Remove ads
scienza che si occupa della salute delle persone Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La medicina è la scienza che studia le malattie del corpo umano al fine di cercare di garantire la salute delle persone, in particolare riguardo alla definizione, prevenzione e cura delle malattie, oltre alle diverse modalità di alleviare le sofferenze dei malati (anche di coloro che non possono più guarire).
La medicina, in collegamento con altre discipline socio-sanitarie quali, ad esempio la farmacia, la psicologia, l'infermieristica, la biologia, la chimica, la fisica e la bioingegneria, è altresì presente in ambiti giuridici con la medicina legale o quella forense. Il termine "medicina" denota anche l'esercizio dell'attività professionale da parte di un medico. Nell'uso comune del termine può indicare semplicemente un farmaco.
I più vecchi testi di medicina mesopotamica vengono datati verso il II millennio a.C. Il più famoso testo giunto fino ai nostri tempi è il diario diagnostico scritto dal medico Esagil-kin-apli di Borsippa,[1] vissuto durante il regno di Adad-apla-iddina (1069-1046 a.C.).[2]
Le prime informazioni mediche egizie sono contenute nel papiro, il mezzo di scrittura degli egizi, di Edwin Smith.[3] datate circa nel 3000 a.C..[4] Vigeva già allora una legislazione sanitaria e un'arte medica progredita, ricca di strumenti chirurgici ed elenchi di piante con proprietà medicinali.
A quei tempi era comune indicare come origine delle malattie eventi superstiziosi o l'implicazione di demoni, come riportato nel papiro di Ebers (datato nel 1550 a.C. circa).[5] anche se nello stesso papiro si descriveva quello che in seguito verrà denominato tumore.
Il primo medico greco conosciuto è stato Alcmeone di Crotone, vissuto intorno al V secolo a.C., autore del primo lavoro di anatomia. Ippocrate ha creato la sua scuola medica nella città di Cos.[6] I greci hanno avuto diverse influenze dall'Egitto soprattutto in campo farmacologico e tale influenza diventò molto più chiara quando si aprì una scuola di medicina greca in Alessandria d'Egitto.[7]
Nell'impero romano si videro distinguersi le prime specialità mediche quali tra le altre l'urologia e l'oftalmologia. Successivamente il popolo comprese che la cura dell'igiene preveniva l'insorgenza di molte malattie e ciò contribuì alla costruzione degli acquedotti. I chirurghi romani avevano molti attrezzi per lavorare, fra i quali scalpelli, cateteri ed estrattori per le frecce; per la cura del dolore usavano l'oppio e le scopolamine; e per lavare le ferite usavano l'aceto.
Galeno di Pergamo ha scritto più di 500 trattati sulla fisiologia, l'igiene, la dietetica, la patologia e la farmacologia, ed è accreditato come colui che scoprì il midollo spinale. Se Celso descrisse i quattro sintomi classici dell'infiammazione (rubor rossore, dolor dolore, calor calore e tumor gonfiore), Galeno ne osservò anche la limitazione funzionale (functio laesa). Notevole anche il trattato Procedimenti anatomici, basato sulla dissezione delle scimmie.
Il decadimento dell'Impero romano contribuì alla regressione delle pratiche mediche come in genere di tutte le attività tecnico scientifiche; furono i religiosi a tramandare il sapere dell'antica cultura consentendo così il risveglio della medicina, assieme alla scuola araba e a quella salernitana (1100). Nacquero le prime università mediche e nel 1300 la scuola bolognese aprì la prima scuola di anatomia.
La medicina medievale era un insieme di idee antiche e influenze spirituali: Claude Lévi-Strauss identificò tale commistione come un "complesso sciamanico".[8]
Nel XIV secolo la medicina fu scossa da quella che in seguito venne chiamata la "morte nera", ovvero la peste bubbonica. Le teorie mediche prevalenti dell'epoca focalizzarono l'attenzione sulle spiegazioni religiose piuttosto che scientifiche, e ciò risultò del tutto inutile poiché circa un terzo della popolazione europea venne sterminato.[senza fonte]
Il diffondersi della stampa a caratteri mobili (XVI secolo), unita alla maggior possibilità di spostamento delle persone tra i centri di studio delle università europee, sempre più numerose ed in concorrenza tra loro, fornì un forte impulso alla scienza medica, portandola gradualmente ad adottare una metodologia non più legata all'osservanza dogmatica degli scritti degli antichi maestri, Ippocrate e Galeno in primis, ma ispirata sempre più fortemente ai nuovi principi del metodo scientifico. Divennero quindi più stretti i rapporti tra medicina e le scienze naturali: grazie a questa interdisciplinarità gli studiosi del periodo fondarono l'anatomia patologica e la fisiologia sperimentale, e una dopo l'altra vennero scoperte ed approfondite alcune basi fondamentali della fisiologia umana, tra i quali la circolazione sanguigna e linfatica.
Risalgono a quest'epoca i fondamentali studi sull'anatomia umana di Andreas van Wesel, meglio conosciuto come Andrea Vesalio (1514-1564) da lui riuniti nell'opera classica De humani corporis fabrica, opera continuata dall'allievo Gabriele Falloppio (1523-1562), e dai contemporanei Michele Serveto[9][10][11] (1511-1553) e Realdo Colombo (1516-1559). Al medico francese Ambroise Paré (1510-1590) si devono importanti innovazioni nel campo della pratica chirurgica.
Negli ultimi secoli la medicina compie ulteriori passi sulla via dell'approccio rigorosamente scientifico, abbandonando definitivamente la matrice empirico-filosofica, approfittando anche dei progressi di altre discipline come fisiologia, biologia e chimica. Si passa così da una fase denominata da alcuni "medicina eroica", alla moderna medicina basata su prove di efficacia, contribuendo così, assieme ai miglioramenti nell'alimentazione e nell'igiene, alla diminuzione del tasso di mortalità, aumentando di conseguenza l'aspettativa di vita.
Alcune tappe fondamentali in questo processo di modernizzazione sono ricollegabili all'introduzione di metodologie di studio più efficaci e rigorose. Un esempio celebre è il primo uso documentato di trial clinici eseguiti nel 1747 dal medico della marina James Lind per la ricerca delle cause dello scorbuto tra i marinai inglesi, grazie al quale individuò nel succo di agrumi una cura ed un mezzo di prevenzione efficace. Altrettanto famosa è l'opera infaticabile di Florence Nightingale nella promozione dell'igiene come mezzo di prevenzione delle complicanze post-trattamento negli ospedali, utilizzando studi statistici in grado di comprovare l'efficacia di questi metodi, per l'epoca rivoluzionari.[12]
Altre volte, scoperte importanti nel campo medico sono avvenute per caso, come per esempio quella di Alexander Fleming che nel 1928 constatò, alquanto meravigliato, la scomparsa di alcune colonie di stafilococco da una provetta grazie all'azione di una piccola muffa, verificando, in tal modo, il concetto di antagonismo batterico e di attività antibiotica, fondamentali per debellare le malattie infettive.
Spesso, soprattutto nei tempi moderni, le malattie vengono scoperte prima come un insieme di manifestazioni di sintomi che coinvolgono più organi e quindi denominate "sindromi", per poi, dopo un loro adeguato inquadramento, essere denominate malattie. Questo, ad esempio, è accaduto in casi noti come l'AIDS (acronimo di Acquired Immune Deficiency Syndrome), con la quale si definisce la sindrome in cui si riscontra un insieme di manifestazioni dovute alla deplezione di linfociti T,[13] e la SARS, (acronimo di Severe Acute Respiratory Syndrome), una forma atipica di polmonite, provocata da uno specifico virus, apparsa per la prima volta nel novembre 2002 nella provincia del Guangdong in Cina,[14] ed ha causato 813 morti al mondo per poi quasi sparire.[15]
Il premio Nobel per la medicina fondato nel 1901,[16] ha visto ogni anno ricompensare con tale riconoscimento prestigioso i medici per le loro scoperte. Ad esempio nel 1905 fu premiato Robert Koch per le sue importanti scoperte sulla tubercolosi,[17] nel 1923 Frederick Grant Banting e John James Richard Macleod furono premiati per la scoperta dell'insulina,[18] l'anno successivo fu scoperto da Willem Einthoven l'elettrocardiogramma. Fra gli italiani premiati si ricordano Camillo Golgi,[19] Renato Dulbecco[20] e Rita Levi-Montalcini.[21]
Esistono tre tipologie in cui si racchiudono tutte le discipline mediche: le specializzazioni chirurgiche di tipo operativo, quelle internistiche e altre diverse di tipo diagnostico-clinico, e quelle analitico-tecniche di laboratorio.
A queste branche specialistiche della medicina possono accedere anche altri laureati oltre a quelli in medicina, come ad esempio i laureati in biologia, chimica, farmacia, scienze della nutrizione, ecc.
Sono aree di ultra-specializzazione, oggetto di studio anche in corsi di perfezionamento o master. Queste sono le più note:
Al di fuori della medicina accademica, ci sono varie medicine alternative che utilizzano metodiche differenti da quelle della medicina scientifica. Queste pratiche terapeutiche sono definite alternative perché la loro effettiva validità non è stata stabilita scientificamente, e quindi si scostano dalla medicina che invece procede sempre al vaglio sperimentale e al rigoroso esame scientifico.
Le terapie alternative sono state oggetto di svariate critiche. Un esempio ne è l'omeopatia ad oggi priva di riscontro scientifico sia per ciò che concerne l'efficacia (ricondotta, laddove presente, dalla comunità scientifica all'effetto placebo) sia per ciò che riguarda i presunti meccanismi di funzionamento, in totale contrasto con le più elementari regole della chimica molecolare.
Secondo i medici alternativi l'ostilità accademica è dovuta, principalmente, ai reciproci interessi economici che legherebbero i medici ufficiali alle aziende bio-farmaceutiche. In particolare, l'industria farmaceutica costituirebbe un florido business che non tiene conto della salute del paziente; producendo farmaci che curano solo certi aspetti della malattia, causando però altri problemi, per i quali si potranno in seguito trovare altri farmaci da somministrare, gli unici a ricavare un qualche guadagno sarebbero i produttori, mentre i pazienti sarebbero costretti ad accettare questa condizione senza poter essere veramente curati. Questo fenomeno è noto come disease mongering.
D'altra parte anche il giro d'affari della medicina alternativa è imponente, con centinaia di migliaia di praticanti nelle svariate discipline, ed una stima di circa 50 miliardi di euro di spesa globale annua. Il fatto di utilizzare pratiche che allo stato attuale hanno dimostrato scarsa o nulla efficacia reale oltre all'effetto placebo, e, riguardo l'omeopatia, utilizzando farmaci privi di qualsiasi elemento attivo e per questo esenti dalle costose procedure di validazione e controllo richieste da farmaci allopatici, rende la medicina alternativa un'attività economicamente assai conveniente, quindi non esente dalle accuse di quegli stessi conflitti d'interessi che rivolge alla medicina basata su prove di efficacia.[12]
Medicina di urgenza:
Per esercitare la professione medica in Italia è necessario iscriversi al corso di Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, la cui durata è 6 anni; per esercitare l'odontoiatria attualmente è necessario iscriversi al corso in Odontoiatria e Protesi Dentaria della durata di 6 anni. L'immatricolazione è possibile previo superamento del test d'ammissione, poiché questi corsi sono a numero chiuso. Esiste un disegno di legge che intende sostituire il numero chiuso con una valutazione del profitto degli esami superati nel primo semestre.[22]
Conseguita la laurea, dopo un tirocinio obbligatorio di tre mesi (un mese in un reparto chirurgico, un mese in un reparto di medicina e un mese presso l'ambulatorio di un medico di medicina generale), bisogna sostenere l'esame di Stato, superato il quale è possibile l'iscrizione presso l'Albo provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Nel 2020 la laurea in Medicina e Chirurgia diventa abilitante,viene eliminato quindi l'esame di stato.
Il medico può scegliere in quale disciplina specializzarsi frequentando, dopo il superamento dell'esame di ammissione, una Scuola di Specializzazione in ambito medico o chirurgico, di durata variabile (dai tre ai cinque anni, a seconda del tipo di specializzazione: in Italia la specializzazione in chirurgia generale e la specializzazione in neurochirurgia un tempo duravano sei anni, ora accorciate a cinque, le specialità mediche con alcune eccezioni durano quattro anni[23]). La specializzazione in medicina generale dura tre anni e forma i medici di medicina generale (o medici di famiglia). In questo caso la programmazione è in base alle necessità della Regione.
Rispetto ad altri sistemi formativi, la differenza è evidente: ad esempio negli Usa, dove la qualifica accademica consiste in fasi progressive, il dottorato in medicina (che è differente dal dottorato di ricerca italiano) si ottiene, generalmente, dopo 8 anni di studi, perché vengono richiesti un bachelor of science, che dura 4 anni e altri 4 anni di scuola medica che non equivale al master (laurea magistrale italiana); in Italia, invece, il corso di medicina è a ciclo unico e dura 6 anni.
Il giuramento di Ippocrate è il giuramento che medici ed odontoiatri prestano prima di iniziare la professione.
I medici-chirurghi possono anche iscriversi a dei dottorati di ricerca, che esprimono competenze molto specifiche e avanzate e vengono destinati alla ricerca universitaria o a quella privata-aziendale. Il dottorato di ricerca rappresenta, anche per i medici, il più alto riconoscimento accademico, e generalmente, per molti, rappresenta una rampa di lancio per l'inserimento nell'ambiente universitario.
Per quanto riguarda le specializzazioni (negli Stati Uniti si chiamano M.D.s., dopo il bachelor e la scuola medica) queste possono durare da tre fino a sette anni.
Conseguita l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo si può accedere a una delle Scuole di specializzazione post lauream dell’area sanitaria, che hanno lo scopo di formare specialisti. L'accesso dei medici è programmato, e si deve superare un concorso nazionale di ammissione per titoli ed esame bandito annualmente dal MIUR.[24] Al termine del corso di studi, si consegue la specializzazione nelle varie discipline chirurgiche, non chirurgiche, internistiche, di laboratorio, o di perfezionamento.
Ad esempio, per specializzarsi in neurochirurgia, un medico americano dovrebbe studiare per altri 7 anni, che sommandosi con gli 8 precedenti, darebbero un totale di 15 anni di studi, mentre in Italia un neurochirurgo studierebbe al massimo per 12 anni (6 anni la laurea + 5 o 6 anni la specializzazione). In realtà il neurochirurgo americano studia la propria materia di specializzazione poco più del corrispettivo italiano; infatti nonostante il bachelor of science richiesto per entrare alla scuola medica possa anche non avere niente in comune con la medicina, lo studente deve comunque completare una serie di corsi detti pre-med (pre medical) che servono a provvedere lo studente con una base di conoscenze di chimica, biologia, matematica, fisica, e inglese.
Lo Stato in quanto tale deve garantire e tutelare ai cittadini la salute pubblica, ha un ruolo molto importante per la medicina in Italia. Lo Stato ha previsto l'istituzione della tessera sanitaria per ogni persona, documento che quasi sostituisce il codice fiscale.
Il legislatore è intervenuto più volte creando leggi che coinvolgono direttamente o indirettamente la medicina, istituendo una serie di diritti, che proteggono i pazienti, ma anche di doveri a cui vanno soggetti i medici durante la loro attività, il cui rispetto rientra nella deontologia medica.
Diritti riconosciuti, molti fra cui:
Doveri dei medici, molti fra cui:
Menzione particolare per la legge sull'aborto che ha avuto un importante ruolo nella medicina italiana.
Lo Stato ha istituito molti enti ed amministrazioni che gestiscono i servizi medico-sanitari, sia a livello centrale (statale) che a livello periferico (regioni):
Inoltre, a livello nazionale, troviamo gli enti che prestano assistenza alle persone:
All'estero si possono notare differenze rispetto al sistema sanitario italiano:
Molti famosi scrittori nei loro romanzi hanno descritto gli eventi più importanti nel campo medico avvenuti nella storia come fece Alessandro Manzoni, con la descrizione della peste a Milano, ma altri si sono dedicati alla medicina vedendola dal punto di vista psicologico, come il malato immaginario di Molière.
Moltissime sono le raffigurazioni artistiche che comprendono soprattutto dipinti pervenuti nel corso della storia.
Molte serie tv dedicate alla medicina sono apparse nelle televisioni di tutto il mondo, negli ultimi anni si cerca di creare più verosimilmente l'ambiente medico, con una cura maggiore nella gestione di malattie ed emergenze, anche perché molti specialisti vengono consultati. Tale sforzo è stato premiato sia dal pubblico che dalla critica.[25][26] Ecco un elenco di alcune tra le più famose serie televisive dedicate alla medicina:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.