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ufficio periferico del governo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Una prefettura (dal 2004 anche Ufficio Territoriale del Governo) è, in Italia, un organo periferico del Ministero dell'interno che ha funzioni di rappresentanza generale del governo sul territorio della provincia o della città metropolitana.[1]
È retta da un prefetto che ha il compito generale di garantire l'esercizio coordinato dell'attività amministrativa degli uffici periferici dello Stato e vigilare sulle autorità amministrative operanti nella Provincia, oltre ad esercitare rilevanti funzioni proprie nel campo dell'ordine e sicurezza pubblica, dell'immigrazione, della protezione civile, dei rapporti con gli enti locali, della mediazione sociale e del sistema sanzionatorio amministrativo.
L'organizzazione di tali organi ha subito negli anni vari cambiamenti; con la riforma Bassanini dell'organizzazione ai sensi dell'art. 11 d.lgs 30 luglio 1999, n. 300, la prefettura è stata trasformata in ufficio territoriale del governo, mantenendo tutte le funzioni di competenza e assumendone delle nuove.
Con il d.lgs 21 gennaio 2004 n. 29, che ha introdotto modifiche alla precedente organizzazione, ne ha sancito la denominazione formale di Prefettura - Ufficio territoriale del Governo.
Le prefetture sono così articolate:
Le prefetture italiane sono organizzate secondo un modello detto a matrice, che distingue unità organizzative di livello dirigenziale (cioè con rilevanza esterna e con capacità di "impegnare" esternamente la volontà dell'amministrazione) di line a destinatario esterno, di line a destinatario interno e di staff.
Le aree sono uffici di line, cioè unità organizzative i cui processi di competenza sono a prevalente destinatario esterno (si pensi alle attività sanzionatorie connesse all'applicazione del codice della strada, o ai permessi di circolazione in deroga, alle requisizioni e alle confische, alle ordinanze di necessità, alla gestione delle emergenze di soccorso pubblico e protezione civile o ancora alle concessioni di cittadinanza, ai mutamenti del nome e ai numerosi procedimenti concessori e autorizzatori in materia di polizia amministrativa).
I servizi sono uffici, anch'essi di line, ma trasversali all'intera struttura della prefettura, i cui processi di competenza sono a prevalente destinatario interno (si pensi al pagamento degli stipendi, alla gestione contabile, alla gestione degli immobili e all'amministrazione del personale).
Il gabinetto del prefetto è ufficio di supporto (o di staff), poiché si pone in diretta collaborazione con il titolare della prefettura e lo assiste nell'esercizio delle funzioni sue proprie (troppo articolate e complesse per essere esercitate senza assistenza di alto livello).
Il modello è flessibile: nelle sedi più piccole le aree sono accorpate (di solito la IV confluisce della II e la V nella I, ma vi sono eccezioni); nelle sedi più grandi le aree sono sdoppiate (vi sono quindi un'Area I e un'Area I-bis, ecc.); inoltre, i due servizi amministrativi sono accorpati, in 80 sedi su 103, in un unico ufficio (detto SEF, Servizio economico-finanziario).
Il Prefetto del capoluogo di regione è rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali (art. 10 della legge 5 giugno 2003 n. 131). In questo caso, è coadiuvato da una conferenza permanente, che presiede, composta anche dai dirigenti regionali delle strutture periferiche regionali dello Stato.
In ambito provinciale, le Prefetture – Uffici territoriali del Governo svolgono un'azione propulsiva, di indirizzo, di mediazione sociale e di intervento, di consulenza e di collaborazione, anche rispetto agli enti locali, in tutti i campi del 'fare amministrazione', in esecuzione di norme o secondo prassi consolidate, promuovendo il processo di semplificazione delle stesse procedure amministrative.
I prefetti, titolari delle Prefetture - UTG, sono coadiuvati nelle nuove complesse funzioni da una Conferenza permanente (dPR 17.5.2001 n. 287), presieduta dai medesimi e composta dai responsabili delle strutture periferiche dello Stato. Tra le competenze amministrative attribuite alle prefetture, figurano le seguenti:
Inoltre, ai sensi dell'art. 26 del D.L. 113/2018, al Prefetto dovrà essere inviata, nei casi previsti, copia della Notifica Preliminare di cui all'art. 99 del D.Lgs. 81/2008 per ciò che concerne la gestione dei cantieri temporanei e mobili.
A fronte di 107 ambiti provinciali, sono presenti in Italia 103 prefetture-uffici territoriali del governo (UTG).
Le 4 eccezioni sono:
Inoltre, nella provincia di Trieste, presso la prefettura, ha sede il Commissariato del governo a tutela e garanzia degli accordi internazionali del trattato di pace con l'Italia firmato e ratificato nel 1947 e della Lettera d'Intento firmata a Londra nel 1954 dove avvenne l'estensione dell'amministrazione civile da parte del Governo militare delle potenze alleate ed associate, controllate dal Consiglio di sicurezza dell'ONU, alla cosiddetta zona A del Territorio Libero di Trieste.
L'intero sistema delle prefetture italiane costa annualmente circa mezzo miliardo di Euro (502,81 milioni di Euro previsti nel 2012, di cui l'80% in oneri di personale), pari allo 0,067% della Spesa annua dello Stato (749.043,30 milioni di Euro previsti nel 2012).[3]
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