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manga scritto e disegnato da Rumiko Takahashi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Inuyasha (犬夜叉?, Inuyasha)[1] è un manga shōnen scritto e disegnato da Rumiko Takahashi, pubblicato in Giappone sulla rivista Weekly Shōnen Sunday di Shogakukan dal 13 novembre 1996 al 18 giugno 2008[2].
Inuyasha | |
---|---|
犬夜叉 (Inuyasha) | |
Genere | azione, avventura, fantasy, sentimentale |
Manga | |
Autore | Rumiko Takahashi |
Editore | Shogakukan |
Rivista | Weekly Shōnen Sunday |
Target | shōnen |
1ª edizione | 13 novembre 1996 – 18 giugno 2008 |
Tankōbon | 56 (completa) |
Editore it. | Star Comics |
Collana 1ª ed. it. | Neverland |
1ª edizione it. | 1º febbraio 2001 – 17 maggio 2009 |
Periodicità it. | bimestrale |
Volumi it. | 67 (completa) |
Testi it. | Laura Anselmino (traduttore), Vanna Vinci (adattatore) |
Serie TV anime | |
Regia | Masashi Ikeda (ep. 1-44), Yasunao Aoki (ep. 45-167) |
Composizione serie | Katsuyuki Sumisawa |
Char. design | Yoshihito Hishinuma |
Dir. artistica | Shigemi Ikeda |
Musiche | Kaoru Wada, Avex Mode (studio) |
Studio | Sunrise, Yomiuri TV |
Rete | Yomiuri TV, NTV, Animax |
1ª TV | 16 ottobre 2000 – 13 settembre 2004 |
Episodi | 167 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 24 min |
Editore it. | Dynit |
Rete it. | MTV |
1ª TV it. | 6 novembre 2001 – 27 novembre 2007 |
Episodi it. | 167 (completa) |
Durata ep. it. | 24 min |
Dialoghi it. | Giuseppe Nelva (ep. 1-13), Paolo Sala (ep. 14-78), Gianluca Aicardi (ep. 79-167) |
Studio dopp. it. | CVD eseguito presso SEFIT-CDC (ep. 1-26), E.T.S. (ep. 27-167) |
Dir. dopp. it. | Melina Martello (ep. 1-26), Fabrizio Mazzotta (ep. 27-130), Giorgio Favretto (ep. 131-167) |
OAV | |
Inuyasha: Kuroi Tessaiga | |
Autore | Rumiko Takahashi |
Regia | Yasunao Aoki |
Sceneggiatura | Katsuyuki Sumisawa |
Char. design | Yoshihito Hishinuma |
Dir. artistica | Shigemi Ikeda |
Musiche | Kaoru Wada |
Studio | Sunrise, Yomiuri TV |
1ª edizione | 30 luglio 2008 |
Episodi | unico |
Rapporto | 16:9 |
Durata | 29 min |
Serie TV anime | |
Inuyasha: The Final Act | |
Regia | Yasunao Aoki |
Composizione serie | Katsuyuki Sumisawa |
Char. design | Yoshihito Hishinuma |
Dir. artistica | Shigemi Ikeda |
Musiche | Kaoru Wada, Avex Mode (studio) |
Studio | Sunrise, Yomiuri TV |
Rete | NTV, Yomiuri TV |
1ª TV | 3 ottobre 2009 – 29 marzo 2010 |
Episodi | 26 (completa) |
Rapporto | 16:9 |
Durata ep. | 24 min |
Editore it. | Dynit |
Rete it. | MTV |
1ª TV it. | 13 novembre 2010 – 5 febbraio 2011 |
Episodi it. | 26 (completa) |
Durata ep. it. | 24 min |
Studio dopp. it. | Cine Dubbing |
Dir. dopp. it. | Anton Giulio Castagna |
Seguito da | Yashahime: Princess Half-Demon |
La serie deve il suo titolo al protagonista, il mezzodemone cane Inuyasha, che assieme alla coprotagonista Kagome Higurashi e al suo gruppo dovrà trovare tutti i frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti, un potente gioiello che rende estremamente potente chi lo possiede, prima di Naraku, mezzodemone nemico, responsabile di numerosi soprusi nei confronti di Inuyasha e di altri personaggi della serie.
Dal manga sono state tratte due serie televisive anime, spesso inserite nelle liste dei migliori e più apprezzati anime di tutti i tempi[3][4][5]. Sono state prodotte dallo studio Sunrise e trasmesse in Giappone su Yomiuri TV: la prima, composta da 167 episodi divisi in sei stagioni, dal 16 ottobre 2000 al 13 settembre 2004, la seconda, composta da 26 episodi, dal 3 ottobre 2009 al 29 marzo 2010. Sono stati realizzati anche quattro lungometraggi d'animazione e un OAV.
In Italia il manga è stato pubblicato dalla casa editrice Star Comics in due versioni, la prima delle quali è stata distribuita dal 1º febbraio 2001 al 17 maggio 2009. Le serie animate sono state acquistate e distribuite da Dynit, e andate in onda in prima visione su MTV dal 6 novembre 2001 al 5 febbraio 2011.
Giappone, epoca Sengoku. Inuyasha, un mezzo-demone (han'yō), ruba da un villaggio la Sfera dei Quattro Spiriti, un oggetto che può accrescere enormemente i poteri di un individuo (demoni o uomini dallo spirito maligno). Inuyasha non va troppo lontano: Kikyo, la giovane sacerdotessa del villaggio, lo trafigge con una freccia sacra che, attraverso il corpo di Inuyasha, si conficca al Goshinboku, un albero sacro nella foresta vicina. Per il potere della freccia sacra Inuyasha rimane come congelato in un sonno magico sospeso nel tempo. Ferita a morte, forse dallo stesso Inuyasha, Kikyo raccomanda alla sorella minore Kaede di bruciare la sfera insieme al suo corpo, affinché non possa cadere in mani sbagliate.
Giappone, tempo presente, città di Tokyo, quartiere di Shibuya[6]. Kagome Higurashi è una studentessa di scuola media e abita nell'antico tempio shintoista di famiglia. Nel giorno del suo quindicesimo compleanno sta uscendo di casa per andare a scuola, quando sorprende il suo fratellino Sota intento nel cercare il suo gatto Buyo nel santuario del tempio. Improvvisamente Kagome è risucchiata all'interno dell'antico pozzo annesso al santuario da un enorme demone, il Millepiedi Joro, risvegliatosi grazie al potere spirituale di Kagome, e si ritrova trasportata nell'epoca Sengoku.
La ragazza, disorientata, gironzola all'esterno del pozzo: nota il dio albero Goshinboku, a lei familiare, e vi si dirige. Vi trova Inuyasha, ancora sigillato in un sonno magico di cinquant'anni. Gli abitanti del villaggio la catturano e la portano alla vecchia sacerdotessa Kaede. Essa capisce subito che Kagome è la reincarnazione di sua sorella Kikyo. Intanto il millepiedi attacca il villaggio. Kagome è costretta a liberare Inuyasha dal suo lungo sonno affinché possa affrontare il demone. Dopo averlo sconfitto Inuyasha assale Kagome per impadronirsi della Sfera dei Quattro Spiriti, che la giovane nasconde dentro di sé, per potere diventare un demone completo. Kaede, però, infila a Inuyasha un rosario magico, che lo costringe a ubbidire al comando di Kagome «A cuccia!» e a restare temporaneamente immobile. Nel tentativo di sconfiggere un altro demone che si era impossessato della Sfera Kagome la frantuma e i suoi frammenti si sparpagliano per tutto il Giappone. La ragazza e Inuyasha devono unire le loro forze per recuperare tutti i frammenti e riformare la gemma. Ai due, tra cui dopo un inizio turbolento si sviluppa un forte legame, ben presto si aggiungono nuovi compagni di viaggio: Shippo, piccolo cucciolo di demone volpe; Miroku, giovane monaco buddista depravato, vittima di una maledizione di Naraku; Sango, risoluta sterminatrice di demoni alla ricerca del fratello Kohaku, che Naraku ha reso suo schiavo; Kirara, demone gatto (nekomata), compagna in battaglia di Sango. I sei amici sono legati tra loro dall'odio comune verso Naraku, il grande antagonista della storia, un mezzodemone che aspira a impadronirsi della Sfera per aumentare il proprio potere demoniaco.
Kagome, Inuyasha e i loro compagni incontrano sul loro cammino molti amici e altrettante minacce: il fratellastro di Inuyasha, Sesshomaru; Kikyo, che è riportata in vita grazie a una parte dell'anima di Kagome; lo stesso Naraku, che ingannò Kikyo e Inuyasha, affinché per odio si uccidessero a vicenda; le corrispettive "aiutanti" di Naraku, Kanna e Kagura; infine un demone lupo chiamato Koga che, innamorato di Kagome, suscita la gelosia di Inuyasha, tanto che ogni incontro tra lui e Inuyasha è una nuova occasione di scontro.
Il manga di Inuyasha è stato pubblicato in 558 capitoli sul settimanale Shonen Sunday di Shogakukan dal 13 novembre 1996 al 18 giugno 2008. I capitoli sono stati poi raccolti in tankōbon di circa 180 pagine, composti ciascuno da dieci capitoli tranne il primo, pubblicati dal maggio 1997 al 12 febbraio 2009 per un totale di 56 volumi. La lunga serializzazione del fumetto, durata all'incirca dodici anni, fa di Inuyasha la serie più longeva di Rumiko Takahashi. Nel 2013, per celebrare i 35 anni di attività dell'autrice, fu realizzata un'edizione wideban del manga. I trenta volumi avevano un formato più grande, nuove copertine e più capitoli per ogni volume (circa venti). Inoltre chi ordinava la serie completa aveva in omaggio il drama-CD dell'opera. La serie, con cadenza mensile, si è conclusa il 18 giugno 2015.
Sore irai (それ以来? lett. "Da quella volta"), è un capitolo speciale di circa trentaquattro pagine, ambientato sei mesi dopo la fine della serie. Fu disegnato da Rumiko Takahashi per raccogliere fondi per le vittime del maremoto del Tōhoku del 2011 e pubblicato in Giappone da Shōnen Sunday nel febbraio del 2013. Il capitolo è stato incluso nel volume Heroes Come Back, assieme ad altre storie autoconclusive di altri autori[8].
Mentre la vita scorre tranquilla Inuyasha e Miroku finiscono sulle tracce di un demone Testa di radici (根の首?, Ne no Kubi) che, sigillato da Kikyo prima che ella incontrasse il mezzodemone, si è risvegliato. La creatura si nutre della linfa vitale degli umani, espandendosi con le radici sotto il terreno, ed è alla ricerca della sacerdotessa e della Sfera dei quattro spiriti ignorando che entrambe non esistono più. Inuyasha e Kagome (che il Testa di radici scambia per Kikyo), insieme a Sango, Kaede e al resto del gruppo, sterminano il demone, mentre Sesshomaru si assicura che la sua protetta Rin sia in salvo al villaggio.
Il capitolo è stato adattato in anime, con alcune piccole differenze, tra l'inizio e la fine dell'episodio introduttivo del sequel animato Yashahime: Princess Half-Demon, andato in onda il 3 ottobre 2020 in Giappone.
Al manga si aggiungono quattro guide, pubblicate da Shogakukan nella collana Shōnen Sunday Comics Special[9]. Il primo, Zusetsutaizen ōgikaiden, è l'enciclopedia ufficiale dell'opera e porta alla luce aspetti inediti come l'età approssimativa dei personaggi. Il quarto, Shōsetsu Inuyasha, narra sotto forma di romanzo l'inizio della storia, con l'unico accenno al padre di Kagome e alla sua scomparsa.
Rumiko Takahashi è anche autrice di due art book basati sull'anime e sulle illustrazioni originali dell'autrice, tra le quali quelle per il primo film, pubblicati sempre da Shogakukan nella collana Shōnen Sunday Graphic. Il primo, intitolato Inuyasha - Takahashi Rumiko genga zenshū - Anime Inuyasha no sekai (犬夜叉 高橋留美子原画全集 アニメ犬夜叉の世界? lett. "Inuyasha - Raccolta completa delle illustrazioni originali di Rumiko Takahashi - Il mondo dell'anime di Inuyasha"), è uscito a gennaio 2001[10], e il secondo, intitolato Gekijōban terebi ban Inuyasha anime zensho (劇場版テレビ版犬夜叉アニメ全書? lett. "Opera completa dell'anime di Inuyasha, versione cinematografica e versione televisiva"), è uscito a marzo 2002[11].
In Italia il manga è stato pubblicato da Star Comics sul mensile Neverland dal febbraio 2001 al maggio 2009 per 67 numeri[12]. Questa prima edizione italiana differisce dalla serializzazione originale perché Star Comics ha riadattato il numero delle pagine dei primi 34 tankobon (corrispondenti ai primi 23 giapponesi) da 192 a 128. Dal volume 35 il numero delle pagine segue l'originale giapponese.
Da marzo del 2008, in concomitanza con la conclusione della serie e della prima edizione del manga, Star Comics ha iniziato la sua ristampa mensile, intitolata Inuyasha New Edition, con stesse cover, senso di lettura e numero di pagine dei volumi giapponesi[13], per poi interromperla provvisoriamente dopo 4 numeri e annunciarne la ripresa per novembre 2009 dal primo numero, con ulteriori variazioni ai primi 4 numeri già usciti e mantenendo la periodicità mensile[14]. Star Comics ha spiegato di essere stata all'oscuro dell'incombente conclusione della serie in Giappone al momento della pianificazione della ristampa e di aver preferito aspettare che anche in Italia la serie giungesse al termine[15]. Sono arrivati anche in Italia gli anime comics distribuiti sempre da Star Comics sulla testata Anime comics.
L'anime di Inuyasha, prodotto da Sunrise, è composto da due serie, suddivise in sette stagioni (rispettivamente sei e una) di 26 episodi ciascuna, a eccezione della sesta composta di 37 episodi, per un totale di 193 episodi.
La prima serie, prodotta nel formato 4:3 in sei stagioni per 167 episodi, copre la sceneggiatura del manga originale fino al volume 36, ed è stata trasmessa in Giappone dal 16 ottobre 2000 al 13 settembre 2004 su Yomiuri TV. I primi 44 episodi sono stati diretti da Masashi Ikeda, mentre i restanti 123 da Yasunao Aoki. Katsuyuki Sumisawa, sceneggiatore principale, si è occupato della composizione della serie, Yoshihito Hishinuma dell'animazione e del character design, e Shigemi Ikeda della direzione artistica. Le musiche sono di Kaoru Wada. Fino all'episodio 89 è stata usata l'animazione tradizionale, dal 90 si è passati a quella digitale. Nella prima serie vi sono quattro speciali di puntata doppia (che però mantengono comunque la numerazione divisa). Il primo è l'episodio 21-22, L'incombente verità su Naraku, l'anima di Kikyo, della prima stagione, in cui si narra il primo incontro tra il gruppo di Inuyasha e il malvagio Naraku. In occidente fu distribuito e trasmesso diviso in due episodi distinti, di cui il primo conserva il titolo originale, mentre il secondo è stato reintitolato Il sorriso malvagio, Kikyo tra la vita e la morte. Gli altri tre speciali sono presenti nella sesta stagione. L'episodio 133-134, La donna che amò Sesshomaru, non è tratto dal manga e vi si narra di una donna che vende la sua anima ai demoni per aiutare Sesshomaru a prendersi Tessaiga. L'episodio 147-148, La canzone del destino, rivela il passato di Inuyasha e Kikyo e ha come sigla di chiusura Change the world. Infine l'episodio 166-167, Duplice vincolo, conclude la prima serie animata e reca come sigla di chiusura My Will.
Se le prime due stagioni si mantennero fedeli alla trama del manga dalla terza stagione furono sceneggiati degli episodi riempitivi (filler) per compensare la carenza di materiale originale, che causarono un notevole calo di ascolti. Completata la produzione della sesta stagione con un'audience media del 10% di share[16][17] ed esaurita la trama del manga, la Sunrise annunciò l'interruzione della serie[18], senza specificare se la sospensione fosse temporanea o definitiva[19]. Nell'estate del 2008, a pochi mesi dalla conclusione del manga, la Sunrise realizzò un cortometraggio per il festival di Rumiko Takahashi, intitolato Kuroi Tessaiga, proiettato il 30 luglio, che riaccese le speranze di una ripresa dell'anime[20]. L'11 luglio 2009, nelle anticipazioni del numero 34, la rivista Shōnen Sunday ventilò la tanto attesa produzione della seconda serie dopo 5 anni di sospensione dal punto in cui si era interrotto[21], confermata il seguente 22 luglio.
La settima stagione, prodotta come i lungometraggi nel formato 16:9 per soli 26 episodi e intitolata Inuyasha: The Final Act (犬夜叉-完結編?, Inuyasha - Kanketsu-hen), copre la sceneggiatura del manga originale dei volumi restanti (dal 37 al 56), ed è andata in onda in Giappone sui canali NTV e Yomiuri TV rispettivamente dal 3 e dal 5 ottobre 2009 per concludersi il 29 marzo 2010. Diretta da Yasunao Aoki con la conferma della produzione e dei doppiatori della serie precedente, ha una nuova sigla di apertura cantata da i Do As Infinity, già autori di altre sigle dell'anime[22].
Un nuovo progetto animato, Yashahime: Princess Half-Demon (半妖の夜叉姫?, Hanyō no yashahime, lett. "Le principesse mezzo-demoni"), spin-off di Inuyasha, è iniziato il 3 ottobre 2020. L'autrice ha fornito solo il character design per le tre protagoniste.[23][24][25][26]
In Italia la serie è stata licenziata da Dynamic Italia (poi Dynit)[27], che ne ha curato anche l'adattamento e il doppiaggio. Il doppiaggio della prima serie è stato diretto da Melina Martello (prima stagione), Fabrizio Mazzotta (stagioni dalla seconda alla quinta) e Giorgio Favretto (sesta stagione). Antongiulio Castagna ha diretto il doppiaggio della seconda serie. Nel passaggio dalla prima alla seconda stagione, con il cambiamento della società di doppiaggio dalla C.V.D. alla E.T.S., sono state cambiate le voci di quasi tutti i personaggi, che sono rimaste tali fino alla fine della prima serie. Per The Final Act Dynit ha allestito sul proprio sito internet un sondaggio rivolto ai fan, non vincolante, per conoscere la loro preferenza fra Massimiliano Alto (prima stagione) e Francesco Pezzulli (stagioni successive) come voce di Inuyasha. Il sondaggio si è concluso con il 62,64% di preferenze per Alto contro il 37,36% per Pezzulli su un totale di 522 voti.[28][29] Dynit ha scelto poi Alto, assieme al reintegro di quasi tutto il cast della prima stagione della prima serie.[30] Federica De Bortoli, voce di Kagome Higurashi nella prima stagione, ha vinto il premio Romics DD 2002 come miglior doppiatrice dell'anno[31]. Lo staff di doppiatori delle stagioni successive alla prima della prima serie ha vinto il premio Romics 2006 per il miglior doppiaggio di un cartone animato giapponese[32].
Il primo episodio è andato in onda su MTV il 6 novembre 2001, ma la seconda stagione solo dal 30 marzo 2004, interrompendo uno iato di quasi tre anni. MTV ha poi proposto con regolarità una nuova stagione all'anno fino al 2007, quando si è conclusa la trasmissione della sesta stagione, facendo di Inuyasha il suo titolo di punta della programmazione dedicata alle serie animate giapponesi (MTV Anime Night) e di conseguenza del distributore italiano Dynit. La serie conclusiva Inuyasha: The Final Act è andata in onda su MTV dal 13 novembre 2010 al 5 febbraio 2011 al di fuori dall'usuale collocazione dell'Anime Night con due episodi alla settimana[33][34].
Tranne la prima stagione, pubblicata anche in VHS, l'intera prima serie di Inuyasha è stata distribuita in DVD dal 31 ottobre 2001 al 16 gennaio 2008, con otto uscite per la prima stagione, sei per le stagioni dalla seconda alla quinta e nove dischi per la sesta. Le stagioni sono state poi vendute separatamente con il titolo Inuyasha Collector's Box, per essere in seguito raccolte in cofanetti dal 26 settembre 2006 all'8 dicembre 2010, con il titolo Inuyasha The Complete Series, uno per ogni stagione contenente quattro dischi, a eccezione della sesta suddivisa in due box da tre dischi ciascuno, con 19 episodi il primo e 18 il secondo. La seconda serie, Inuyasha: The Final Act, è stata distribuita in due cofanetti contenenti tre DVD da 13 episodi ciascuno, dal 23 marzo 2011 al 22 giugno 2011. Il 19 settembre 2012 è stata distribuita in un unico box da quattro dischi.
Le serie animate di Inuyasha sono state edite da VIZ Media e trasmesse su YTV in Canada e Cartoon Network negli Stati Uniti. La seconda serie è stata offerta in streaming per i soli residenti negli Stati Uniti su Hulu, HBO Max, da VIZ Media sul sito ufficiale della Shonen Sunday con sottotitoli in inglese[35][36].
Grazie alla crescente fama della serie, sono stati diretti quattro lungometraggi animati, distribuiti in Giappone tra il 2001 e il 2004. Il design degli antagonisti del primo film è di Rumiko Takahashi:
In Italia i film sono distribuiti da Dynit in DVD e pubblicati anche in box: Inuyasha Movies Collection, che contiene i primi due lungometraggi, è uscito il 4 dicembre 2007, mentre Inuyasha The Complete Movies Collection, che raccoglie tutti i quattro film, è uscito il 5 maggio 2010. Il quarto film è distribuito con un disco supplementare dedicato agli extra, che contiene un video-manga di Inuyasha sottotitolato in italiano, con le vicende salienti del fumetto successive all'episodio 167 dell'anime, che in quel momento là si era interrotto, con le voci dei doppiatori originali della serie.
Un episodio speciale intitolato Inuyasha: Kuroi Tessaiga (犬夜叉 黒い鉄砕牙? lett. "Inuyasha: Tessaiga nera") è stato proiettato il 30 luglio 2008 presso i grandi magazzini Matsuya Ginza nel distretto commerciale di Tokyo, in occasione dell'evento It's a Rumic World[37], festival dedicato all'autrice Rumiko Takahashi e legato alle celebrazioni del 50º anniversario del settimanale Weekly Shōnen Sunday. L'OAV riprende una parte del manga che a quel tempo non era mai stata trasposta in anime, ovvero i capitoli dal 500 al 504 presenti nel volume tankobon 51, il numero 62 secondo la prima edizione italiana di Star Comics. Kuroi Tessaiga è stato distribuito per il mercato home video giapponese il 29 gennaio 2010 ed è stato riutilizzato come episodio 15 (o 182) dell'ultima stagione dell'anime televisivo, con alcuni ritocchi e varie sequenze tagliate per rientrare negli ordinari 20 minuti. L'OAV non è mai stato distribuito in italiano.
Nel 2013, insieme all'edizione wideban di 30 volumi, è stato distribuito anche un drama CD dal tono demenziale intitolato Asatte (あさって? lett. "Dopodomani"), recitato dalle voci dei doppiatori giapponesi, ed ambientato dopo il finale della serie.
La maggior parte delle colonne sonore provengono dalla serie animata e dai film d'animazione, e quelle in sottofondo sono tutte state composte da Kaoru Wada.
Pur facendo solo due brevi apparizioni negli episodi finali della quinta serie, il personaggio di Mimisenri compare nella sigla d'apertura One Day, One Dream. A partire dalla quarta serie, con la canzone d'apertura Grip! è aggiunto un intro all'inizio di ogni episodio, che mostra un'anticipazione della puntata, mentre il promo dell'episodio seguente è preceduto da un indovinello di Shippo, che sostituisce la scheda dei personaggi. Queste aggiunte non ci saranno nella settima e ultima stagione. Tackey & Tsubasa hanno eseguito una canzone interna usata nell'episodio 124 intitolata Sotsugyou - Sayonara wa ashita no tame ni.
Nella prima edizione televisiva trasmessa su MTV e distribuita in VHS, le sigle della prima stagione sono state cantate in inglese: quella di apertura, Change the World, da Max Alto (doppiatore italiano di Inuyasha nella prima e settima stagione) e quelle di chiusura, My Will e Fukai Mori (reintitolata Deep Forest), dai Name.
Inuyasha è stato adattato in uno stage musical nel 2000 in Giappone.
La serie sovrannaturale cinese Nu wa chuanshuo zhi ling zhu ("The Holy Pearl") del 2010 nasce come live action ispirato a Inuyasha, ma ambientato nell'antica Cina con differenze nella trama rispetto al manga e all'anime, e soprattutto con protagonista la ragazza del mondo moderno invece che il mezzodemone del passato.[38]
Durante il corso della serie, in Giappone sono stati pubblicati diversi videogiochi, fatta eccezione per il nono.
Nº | Titolo videogioco | Piattaforma | Data uscita |
---|---|---|---|
1 | Inuyasha - Kagome no Sengoku nikki (犬夜叉 ~かごめの戦国日記~?) | WonderSwan | 2 novembre 2001 |
2 | Inuyasha (犬夜叉?) | PlayStation | 27 dicembre 2001 |
3 | Inuyasha - Fūun emaki (犬夜叉 ~風雲絵巻~?) | WonderSwan | 27 luglio 2002 |
4 | Inuyasha - Kagome no yume nikki (犬夜叉 かごめの夢日記?) | WonderSwan | 16 novembre 2002 |
5 | Inuyasha: A Feudal Fairy Tale (犬夜叉 ~戦国お伽合戦~?, Inuyasha ~Sengoku Otogi Kassen~) | PlayStation | 5 dicembre 2002[39] |
6 | Inuyasha - Naraku no wana! Mayoi no mori no shōtaijō (犬夜叉 ~奈落の罠!迷いの森の招待状~?) | Game Boy Advance | 23 gennaio 2003 |
7 | Inuyasha: The Secret of the Cursed Mask (犬夜叉 呪詛の仮面?, Inuyasha - Juso no Kamen) | PlayStation 2 | 18 marzo 2004 |
8 | Inuyasha: Feudal Combat (犬夜叉 奥義乱舞?, Inuyasha - Ōgi-Ranbu) | PlayStation 2 | 16 giugno 2005 |
9 | Inuyasha: Secret of the Divine Jewel | Nintendo DS | 23 gennaio 2007[40] (solo negli Stati Uniti) |
10 | Inuyasha Kanketsu hen - Saimyosho taiji no maki (犬夜叉 完結編 ~最猛勝退治の巻~?) | per cellulari | 20 febbraio 2010[41] |
A detta di Starbright, l'agenzia di licensing della serie in Italia, il manga di Inuyasha ha venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo[42]. Tuttavia secondo Viz Media, dopo l'uscita del 32º volume (2003/04), aveva già accumulato più di 31,3 milioni di copie vendute solo nel Sol Levante e oltre 418.000 negli Stati Uniti[43]. La testata giornalistica giapponese Mainichi ha scritto che all'uscità del 53º e quart'ultimo volume, il manga di Inuyasha aveva raggiunto 43.000.000 di copie vendute soltanto in Giappone[44][45]. Nel 2013 Weekly Shōnen Sunday pubblica una classifica con i 15 best seller di tutti i tempi della rivista, in cui Inuyasha si piazza in 6ª posizione (preceduto da MAJOR e seguito da Due come noi) con 45 milioni di copie vendute totalizzati dai suoi 56 volumi[46]. L'ultimo volume, il 56, uscito nel febbraio 2009, si posizionò nella prima settimana di uscita, in 4ª posizione tra i manga più venduti del periodo con un iniziale riscontro di 141.899 copie[47] In totale il volume vendette circa 266.570 copie[48][49]. A partire da settembre 2020, il manga ha oltre 50 milioni di copie in circolazione.[50]
Sempre il manga vinse nel 2002 la 47º edizione dello Shogakukan Manga Award come miglior titolo shōnen dell'anno[51][52]. Nello stesso anno Inuyasha vinse la 24º edizione dell'Anime Grand Prix come Miglior personaggio maschile dell'anno[53].
Il volume 19, inoltre, si è classificato terzo nella classifica Nielsen dei 50 migliori albi manga nella settimana del 3 ottobre 2004[54], mentre il volume 1 è rimasto in classifica per 77 settimane consecutive.
Nel sondaggio Manga Sōsenkyo 2021 indetto da TV Asahi, 150 000 persone hanno votato la loro top 100 delle serie manga e Inuyasha si è classificata al 28º posto[55].
Secondo Bandai in Giappone la serie televisiva animata superava abitualmente il 15% di share[56]. Inuyasha si è piazzato al 20º posto nella classifica dei 100 migliori anime emessa da TV Asahi nel 2006 (basato su un sondaggio online in Giappone)[57]. VIZ, che produce la serie animata negli Stati Uniti, nel 2003 comunicò che il DVD del primo film di Inuyasha, Un sentimento che trascende il tempo, vendette oltre 30.000 copie, restando per 3 settimane al primo posto nella classifica Nielsen relativa agli anime[54].
Negli Stati Uniti le vendite dei DVD della serie TV, iniziate nel 2002 da parte di Viz Media, superarono 1 milione di copie nel 2004 con il 28º disco, con una media di 35.500 copie vendute per ogni singolo DVD[58].
Google Canada ha segnalato "Inuyasha" come il termine più ricercato nel mese di aprile 2004 e il terzo termine più ricercato di tutto il 2003[59]. In occasione del lancio dell'ultima serie, è stato aperto Inuyasha Premium Shop, un grande negozio situato nel Parco Kichijoji di Tokyo dal 16 dicembre 2009 al 4 gennaio 2010, limitato alla sola vendita di gadget e DVD di Inuyasha. Il 23 dicembre Kappei Yamaguchi (il doppiatore originale di Inuyasha) è apparso al negozio per incontrare i fan[60][61].
In Italia il 1º maggio 2010 al Napoli Comicon è stato presentato, in collaborazione con Dynit e MTV, il primo episodio dell'ultima stagione in versione originale sottotitolata in italiano[62]. Inoltre è stato dedicato alla serie un evento a Lucca Comics il 30 ottobre 2010, intitolato Inuyasha Day organizzato da Dynit e Starbright in collaborazione con MTV, la casa editrice del manga StarComics e Viz Media Europe.[63] Un evento simile dedicato alla serie e con lo stesso nome era già stato realizzato il 21 gennaio 2006 a Bologna, organizzato sempre da Dynit con la collaborazione di MTV e Future Film Festival[64].
L'anime è stato trasmesso in numerosi paesi dell'Asia, dell'Europa e degli Stati Uniti.
Stato | Canali televisivi |
---|---|
Giappone | YTV, NTV, Animax |
Italia | MTV, GXT, Cultoon, Telenova, Ka-Boom, Nickelodeon |
Stati Uniti | Cartoon Network (Adult Swim) |
Cina | Animax Asia, Xing Kong |
Canada | YTV |
Francia | Mangas, NT1 |
Hong Kong | Animax Asia |
Spagna | Cartoon Network L.A., Animax España, AXN, K3, Localia TV |
Colombia | Canal 13, Canal RCN |
Perù | America Tv |
Messico | TV Azteca |
Cile | Chilevisión, ETC...TV |
Germania | Animax Germany, MTV 2 Pop, RTL2 |
Brasile | Cartoon Network L.A. (Brasil), Rede Globo |
Corea del Sud | Animax Asia |
Filippine | ABS-CBN, Hero, HERO inc., Studio 23 (ABS-CBN), TV5 |
Portogallo | Animax Portugal, AXN Portugal, Biggs |
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