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attore, regista e produttore cinematografico statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sean Justin Penn (Santa Monica, 17 agosto 1960) è un attore, regista e produttore cinematografico statunitense.
È stato per cinque volte nominato all'Oscar come miglior attore, vincendolo in due occasioni. Interprete camaleontico, è famoso per le partecipazioni a celebri film tra i quali Carlito's Way, Dead Man Walking - Condannato a morte, La sottile linea rossa, Mystic River (premio Oscar al miglior attore protagonista nel 2004), 21 grammi e Milk (premio Oscar al miglior attore protagonista nel 2009) e per la regia, produzione e sceneggiatura di Into the Wild - Nelle terre selvagge.
Ha vinto i principali premi di interpretazione nei più prestigiosi festival; l'Orso d'argento al migliore attore al Festival di Berlino per Dead Man Walking - Condannato a morte, il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes per She's So Lovely - Così carina e 2 volte la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per Bugie, baci, bambole & bastardi e 21 grammi.
Nasce nella contea di Los Angeles, California, dal regista e attore Leo Penn e dall'attrice Eileen Ryan. I nonni paterni erano ebrei immigrati dalla Russia e dalla Lituania.[1] Ha origini spagnole da parte del padre, infatti il vero cognome del nonno paterno era Piñón. La madre Eileen invece è cattolica, di origini italo-irlandesi. Ha due fratelli: Michael (1958, musicista) e Chris (1965-2006, attore, morto di cardiomiopatia). Penn frequentò la Santa Monica High School, e cominciò a girare i suoi primi cortometraggi con alcuni dei suoi amici d'infanzia, tra cui i fratelli Emilio Estevez e Charlie Sheen, che vivevano nei pressi della sua casa.
Il suo esordio come attore avviene nel 1974 in un episodio della serie La casa nella prateria, mentre il suo debutto cinematografico risale al 1981 con Taps - Squilli di rivolta; in seguito si specializza nel ruolo del giovane violento e ribelle, prima in Bad Boys (1983), crudo melodramma ambientato in un riformatorio, poi ne Il gioco del falco (1985) di J. Schlesinger accanto a Timothy Hutton e successivamente in A distanza ravvicinata (1986), storia vera di un ragazzo succube di un padre delinquente.
Dopo alcune prove nelle commedie Shanghai Surprise (1986) e Non siamo angeli (1989), dove recita rispettivamente con la sua ex moglie Madonna e il suo amico Robert De Niro; interpreta poi un avvocato cinico e corrotto nel gangster-movie Carlito's Way (1993) di Brian De Palma accanto ad Al Pacino.
Nel 1991 debutta nella regia con Lupo solitario, affresco disperato della provincia americana, a cui segue 5 anni dopo 3 giorni per la verità (1996), storia di un padre che si vendica dell'assassino del figlio. Nel 1996 è il protagonista del discusso Dead Man Walking - Condannato a morte di Tim Robbins, grazie al quale ottiene l'Orso d'argento per il miglior attore al Festival di Berlino e la sua prima nomination come miglior attore protagonista agli Oscar; nel 1997 interpreta, con l'allora moglie Robin Wright e John Travolta She's So Lovely - Così carina di Nick Cassavetes, con cui si aggiudica il premio per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes)[2] ; seguono poi U Turn - Inversione di marcia, The Game - Nessuna regola e Piscine - Incontri a Beverly Hills.
Premiato come miglior attore pure nel 1998, stavolta al Festival di Venezia per Bugie, baci, bambole & bastardi, nello stesso anno è tra i protagonisti del corale La sottile linea rossa di Terrence Malick; Woody Allen lo vuole poi come interprete del chitarrista geniale e squinternato di Accordi e disaccordi, con cui concorre agli Oscar per la seconda volta; considerevole anche la sua partecipazione a Il mistero dell'acqua di Kathryn Bigelow. Nel 2001 ottiene la terza nomination agli Academy Award come miglior attore per la sua interpretazione di un padre disabile in Mi chiamo Sam di Jessie Nelson.
Alternata la recitazione con la regia (La promessa, più un episodio in 11 settembre 2001), nel 2003 vince di nuovo la Coppa Volpi a Venezia e l'anno successivo si aggiudica l'Oscar come miglior attore protagonista e il Golden Globe con una grande interpretazione in Mystic River, di Clint Eastwood, dove ha il ruolo di un padre di famiglia con un passato criminale, la cui vita viene sconvolta dall'assassinio della figlia. Nel 2004 interpreta il ruolo del protagonista in The Assassination, la storia vera del tentativo sventato di Samuel Byck, un modesto negoziante di Cincinnati, di far schiantare un piccolo aereo sulla Casa Bianca allo scopo di uccidere il presidente Nixon. L'anno successivo recita con Nicole Kidman in The Interpreter, girato nel Palazzo di Vetro dell'ONU messo a disposizione da Kofi Annan.
Nel 2007 torna dietro la macchina da presa per dirigere l'intensa storia di Christopher McCandless in Into the Wild - Nelle terre selvagge, il film di maggior successo del regista. Penn ha dovuto attendere oltre dieci anni per ottenere i diritti dall'autore del libro da cui è tratto il film, Jon Krakauer, e poter realizzare questo film. Nel maggio del 2008 è presidente della giuria del Festival di Cannes. Il 22 febbraio 2009 vince il suo secondo Oscar per la performance nel film Milk, dove interpreta Harvey Milk, paladino dei diritti gay assassinato nel 1978. Entra così a far parte della ristretta cerchia (Spencer Tracy, Gary Cooper, Fredric March, Marlon Brando, Dustin Hoffman, Jack Nicholson, Tom Hanks, Daniel Day-Lewis e Anthony Hopkins) degli attori che hanno ottenuto due Oscar per il miglior attore protagonista. Torna poi a lavorare con Terrence Malick in The Tree of Life nel 2011: successivamente, nello stesso anno, Paolo Sorrentino lo sceglie come protagonista (una rockstar in rovina) in This Must Be the Place. Nel 2013 è Mickey Cohen nel gangster movie Gangster Squad. Negli anni a venire, recita in film di scarso successo, come The Gunman e Il professore e il pazzo, ed è anche regista de Il tuo ultimo sguardo, con l'allora compagna Charlize Theron e Javier Bardem, e Una vita in fuga, in cui dirige se stesso e la figlia Dylan che non convincono né pubblico né critica, mentre nel 2021 Paul Thomas Anderson gli offre una parte nel suo acclamato Licorice Pizza.
Negli anni ottanta è brevemente fidanzato con le attrici Pamela Springsteen (conosciuta sul set di Fuori di testa), Elizabeth McGovern (conosciuta sul set di In gara con la luna) e Susan Sarandon.
Nell'agosto del 1985, la vita personale di Penn comincia ad attirare l'attenzione dei media dopo il suo primo matrimonio con la cantante Madonna a Malibù. I due recitano insieme in Shanghai Surprise, e Madonna gli dedica il suo terzo album intitolato True Blue, dove definisce l'attore californiano come "il ragazzo più cool dell'universo".[3] La relazione è segnata anche da violente reazioni contro la stampa, tra cui un incidente nel quale Penn viene arrestato per aver aggredito un fotografo su un set cinematografico.[4] Per quest'episodio, l'attore è condannato a 60 giorni di carcere a metà del 1987, scontandone 33.[4] Più tardi Penn viene anche accusato di violenza domestica.[4] Nel gennaio 1989 i due firmano le carte per il divorzio[5][6].
Dopo 7 anni di fidanzamento, nel 1996 sposa l'attrice Robin Wright, da cui ha avuto due figli: Dylan Penn (1991) e Hopper Jack (1993). Alla fine del 2007, la coppia annuncia la separazione. Penn e la moglie si riconciliano brevemente un paio di volte[7], per poi annunciare il divorzio definitivo nel 2010[8][9].
Nel 2011 ha una relazione di cinque mesi con l'attrice Scarlett Johansson.[10] Tra il 2014 e il 2015 è sentimentalmente legato all'attrice Charlize Theron. Nel 2016 si lega a Leila George, figlia degli attori Greta Scacchi e Vincent D'Onofrio, che poi sposa il 30 luglio 2020.[11] La coppia divorzia il 15 ottobre 2021.
Fan di Charles Bukowski[12], Lloyd Cole, cantautore britannico, gli ha dedicato la canzone Sean Penn Blues, contenuta nell'album Mainstream del 1987[13][14].
Sean Penn è sostenitore dei diritti gay e favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, infatti è protagonista nel 2008 del film Milk per cui vince l'Oscar. Durante il discorso d'accettazione del premio dichiara[15][16]:
«Credo che sia giunto il momento per chi ha votato contro i matrimoni gay di sedersi e riflettere, e di cominciare a provare la propria vergogna e quella che ci sarà negli occhi dei propri nipoti se continua su questa strada. Dobbiamo avere gli stessi diritti per tutti»
In risposta a chi manifestava contro le unioni omosessuali e indirizzava insulti all'attore Heath Ledger (per il suo ruolo nel film I segreti di Brokeback Mountain) al di fuori del Kodak Theatre, in cui si svolge la cerimonia degli Oscar, dice[17][18]:
«Fa tristezza perché dimostrano la vigliaccheria emotiva di chi ha paura di accordare a un altro uomo i diritti che vorrebbe per sé»
Sul fronte della politica estera, Penn è contrario alla guerra in Iraq e ha anche prodotto un film-documentario al riguardo intitolato War made Easy[19]. Dal 2003 non ha mai nascosto il suo disaccordo per le scelte dell'allora Presidente George W. Bush e il suo supporto per il Presidente Barack Obama[20][21]. Ha inoltre sostenuto la politica del presidente del Venezuela Hugo Chávez, marxista terzomondista.[22] Nel marzo 2010, l'attore ha dichiarato che i giornalisti che lo diffamano chiamandolo dittatore meriterebbero di essere arrestati[23].
Alla morte di Chávez nel 2013, Penn lo ha così commemorato:
«Oggi gli Stati Uniti hanno perso un amico che non hanno mai saputo di avere. I poveri di tutto il mondo hanno perso un campione. Io ho perso un amico la cui amicizia è stata una benedizione per me. Esprimo la mia vicinanza alla famiglia del Presidente Chávez e al popolo Venezuelano.»
Sean Penn inoltre fa parte dell'Advisory Board dell'organizzazione per la protezione della vita marina Sea Shepherd.[25]
Dopo l'attacco russo nei confronti dell'Ucraina, nel febbraio 2022 si reca a Kiev con il fine di girare un documentario che testimoni gli effetti devastanti dell'invasione, ricevendo i ringraziamenti del presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj.[26] L'attore, che era già stato in Ucraina nel novembre del 2021, raggiunge la zona di guerra della capitale dopo essere arrivato nel paese prima della chiusura dello spazio aereo, e partecipa nella giornata del 24 febbraio ad una conferenza con la vice primo ministro Iryna Vereshchuk, come testimoniato dalle foto ufficiali. La conferma della presenza di Penn in Ucraina è arrivata anche dalla casa produttrice del film-documentario.[27]
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Sean Penn è stato doppiato da:
Da doppiatore è sostituito da:
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