Pieve Tesino
comune italiano, in provincia autonoma di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pieve Tesino (La Piève in dialetto valsuganotto[4], Tesin in tedesco desueto) è un comune italiano di 643 abitanti della provincia autonoma di Trento, in Trentino-Alto Adige. È stato il primo paese in Italia ad avere una pro loco.[5]
Pieve Tesino comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Oscar Nervo (lista civica Per Pieve) dal 2020 |
Territorio | |
Coordinate | 46°04′08.62″N 11°36′32.69″E |
Altitudine | 843 m s.l.m. |
Superficie | 69,23 km² |
Abitanti | 643[1] (31-10-2021) |
Densità | 9,29 ab./km² |
Frazioni | Malene, Pradellano |
Comuni confinanti | Bieno, Canal San Bovo, Castel Ivano, Castello-Molina di Fiemme, Castello Tesino, Cavalese, Cinte Tesino, Ospedaletto, Panchià, Scurelle, Telve, Tesero, Ziano di Fiemme |
Altre informazioni | |
Lingue | Italiano, dialetto pievarazzo |
Cod. postale | 38050 |
Prefisso | 0461 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022142 |
Cod. catastale | G656 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 706 GG[3] |
Nome abitanti | pievesi o tesini; pievaraži[4] |
Patrono | Maria Santissima Assunta, Santi Sebastiano e Fabiano |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pieve Tesino nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Il paese è una meta turistica, fu sede della chiesa pievana della valle e da questo ne deriva il nome e qui, il 3 aprile 1881, nacque Alcide De Gasperi. Dal 29 ottobre 2021 il comune di Pieve Tesino fa parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia. Pieve è il centro del Tesino ed è il paese storicamente più importante dell'altopiano.
Il paese è situato alle pendici del monte Silana ad un'altitudine di 843 m. Assieme a Castello e Cinte compone i tre paesi dell'altopiano del Tesino. L'abitato si snoda in modo uniforme, lungo la via di collegamento che porta da Bieno a Castello Tesino. La frazione più occidentale, Pradellano, si sviluppa ai piedi della parete nord del Monte Lefre, mentre il corso del torrente Chieppena segna il confine comunale con Bieno e quindi dell'altopiano con la Valsugana.
Il territorio di Pieve è formato da vaste aree boschive, in maggioranza abeti, larici e alberi di latifoglie.[6] Nel territorio nasce e vi scorre il torrente Grigno.
Fino a circa metà del Seicento i pievesi furono dediti alla pastorizia ed alle conseguenti transumanze tra le montagne del tesino e le pianure veneto-tosco-emiliane per poter sfamare le proprie greggi. Della conoscenza del territorio accumulata dai pievesi con tali transumanze, approfittò un certo Gallo, di Castel Tesino, che aveva scoperto una miniera di pietre focaie ed aveva necessità di smerciare tali pietre.
I pievesi si dedicarono quindi al commercio delle pietre focaie, insieme agli abitanti dei paesi vicini, Castello Tesino e Cinte Tesino, vendendo non solo in Italia Settentrionale, ma anche nei paesi del Centro Europa. Nei loro viaggi di ritorno, passando per Bassano, i Tesini si fermavano nella bottega di ferramenta di un certo Remondini per fare i propri acquisti.
Quando il Remondini acquistò una stamperia, pensò ai Tesini per smerciare le proprie stampe. Erano stampe grossolane, su carta grezza, per lo più di santi, che si vendevano casa per casa ed a bassissimo prezzo. Questo commercio soppiantò sia la pastorizia che la vendita di pietre focaie e, con esso, i Tesini percorsero non solo tutta l'Europa, ma addirittura il mondo intero. Col tempo i Tesini aprirono, in Europa, una sessantina di negozi, divenendo poi, alcuni di essi, anche editori di stampe.
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 23 ottobre 1928.[7]
«Di rosso, a tre torri d'oro, aperte e finestrate del campo, murate di nero e sormontate da una crocetta pure d'oro, poste sopra un monte di tre colli di verde, movente dalla punta. Ornamenti esteriori da Comune. Motto: Fortes in fide.»
Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di giallo.
«Drappo rettangolare di stoffa rossa nella parte superiore e gialla in quella inferiore, terminata a tre bandoni a forma di vaio irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune, sormontato dall'iscrizione centrata Comune di Pieve Tesino e sotto, il motto Fortes in Fide. La stoffa sarà inchiodata per il lato corto superiore ad un'asta orizzontale con pomi artisticamente argentati alle due estremità e sospesa, mediante lacci dello stesso, con fiocchi simili pendenti dai due lati del gonfalone, ad altra asta verticale ricoperta di velluto rosso con bullette di metallo bianco poste a spirale e cimata da una freccia con gambo di metallo argentato con lo stemma del Comune stesso. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'argento.»
Nella Piazza Maggiore si ergono: il Palazzo del Municipio vecchio, la casa Pellizzaro-Carestia e la casa Buffa-Caporale. Nel mezzo della piazza c'è la monumentale settecentesca fontana ottagonale di pietra rossa con quattro getti e stemmi. Sul palazzo del Municipio vi è una lapide che ricorda Alcide De Gasperi, qui nato il 3 aprile 1881; in via De Gasperi è possibile osservare una lapide analoga sulla sua casa natale, ora trasformata nel Museo casa De Gasperi, che ripercorre la vita trentina del grande statista.
Una delle testimonianze delle fortune accumulate con tale commercio è la Villa Daziaro, un edificio in mattoni rossi che ricorda sia la villa veneta che la dacia russa. I suoi proprietari, originari e partiti da Castello Tesino, come venditori ambulanti di stampe, aprirono due negozi a Mosca, e successivamente ne fondarono uno a San Pietroburgo, quindi a Parigi e poi a Varsavia. Divennero essi stessi editori di stampe, affiancandosi agli altri grandi editori pievesi di stampe in Europa, come ad esempio i Buffa ad Amsterdam, gli Zanna a Kriegshaber presso Augusta, i Tessari ad Augusta ed a Parigi, gli Avanzo a Bruxelles, i Fietta a Strasburgo e Metz, i Pellizzaro a Besançon in Francia, ecc. Una parte della collezione Daziaro è consultabile in formato digitale presso il Museo per Via. La villa è stat recentemente donata al Comune di Pete Tesino dalla vedova di Stefano Gaudenzi (ultimo erede dei Daziaro) ed è gestita dalla Fondazione Daziaro-Gaudenzi.
A Pieve ha inoltre sede il Giardino d'Europa De Gasperi, uno dei quattro giardini realizzati in omaggio ai padri fondatori dell'Unione europea.
Abitanti censiti[8]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
2020 | in carica | Oscar Nervo | lista civica Tutti per Pieve, Pieve per tutti. | Sindaco |
Nonostante Pieve e l'Altopiano del Tesino in generale fossero sottoposti al feudo di Castel Ivano, i vari paesi avevano una certa autonomia nella gestione del proprio territorio. La regola era lo statuto amministrativo delle comunità rurali trentine adottato per secoli fin dal medioevo[9].
Ogni villaggio come Pieve, aveva la sua regola, riportata su documenti chiamati generalmente carte di regola. Lo scopo della regola era quello di controllare attraverso norme rigorose, i beni della comunità (molto vasti) e quelli dei (pochi) privati. I beni della comunità comprendevano il bosco e i pascoli con le malghe, mentre i beni privati delle famiglie comprendevano le case con l'orto e i terreni coltivati. Nelle carte di regola, oltre alla gestione dei beni comunitari, erano riportate alcune disposizioni per la nomina e i doveri, di chi ogni anno, amministrava la regola. Alle elezioni annuali degli amministratori, si richiedeva la partecipazione dell'intera collettività del villaggio (i vicini). Gli amministratori venivano eletti fra i capifamiglia (chiamati fuochi) di ogni vicinato.
L'apparato amministrativo della regola comprendeva:
La fine dell'amministrazione regoliera coincise con la deposizione del vescovo di Trento e Bressanone da parte di Napoleone nel 1796, che ne decretò definitivamente il bando. Tuttavia certe forme di Regola persistono ancora oggi come ad esempio, il diritto di ogni nucleo familiare ad avere una particella di bosco, oppure quella delle fratte, cioè l'assegnazione da parte del comune di appezzamenti di terreno incolto per la coltivazione di orti, alle famiglie che ne fanno richiesta.
Il piccolo paese ha una squadra di calcio a 5, il C5 Tesino Lamon DT Color, che gioca nel campionato di Serie C2 del Trentino Alto Adige, la squadra rappresenta anche il comune di Lamon. La squadra dispute le partite casalinghe a Pieve Tesino nella palestra del piccolo comune. La formazione è rappresentata anche a livello femminile.
Il Tesino Golf Club La Farfalla è un campo a 9 buche rinomato nel nord Italia. Si estende su circa 40 ettari sulle colline di Coldanè, con vista sulla catena del Lagorai, ed è definito un luogo ideale per trascorrere splendide giornate giocando a golf in serenità
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