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Regno di Giuda

regno israelitico, esistito in Palestina dal 930 al 586 a.C. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Regno di Giuda
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Il Regno di Giuda fu un'entità statale esistita nel Levante durante la prima metà del I millennio a.C. Secondo il racconto biblico si sarebbe formato dopo la morte del re Salomone (circa 933 a.C.), quando il Regno di Giuda e Israele si sarebbe scisso in due entità autonome:

Dati rapidi Dati amministrativi, Lingue ufficiali ...

Numerosi Re degli Ebrei vi regnarono. Il regno gravitò attorno alla capitale Gerusalemme e al suo tempio. Tutti i re furono della dinastia davidica. Venne distrutto nel 587 a.C. quando il re babilonese Nabucodonosor conquistò Gerusalemme e deportò gran parte della popolazione ebraica.

La sua storia è documentata soprattutto dalla Bibbia, ma molte testimonianze archeologiche e letterarie indipendenti sono ricavate dai documenti e resti archeologici dei popoli vissuti nella stessa area geografica (Egizi, Assiri, Babilonesi, Fenici). Un esempio di reperti archeologici trovati nel suo territorio e risalenti al regno di Ezechia (intorno al 700 a.C.) sono i cosiddetti sigilli LMLK. Una fonte esterna risalente allo stesso periodo è invece il prisma di Sennacherib, in cui vengono descritte le campagne militari dell'impero neo-assiro, fra cui l'assedio di Gerusalemme del 701 a.C.

Alcuni secoli dopo, tra il 140 e il 37 a.C., si ricostituì un regno nella zona grazie alla dinastia asmonea che prese il nome di Regno di Giudea; a questo succedette un regno vassallo della dinastia erodiana.

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Origine secondo la Bibbia

Lo stesso argomento in dettaglio: Regno di Israele e Regno Unito di Israele.

In seguito ad un periodo di instabilità in cui le lotte contro le popolazioni autoctone erano state condotte da capi detti Giudici (da cui prende nome l'omonimo libro dell'Antico Testamento), le dodici tribù di Israele vennero riunite sotto l'autorità del primo re, Saul: secondo il racconto biblico, egli fu investito dal profeta Samuele su ordine divino. Saul si suicidò dopo una sconfitta.

Il secondo re fu Davide, genero di Saul, per un certo periodo in rivalità con Is-Bàal, un figlio del re defunto, cui succedette Salomone, uno dei numerosi eredi di Davide; alla morte di quest'ultimo si creò una disputa tra le due tribù meridionali (Giuda e Beniamino) e le dieci tribù settentrionali (tutte le altre). Si arrivò quindi alla frattura tra il regno di Giuda (a sud) e il Regno di Israele (a nord): il regno meridionale vide l'affermarsi della dinastia davidica con Roboamo figlio di Salomone, mentre al Nord divenne re l'efremita Geroboamo, e successivamente altre dinastie fino alla conquista assira.

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Da Roboamo all'esilio

Secondo la tradizione biblica, il regno di Giuda ebbe sorte migliore del Regno di Israele: si contaminò in minor misura con i culti pagani cananei, egiziani o mesopotamici, e conobbe una maggior stabilità politica dovuta alla coesione intorno alla religione, alla dinastia davidica ed al tempio costruito da Salomone.

Il regno di Giuda entrò spesso in conflitto contro quello di Israele, con alterne fortune.

Il declino fu progressivo, ma si accelerò con la morte dell'ultimo grande re, Giosia, nella battaglia di Meghiddo (Armageddon). Ivi l'esercito ebraico, che tentava di sbarrare la strada all'esercito del faraone, subì una grave sconfitta e il regno divenne quindi vassallo degli egizi. Dopo breve tempo ci fu la prima deportazione (597 a.C.) babilonese, cioè la conquista di Gerusalemme e la distruzione del tempio unita ad una deportazione molto massiccia operata da Nabucodonosor nel 586 a.C., data in cui si fa finire il primo regno di Giuda.

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Lista dei Re di Giuda

Riepilogo
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Per questo periodo, la maggior parte degli storici seguono la cronologia stabilita da William Albright, da Edwin R. Thiele, o da Gershon Galil, cronologie qui elencate. Tutte le date sono da intendersi a.C.

È necessario sottolineare che gli studiosi citati lamentano l'incoerenza di 1-2 Re e risolvono il problema introducendo le co-reggenze. Tuttavia c'è da dire che se seguiamo la scaletta sincronica che fa riferimento all'anno di ascesa al trono, la quale riporta che il re X di Giuda regnò, ad esempio, dall'anno Z di regno del re Y d'Israele, nessuna delle tre cronologie è valida, perché non tengono conto di un evidente problema di conservazione delle cifre che indicano la durata dei vari regni di Giuda e Israele.

Ulteriori informazioni Date di Albright, Date di Thiele ...
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Fine del regno

Lo stesso argomento in dettaglio: Esilio babilonese.

In seguito alla battaglia di Karkemish del 605 a.C. tra egiziani e babilonesi, vinta da questi, la regione siro-palestinese cadde sotto il dominio babilonese. Nel 601 a.C. il re di Giuda Ioiakim (609-598 a.C.) si ribellò confidando nell'aiuto egiziano. Il re babilonese Nabucodonosor mosse contro Giuda e conquistò Gerusalemme il 16 marzo 597 a.C.. Deportò il re Ioiachin (598-597 a.C.) e parte della classe dirigente del regno e nominò re Sedecia (597-587 a.C.). Nonostante il parere contrario del profeta Geremia e di Baruc, che consigliavano realisticamente la sottomissione a Babilonia, Sedecia si ribellò contro Babilonia nel 589 a.C., e Nabucodonosor tornò in Giudea e conquistò Gerusalemme nel luglio-agosto del 587 a.C.. Il tempio fu distrutto e gran parte della classe dirigente e della popolazione esiliata. Giuda subì la dominazione babilonese, persiana, col ritorno di molti ebrei dall'esilio, egiziana tolemaica e siriana, periodo in cui scoppiò la rivolta nazionalista di Giuda Maccabeo.

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Regno di Giudea

Riepilogo
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Lo stesso argomento in dettaglio: Regno di Giudea (Asmonei) e Dinastia erodiana.

I maccabei, rinominati Asmonei, riuscirono a riottenere l'indipendenza iniziando una nuova dinastia di re ebrei, contestata da alcuni ebrei perché non davidica, anche se discendente dall'eroe Giuda Maccabeo. Essa regnò sulla Giudea, ma anche su Samaria e Galilea (territori dello scomparso Regno d'Israele). Dopo di loro vi fu la dominazione romana e i re-vassalli della dinastia erodiana.

Questi sovrani ebbero vari titoli a seconda del periodo: Re di Giudea, Re dei Giudei, tetrarca, etnarca, anche se la breve parte del Talmud ebraico che parla di loro definisce gli Asmonei come "Re d'Israele".

Lista dei Re e sovrani di Giudea

Casato Asmoneo

I due ultimi re furono deposti dal generale romano Pompeo, e nel 50 a.C. Giulio Cesare affidò il regno vassallo di Giudea a sovrani Idumei, affiancati da procuratori romani (ovvero i prefetti e poi governatori romani della Giudea), iniziando la dinastia erodiana, contrastata, perché straniera, da Asmonei e altri pretendenti ebrei, evidenziati nella lista:

Casato erodiano e vari pretendenti al trono

Alla morte di Erode, il regno vassallo fu spartito dai romani tra i suoi figli, dal 6 d.C. ufficialmente divenne una provincia di Roma sotto il governatorato di Siria, amministrata da un prefetto

Nel 39 Caligola concesse ad Erode Agrippa I il titolo di re.

  • Erode Agrippa I (governante della tetrarchia di Erode Filippo 37-44, poi re di Galilea e Perea 39-44, di Giudea e Samaria 41-44, e di Cilicia), alla cui morte il regno non fu affidato al giovane figlio, ma amministrato direttamente dal governatore della provincia di Giudea.
  • Erode Agrippa II (50-100; tetrarca di Calcide, nominato da Claudio Re di Batanea e altre provincie, con capitale Cesarea, e una parte di influenza sulla Giudea almeno fino al 70, anno in cui fu distrutto dai romani il Tempio di Gerusalemme, e il re si trasferì forse a Roma)
    • Simon Bar Kokheba, pretendente al trono dopo la devastazione della Giudea nel 70 nella prima guerra giudaica (autoproclamatosi Messia, principe d'Israele, Re dei Giudei e discendente di Davide, 132-135).

Nel 135 avvenne la definitiva distruzione di Gerusalemme (terza guerra giudaica) sostituita da Aelia Capitolina; la Giudea (Iudaea) divenne Palestina (Syria Palaestina) per ordine dell'imperatore Adriano.

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Esegesi ebraica

«...fa' rifiorire presto il germoglio di David, Tuo servo, e risolleva la sua gloria con la Tua salvezza; ...abbiamo sperato nella Tua salvezza ogni giorno. Benedetto Tu HaShem, che fa' germogliare la gloria della salvezza»
  • Importante riferimento nel Pentateuco al re d'Israele riguarda l'Halakhah sulla benedizione e sul dovere per il popolo ebraico di proclamare all'esercito i doveri ed i diritti in caso di guerra: si spiega infatti che dopo il sommo sacerdote ed i differenti veri capi, anche con le varie Benedizioni, avvertono ad esempio sui diritti dei soldati "e/o" dei combattenti per la guerra (che non devono avere meno di 20 anni secondo il calendario ebraico) a proposito delle spose o compagne per avere una famiglia, dei terreni e delle case in modo che altri non se ne approprino durante la loro mancanza (cfr Parashah) o del loro dovere di non andare in guerra nel caso Halakhico del compimento della Mitzvah per la sposa o compagna per avere una famiglia e negli altri casi succitati (vi sono differenti casi e diverse opinioni a tal proposito, ad esempio nel Talmud, Sotah)
  • Altre Mitzvot, specificamente per il re, sono il dovere di scrivere un Sefer Torah e non abbandonarne mai gli insegnamenti e la stessa, non accumulare troppo oro ed argento, non avere troppe donne né troppi cavalli; in Deuteronomio del Pentateuco Dio comanda che il re del popolo ebraico deve sempre "portare con sé", come Sofer, la Tōrāh... ...ciò anche per "evitare di dominare con [troppo] rigore" .
  • L'insegnamento della Tōrāh considera il lavorare la terra buona cosa anche per un re del popolo ebraico.
  • La Torah Orale riporta un episodio in cui in Terra d'Israele, in un periodo di assedio romano, un Maestro disse ad un romano che avrebbe potuto fare molto ed intervenire per porre fine alle ingiustizie contro il popolo ebraico perché in realtà era il vero re rappresentante dei romani; egli però rispose dicendo di essere solo un legionario romano, non era infatti a conoscenza della propria natura reale e del proprio ruolo. Questo dimostra che le Nazioni dei non-ebrei possiedono dei re pur se non sono a conoscenza della loro identità ed anche per questo motivo non sono reggenti.
    Infatti spesso i re o i nobili delle altre Nazioni sono persone con molte ricchezze e vengono posti come reggenti senza che ne abbiano valenza reale come sopra descritto e, malgrado ciò, governano le stesse o le hanno governate nel passato della storia.
  • Un re di dinastia Giudaica, quindi Davidica, ha il merito ed il compito di portare il popolo alla luce celeste della Torah.
  • Secondo il Talmud il re d'Israele poteva avere in totale 18 donne: mogli e concubine (opinione halakhica confermata anche dal Rambam); il Raavad afferma che egli poteva averne un numero maggiore.
    Oggi, anche in considerazione dell'Halakhah sulla monogamia, non è chiaro se il re Mashiach ben David del popolo ebraico debba avere una o diverse spose. L'Halakhah, ormai da tanti anni, ha stabilito la monogamia matrimoniale [e pare sia tale il verace intendimento "dal Matan Torah"]
  • La tradizione ebraica insegna che un re d'Israele è bello.
  • Un re d'Israele deve essere unto, è quindi ispirato da Dio con la profezia ed il Ruach haQodesh. Può inoltre essere "giudice", riesce a conoscere tutte le lingue e sa distinguere ed individuare gli Zaddiqim ed i malvagi.
  • Il re d'Israele di discendenza Davidica, anche Mashiach, non può essere giudicato da un tribunale terreno.
  • Spesso la tassa a favore del re d'Israele fu del 5%; ai tempi del re Salomone inoltre i tributi non furono elevati perché fu un periodo di grandi ricchezze, anche materiali, per tutto il popolo d'Israele.
  • Soprattutto al principio dell'insediamento di un nuovo regno, come per re David e re Salomone, i profeti ebrei discutevano al fine di comprendere pienamente la volontà di Dio: ciò accadde infatti per entrambi.
  • L'Era messianica comincia il suo "compimento" con la definitiva unzione del Mashiach ben David.
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Archeologia

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Nell'ottobre 2025 è stata presentata alla stampa la scoperta nel muro occidentale dalla Spianata delle moschee di un frammento di circa 2.5 cm contenente 20 segni visibili alcune forme a carico, datato fra il VII e L'VIII secolo avanti Cristo e realizzato con materiale ceramico proveniente dal bacino del Tigri. Il piccolo frammento riporta una data di scadenza e la dicitura «colui che regge le redini», un titolo noto nell’amministrazione assira come esclusivo di un messaggero reale. Secondo gli studiosi, si tratterebbe di un sollecito per la riscossione di un tributo. Ciò attesta i rapporti tesi fra Regno di Giuda e Assiri descritti da 2 Re 18–19,2 Cronache 32, Isaia 36–37, con riferimento alla ribellione di Ezechia.[3][4][5]

Non c'è un consenso generale tra gli studiosi circa il fatto che il Regno di Giuda sia sorto dalla monarchia unita.[6][7] Le scoperte nella Città di Davide e la datazione al radiocarbonio indicano che Gerusalemme era una città importante già a partire dal X secolo a.C.[8][9]

Finkelstein, Koch & Lipschits (2011) sostengono che la Città di David debba essere collocata nel Monte del Tempio, un punto di vista rigettato da molti studiosi di geografia storica.[10]

Gran parte del dibattito ruota attorno alla questione se i reperti archeologici convenzionalmente datati al X secolo debbano invece essere datati al IX secolo, come proposto da Israel Finkelstein.[11] Le scoperte archeologiche di Eilat Mazar a Gerusalemme e Yosef Garfinkel a Khirbet Qeiyafa sono state interpretate come prova dell'esistenza della monarchia unita, ma le datazioni e le identificazioni non sono universalmente accettate.[12][13]

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La stele di Tel Dan, con le parole "Casa di Davide" in evidenza (IX sec. a.C.)

La stele di Tel Dan mostra una storica “Casa di Davide” che governava un regno a sud delle terre di Samaria nel IX secolo a.C.;[14] sebbene siano state scoperte attestazioni di diversi re giudei dell'VIII secolo a.C.,[15] esse non aiutano a capire quanto fosse effettivamente sviluppato lo Stato. La tavoletta K.3751 di Nimrud, datata intorno al 733 a.C., è la più antica testimonianza conosciuta del nome “Giuda” (scritto in cuneiforme assiro come Ya'uda o KUR.ia-ú-da-a-a),[16] mentre un riferimento precedente a un inviato giudaico appare in una lista di vini di Nimrud datata al 780 a.C.[17]

Gerusalemme

Lo status di Gerusalemme nel X secolo a.C. è oggetto di un ampio dibattito.[7] La parte più antica di Gerusalemme e il suo nucleo urbano originario è costituito dalla Città di Davide, che mostra evidenti tracce di una significativa attività residenziale israelita intorno al X secolo.[18] Alcune strutture amministrative uniche, come la Struttura in pietra a gradini e la Grande struttura in pietra, che in origine formavano un unico edificio, contengono reperti materiali risalenti alla prima Età del ferro.[7] Per la presunta mancanza di attività insediativa nel X secolo a.C., Israel Finkelstein sostiene che Gerusalemme fosse allora un piccolo villaggio di campagna sulle colline della Giudea, non una capitale nazionale, mentre Ussishkin sostiene che la città fosse completamente disabitata. Amihai Mazar sostiene che se la datazione del Ferro I / Ferro II A delle strutture amministrative nella Città di Davide è corretta, cosa che egli ritiene vera, “Gerusalemme era una città piuttosto piccola con una possente cittadella, che avrebbe potuto essere il centro di un'importante entità politica regionale”.[7] William G. Dever sostiene che Gerusalemme fosse una piccola città fortificata, probabilmente abitata solo dalla corte reale, dai sacerdoti e dai funzionari.[19]

Argomentando contro la presunta assenza di insediamenti, Avraham Faust e Zev Farber concludono che Gerusalemme fosse significativamente grande rispetto alla maggior parte dei siti dell'altopiano dell'antico Israele e che contenesse fortificazioni ed edifici pubblici.[20]

Alfabetizzazione

Una raccolta di ordini militari rinvenuta tra le rovine di una fortezza militare nel Negev, risalente al periodo del Regno di Giuda, indica una diffusa alfabetizzazione: in base alle iscrizioni, la capacità di leggere e scrivere era estesa a tutta la catena di comando, dai comandanti ai sottufficiali.

Secondo il professor Eliezer Piasetsky, che ha partecipato all'analisi dei testi, "l'alfabetizzazione era presente a tutti i livelli del sistema amministrativo, militare e sacerdotale di Giuda. La lettura e la scrittura non erano limitate a una ristretta élite". Ciò indica la presenza di una sostanziale infrastruttura educativa in Giuda all'epoca.[21]

Ricerche archeologiche condotte nei pressi della sorgente di Gihon nella Città di Davide hanno portato alla luce numerose bullae anepigrafiche (cioè bullae recanti solo iconografia, senza iscrizioni), risalenti all'XI/X-IX secolo a.C., che presentano “linee di papiro” sul retro. È stato sostenuto che questi sigilli fossero la prova che i testi in papiro erano già scritti e utilizzati a Gerusalemme a partire dal X (forse XI) secolo a.C.[22]

Sigilli LMLK

Lo stesso argomento in dettaglio: Sigillo LMLK.
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Manici dei vasi di conservazione contrassegnati con sigilli LMLK, Hecht Museum

I sigilli LMLK sono antichi sigilli a timbro ebraici presenti sui manici di grandi vasi per la conservazione, risalenti al regno di re Ezechia (circa 700 a.C.) e rinvenuti principalmente a Gerusalemme e dintorni. Diversi vasi completi sono stati scoperti nel sito di Tel Lachish in uno strato di terreno in cui erano andati distrutti per mano del re Sennacherib.[23] Nessuno dei sigilli originali è stato ritrovato, ma sono state pubblicate circa 2.000 impronte realizzate da almeno 21 tipi di sigilli.[24]

LMLK sta per le lettere ebraiche lamedh mem lamedh kaph (ebraico: לְמֶלֶךְ, romanizzato: ləmeleḵ), che può essere tradotto come:

  • “[appartenente] al re” [di Giuda]
  • “[appartenente] al re” (nome di una persona o di una divinità)
  • “[appartenente] al governo” [di Giuda].
  • “[da inviare] al re”

Vita quotidiana

Secondo uno studio del 2022, tracce di vaniglia rinvenute in giare di vino a Gerusalemme potrebbero indicare che l'élite locale consumasse vino aromatizzato alla vaniglia tra il VII e il VI secolo a.C.

Fino a poco tempo fa, non era affatto noto che la vaniglia fosse disponibile nel Vecchio Mondo. Gli archeologi hanno suggerito che questa scoperta potrebbe essere correlata a una rotta commerciale internazionale che attraversava il Negev durante quel periodo, probabilmente sotto il dominio assiro e, successivamente, egiziano, durante il Terzo periodo intermedio.[25]

Città

Secondo Yosef Garfinkel, le città fortificate del Regno di Giuda durante il X secolo a.C. erano situate a Khirbet Qeiyafa, Tell en-Nasbeh, Khirbet el-Dawwara (vicino a Halhul), Tel Beit Shemesh e Tell Lachish.[26] Allo stesso modo, anche il sito di Tel Rumeida (l'antica Hebron) fu una città fortificata di Giuda dal X al VI secolo a.C.[27]

Anche i siti di Tel Motza e Tel Eton furono centri urbani del Regno di Giuda nel X e IX secolo a.C.[28][29]

Tel Be'er Sheva, che si ritiene essere il sito dell'antica città biblica di Be'er-sheba, era il principale centro giudaico nel Negev nel IX e VIII secolo a.C.[30]

Fortezze

Le montagne della Giudea e la Shephelah sono state interessate dalla scoperta di diverse fortezze e torri giudaiche. Le fortificazioni avevano un ampio cortile centrale circondato da mura a casamatta con camere sulla parete esterna, ed erano di forma quadrata o rettangolare. [48] Khirbet Abu et-Twein, situata sui monti della Giudea tra le odierne Bat Ayin e Jab'a, è una delle fortezze più degne di nota di quel periodo. Da questa fortezza si godeva di una splendida vista sulla Shepehla, comprese le città giudaiche di Azekah, Socho, Goded, Lachish e Maresha.[31]

Nel Negev settentrionale, Tel Arad fungeva da roccaforte amministrativa e militare. Proteggeva la strada che dalle montagne della Giudea portava all'Arabah e poi a Moab e Edom. Fu sottoposta a numerosi lavori di ristrutturazione e ampliamento. Nel Negev ci sono diverse altre fortezze giudaiche, tra cui Hurvat Uza, Tel Ira, Aroer, Tel Masos e Tel Malhata.

La principale fortificazione giudaica nel deserto della Giudea è stata trovata a Vered Yeriho; proteggeva la strada da Gerico al Mar Morto.[30]

Alcune torri di guardia indipendenti, elevate e isolate di quel periodo sono state trovate intorno a Gerusalemme; torri di questo tipo sono state scoperte nella French Hill e a sud di Giloh.[30]

Dalla posizione delle roccaforti giudaiche è chiaro che uno dei loro scopi principali era quello di facilitare le comunicazioni tramite segnali di fuoco in tutto il regno, un metodo ben documentato nel Libro di Geremia e nelle lettere di Lachish.[30]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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