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attore, doppiatore, dialoghista, direttore del doppiaggio e conduttore radiofonico italiano (1940-2008) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Oreste Rizzini (Milano, 27 marzo 1940 – Roma, 18 marzo 2008) è stato un attore, doppiatore, dialoghista, direttore del doppiaggio e conduttore radiofonico italiano.
Figlio e nipote abiatico di giornalisti,[1] da giovanissimo si appassionò alle arti dello spettacolo.[2]
Sul palcoscenico debuttò al Teatro Stabile di Trieste, dove rimase per cinque anni, prima di passare a Torino e infine al Piccolo Teatro di Milano, con Giorgio Strehler. Recitò insieme a Mariangela Melato,[3] Vittorio Gassman,[4] Glauco Mauri, Giulio Bosetti, Mario Scaccia, Gianrico Tedeschi e Gigi Proietti.
Attivo alla radio come attore di sceneggiati, nel 1985 scrisse il rotocalco satirico Il pastone, in cui diede la voce a tutti i personaggi[5] e due anni dopo condusse in diretta il programma Walkie talkie, scritto da Diego Cugia, in cui inscenò nuovamente dialoghi e avvicendamenti fra diversi personaggi sia reali (come Ugo Tognazzi e Alberto Arbasino) che inventati.[5] Nel 1989 condusse e scrisse poi Varietà, varietà, accanto a Daniela Poggi,[5] raccogliendo l'eredità dello storico Gran varietà e cimentandosi in un'imitazione di Aldo Biscardi ne Il processo della domenica, parodia de Il processo del lunedì.
Come doppiatore divenne noto soprattutto prestando la sua voce ad attori quali Michael Douglas in Basic Instinct e in molti altri film, Bill Murray in Ghostbusters - Acchiappafantasmi, John McCook in Beautiful e Richard Chamberlain nella miniserie TV Uccelli di rovo; doppiò l'attore Paul Hogan in quasi tutti i ruoli.
Tra i tanti attori doppiati in quasi trent'anni di carriera figurano anche Michael Caine, Chuck Norris, Dustin Hoffman, Gene Hackman, Paul Hogan, Jon Voight, Eugene Levy e Rade Šerbedžija.
Ha doppiato anche personaggi animati, come Lord Farquaad in Shrek. È stato speaker dei documentari dell'Istituto Luce e dei servizi della trasmissione Porta a porta di Rai Uno. Oltre all'attività di dialoghista ha svolto anche compiti di direttore del doppiaggio. È stato inoltre autore di un testo teatrale, Finalmente si ride!, realizzato attorno alle prove di un recital utilizzando testi di autori satirici come Aldo Palazzeschi, Achille Campanile e Stefano Benni. Nel 2004 è stato premiato all'Acquafestival - Festival Nazionale del doppiaggio con la "Sirenetta" come miglior voce maschile e nello stesso anno ha vinto il premio alla carriera Leggio d'oro.[6]
Torna al teatro nel 2007 curando la sua unica regia teatrale per lo spettacolo Dottor sale in zucca e Mister zucchero mannaro, testo grottesco di Paola F. Bidinelli, interpretato da Milo Vallone. Il monologo si aggiudica i premi “Miglior spettacolo” e “Miglior attore” alla settima edizione del concorso “Schegge d'autore”.[7]
Rizzini ha sposato la collega Viviana Toniolo. Successivamente è stato fidanzato con la direttrice del doppiaggio e dialoghista Maura Vespini da cui ha avuto una figlia Marianna. In seconde nozze, ha sposato la dialoghista Fiorina Piscopo, con cui ha avuto un figlio, Niccolò.
È morto a Roma il 18 marzo 2008, all'età di 67 anni, per un cancro allo stomaco.[8] I funerali si sono svolti il 20 marzo nella Chiesa degli artisti a piazza del Popolo. In base alle sue volontà, il suo corpo è sepolto nel cimitero di Capalbio.
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