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Nomenclatura della chimica inorganica con le tre nomenclature utilizzate (tradizionale, Stock e IUPAC) sui composti elementari, binari, ternari, quaternari e sui complessi. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La nomenclatura chimica inorganica permette di identificare i composti inorganici mediante un nome specifico, che si definisce a partire dalla formula chimica delle sostanze chimiche.
Alcune sostanze sono indicate prevalentemente con il loro nome comune: ad esempio l'acqua (H2O) e l'ammoniaca (NH3). Nella maggior parte dei casi però per attribuire il nome ai differenti composti con formule chimiche più complesse, si utilizzano regole codificate.
Esistono diversi sistemi di nomenclatura:
n. di atomi | prefisso da adottare |
---|---|
1 | mono- (può essere sottinteso in alcuni casi) |
2 | di- |
3 | tri- |
4 | tetra- |
5 | penta- |
6 | esa- |
7 | epta- |
8 | otta- |
9 | nona- |
10 | deca- |
11 | undeca- |
12 | dodeca- |
13 | trideca- |
14 | tetradeca- |
15 | pentadeca- |
16 | esadeca-- |
17 | eptadeca- |
18 | ottadeca- |
19 | nonadeca- |
20 | eicosa- |
... | ... |
Generalmente le sostanze inorganiche non presentano più di 7 o 8 atomi dello stesso elemento.
Gli elementi possono essere raggruppati in base alle loro proprietà periodiche e alla loro posizione nella tavola periodica. Questo permette di riferirsi a una famiglia di elementi con singoli nomi anziché elencarli tutti.
I gruppi degli elementi nella tavola periodica sono numerati dall'1 al 18 e raggruppano gli elementi collocati sulla stessa colonna.
Gli elementi dei gruppi 1, 2 e 13–18 (tranne l'idrogeno) sono designati come elementi principali del gruppo e, ad eccezione del gruppo 18, i primi due elementi di ciascun gruppo sono definiti "elementi tipici".
Facoltativamente, le lettere s, p, d e f possono essere utilizzate per distinguere i diversi blocchi di elementi nella tavola periodica.
Ad esempio, gli elementi dei gruppi 3-12 sono gli elementi del blocco d. Questi elementi sono anche comunemente chiamati elementi di transizione, sebbene gli elementi del gruppo 12 non siano sempre inclusi; gli elementi del blocco f sono talvolta indicati come "elementi di transizione interni".
In casi particolari, i vari gruppi possono essere nominati dal primo elemento di ciascun gruppo. Ad esempio: "elementi del gruppo boro" (B, Al, Ga, In, Tl), "elementi del gruppo titanio" (Ti, Zr, Hf, Rf), ecc.
Sono poi utilizzati dei nomi collettivi quando ci si vuole riferire a una famiglia di elementi chimici; questi nomi sono utilizzati per elementi simili e quindi appartenenti ad uno stesso gruppo o blocco; sono approvati dalla IUPAC i seguenti nomi:
I termini generici picnogenuro, calcogenuro e alogenuro sono comunemente usati nella denominazione dei composti dei pnictogeni, dei calcogeni e degli alogeni.
Sebbene il termine "lantanoidi" significhi "come il lantanio", non dovrebbe includere il lantanio, che è comunque incluso nell'uso comune. Allo stesso modo gli attinoidi per quanto riguarda l'attinio.
Gli elementi nella tavola periodica possono ancora essere identificati, in base alla proprietà di affinità elettronica, in tre gruppi:
Gli elementi scoperti di recente possono essere citati nella letteratura scientifica ma fino a quando non hanno ricevuto nomi e simboli permanenti dalla IUPAC, necessitano dei designatori temporanei.
Tali elementi possono essere indicati dai loro numeri atomici, come ad esempio nell '"elemento 120", ma la IUPAC ha approvato una nomenclatura sistematica e una serie di simboli di tre lettere.
Il nome deriva direttamente dal numero atomico dell'elemento usando le seguenti radici numeriche:
Numero | Radice |
---|---|
0 | nil |
1 | un |
2 | bi |
3 | tri |
4 | quad |
5 | pent |
6 | hex |
7 | sept |
8 | oct |
9 | enn |
Per gli elementi con numero atomico maggiore di 100 i nomi ed i simboli derivano direttamente dal numero atomico dell’elemento utilizzando la seguente regola:
Il simbolo per l'elemento è composto dalle lettere iniziali delle radici numeriche che compongono il nome.
Numero atomico | Scomposizione del numero | Sostituzione con le radici numeriche | Nome sistematico | Simbolo |
---|---|---|---|---|
104 | 1-0-4 | un-nil-quad-ium | Unnilquadium | Unq |
113 | 1-1-3 | un-un-tri-um | Ununtrium | Uut |
Gli isotopi di un elemento hanno tutti lo stesso nome e sono indicati da numeri di massa.
Ad esempio, l'atomo con il numero atomico 8 e il numero di massa 18 è chiamato ossigeno-18 e ha il simbolo 18O.
L'idrogeno fa eccezione alla regola generale enunciata sopra in quanto i tre isotopi 1H, 2H e 3H possono avere rispettivamente nomi alternativi quali prozio, deuterio e trizio. I simboli D e T possono essere usati per il deuterio e il trizio, ma sono preferiti 2H e 3H perché D e T possono creare problemi con l'ordine alfabetico nelle formule. La combinazione di un muone e un elettrone porta alla formazione di un isotopo leggero di idrogeno che si chiama muonium, simbolo Mu.
Questi nomi danno origine ai nomi protone, deuterone, tritone e muone per i cationi 1H+, 2H+, 3H+ e Mu+, rispettivamente. Poiché il nome protone è spesso usato in sensi contraddittori, vale a dire per gli ioni 1H+ isotopicamente puri da un lato e per la miscela di isotopi indifferenziati presenti in natura dall'altro, si raccomanda che la miscela indifferenziata sia generalmente designata dal nome idrone, derivato dall'idrogeno.
Nella nomenclatura sistematica (IUPAC) al nome dell'elemento si aggiunge l'appropriato prefisso numerico.
Simbolo o formula | Nome sistematico | Nome tradizionale |
---|---|---|
H | monoidrogeno | idrogeno atomico |
N | monoazoto | azoto atomico |
N2 | diazoto | azoto |
O | monoossigeno | ossigeno atomico |
O2 | diossigeno | ossigeno |
O3 | triossigeno | ozono |
S6 | esazolfo | zolfo molecolare |
Ar | argon | argon |
Il prefisso mono si usa solo quando l'elemento non esiste (non è stabile o presente in natura) nello stato monoatomico.
Il polimorfismo è un fenomeno per cui un elemento o un composto, cristallizzandosi, può assumere strutture particolari diverse e presentarsi, quindi, in più modificazioni o fasi cristalline. Il termine allotropo però si estende anche agli elementi liquidi e gassosi.
L'ozono (O3) è un allotropo dell'ossigeno molecolare (O2).
I nomi sistematici si basano sul numero di atomi nella molecola, utilizzando i prefissi numerici. Il prefisso "mono" viene utilizzato solo quando l'elemento non si presenta normalmente in uno stato monoatomico. Se il numero è grande e sconosciuto, come nelle catene lunghe o negli anelli grandi, è possibile utilizzare il prefisso "poli".
Se necessario, è possibile utilizzare prefissi appropriati per indicare la struttura. Quando si desidera specificare un particolare polimorfo di un elemento con una struttura definita (come le forme α-, β- o γ- di S8 ).
Formula | Nomenclatura IUPAC | Nome alternativo |
---|---|---|
Ar | argon | |
H | monoidrogeno | |
N | monoazoto | |
N2 | diazoto | |
N3• | triazoto(·) | |
O2 | diossigeno | ossigeno |
O3 | triossigeno | ozono |
P4 | tetrafosforo | fosforo bianco |
S6 | esazolfo | ε-zolfo |
S8 | ottazolfo | α-zolfo, β-zolfo, γ-zolfo |
Sn | polizolfo | μ-zolfo (o zolfo plastico) |
C60 | esacontacarbonio | [60]fullerene |
Gli allotropi cristallini sono polimorfi degli elementi. Ciascuno può essere nominato aggiungendo il simbolo di Pearson tra parentesi dopo il nome dell'atomo. Questo simbolo definisce la struttura dell'allotropio in termini del suo reticolo di Bravais e il numero di atomi nella sua cella elementare. Pertanto, il ferro (cF4) è la modifica allotropica del ferro (γ-ferro) con un reticolo cubico (c), interamente centrato (F) contenente quattro atomi di ferro nella cella elementare.
Classe cristallina | Simbolo del reticolo | Lettere del simbolo di Pearson |
---|---|---|
Triclino | P | aP |
Monoclino | P | mP |
C | mC | |
Ortorombico | P | oP |
C | oC | |
F | oF | |
I | oI | |
Tetragonale | P | tP |
I | tI | |
Esagonale (e trigonale) | P | hP |
Romboedrico | R | hR |
Cubico | P | cP |
F | cF | |
I | cI |
Simbolo | Nome sistematico | Nome alternativo accettato |
---|---|---|
Pn | fosforo(oS8) | fosforo nero |
Cn | carbonio(cF8) | diamante |
Cn | carbonio(hP4) | grafite (forma comune) |
Cn | carbonio(hR6) | grafite (forma meno comune) |
Fen | ferro(cI2) | α-ferro |
Fen | ferro(cF4) | γ-ferro |
Snn | stagno(cF8) | α- o stagno grigio |
Snn | stagno(tI4) | β- o stagno bianco |
Mnn | manganese(cI58) | α-manganese |
Mnn | manganese(cP20) | β-manganese |
Mnn | manganese(cF4) | γ-manganese |
Mnn | manganese(cI2) | δ-manganese |
S8 | zolfo(oF128) | α-zolfo |
S8 | zolfo(mP48) | β-zolfo |
S8 | zolfo(mP32) | γ-zolfo |
In alcuni casi, il simbolo di Pearson non permette la distinzione tra due allotropi cristallini dello stesso elemento. In tal caso, il gruppo spaziale viene aggiunto tra parentesi. Se ciò non permette ancora la distinzione tra gli allotropi, dovranno essere citati i parametri reticolari caratteristicamente diversi.
Modifiche amorfe solide e allotropi comunemente riconosciuti dalla struttura indefinita si distinguono per descrittori abituali come una lettera greca, nomi basati su proprietà fisiche o nomi minerali.
Simbolo | Nome |
---|---|
Cn | carbonio vetroso |
Cn | Carbonio grafitico (carbonio sotto forma di grafite, indipendentemente da difetti strutturali) |
Pn | Fosforo rosso [una struttura disordinata contenente parti di fosforo (oS8) e parti di tetrafosforo] |
Asn | arsenico amorfo |
Ci sono due classi di composti binari (formati cioè da due elementi chimici): i composti ionici e i composti molecolari.
I composti ionici sono costituiti da un catione metallico (che si scrive per primo nella formula chimica) e da un anione non metallico. I composti più importanti appartenenti a questa classe sono gli idruri ionici (o salini), i sali binari (per esempio gli alogenuri e i solfuri) e gli ossidi basici.
L'altra classe, quella dei composti binari molecolari, comprende gli ossidi acidi (chiamati anidridi nel linguaggio tradizionale) gli idracidi e gli idruri covalenti (o molecolari).
Appartengono ai composti ionici:
Appartengono ai composti molecolari:
HF | LiH | SO | Na2O |
HCl | NaH | SO2 | FeO |
HBr | KH | SO3 | Fe2O3 |
HI | RbH | MnO3 | H2O |
H2S | FrH | Mn2O7 | Na2O2 |
Si possono distinguere i composti binari dell'idrogeno in tre gruppi:
Gli idracidi sono composti dell’idrogeno con non metalli elettronegativi (gruppi 16 e 17), un piccolo numero di composti binari di natura molecolare. In tali composti l’idrogeno presenta n.o. pari a +1 (ione idrone H+) e quindi nella formula va scritto per primo.
La nomenclatura tradizionale prevede che il nome segua questa logica:
La nomenclatura IUPAC, invece, prevede la costruzione del nome seguendo tale logica:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|
idrogeno + non metallo | acido + radice del nome del non metallo-idrico | radice del nome del non metallo-uro + di + n-idrogeno |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|
HF | acido fluoridrico | fluoruro di idrogeno |
HCl | acido cloridrico | cloruro di idrogeno |
HBr | acido bromidrico | bromuro di idrogeno |
HI | acido iodidrico | ioduro di idrogeno |
H2S | acido solfidrico | solfuro di diidrogeno |
HCN | acido cianidrico
(pur non essendo un composto formato da due sole specie elementari rientra nelle regole di nomenclatura degli idracidi e dei composti binari) |
cianuro di idrogeno |
Sono composti binari in cui l'idrogeno è legato con elementi che vanno dal gruppo 1 al 16. In tali composti l’idrogeno presenta n.o. pari a -1 (ione idruro H-) e quindi nella formula va scritto per secondo.
In base all'elemento con cui si lega l'idrogeno si distinguono gli idruri molecolari e gli idruri salini.
La nomenclatura tradizionale prevede che la costruzione del nome segua questa logica:
La nomenclatura Stock, invece, prevede la costruzione del nome seguendo tale logica:
La nomenclatura IUPAC, in ultima, prevede la costruzione del nome seguendo tale logica:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
metallo alcalino (o non metallo o semimetallo) + idrogeno | idruro di + nome del metallo (o del non metallo o del semimetallo) | idruro di + nome del metallo (o del non metallo o del semimetallo) + (n.o. del metallo (o del non metallo o del semimetallo)) | n-idruro di + nome del metallo (o del non metallo o del semimetallo) |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
LiH | idruro di litio | idruro di litio (I) | monoidruro di litio
oppure idruro di litio |
NaH | idruro di sodio | idruro di sodio (I) | monoidruro di sodio
oppure idruro di sodio |
KH | idruro di potassio | idruro di potassio (I) | monoidruro di potassio
oppure idruro di potassio |
RbH | idruro di rubidio | idruro di rubidio (I) | monoidruro di rubidio
oppure idruro di rubidio |
FrH | idruro di francio | idruro di francio (I) | monoidruro di francio
oppure idruro di francio |
Gli idruri molecolari o covalenti sono composti dell’idrogeno con semimetalli e non metalli (gruppi 14, 15 e 16). Si tratta di composti costituiti da molecole in cui l’idrogeno nella formula va scritto per secondo.
Sono spesso liquidi o gassosi.
È bene ricordare che tali molecole, pur presentando una lieve differenza di potenziale tra gli atomi, non sono acide.
La nomenclatura tradizionale in questi casi viene sostituita dai vecchi nomi attribuiti alle molecole:
Gli idruri sono composti dell’idrogeno con metalli fortemente elettropositivi (1º e 2º gruppo generalmente). Si tratta di composti ionici in cui l’idrogeno presenta n.o. pari a -1 (ione idruro H-) e quindi nella formula va scritto per secondo.
Vengono definiti ossidi tutti quei composti binari che contengono l'ossigeno.
Formula chimica: XmOn, dove X è un elemento qualsiasi della tavola periodica.
Gli ossidi possono essere suddivisi in tre classi in base al numero di ossidazione che presenta l'ossigeno:
L'ossigeno forma composti con quasi tutti gli elementi della tavola periodica, tali composti sono gli ossidi. Vengono distinti in ossidi acidi e ossidi basici in base alle proprietà chimiche che mostrano e all'elemento legato insieme all'ossigeno.
In tali composti il numero di atomi di ossigeno può variare, ma il numero di ossidazione è sempre -2.
La nomenclatura tradizionale prevede la distinzione della tipologia di ossido, si classifica l'ossido come anidride l'ossido acido e semplicemente ossido l'ossido basico:
a) Ossido acido: ottenuto quando l'ossigeno reagisce con un elemento non metallico o semimetallico, in alcuni casi anche con metalli se il n.o. elevati.
b) Ossido basico: ottenuto quando l'ossigeno reagisce con un elemento metallico.
La nomenclatura Stock, invece, prevede la formulazione del nome seguendo tale logica:
La nomenclatura IUPAC, in ultima, prevede la costruzione del nome seguendo tale logica:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
non metallo (o metallo con n.o. elevato) + ossigeno (n.o. = -2) | anidride + prefisso-radice del nome del non metallo-suffisso | ossido di + nome del non metallo (o semimetallo o metallo) + (n.o. del non metallo (o semimetallo)) | n-ossido di + n-nome del non metallo (o semimetallo o metallo) |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
SO | anidride iposolforosa | ossido di zolfo (II) | monossido di zolfo |
SO2 | anidride solforosa | ossido di zolfo (IV) | diossido di zolfo |
SO3 | anidride solforica | ossido di zolfo (VI) | triossido di zolfo |
MnO3 | anidride manganica | ossido di manganese (VI) | triossido di manganese |
Mn2O7 | anidride permanganica | ossido di manganese (VII) | eptossido di dimanganese |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
metallo + ossigeno (n.o. O = -2) | ossido di + radice del nome del metallo-oso/ico | ossido di + nome del metallo + (n.o. del metallo) | n-ossido di + n-nome del metallo |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
Na2O | ossido di sodio | ossido di sodio (I) | monossido di disodio |
FeO | ossido ferroso | ossido di ferro (II) | monossido di ferro |
Fe2O3 | ossido ferrico | ossido di ferro (III) | triossido di diferro |
I perossidi sono composti binari aventi due atomi di ossigeno, entrambi con numero di ossidazione di -1.
Le nomenclature tradizionale, Stock e IUPAC hanno come regola:
Uno dei perossidi più conosciuti è il perossido di idrogeno (H2O2) che comunemente viene chiamato acqua ossigenata.
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale/ Stock/ IUPAC |
---|---|
metallo alcalino (o idrogeno) + ossigeno (n.o. O = -1) | perossido di + nome del metallo alcalino (o idrogeno) |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale |
---|---|
H2O2 | perossido di idrogeno |
Na2O2 | perossido di sodio |
I superossidi sono composti binari aventi due atomi di ossigeno, entrambi con numero di ossidazione di -0.5.
Le nomenclature tradizionale, Stock e IUPAC hanno come regola:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale/ Stock/ IUPAC |
---|---|
metallo alcalino (o idrogeno) + ossigeno (n.o. O = -0.5) | superossido di + nome del metallo alcalino (o idrogeno) |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale |
---|---|
KO2 | superossido di potassio |
HO2 | superossido di idrogeno
oppure idroperossile |
NaO2 | superossido di sodio |
Vengono definiti sali tutti quei composti che presentano un legame ionico e che quindi comprendono una parte metallica, scritta per prima nella formula chimica, e una non metallica, scritta per seconda nella formula chimica.
La nomenclatura tradizionale prevede tali regole:
La nomenclatura Stock prevede:
La nomenclatura IUPAC prevede invece:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
metallo + non metallo | radice nome del non metallo-uro + radice del nome del metallo-oso/ico | radice del nome del non metallo-uro + nome del metallo + (n.o. del metallo) | n-radice nome non metallo-uro + n-nome del metallo |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
LiCl | cloruro di litio | cloruro di litio (I) | cloruro di litio |
Na2S | solfuro di sodio | solfuro di sodio (I) | solfuro di disodio |
FeI2 | ioduro ferroso | ioduro di ferro (II) | dioduro di ferro |
FeBr3 | bromuro ferrico | bromuro di ferro (III) | tribromuro di ferro |
I composti ternari sono formati dalla combinazione di tre differenti elementi. I principali composti ternari sono gli idrossidi, gli ossiacidi (detti anche ossoacidi) e i sali degli ossiacidi.
Si possono classificare in:
Gli idrossidi sono composti di tipo ionico che si ottengono facendo reagire gli ossidi basici con l'acqua.
Il gruppo monovalente caratteristico degli idrossidi è l'ossidrile (OH) presente come ione idrossido (OH-).
La nomenclatura tradizionale prevede tali regole:
La nomenclatura Stock prevede:
La nomenclatura IUPAC prevede invece:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
metallo + idrogeno + ossigeno oppure metallo + (OH)n | idrossido di + radice del nome del metallo-suffisso | idrossido di + nome del metallo + (n.o. del metallo) | n-idrossido di + n-nome del metallo |
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura Stock | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|---|
Ca(OH)2 | idrossido di calcio | idrossido di calcio (II) | diidrossido di calcio |
Fe(OH)2 | idrossido ferroso | idrossido di ferro (II) | diidrossido di ferro |
Fe(OH)3 | idrossido ferrico | idrossido di ferro (III) | triidrossido di ferro |
Sn(OH)2 | idrossido stannoso | idrossido di stagno (II) | diidrossido di stagno |
Sn(OH)4 | idrossido stannico | idrossido di stagno (IV) | tetraidrossido di stagno |
Al(OH)3 | idrossido di alluminio | idrossido di alluminio (III) | triidrossido di alluminio |
Gli ossoacidi (ossiacidi o acidi ossigenati) si ottengono per reazione degli ossidi acidi con acqua. Secondo la nomenclatura tradizionale il nome di ciascun ossiacido deriva direttamente dalla corrispondente anidride.
Gli ossiacidi si suddividono in:
Generalmente le anidridi reagiscono in un rapporto 1:1 con l'acqua senza aver la possibilità di altri rapporti di combinazione.
Alcune delle anidridi, però, possono combinarsi in rapporti diversi con l'acqua. Nella nomenclatura tradizionale, per distinguere le diverse possibilità di combinazione, vengono introdotti i prefissi meta- per un rapporto 1:1 anidride:acqua, piro- per un rapporto 1:2 anidride:acqua e orto- per un rapporto 1:3 anidride:acqua. Tale comportamento è tipico per le anidridi di fosforo, arsenico, antimonio, silicio e boro.
Infine si possono avere dei poliacidi, cioè due o più molecole di anidridi che reagisco con una o più molecole di acqua; per denominare questi acidi si usano i prefissi tri- e tetra- nella nomenclatura tradizionale.
La nomenclatura tradizionale prevede tali regole:
La nomenclatura IUPAC prevede invece:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|
idrogeno + non metallo + ossigeno | acido + prefisso-radice del nome del non metallo-suffisso | acido + n-osso + radice del nome del non metallo-ico + (n.o. del non metallo) |
Formula chimica | Stato di ossidazione del non metallo | Nome tradizionale | Nome IUPAC |
---|---|---|---|
H2SO3 | +4 | acido solforoso | acido triossosolforico(IV) |
H2SO4 | +6 | acido solforico | acido tetraossosolforico(VI) |
HNO2 | +3 | acido nitroso | acido diossonitrico(III) |
HNO3 | +5 | acido nitrico | acido triossonitrico(V) |
H2CO3 | +4 | acido carbonico | acido triossocarbonico(IV) |
H3PO3 | +3 | acido fosforoso | acido triossofosforico(III) |
H3PO4 | +5 | acido fosforico | acido tetraossofosforico(V) |
HClO | +1 | acido ipocloroso | acido monossoclorico(I) |
HClO2 | +3 | acido cloroso | acido diossoclorico(III) |
HClO3 | +5 | acido clorico | acido triossoclorico(V) |
HClO4 | +7 | acido perclorico | acido tetraossoclorico(VII) |
H2C2O4 | +3 | acido ossalico | acido etandioico
(assume tale nome in quanto questo acido, pur essendo un composto ternario, risulta rientrare nella categoria dei composti organici) |
Rapporto | Reazione | Formula chimica | Nome tradizionale | Nome IUPAC |
---|---|---|---|---|
1:1 | P2O5 + 1 H2O → 2 HPO3 | HPO3 | acido metafosforico | acido triossofosforico (V) |
1:2 | P2O5 + 2 H2O → H4P2O7 | H4P2O7 | acido pirofosforico | acido eptaossodifosforico (V) |
1:3 | P2O5 + 3 H2O → 2 H3PO4 | H3PO4 | acido ortofosforico (o acido fosforico) | acido tetraossofosforico (V) |
1:1 | P2O3 + 1 H2O → 2 HPO2 | HPO2 | acido metafosforoso | acido diossofosforico (III) |
1:2 | P2O3 + 2 H2O → H4P2O5 | H4P2O5 | acido pirofosforoso | acido pentossodifosforico (III) |
1:3 | P2O3 + 3 H2O → 2 H3PO3 | H3PO3 | acido ortofosforoso | acido triossofosforico (III) |
1:1 | B2O3 + 1 H2O → 2 HBO2 | HBO2 | acido metaborico | acido diossoborico (III) |
1:3 | B2O3 + 3 H2O → 2 H3BO3 | H3BO3 | acido ortoborico (o borico) | acido triossoborico (III) |
1:1 | SiO2 + 1 H2O → H2SiO3 | H2SiO3 | acido metasilicico | acido triossosilicico (IV) |
1:2 | SiO2 + 2 H2O → H4SiO4 | H4SiO4 | acido ortosilicico
(eccezione rispetto al nome pirosilico, valido perché non esiste l'acido con rapporto 1:3, quindi questo è l'acido che si ottiene con il maggior numero di molecole di acqua per il diossido di silicio e questo gli permette di ottenere il prefisso orto-) |
acido tetraossosilicico (IV) |
Rapporto | Reazione | Formula chimica | Nome tradizionale | Nome IUPAC |
---|---|---|---|---|
2:1 | 2 B2O3 + 1 H2O → H2B4O7 | H2B4O7 | acido tetraborico | acido eptaossotetraborico (III) |
4:3 | 4 SiO2 + 3 H2O → H6Si4O11 | H6Si4O11 | acido tetrasilicico | acido undecaossotetrasilicico (IV) |
2:2 | 2 P2O5 + 2 H2O → H4P4O12 | H4P4O12 | acido tetrafosforico | acido dodecaossotetrafosforico (V) |
I sali ternari sono composti ionici che derivano dagli acidi dopo esser stati privati dei protoni e sostituiti con dei cationi.
La nomenclatura tradizionale prevede tali regole:
La nomenclatura IUPAC prevede invece:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|
metallo + non metallo + ossigeno | prefisso-radice del nome del non metallo ossigenato-suffisso + nome del metallo | n-osso + radice nome del non metallo-ato + (n.o. del non metallo) + di + n-nome del metallo + (n.o. del metallo) |
Formula chimica | Nome tradizionale | Nome IUPAC |
---|---|---|
Na2CO3 | carbonato di sodio | triossocarbonato (IV) di sodio |
K2Cr2O7 | dicromato di potassio | eptaossocromato (VI) di dipotassio |
I sali acidi sono composti ionici che derivano dagli acidi per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con un catione.
La nomenclatura tradizionale prevede tali regole:
La nomenclatura IUPAC prevede invece:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|
metallo + idrogeno + non metallo + ossigeno | bi-radice del nome del non metallo-suffisso + nome del metallo
oppure radice del nome del non metallo-suffisso n-(idrogeni)acido di + nome del metallo |
n-idrogeno + n-osso + radice del nome del non metallo-ato +(n.o. del non metallo) + di + n-nome del metallo |
Formula chimica | Nome tradizionale | Nome IUPAC |
---|---|---|
NaHCO3 | bicarbonato di sodio
oppure carbonato acido di sodio |
monoidrogeno triossocarbonato (IV) di sodio |
KHSO3 | bisolfito di potassio
oppure solfito acido di potassio |
monoidrogeno triossosolfato (IV) di potassio |
KHSO4 | bisolfato di potassio
oppure solfato acido di potassio |
monoidrogeno triossosolfato (VI) di potassio |
LiH2PO4 | fosfato biacido di litio | diidrogeno tetraossofosfato (V) di litio |
Li2HPO4 | bifosfato di litio
oppure fosfato acido di litio |
monoidrogeno tetraossofosfato (V) di dilitio |
I sali basici sono composti ionici che derivano dalle basi (idrossidi) per sostituzione di uno o più ioni ossidrilici con un anione diverso.
La nomenclatura tradizionale prevede tali regole:
La nomenclatura IUPAC prevede invece:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|
metallo + (ossigeno + idrogeno) + non metallo + ossigeno | radice del nome del non metallo (o semimetallo)-suffisso + n-basico di + nome del metallo | n-idrogeno + n-osso + radice del nome del non metallo (o semimetallo)-ato + (n.o. del non metallo/semimetallo) + di + n-nome del metallo |
Formula chimica | Nome tradizionale | Nome IUPAC |
---|---|---|
CrOHSO4 | solfato basico di cromo | monoidrogeno pentossosolfato (VI) di cromo |
FeOHPO4 | fosfato basico di ferro | monoidrogeno pentossofosfato (VI) di ferro |
Bi(OH)2Cl | cloruro dibasico di bismuto | diidrogeno diossoclorato (I) di bismuto |
I sali doppi sono composti ionici in cui sono presenti due cationi di specie diverse e un anione (oppure un catione con due anioni di specie diverse). Entrambi i casi sono delle generalizzazioni rispetto ai sali acidi e basici.
La nomenclatura tradizionale prevede tali regole:
Il nome ottenuto dalla nomenclatura tradizionale può vedere invertiti gli ordini di cationi e anioni, la costruzione però delle singole parti rimane la medesima.
La nomenclatura IUPAC prevede invece:
Formula chimica | Nomenclatura tradizionale | Nomenclatura IUPAC |
---|---|---|
metallo + metallo + non metallo + ossigeno | nome del primo metallo + nome del secondo metallo + radice del nome non metallo-suffisso
oppure radice del nome del non metallo-suffisso + nome del primo metallo + nome del secondo metallo |
n-osso + radice del nome del non metallo-ato + (n.o. del non metallo) + n-nome del metallo + n-nome del metallo |
Formula chimica | Nome tradizionale | Nome IUPAC |
---|---|---|
NaKSO4 | solfato di sodio e di potassio | tetrossosolfato (VI) di sodio e di potassio |
LiFePO4 | fosfato di litio e di ferro | tetrossofosfato (VI) di litio e di ferro |
Un complesso è un composto chimico in cui un atomo lega un numero di altre specie chimiche superiore al suo numero di ossidazione.
I metalli di transizione, che allo stato elementare possiedono livelli d o f parzialmente occupati, formano una vasta classe di composti, detti complessi o composti di coordinazione. in cui il metallo centrale M (allo stato neutro o ionizzato) forma legami covalenti dativi (o di coordinazione) con una serie di atomi o gruppi chimici, detti leganti (o ligandi, italianizzando il termine inglese ‘ligands’), neutri o di carica opposta rispetto all’atomo centrale. Il metallo centrale agisce come acido di Lewis (accettore di elettroni, elettrofilo) nei confronti dei leganti che si comportano come basi di Lewis (donatori di doppietti elettronici, nucleofili).
I complessi possono avere le seguenti caratteristiche:
Tipologia | Formula | Cariche parziali |
---|---|---|
catione complesso | [Co(NH3)6]3+ | (M = Co3+, L = 6 NH3) |
anione complesso | [PtCl6]2 - | (M = Pt4+, L = 6 Cl-) |
complesso neutro | [Fe3(CO)12] | (M = 3 Fe, L = 12 CO) |
complesso neutro | [Cr(H2O)3Cl3] | (M = Cr3+, L = 3 H2O, L = 3 Cl-) |
Formula chimica: [metallo + legante/i]m
Il nome dei composti di coordinazione consiste in due parti scritte insieme in cui compaiono prima i ligandi e poi l'atomo metallico seguito dal numero di ossidazione, secondo le seguenti regole:
n-nome legante/i + nome del metallo + (n.o. del metallo)
Tipo | Legante | Formula chimica | Nome del legante |
---|---|---|---|
Anionici | idruro | H- | idro |
floruro | F- | fluoro | |
cloruro | Cl- | cloro | |
bromuro | Br- | bromo | |
ioduro | I- | iodo | |
cianuro | :CN- | ciano | |
idrossido | OH- | idrosso | |
carbonato | CO32- | carbonato | |
ossalato (Ox) | C2O42- | ossalato | |
tiocianato | :SCN- | tiocianato | |
isotiocianato | :NCS- | isotiocianato | |
ossido (Oxo) | O2- | osso | |
perossido | O22- | perosso | |
superperossido | O2- | superperosso | |
azido (azoturo) | N3- | azido (azoto) | |
nitruro | N3- | nitro | |
cianato | :OCN- | cianato | |
etilendiamminotetraacetato (EDTA) | (-O2CCH2)2NCH2CH2N(CH2CO2-)2 | etilendiamminotetraacetato | |
acetilacetonato acac- | (CH3COCH2COCH2)- | acetilacetonato | |
metil (Me) | CH3- | metil | |
etil (Et) | CH3CH2- | etil | |
nitrito | NO2- | nitrito | |
solfito | SO32- | solfito | |
fenil | Ph- | fenil | |
acetato (MeCOO-) | CH3COO- | acetato | |
glicinato | gly- | glicinato | |
salicilato | sal- | salicilato | |
ciclopentadienil | C5H5- | ciclopentadienil | |
Neutri | acqua | H2O | aquo |
ammoniaca | NH3 | ammino | |
ammina | NH2 | amina | |
monossido di carbonio | CO | carbonile | |
monossido d'azoto | NO | nitrosile | |
diazoto | N2 | diazoto | |
diossigeno | O2 | diossigeno | |
etilendiammina (en) | H2NCH2CH2NH2 | etilendiammina | |
dietilentriamina (dien) | dietilentriamina | ||
trietilentetraamina (trien) | trietilentetraamina | ||
piridina (py) | piridina | ||
bipiridina (bpy o bipy) | bipiridina | ||
terpiridina (terpy) | terpiridina | ||
fosfina | PH3 | fosfina | |
trifenilfosfina | PPh3 | trifenilfosfina | |
trimetilfosfina | PMe3 | trimetilfosfina | |
trietilfosfina | PEt3 | trietilfosfina | |
trifluorofosfina | PF3 | trifluorofosfina | |
metilamina | NH2Me | metilamina | |
difosfano (difos) | difosfano | ||
diarsano (diars) | diarsano | ||
glicodimetiletere (glime) | glicodimetiletere | ||
urea | OC(NH2)2 | urea | |
etene | C2H4 | etene | |
acetonitrile | CH3CN | acetonitrile |
Formula chimica | Nome del complesso |
---|---|
[NiCl4]2- | ione tetracloronichelato (II) |
[CuNH3Cl5]3- | ione aminopentaclorocuprato (II) |
[Cd(en)2(CN)2] | dicianobisetilendiaminocadmio (II) |
[Fe(NH3)6]Cl3 | esamminoferro (III) cloruro |
K3[Fe(CN)6] | potassio esacianoferrato (III) |
[Ni(H2O)6]SO4 | solfato di esaaquonichel (II) |
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