Tangeri
città in Marocco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Tangeri (pron. /ˈtanʤeri/[1]; in arabo طنجة?, Ṭanja; in berbero: ⵜⴰⵏⵊⴰ; in francese: Tanger; in spagnolo: Tánger) è una città portuale del Marocco settentrionale. Il suo nome deriverebbe da una corruzione del toponimo latino Tingis, di probabile origine berbera.
Tangeri città | |
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طنجة ⵜⴰⵏⵊⴰ | |
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | Marocco |
Regione | Tangeri-Tetouan-Al Hoceima |
Prefettura | Tangeri-Assila |
Amministrazione | |
Sindaco | Mounir Laymouri (PAM) dal 2021 |
Territorio | |
Coordinate | 35°46′N 5°48′W |
Altitudine | 56 m s.l.m. |
Superficie | 199,5 km² |
Abitanti | 1 150 030 (2021) |
Densità | 5 764,56 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 90000, 90010, 90020, 90030, 90040, 90050, 90060, 90070, 90080, 90090 e 90100 |
Prefisso | 5399 |
Fuso orario | UTC+0 |
ISO 3166-2 | MA-TNG |
Nome abitanti | tangerini o tingitani |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Posizionato di fronte allo Stretto di Gibilterra, il suo porto è il maggiore del paese e la sua attività è in forte espansione, a seguito della costruzione dell'infrastruttura portuale denominata Tangeri Med.
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Affiliazione storica di Tangeri
Impero portoghese 1471-1661
Regno d'Inghilterra 1661-1684
Sultanato del Marocco 1684-1912
Spagna 1912-1924
Zona internazionale di Tangeri 1924-1956
Marocco 1956-presente
Tangeri ha una storia antica e ricca, fu città fenicia, cartaginese, romana, e poi vandala, bizantina, araba, portoghese, spagnola e britannica.
La città fu conquistata dai Romani contro Cartagine nel 146 a.C., al termine dei conflitti che opposero le due grandi potenze mediterranee. Tangeri divenne colonia nel 38 a.C. durante il secondo triumvirato con il nome di Tingi. Dopo la conquista di Claudio divenne capitale della Mauretania Tingitana.
Nell'VIII secolo d.C. Tangeri divenne musulmana quando il governatore di Ifriqiya, Mūsà b. Nuṣayr, vi nominò come suo rappresentante il berbero Tāriq b. Ziyād.
Nell'area si insediarono poi comunità kharigite e lo Sharīf Idrīs b. ʿAbd Allāh vi fondò un Emirato sciita. Nel XV secolo i Portoghesi occuparono Ceuta (in arabo: Sebta) e nel 1471 Tangeri, dove rimasero fino al 1662, anno in cui gli Inglesi occuparono la città in quanto bene dotale di Caterina di Braganza, andata sposa a re Carlo II Stuart.[2]
Nel sultanato (1684-1912)
Nel XVII secolo si verificano tumulti ad opera della popolazione musulmana, guidati da al-Khadir Ghaylan dei Banu Jurfat. Solo nel 1684 però, con l'arrivo della dinastia alawita, Tangeri viene riconquistata dal sultanato marocchino, per opera del sultano Mawlāy Ismāʿīl (1672-1727).
Nel XIX secolo la città conobbe una crescente fortuna commerciale. Nel 1856 un Trattato anglo-marocchino vietò i monopoli di Stato che fino ad allora ne avevano frenato lo slancio economico e finanziario. La popolazione passò dai 5.000 abitanti degli inizi del secolo ai 20.000 del 1878, un quinto dei quali di religione ebraica. Giuseppe Garibaldi visse in esilio a Tangeri tra la fine del 1849 e la prima metà del 1850, a seguito della fallita impresa di dar vita alla Repubblica Romana.
La posizione geografica della città la rese centro di una rivalità diplomatica e commerciale tra le potenze europee tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.[3] All'inizio del XX secolo, la popolazione di Tangeri ammontava a 40.000 persone, di cui 20.000 musulmani, 10.000 ebrei e 9.000 europei (di cui 7.500 spagnoli).
Nel 1903-04 lo Sharīf Aḥmad al-Raysūnīi s'impadronì di alcuni cittadini occidentali e nel 1905 il Kaiser Guglielmo II inviò una piccola squadra navale, con l'incrociatore Panther, sbarcando le sue truppe per proteggere gli interessi tedeschi in città (la cosiddetta "crisi di Tangeri").
Spagna (1912-1923)
Nel 1912, con la soluzione della seconda crisi marocchina, fu stabilito che Tangeri fosse sottoposta a regime internazionale, ma prima di ciò fu sotto il governo della Spagna.
Città internazionale (1923-1956)
L'effettiva applicazione della Zona internazionale di Tangeri iniziò peraltro solo nel 1923 (Protocollo di Tangeri), e durò fino all'indipendenza del Marocco nel 1956. Esso comportava per Tangeri la neutralità politica e militare, la totale libertà di impresa e l'amministrazione internazionale sotto il governo di una commissione internazionale composta da Francia, Gran Bretagna e Spagna, cui si aggiunsero tra il 1928 e il 1929 anche l'Italia, il Portogallo il Belgio, i Paesi Bassi, la Svezia e gli Stati Uniti[4].
Il 4 novembre 1940, dopo aver attraversato lo stretto di Gibilterra, braccati da due cacciatorpediniere del Regno Unito, trovarono rifugio nel porto di Tangeri i due sommergibili italiani Michele Bianchi e Benedetto Brin[5]. Già territorio internazionale, tre mesi prima Tangeri era stata occupata dall'esercito spagnolo[5]. Tornò allo status di città internazionale nell'ottobre 1945. In tutto questo periodo l'economia crebbe vertiginosamente e Tangeri contava nel 1950 migliaia di società anonime e 85 banche, impegnate nel commercio e negli affari finanziari, mentre la popolazione si quadruplicava e gli europei (specialmente spagnoli) diventavano circa 31.000, a fronte di 40.000 musulmani e 15.000 ebrei.[6]
Il ritorno nel Marocco (1956-presente)
Nell'ottobre 1956 viene dichiarato il ritorno della città al Marocco, qualche mese prima diventato regno indipendente, che avviene definitivamente il 18 aprile 1960, quando le truppe marocchine entrano in città.
Geografia fisica
Territorio
Clima
Tangeri (1961-1990)[7] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 16,2 | 16,8 | 17,9 | 19,2 | 21,9 | 24,9 | 28,3 | 28,6 | 27,3 | 23,7 | 19,6 | 17,0 | 16,7 | 19,7 | 27,3 | 23,5 | 21,8 |
T. min. media (°C) | 8,4 | 8,8 | 10,1 | 11,2 | 13,4 | 16,2 | 18,7 | 19,1 | 18,3 | 15,6 | 12,2 | 9,5 | 8,9 | 11,6 | 18,0 | 15,4 | 13,5 |
Precipitazioni (mm) | 103,5 | 98,7 | 71,8 | 62,2 | 37,3 | 13,9 | 2,1 | 2,5 | 14,9 | 65,1 | 134,6 | 129,3 | 331,5 | 171,3 | 18,5 | 214,6 | 735,9 |
Giorni di pioggia | 11,2 | 11,4 | 10,1 | 9,3 | 6,1 | 3,7 | 0,8 | 0,8 | 3,1 | 8,0 | 11,1 | 12,0 | 34,6 | 25,5 | 5,3 | 22,2 | 87,6 |
Ore di soleggiamento mensili | 170,5 | 169,5 | 232,5 | 252,0 | 297,6 | 306,0 | 344,1 | 331,7 | 276,0 | 238,7 | 180,0 | 167,4 | 507,4 | 782,1 | 981,8 | 694,7 | 2 966,0 |
Monumenti e luoghi d'interesse
- Dar el Makhzen
- Petit Socco
- Grand Socco
- Rue Es-Siaghine
Edifici religiosi
- Grande Moschea di Tangeri
- Moschea Sidi Bou Abib
- Chiesa Anglicana di Sant'Andrea
- Chiesa dell'Immacolata Concezione
- Cattedrale di Nostra Signora dell'Assunzione
Musei
- Museo delle arti e delle antichità marocchine
- Museo dell'Ambasciata americana
- Museo di Arte Contemporanea
- Musée de Carmen-Macein
- Fondation Lorin
Infrastrutture e trasporti
La città è servita via terra dalla stazione di Tangeri-Ville, mentre via mare dal porto di Tangeri Med e per via aerea dall'Aeroporto di Tangeri-Ibn Battuta.
Amministrazione
Gemellaggi
Tangeri è gemellata con:
Panorama
Galleria d'immagini
- Interno del museo dell'Ambasciata americana
- Interno del museo dell'Ambasciata americana
- Cimitero ebraico
- Commercio di spezie
- Cinema Rif in Tangeri con la dedica alle vittime del terremoto dell'8 settembre 2023
- Una vista panoramica della città
Tangeri nella letteratura
- (FR) Tahar Ben Jelloun, Jour de silence à Tanger
- (FR) Mohamed Choukri, Le pain nu
- (EN) William S. Burroughs, Naked Lunch
- (EN) William S. Burroughs, Interzone (visione fittizia di Tangeri).
- (EN) Alec Waugh, The Loom of Youth, novella autobiografica
- (EN) Francis Van Wyck Mason, Two Tickets to Tangier,
- (EN) Modesty Blaise, striscia a fumetti.
- (EN) Frank G. Carpenter, Carpenter's World Travels: From Tangier to Tripoli, guida turística (1927).
- (EN) Paul Bowles, The Sheltering Sky (Il tè nel deserto), romanzo, 1949; Let It Come Down, novella ambientata nel periodo in cui Tangeri era città internazionale (1952)
- (ES) Ángel Vázquez, La vida perra de Juanita Narboni, 1982.
- (ES) Domingo Badía y Leblich (alias Ali Bey al-Abbasi), Viajes por Marruecos, descrive Tangeri all'inizio del XIX secolo.
- (ES) Paulo Coelho, El Alquimista
- (ES) Robert Wilson, El ciego de Sevilla
- (ES) Ramón Buenaventura, El año que viene en Tánger, novella, 1998.
- (ES) Leopoldo Ceballos, Historia de Tánger,
- (ES) Rocío Rojas Marcos, Tánger. La Ciudad Internacional, 2009.
- (ES) María Dueñas, El tiempo entre costuras, novella, 2009.
- (ES) Oliverio Girondo, Tánger in Calcomanías, 1925.
- (ES) Jorge Luis Borges, El Inmortal, nel libro El Aleph, 1949
- Carlos Varo, Rosa Mystica
- Carlo Parri, Rosario Greco o della normalità, 2012
- (IT) Vittorio Bodini, I misteri di Tangeri, Gazzetta del Mezzogiorno, n°298 del 28/10/1951, pag.3
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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