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L'Altopiano del Tesino, conosciuto anche come Conca del Tesino, Valle del Tesino o semplicemente Tesino (Tasìn in dialetto locale) è un altopiano del Trentino-Alto Adige, nella zona orientale della Provincia autonoma di Trento, al confine con il Veneto (precisamente con la provincia di Belluno). Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale delle Alpi fa parte della Sezione alpina delle Dolomiti, nelle Alpi Sud-orientali.
Altopiano del Tesino | |
---|---|
Stati | Italia |
Regioni | Trentino-Alto Adige (Provincia autonoma di Trento, 3 comuni) |
Territorio | Dolomiti (Alpi Sud-orientali) |
Superficie | 223,83 km² |
Abitanti | 2 894 (2010) |
Lingue | italiano (ufficiale), diffuso e parlato il dialetto trentino |
Il Tesino si sviluppa nell'area meridionale delle Dolomiti, circondato dalla catena del Lagorai. Il versante nord che racchiude l'altopiano fa parte del Massiccio di Cima d'Asta: l'omonima montagna è raggiungibile da Pieve Tesino tramite la Val Malene. Da questi monti nasce il torrente Grigno, che scorrendo tra i comuni della conca, ha creato una profonda valle fino a Grigno, dove il torrente sfocia nel fiume Brenta.[1]
Il lato sud della conca è delimitato dalle ultime montagne della sezione dolomitica, il Monte Mezza e il Monte Lefre: essi separano l'altopiano dalla valle sottostante, la Valsugana. Il lato orientale, invece, presenta massicci che separano il Tesino dalla provincia di Belluno e dalla Valle del Vanoi. Lungo questo fronte vi è il Celado, una vallata periferica.[1]
I primi insediamenti dell'altopiano risalgono all'epoca romana. Transitava, infatti, per questi luoghi, la strada romana Claudia Augusta Altinate, un'importante via di comunicazione che collegava il porto sull'Adriatico di Altino con la città tedesca di Augusta. Resti della via sono presenti nei pressi di Castello Tesino.[2]
Durante il Medioevo l'altopiano venne conteso tra il Principato Vescovile di Trento ed il vescovo di Feltre per quanto riguarda la giurisdizione secolare, rimanendo invece, per quanto riguarda la giurisdizione temporale, sotto il controllo feltrino fino alla fine del '700. Seguì le sorti del territorio trentino, venendo infine annesso ai possedimenti asburgici.[3]
Durante la prima guerra mondiale il territorio fu pesantemente colpito dagli eventi bellici: la quasi totalità di Castello Tesino venne distrutta da un bombardamento austriaco partito dall'abitato di Telve, in Valsugana. Al termine del conflitto l'intera conca entrò a far parte del Regno d'Italia.[3]
Dal 1943 al 1945 nel Tesino operò il Battaglione Gherlenda, gruppo di partigiani della Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci". Due partigiane del luogo, Ancilla Marighetto e Clorinda Menguzzato, morte in operazioni contro il nazifascismo, furono insignite della Medaglia d'oro al valor militare.[3]
All'interno della conca del Tesino si sono sviluppati 3 comuni:
Il territorio comunale di Pieve Tesino "sconfina" anche all'esterno dell'altopiano; la frazione di Pradellano, infatti, si trova esternamente alla conca vera e propria, separato dal centro comunale dal Passo Forcella. Inoltre il comune di Bieno, pur non appartenendo geograficamente al territorio, ne è storicamente legato, essendo stato aggregato a Cinte Tesino dal 1928 al 1947.
Il Tesino non ha una forma autonoma di amministrazione, ma i rappresentanti dei 3 comuni partecipano alla vita pubblica della Comunità Valsugana e Tesino (già Comprensorio C3 della Bassa Valsugana e Tesino). I dati dei 3 comuni sono:
Stemma | Comune | Popolazione[dati 1] | Superficie[dati 2] | Altitudine[dati 3] | Nome locale[dati 4] |
---|---|---|---|---|---|
Castello Tesino | 1.315 | 112,49 | 871 | Castèlo | |
Cinte Tesino | 389 | 25,80 | 851 | Zìnte | |
Pieve Tesino | 679 | 73,85 | 843 | Piéve |
Le prime attività economiche sviluppatesi nella zona furono la pastorizia e la falegnameria, grazie all'abbondanza di boschi lungo le pendici dei monti circostanti. Nel XVII secolo venne scoperta, nei dintorni di Pieve Tesino, una miniera di pietre focaie, e gli abitanti iniziarono a commerciarle, sia nel nord Italia sia nell'Europa centrale.
Successivamente fiorì nella zona la produzione e la commercializzazione di stampe. Per lo più si trattava di raffigurazioni religiose, e grazie a questo commercio gli abitanti del Tesino conobbero una "diaspora", portandoli ad avere contatti anche con paesi fuori dall'Europa. Nel secondo dopoguerra iniziarono a svilupparsi le prime industrie; per lo più si trattò di lavorazione del legno, ma tra Pieve Tesino e Cinte Tesino trovò sede la Bailo, un'azienda di produzione e vendita diretta di abbigliamento sportivo.
Attualmente l'economia della conca si basa sul turismo, sia invernale che estivo. Per quanto riguarda il turismo estivo vengono proposte camminate lungo i sentieri ed escursioni in montagna, visite all'Arboreto e la pratica del golf presso il campo di Pieve Tesino. Durante la stagione invernale, invece, il turismo si concentra sul Passo Brocon, dove negli ultimi anni si è sviluppata la pratica dello sci, grazie anche alla costruzione di impianti di risalita e all'installazione di un impianto di illuminazione che permette di sciare anche durante le ore notturne[7].
La lingua ufficiale è, ovviamente, l'italiano, ma è largamente conosciuto e parlato il dialetto trentino, nella sua variante orientale. Questa variante, parlata anche nella parte orientale della Valsugana, si caratterizza per la forte influenza della lingua veneta, dalla quale prende numerosi termini e, soprattutto, l'accento. Questa influenza deriva dalla vicinanza con il Veneto, ma principalmente per l'origine dell'abitato di Castello Tesino. Rimane poco parlato ma conosciuto il "dergo", dialetto stretto di origine tesina.
Il Tesino è raggiungibile tramite 4 infrastrutture viarie:
I collegamenti del trasporto pubblico sono espletati con autobus dell'azienda Trentino Trasporti, che codifica il percorso Borgo Valsugana-Strigno-Castello Tesino con il codice 405[8].
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