Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Stachydeae (Dumort., 1827) è una tribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae (ordine delle Lamiales).[1]
Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo: Stachys L. la cui etimologia deriva dalla parola greca: "staxuj" ( = spiga) e fa riferimento all'infiorescenza di alcune specie di questo gruppo. Questo nome è stato usato per primo da Dioscoride (Anazarbe, 40 circa – 90 circa), medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone,[2][3][4]
Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878) nella pubblicazione "Florula belgica, opera majoris prodromus - 44." del 1827.[5][6]
La distribuzione delle pante di questa tribù è eurasiatica con habitat molto vari (temperato, alpino, foreste umide, zone secche principalmente costiere, pendii rocciosi e aree sabbiose desertiche).
La famiglia di appartenenza della tribù (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie[7], ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie; la tribù Stachydeae appartiene alla sottofamiglia Lamioideae.[1]
La tribù Stachydeae è considerata monofiletica, ed è la più numerosa della sottofamiglia Lamioideae (e forse di tutta la famiglia). All'interno della sottofamiglia occupa una posizione abbastanza centrale. All'interno della tribù il genere monotipo Melittis è "gruppo fratello" del resto dei generi. I dati molecolari supportano l'inclusione di questo genere in Stachydeae anche se da un punto di vista morfologico l'erba perenne Melittis melissophyllum si distingue dalle altre specie per la grandezza dei fiori, per il calice diviso distintamente in due labbra e con il labbro superiore intero o irregolarmente dentato. Il resto della tribù è diviso in due grandi cladi ben supportati: clade "A" con i generi Stachys, Suzukia, Haplostachys, Haplostachys e Stenogyne; e il clade "B" con i generi Stachys, Sideritis, Prasium , Phlomidoschema, Chamaesphacos, Thuspeinanta e Hypogomphia. Dalle analisi il genere cosmopolita Stachys risulta un gruppo innaturale e non omogeneo. Al suo interno sono nidificati diversi gruppi (Sideritis, Prasium , Phlomidoschema e altri ancora). Anche il genere Sideritis, pur essendo tutto contenuto nel calde "B" risulta essere parafiletico. La complessità di Stachydeae oltre a comprendere diversi generi parafiletici, è data da una notevole plasticità morfologica, ma anche da una grande gamma di livelli di poliploidia (vedere i numeri cromosomici della tribù) e presumibilmente da frequenti ibridazioni naturali.[16] La tribù Stachydeae pur essendo così eterogenea mostra alcuni caratteri comuni alla maggior parte delle sue specie: il calice spesso è campanulato o debolmente formato da due labbra con lobi spesso spinosi, mentre la corolla è facilmente pelosa e formata da due evidenti labbra.[17][18]
Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato[18] e semplificato, dimostra la struttura interna della tribù.
Il numero cromosomico delle specie di questa tribù è vario: 2n = 10, 16, 18, 20, 22, 24, 26, 28, 30, 32, 34, 36, 40, 44, 46, 48, 50, 56, 64, 66, 68, 80, 102.[9]
La tribù attualmente è formata da 12 generi e circa 470 specie:[1][9]
Genere | Numero specie | Distribuzione |
---|---|---|
Chamaesphacos Schrenk ex Firsh. & C.A. Mey., 1841 | Una specie: Chamaesphacos ilicifolius Schrenk | Dall'Iran al Kazakistan fino alla Cina |
Haplostachys (A. Gray) W.F. Hillebr., 1888 | 6 (forse qualche specie è estinta) | Hawaii |
Melittis L., 1753 | Una specie: Melittis melissophyllum L. | Eurasia |
Hypogomphia Bunge, 1872 | Circa 4 | Dall'Iran al Kazakistan |
Phlomidoschema (Benth.) Vved., 1941 | Una specie: Phlomidoschema parviflora (Benth.) Vved. | Dall'Iran all'Himalaya |
Phyllostegia Benth., 1830 | 25 | Hawaii e Tahiti |
Prasium L., 1753 | Una specie: Prasium majus L. | Mediterraneo |
Sideritis L., 1753 | Circa 100 - 200 | Dal Mediterraneo fino alla Cina |
Stachys L., 1753 | Circa 300 | Cosmopolita (esclusa Australia e Nuova Zelanda) |
Stenogyne Benth., 1830 | 25 | Hawaii |
Suzukia Kudo, 1930 | 2 | Taiwan e Isole Ryūkyū |
Thuspeinanta T. Durand, 1888 | 2 | Dalla Siria al Pakistan attraverso il Turkmenistan e l'Afghanistan |
II genere monotipo Paralamium Dunn da alcuni botanici è descritto all'interno della tribù di questa voce, mentre per altri è più vicino alla tribù Pogostemoneae; ma mancando altri dati filogenetici per il momento è considerato incertae sedis nell'ambito della sottofamiglia.[18]
In Europa (compreso l'areale mediterraneo) e in Italia (allo stato spontaneo) sono presenti i seguenti generi/specie:
Genere | Specie europee[19] | Specie in Italia[20] |
---|---|---|
Melittis | 1 | Melittis melissophyllum L. |
Prasium | 1 | Prasium majus L. |
Sideritis | Circa 160 | Sideritis hirsuta L Sideritis hyssopifolia L Sideritis italica (Mill.) Greuter & Burdet Sideritis montana L Sideritis romana L |
Stachys | Circa 165 | Stachys alopecuros (L.) Benth. Stachys alpina L. Stachys annua (L.) L. Stachys arenaria Vahl Stachys arvensis (L.) L. Stachys brachyclada Noe Stachysbyzantina C. Koch Stachys corsica Pers Stachys cretica L. Stachysgermanica L. Stachys glutinosa L. Stachys heraclea All. Stachys maritima Gouan Stachys marrubiifolia Viv. Stachys ocymastrum (L.) Briq. Stachys officinalis (L.)Trevis. Stachys palustris L. Stachys pradica (Zanted.) Greuter & Pignatti Stachys recta L. Stachys sylvatica L. Stachys thirkei K. Koch Stachys tymphaea Hausskn. |
Thuspeinanta | 1 | |
Alcune specie sono edibili come i tuberi di Stachys affinis Bunge.[4][9]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.