Francesco Salerno (politico 1948)

medico e politico italiano (1948-2010) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Francesco Salerno (Barletta, 20 luglio 1948Barletta, 10 settembre 2010) è stato un politico italiano.

Fatti in breve Sindaco di Barletta, Durata mandato ...
Francesco Salerno

Sindaco di Barletta
Durata mandatogennaio 1998 
gennaio 2006
PredecessoreRuggiero Dimiccoli
SuccessoreNicola Maffei

Dati generali
Partito politicoPCI
PDS
DS
PD
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Primario di Radiologia dell'ospedale «Umberto I» e «Mons. Dimiccoli», è stato inoltre esponente nazionale ed attivista dell'Anaao.

Personaggio noto della politica pugliese[1], è stato uno dei maggiori sostenitori dell'istituzione della Provincia di Barletta[2] e impegnato nella lotta antiracket[3].

La sua carriera politica si è svolta soprattutto all'interno del PCI, dei Ds e del Partito Democratico. Da quest'ultima formazione si era distaccato nel 2008, formando il centro studi e movimento «La Buona Politica»[4] per il quale era stato candidato alla Presidenza della Provincia di Barletta-Andria-Trani, con il sostegno anche dell'Udc.

Dopo aver proseguito la sua attività come consigliere provinciale di opposizione è rientrato nell'area del Partito Democratico come responsabile regionale degli Enti locali.

Consigliere comunale nel 1985, successivamente è stato eletto due volte, tra il 1998 e il 2006, sindaco di Barletta con la coalizione del centro-sinistra. Alle elezioni comunali del 2002 è rieletto sindaco di Barletta, per il centro-sinistra, ottenendo il 55,77% dei voti al primo turno, contro il 36,83% del candidato sindaco della Casa delle libertà, il primatista Olimpico Pietro Mennea.[5]

Tra le iniziative promosse come sindaco il restauro del castello normanno-svevo, il rifacimento dei giardini del castello, la riorganizzazione e valorizzazione di servizi al cittadino e il restauro di edifici e piazze[6].

Ha aperto il museo storico della memoria e della resistenza, e reso nuovamente visibili al pubblico le opere del De Nittis.[7] Ha ridato lustro alla celebre Disfida di Barletta con molte manifestazioni come il certame cavalleresco e il corteo storico.

Durante il suo mandato la città è stata insignita della Medaglia d'oro al merito civile, l'8 maggio 1998, e della Medaglia d'oro al valor militare, il 7 luglio 2003. Per i fatti successivi all'Armistizio dell'8 settembre 1943, nei quali la città si rese protagonista di una coraggiosa e tenace resistenza.

Muore a causa di un arresto cardiaco, nella notte del 10 settembre 2010.

Note

Collegamenti esterni

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