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provincia italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La provincia di Barletta-Andria-Trani è situata nella Puglia centro settentrionale e conta 376 799 abitanti.[1] La funzione di capoluogo è condivisa fra tre città: Barletta, Andria e Trani. È pertanto l'unica provincia italiana ad avere tre capoluoghi. Il territorio era suddiviso tra le province di Bari e di Foggia fino al 2004, quando fu istituita la Provincia insieme a quella di Fermo nelle Marche e quella di Monza e Brianza in Lombardia.
Provincia di Barletta-Andria-Trani provincia | |
---|---|
Parco Nazionale dell'Alta Murgia nel territorio di Andria | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Amministrazione | |
Capoluogo | Barletta Andria Trani |
Presidente | Bernardo Lodispoto (centro-sinistra) dal 27-9-2019 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 41°19′N 16°17′E |
Superficie | 1 542,95 km² |
Abitanti | 376 799[1] (31-8-2024) |
Densità | 244,21 ab./km² |
Comuni | 10 comuni |
Province confinanti | Foggia, Bari (città metropolitana), Potenza |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 76121 Barletta - 76123 Andria - 76125 Trani, 76011-76017 altri comuni[2]. |
Prefisso | 0883, 080 (per il solo comune di Bisceglie) |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-BT |
Codice ISTAT | 110 |
Targa | BT |
PIL | (nominale) 6 504,19 mln €[3](2021) |
PIL procapite | (nominale) 17 088 €[3](2021) |
Cartografia | |
Posizione della Provincia di Barletta-Andria-Trani all'interno della Puglia | |
Sito istituzionale | |
Attivata effettivamente con le elezioni di giugno 2009, durante l'istituzione era previsto l'inserimento anche di Corato e Ruvo di Puglia, che preferirono però rimanere nel Barese[4], è la terza provincia d'Italia con minor numero di comuni dopo quella di Prato[5][6] e quella di Trieste.
Confina a nord-ovest con la provincia di Foggia, a nord-est con il mare Adriatico, a est con la città metropolitana di Bari, a sud con la provincia di Potenza (Basilicata). Il territorio si estende per 1.543 km²[7] e si presenta prevalentemente pianeggiante e collinare. Comprende la bassa valle dell'Ofanto a cavallo tra il sud del Tavoliere e il nord della terra di Bari.
Nell'entroterra il paesaggio è costituito da leggere ondulazioni e avvallamenti, con fenomeni carsici superficiali rappresentati dai puli e inghiottitoi. Il parco nazionale dell'Alta Murgia ne è massimo esempio. Ne fanno parte i comuni di Andria per i suoi 12.000 ettari, Minervino Murge per i suoi 7.481 ettari e Spinazzola per i suoi 3.944 ettari.[8]
La costa, lunga circa 45 km e bagnata dal Mare Adriatico, presenta caratteristiche diverse man mano che si procede da nord verso sud: è prevalentemente sabbiosa nei territori di Margherita di Savoia e di Barletta, bassa e rocciosa da Trani a Bisceglie.
L'entroterra è caratterizzato da rilievi murgiani (Murge di Nordovest) che, procedendo verso la provincia di Foggia, digradano dolcemente verso la Valle dell'Ofanto. Il punto più alto è il Monte Caccia (679 m s.l.m.), che costituisce anche il rilievo maggiore dell'intero altopiano murgiano.
È attraversata dall'Ofanto, il fiume più lungo della regione, che prima dell'istituzione della provincia segnava il confine tra quelle di Foggia e Bari. Altri corsi d'acqua, di portata minore, sono di carattere torrentizio e sono per lo più affluenti dell'Ofanto.
[senza fonte]Il clima è tipico mediterraneo, con caratteristiche più continentali nelle zone interne: le estati si presentano calde e secche, gli inverni sono prevalentemente piovosi con episodi nevosi sui rilievi e sporadicamente anche sulle coste. La piovosità media si aggira intorno ai 600 mm annui con picchi più elevati sui rilievi murgiani.
La provincia, sesta della Puglia, è stata istituita, insieme a quelle di Fermo e di Monza e della Brianza, il 11 giugno 2004 con Legge n. 148[9] Vi aderirono sette comuni sino ad allora appartenenti alla provincia di Bari e tre della provincia di Foggia. Il progetto di legge prevedeva l'adesione di altri due comuni, Corato e Ruvo di Puglia (BA), che ritirarono il proprio consenso durante l'iter parlamentare.[10] Nel 2006 è stata definita con Decreto del presidente della Repubblica la sigla di individuazione della nuova provincia, BT[11]
Un commissario governativo nominato dal ministro dell'Interno curò gli adempimenti necessari all'istituzione dell'ente sino alle prime elezioni provinciali, tenute il 6 e 7 giugno 2009 in concomitanza con il rinnovo del consiglio provinciale di Bari. Primo presidente eletto fu il sindaco di Canosa di Puglia Francesco Ventola, candidato del PDL, che superò il candidato del centrosinistra, l'allora sindaco di Barletta Francesco Salerno.
Il 1º settembre 2009 si è insediato il primo prefetto, Carlo Sessa. L'immobile sede della Prefettura è il Real Monte di Pietà a Barletta.[12]
Lo stemma provinciale è stato approvato a giugno 2010, su proposta dell'Ufficio Araldica del Consiglio dei Ministri, dopo che il consiglio provinciale aveva scartato tutti i progetti finalisti del concorso per la sua ideazione.[13] ed è stato concesso insieme al gonfalone e la bandiera con decreto del presidente della Repubblica del 3 novembre 2010.[14]
«Drappo partito di giallo e di azzurro.»
«Drappo di giallo con la bordatura di azzurro, caricato dallo stemma sopra descritto. L’asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.»
La scelta dell'ubicazione degli uffici provinciali ha creato non poche controversie tra le tre città capoluogo. Inizialmente si era pensato di dislocarli in un unico centro amministrativo, diverso dai tre capoluoghi. Gli uffici della provincia dovevano essere solo provvisoriamente distribuiti nei tre comuni capoluogo in attesa di trasferimento definitivo in quella che sarebbe stata una "cittadella degli uffici", un vero e proprio centro amministrativo del nuovo ente, equidistante dai tre comuni capoluogo. Il progetto è stato però accantonato a causa degli eccessivi costi e tempi di realizzazione.
Si è pertanto ritornati alla distribuzione tra le tre città. Con D.P.C.M. del 16/11/2007 sono stati assegnati alcuni tra i più importanti uffici provinciali alle tre città capoluogo. A conferma di quanto sopra, in data 6 dicembre 2007 fu diramato dal governo il documento di individuazione degli uffici del nuovo ente[15] con una prima ripartizione a cui si aggiungeva la scelta della conferenza dei sindaci di individuare la sede provvisoria del Consiglio Provinciale di Barletta-Andria-Trani presso l'Istituto Tecnico Agrario di Andria, in attesa che le decisioni definitive venissero adottate da parte del Consiglio Provinciale attraverso l'approvazione dello Statuto. Con D.P.R. 25/6/2008 sono stati definiti i 30 collegi elettorali della nuova provincia.
Lo statuto provinciale[16], approvato il 21 maggio 2010 con maggioranza relativa, ha individuato la sede legale (provvisoria) della provincia nella città di Andria[17]. Il primo emendamento, denominato La Provincia-Territorio sostitutivo dell'articolo 1 dello statuto della provincia di Barletta-Andria-Trani, assegna Presidenza, Giunta e Consiglio provinciale a Barletta in quanto polo politico istituzionale, Prefettura e Questura ad Andria in quanto polo dell'ordine e della sicurezza pubblica, mentre il polo giuridico, finanziario, culturale, scientifico e turistico è la città di Trani. L'emendamento all'articolo 2 dello statuto assegna la sede legale della Provincia di Barletta-Andria-Trani ad Andria in attesa dell'attuazione del primo emendamento[18], in quanto nel rispetto del policentrismo funzionale non potranno coincidere questi poli nelle rispettive città, vista l'attuale ubicazione della Prefettura a Barletta presso l'immobile di proprietà privata Real Monte di Pietà. In definitiva, per non scorporare Presidenza, Giunta e Consiglio provinciale dalla Sede Legale, queste saranno ubicate ad Andria presso l'immobile dell'Istituto Tecnico Agrario di proprietà dell'ente[19].
A giugno 2024 la divisione degli uffici nei 3 comuni co-capoluogo è la seguente:
La tabella seguente riporta l'evoluzione del numero dei residenti nella provincia dal 2001 al 2015[21]:
Anno | Residenti | Variazione |
---|---|---|
2001 | 383.122 | |
2002 | 384.293 | 0,3% |
2003 | 386.489 | 0,6% |
2004 | 387.645 | 0,3% |
2005 | 387.997 | 0,1% |
2006 | 388.330 | 0,1% |
2007 | 390.010 | 0,4% |
2008 | 390.925 | 0,2% |
2009 | 391.506 | 0,1% |
2010 | 392.863 | 0,3% |
2015 | 393.354 |
Al 1 gennaio 2019 nel territorio provinciale risultano essere iscritti 11 191 stranieri.
La provincia di Barletta-Andria-Trani ha vari tipi di dialetti, tutti appartenenti al gruppo meridionale intermedio:
Questa parte di Puglia fu molto cara a Federico II di Svevia, motivo per cui si è soliti indicarla come la "Puglia Imperiale". Le tracce che ha lasciato l'imperatore sono tantissime; notevole la presenza dei castelli federiciani. Si succedettero numerose dinastie: dai normanni agli svevi e agli angioini. Da non dimenticare l'importanza anche in epoca romana e pre-romana testimoniata dai reperti.
Le principali ferrovie della provincia sono due:
La principale stazione della provincia è quella di Barletta, principale punto di snodo delle Ferrovie RFI, Ferrovie Nord Barese e Ferrovia Barletta-Spinazzola.[35] Dalla stazione di Barletta si diparte la Ferrovia Barletta-Spinazzola, che congiunge i comuni di Canosa e Minervino Murge e l'antica stazione di Canne della Battaglia con Barletta e Spinazzola All'interno della Provincia di Barletta-Andria-Trani le stazioni della ferrovia Adriatica sono:
Le stazioni della Ferrovia Barletta-Spinazzola sono:
Le stazioni della ferrovia Barletta – Bari (FT) rientranti nella provincia sono:
Nella provincia è presente il Porto di Barletta, il quale ospita traffico industriale e traghettuale per servizio passeggeri.
Appartengono alla provincia di Barletta-Andria-Trani i seguenti 10 comuni (in grassetto le città capoluogo):
# | Stemma | Comune | Residenti | Superficie (km²) | Densità (ab/km²) | Altitudine
(m s.l.m.) |
Coordinate | Sindaco | Frazioni |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Andria | 96.838 | 402,89 | 243,09 | 151 | 41°13′54″N 16°18′30″E | Giovanna Bruno (centro-sinistra) dal 13-10-2020 | Castel del Monte, Montegrosso, Troianelli, Punta di bosco spirito, Citulo, Posta di Grotte, Petrone, Le Palombe | |
2 | Barletta | 92.226 | 149,35 | 622,20 | 15 | 41°19′N
16°17′E |
Cosimo Cannito (centro-destra) dal 12/06/2022 | Canne, Fiumara, Montaltino | |
3 | Trani | 54.665 | 103,41 | 533,55 | 7 | 41°16′N
16°25′E |
Amedeo Bottaro (centro-sinistra) dal 23-9-2020 | Capirro | |
4 | Bisceglie | 53.501 | 69,25 | 785,47 | 16 | Angelantonio Angarano (coalizione civica) dal 24-6-2018 | |||
5 | Canosa di Puglia | 27.960 | 149,53 | 191,06 | 117 | Vito Malcangio (Centro-destra) dal 13-6-2022 | Loconia | ||
6 | Trinitapoli | 13.831 | 147,62 | 94,95 | 20 | Emanuele Losapio (Rinascita Trinitapolese) dal 22-9-2020 | Santa Chiara | ||
7 | San Ferdinando di Puglia | 13.589 | 41,82 | 330,03 | 68 | Salvatore Puttilli (Costruiamo insieme) dall'11-6-2017 | San Samuele di Cafiero | ||
8 | Margherita di Savoia | 11.214 | 36,35 | 310,94 | 1 | Bernardo Lodispoto (lista civica Margherita Migliore) dal 10-6-2018 | Torre Pietra, Orno | ||
9 | Minervino Murge | 8.238 | 255,39 | 32,92 | 429 | Maria Laura Mancini detta "Lalla" (lista civica di centro-destra SìAmoMinervino) dal 5-10-2021 | |||
10 | Spinazzola | 5.945 | 182,64 | 33,65 | 435 | Michele Patruno (lista civica di centro-destra) dal 5-10-2021 | |||
TOTALE | 378.007 | 1.538,68 | 248,70 |
Le statistiche si basano sui dati del bilancio demografico ufficiale ISTAT Archiviato il 6 ottobre 2021 in Internet Archive., aggiornati al 30 giugno 2022.
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