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attore, doppiatore e conduttore televisivo italiano (1930-1988) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Renzo Palmer, pseudonimo di Lorenzo Bigatti (Milano, 20 dicembre 1930[1] – Milano, 3 giugno 1988[2]), è stato un attore, doppiatore e conduttore televisivo italiano.
Figlio adottivo dell'attrice di prosa Kiki Palmer (dalla quale ereditò il nome d'arte), esordì in radio nel 1955 dopo essere stato notato in un provino per cantanti, e lavorò per due anni nella compagnia di prosa di Radio Roma. Del 1957 è il suo debutto teatrale al Piccolo di Milano nella rivista I pallinisti, cui seguirono a breve L'anfitrione e La locandiera. Fu però la televisione a rivelarsi probabilmente il mezzo più congeniale alle doti dell'attore: L'avaro di Molière (1958) segnò l'inizio di una lunga serie di successi e gli assicurò in seguito popolarità e soddisfazioni professionali.
Tra i numerosi sceneggiati televisivi e telefilm cui prese parte vanno ricordati Mont Oriol (1958), Tutto da rifare pover'uomo (1960), Una tragedia americana (1962), Questa sera parla Mark Twain (1965), Vita di Dante (1965), Vita di Cavour (1967), Caravaggio (1967), alcuni episodi della serie Nero Wolfe (1969-1971) nel ruolo dell'ispettore Cramer, Dedicato a un bambino (1971), Riuscirà il cav. papà Ubu? (1971), Sul filo della memoria (1972), Napoleone a Sant'Elena (1973), Puccini (1973), L'assassinio dei fratelli Rosselli (1974), Delitto sulle punte (1977), Il balordo, come voce narrante fuori campo, Ricatto internazionale (1980) e Verdi (1982), dove, a distanza di 15 anni riprende il personaggio di Cavour.
Per qualche anno condusse in Rai Oggi le comiche, programma in onda all'ora di pranzo del sabato, che lo rese popolare anche tra i più giovani. Non abbandonò mai, tuttavia, il mezzo che aveva visto i suoi esordi artistici, prendendo parte negli anni a numerosi programmi radiofonici, soprattutto di varietà: da La trottola (1964) a Passaporto per Eva (1964, in cui impersonava Adamo), dalle numerose partecipazioni a Gran varietà[non chiaro] ad Il... senzatitolo (1967), ed ancora Questo sì, questo no (1970), Indianapolis (1971), Le ballate dell'italiano di Jurgens (1972) fino alla "rivistina della domenica" Il ghiro e la civetta (1974).
Attore versatile, ironico e con una voce all'occorrenza modulabile nei toni più bonari e divertenti (per la televisione ha doppiato alcuni personaggi dei cartoni animati, come Braccobaldo e Svicolone), talvolta Palmer è stato anche conduttore radiofonico: nel 1970 e nel '72 fu ai microfoni di Voi e io, popolare trasmissione mattutina del Programma Nazionale; nel 1978 sostituì Arnoldo Foà alla conduzione del radioquiz Il gambero, mentre nel 1984 presentò, insieme a Patrizia Terreno, Dalla A alla Z, il "dizionario di situazioni e sentimenti" di Ermanno Anfossi. Come doppiatore ha prestato la voce a Oliver Reed e Anthony Quinn.
In televisione Palmer condusse, affiancato da Antonella Consorti, la prima stagione del quiz poliziesco Giallo sera (1983) che riscosse un grande successo di pubblico. L'ultima sua apparizione radiofonica fu nel radiodramma Un'altra mattina — di Manlio Santarelli (regia di Marco Parodi) — di cui fu protagonista accanto a Rita Savagnone.
Morì nella sua abitazione a Milano la sera del 3 giugno 1988 a causa di un cancro; dopo il funerale celebrato nella chiesa di San Fedele, venne sepolto nel cimitero monumentale di Milano.[3]
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