauss, nel 1879 di Gräfin Dubarry di Millöcker, nel 1880 di Das Spitzentuch der Königin di Strauss e di Apajune der Wassermann di Millöcker, nel 1881 di Jubelfest-Marsch di Strauss, nel 1883 Eine Nacht in Venedig, nel 1890 The Gondoliers, nel 1893 di Die verkaufte Braut (La sposa venduta), nel 1900 Brigitte ("Véronique") di André Messager, nel 1903 la trecentesima recita di Der Zigeunerbaron, nel 1905 il successo di Wiener Blut e nel 1924 il grande successo di Gräfin Mariza di Emmerich Kálmán diretta da Anton Paulik con Richard Waldemar.
Soltanto una parte dell'edificio originario è giunta ai nostri giorni: la Papagenotor (porta di "Papageno") è un memorial a Schikaneder, rappresentato nel ruolo di Papageno in Il flauto magico, un ruolo da lui scritto per se stesso. Egli è contornato dai tre genietti, caratteristi della stessa opera.
Quale teatro prominente in una città dalla grande vitalità artistica, il Theater an der Wien è stato sede di numerose prime esecuzioni e lo è ancora oggi. Fra queste si ricordano:
Il teatro ha avuto un'epoca d'oro durante la fioritura dell'operetta viennese. Dal 1945 al 1955, fu uno dei teatri temporanei della Wiener Staatsoper, il cui teatro venne distrutto dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. Il 6 ottobre 1945 va in scena Fidelio diretto da Josef Krips con Anton Dermota, nel 1946 Aida diretta da Krips con Giuseppe Taddei, nel 1947 Dantons Tod di Gottfried von Einem diretta da Ferenc Fricsay con Maria Cebotari, nel 1950 di Jeanne d'Arc au bûcher di Arthur Honegger diretta da Clemens Krauss con Julius Patzak, nel 1952 di Die Liebe der Danae di Richard Strauss diretta da Krauss con Patzak ed Esther Réthy, nel 1953 Der Prozess di von Einem con Max Lorenz e Lisa Della Casa e nel 1954 Penelope di Rolf Liebermann con Walter Berry e Lorenz.
Nel 1955 venne chiuso per motivi di sicurezza e rimase tale per molti anni, fino ai primi anni 1960, in quanto doveva essere trasformato in un parcheggio multipiano (la stessa cosa che accadde negli Stati Uniti con la Carnegie Hall). Il 30 maggio 1962 viene inaugurato con Die Zauberflöte diretta da Herbert von Karajan con Wilma Lipp, Graziella Sciutti, Fritz Wunderlich, Erich Kunz ed Eberhard Waechter.
Fortunatamente, nel 1962, venne trovato un nuovo ruolo per la sala che divenne luogo di spettacoli musicali contemporanei. Molti musical in lingua inglese ebbero la loro prima, nei paesi di lingua tedesca, al Theater an der Wien. Nel 1963 avviene la prima di My Fair Lady, nel 1968 di Hello, Dolly!, nel 1969 di Anatevka (Fiddler on the Roof, nel 1973 di Kiss Me, Kate, nel 1981 di Evita, nel 1983 di Cats con la coreografia di Gillian Lynne e nel 1988 di Il fantasma dell'Opera. Nel 1992, il musical Elisabeth (basato sulla storia della moglie di Francesco Giuseppe I d'Austria, Elisabetta di Baviera, nota anche come Sissi), vi ebbe la prima rappresentazione. Il musical Cats diretto da Lynne vi venne rappresentato con successo per sette anni.
Nonostante il repertorio fosse orientato su musical e operette, il teatro venne utilizzato, sporadicamente, anche per le opere, specialmente in occasione del Festival di Vienna ed alcune volte co-prodotte con la Wiener Staatsoper. Fra le più importanti si ricordano Lulu (1962; diretta da Karl Böhm, scene di Caspar Neher e protagonista Evelyn Lear)[6], Orfeo ed Euridice di Haydn (1967; diretta da Richard Bonynge, con Nicolai Gedda e Joan Sutherland)[7], Fidelio (1970; diretto da Leonard Bernstein, con Gwyneth Jones e James King)[8], Il ritorno d'Ulisse in patria (1971; diretto da Nikolaus Harnoncourt)[9], L'elisir d'amore (1973; diretto da Silvio Varviso, con Nicolai Gedda, Reri Grist e Eberhard Wächter e La Cenerentola (1973; diretta da Claudio Abbado con Teresa Berganza, Ugo Benelli, Paolo Montarsolo ed Enzo Dara)[10], Die Fledermaus (1975; diretto da Mstislav Rostropovich, con Wiesław Ochman, Reri Grist, Elizabeth Harwood e Waldemar Kmentt)[11], La clemenza di Tito (1976; diretta da Julius Rudel, con Werner Hollweg, la Berganza, Arleen Auger ed Edda Moser)[12], Lucio Silla (1981; diretta da Harnoncourt con Edita Gruberová e Frederica von Stade), Fierrabras (1988; diretta da Claudio Abbado, con Thomas Hampson, Karita Mattila e László Polgár)[13], Die Entführung aus dem Serail (1989; diretta da Harnoncourt)[14], Don Giovanni (1990; diretto da Abbado, con Ruggero Raimondi, Karita Mattila, Marie McLaughlin e Cheryl Studer)[15], Le nozze di Figaro (1991; diretto da Abbado, con Ruggero Raimondi, Marie McLaughlin e Cheryl Studer) e la prima mondiale di Die Wände di Adriana Hölszky (1995; diretta da Ulf Schirmer, )[16]. Fra il 1996 ed il 2002, Riccardo Muti ha diretto produzioni di Così fan tutte[17][18][19][20], Don Giovanni[21][22][23] e Le nozze di Figaro[24][25].
Nel 2006, in occasione del 250º anniversario della nascita di Mozart, il Theater an der Wien presentò una serie di opere più rappresentative del grande musicista. Questo comportò il suo utilizzo a tempo pieno per l'opera e le altre forme di musica classica sotto la direzione di Roland Geyer. La prima opera ad essere rappresentata fu Idomeneo con Neil Shicoff come protagonista e Peter Schneider sul podio. Altri membri del cast furono Angelika Kirchschlager, Genia Kühmeier e Barbara Frittoli.
Geyer disse di aver voluto "presentare registi all'avanguardia e interessanti produzioni"[26] e che le tre aree prese in esame erano l'opera barocca, l'opera contemporanea e Mozart.
La stagione teatrale era composta dal seguente cartellone:
Fra i cantanti: Marijana Mijanovic, Frederica von Stade, Olaf Bär, Patricia Petibon, Anatoli Kotscherga, Anja Silja, Diana Damrau, Plácido Domingo, Maria José Montiel, Andrea Rost, Christine Schäfer, David Daniels.
Il Theater an der Wien collabora frequentemente in co-produzioni con altri teatri d'opera, come la Washington Opera, la Los Angeles Opera, il Teatro Real di Madrid, De Nederlandse Opera di Amsterdam e la Sächsische Staatsoper di Dresda.
Nel 2013 verrà rappresentata la prima dell'opera A Harlot's Progress. Composta dal musicista giovane britannico Iain Bell, verrà cantata dal soprano tedesco Diana Damrau nella parte della protagonista.[27]
"Wien" è la forma tedesca di "Vienna" ma il "Wien" inserito nel nome del teatro si riferisce al nome del Wien (Wienfluss), che scorre di fronte al sito in cui sorge il teatro; "an der Wien" significa (sulla riva) del Wien. Al giorno d'oggi il fiume in questo punto non è più visibile, poiché scorre interrato sotto il Naschmarkt.
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