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elicottero d'attacco Mil Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Mil Mi-24 (in cirillico: Миль Ми-24?, nome in codice NATO: Hind) è un elicottero d'attacco e da trasporto truppe, di fabbricazione sovietica prima e russa poi, sviluppato dall'OKB Mil negli anni sessanta a partire dal Mil Mi-8 ed entrato in servizio presso le Forze armate sovietiche nel 1972.
Mil Mi-24 | |
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Una coppia di Mi-24V in volo di addestramento, Afghanistan; ottobre 2009 | |
Descrizione | |
Tipo | elicottero d'attacco/da trasporto |
Equipaggio | 1 pilota 1 cannoniere |
Progettista | Mil |
Costruttore | Mil Rostvertol |
Data primo volo | 19 settembre 1969 |
Data entrata in servizio | 1972 |
Utilizzatore principale | Russia |
Esemplari | 2,648 |
Sviluppato dal | Mil Mi-8 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 21,35 m |
Altezza | 5,47 m |
Diametro rotore | 17,30 m |
Superficie rotore | 235,06 m² |
Peso a vuoto | 8 354 kg |
Peso carico | 10 900 kg |
Peso max al decollo | 11 500 kg |
Passeggeri | fino a 8 soldati |
Capacità | 2 400 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 turbine Klimov/Isotov VK-2500 |
Potenza | 2 220 hp |
Prestazioni | |
Velocità max | 300 km/h |
Velocità di crociera | 240 km/h |
Autonomia | 1 000 km |
Raggio di azione | 550 km |
Tangenza | 5 400 m |
Armamento | |
Cannoni | 1 cannone NPPU-23 da 23 mm 1 pod con cannone da 23 mm |
Bombe | fino a 1 200 kg di missili anticarro, bombe e razzi |
Missili | aria-superficie 4 Ataka oppure 4 Shturm razzi 80 S-8 da 80 mm 20 S-13 da 122 mm |
Piloni | 6 sub-alari |
Note | dati relativi alla versione: Mil Mi-35M |
dati tratti da: | |
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Progettato per missioni di scorta, ricognizione, supporto aereo e contro-carro è in grado di trasportare fino ad 8 uomini equipaggiati, capacità che gli è valso il nome di AIFV, ossia corazzato da trasporto truppe volante. Caratterizzato da un'elevata potenza di fuoco ed una pesante corazzatura, con una fusoliera in grado di resistere a colpi da 12,7 mm, si contraddistingue per la forma dei cupolini degli abitacoli e per la singolare disposizione, per un elicottero da trasporto, di pilota e cannoniere.
Prodotto in più di 2.000 esemplari, ha riscosso un notevole successo commerciale ed è tuttora uno dei velivoli più diffusi tra le forze armate dei paesi ex-URSS nonché quelli in via di sviluppo ed è stato impiegato in numerosi conflitti regionali e non, il primo dei quali fu la Guerra dell'Ogaden.
È stato aggiornato in numerose versioni sin dall'entrata in servizio. la più recente è la Mi-35P prodotta in serie da Russian Helicopters a partire da agosto 2020.[2]
Lo sviluppo del Mil Mi 24 iniziò all'incirca contemporaneamente a quello della controparte occidentale, il Bell AH-1 Cobra, alla metà degli anni sessanta, quando entrambi gli schieramenti compresero la necessità di disporre di elicotteri da combattimento pesanti, capaci di infliggere gravi danni al nemico e di operare nel ruolo di "Gunship". Tuttavia l'approccio al problema del capo designer della Mil Michail Leont'evič Mil' fu radicalmente diverso da quello dei progettisti americani. Mentre questi ultimi svilupparono un velivolo di dimensioni ridotte, il cui unico compito era quello di garantire il fuoco di copertura, l'industria sovietica si concentrò sulla produzione di un velivolo capace di svolgere anche il ruolo di trasporto delle truppe d'assalto e di dimensioni decisamente maggiori rispetto a quelle del Bell AH-1 Cobra. La base per la progettazione del nuovo elicottero fu data dal Mil Mi-8, che era essenzialmente un elicottero da trasporto con capacità marginali di effettuare degli attacchi.
Apparve quindi subito necessario effettuare modifiche radicali al velivolo affinché potesse assolvere ai ruoli previsti. Come prima cosa furono aggiunte delle ali, ai lati della fusoliera, che avrebbero dovuto solamente garantire dei punti di appoggio per le armi, ma che si rivelarono in un secondo momento, con l'esperienza accumulata con il Mil Mi-6, un'aggiunta preziosa per migliorare le caratteristiche aerodinamiche e la capacità di carico. Il vano di carico fu quindi adattato al nuovo tipo di impiego. Le dimensioni vennero notevolmente ridotte rispetto al Mil Mi-8 e il portellone posteriore di accesso al vano di carico fu sostituito da due porte laterali. Il vano di carico del Mi-24 poteva ospitare otto soldati equipaggiati o tre soldati feriti in barella. La Mil propose quindi il prototipo del nuovo Mil Mi 24 in due versioni, entrambe dotate del motore a turbina di nuova generazione Isotov capace di erogare 1700 CV sull'albero: un modello da sette tonnellate con un unico motore a turbina e uno da dieci tonnellate con due motori a turbina.
Anche se il modello monomotore non andò mai in produzione, la Mil lo aveva proposto per vincere, con un modello più economico, la concorrenza della rivale Kamov che aveva presentato una versione modificata del Kamov Ka-25, già in servizio con la marina sovietica.
Alla fine la scelta cadde su Mi-24 bimotore e il 6 maggio 1968 il Politburo autorizzò la costruzione dei primi prototipi. Nell'agosto dello stesso anno era pronto un simulacro, a cui fu dato il nome in codice di Giallo 24. Il 15 settembre 1969 fu pronto il primo prototipo e quattro giorni più tardi fu effettuato il primo volo. Con dei prototipi costruiti successivamente furono continuati i test di volo per altri 18 mesi, prima che ne fosse avviata la produzione in serie verso la fine del 1971.
Per la sua pesante corazzatura, i piloti sovietici lo hanno definito a suo tempo "carro armato volante". Ciò nonostante, mentre la cabina resiste anche a colpi calibro 12,7 mm, il rotore di coda è vulnerabile alle armi da fuoco, e gli ugelli di scarico non protetti posti ai due lati della fusoliera immediatamente sotto il rotore lo rendono un facile bersaglio per i missili a guida termica come gli Stinger.
Costretto dalla motoristica e dalla mole a volare a quote medie, era un facile bersaglio per missili anti-aerei a ricerca termica.
Durante la Guerra Fredda erano considerati con timore dalla NATO: infatti un gran numero di queste "cannoniere volanti" (altro nomignolo oltre al russo "Gorbach", "il Gobbo") vennero schierate nel settore europeo. Furono impiegati attivamente e con ottimi risultati nella guerra Iran-Iraq, dai Libici in Ciad, dai siriani in Libano contro gli Israeliani. Nelle prime versioni il Mil Mi 24 (battezzato in codice NATO Hind che vuol dire "cerva") presentava una carlinga differente con abitacolo unico per i tre uomini di equipaggio (pilota, puntatore e motorista). In seguito venne adottata la soluzione con pilota e puntatore su posti in tandem sotto cupole separate e il rotore di coda venne spostato dal lato destro al lato sinistro (Per l'abitacolo in tandem e le sue enormi dimensioni, le truppe sovietiche soprannominarono "coccodrillo" il Mi-24D).
Guerra afghana
Nonostante il Mil Mi-24 Hind fosse già stato impiegato in conflitti prima dell'Invasione dell'Afghanistan nel 1979, la campagna afghana diede la prima vera possibilità ai piloti russi di poter valutare questo apparecchio in uno scenario realistico. Dopo qualche difficoltà iniziale a causa della strategia errata adottata dai piloti, che volavano a bassa quota sugli altopiani afghani, dove il velivolo risentiva delle prestazioni inferiori provocate dall'alta quota e dal clima torrido, subendo alcune perdite, cambiarono il loro approccio. Il Mil Mi-24 non era adatto al volo radente, troppo pesante e troppo ingombrante rischiava di schiantarsi nelle strette gole montagnose, ma poteva bensì sorvolare ripetutamente il campo di battaglia attaccando con il pesante armamento di cui era dotato. I piloti russi iniziarono quindi ad effettuare attacchi simili a quelli che poteva eseguire un aereo, sorvolando il campo di battaglia a più riprese e sfruttando l'elevata velocità di crociera del velivolo. Fu allora che si rese necessario sostituire la mitragliatrice direzionabile a canne rotanti da 12 mm con un'arma più pesante. Dal momento che l'elicottero non rimaneva più in hovering per sferrare gli attacchi ma sorvolava il bersaglio ripetutamente, la mitragliatrice montata sotto il muso fu sostituita da due mitragliatrici pesanti da 30 mm fisse sul lato destro della fusoliera.
Uno dei problemi maggiori emerse quando americani e inglesi iniziarono a rifornire i ribelli con missili Stinger a guida termica. L'elevata potenza dei motori aveva come conseguenza l'emissione di una grande quantità di calore. A ciò si aggiunse il fatto che le prime versioni impiegate in Afghanistan non erano dotate di sistemi per sopprimere le radiazioni infrarosse. Il risultato fu che questi enormi apparecchi erano facili bersagli e molti andarono persi. Quando successivamente si dotarono gli elicotteri di sistemi per la soppressione dell'emissione infrarossa, che altro non erano se non miscelatori di aria che mescolavano l'aria fredda esterna con il getto caldo che usciva dalle turbine, le perdite si ridussero, ma rimasero comunque elevate, visto anche l'alto numero di missili che l'occidente fornì ai guerriglieri.
Un numero considerevole di Mil Mi-24 fu poi anche impiegato nei dintorni dell'aeroporto di Kabul per proteggere gli aerei da trasporto che atterravano e decollavano. Prima di ogni atterraggio e decollo, gli elicotteri sorvolavano la zona intorno all'aeroporto alla ricerca di possibili ribelli armati di missili Stinger. Durante la fase di decollo del velivolo da trasporto gli elicotteri lanciavano flares per ingannare un eventuale missile che era stato lanciato contro il velivolo in fase di decollo. Se necessario il pilota per proteggere il velivolo aveva anche ricevuto l'ordine di mettersi sulla linea di fuoco nemica, affinché venisse colpito il suo elicottero al posto del velivolo da trasporto. A causa di questo ordine, le unità assegnate alla protezione dell'aeroporto di Kabul avevano anche ricevuto il soprannome di unità Matrosov, in ricordo dell'eroe sovietico della seconda guerra mondiale, che si pose sulla linea di fuoco di una mitragliatrice tedesca per proteggere l'avanzata dei suoi commilitoni.
Complessivamente si può però dire che questo apparecchio ha dato buona prova di sé, anche grazie alla sua pesante corazza che in più di una occasione ha salvato l'equipaggio e al suo pesante armamento. Nonostante potesse trasportare otto soldati armati, ci si rese conto che operare con soldati a bordo non risultava particolarmente vantaggioso. Per l'equipaggio era solamente un fattore di distrazione in più, mentre l'apparecchio risultava più pesante e meno manovrabile. Si preferì quindi ricorrere all'aiuto degli Mil Mi-8 che trasportavano la fanteria mentre i Mil Mi-24 fornivano la potenza di fuoco necessaria per proteggere gli altri elicotteri. Il vano di carico, che rimase quindi libero, fu occupato da un terzo membro dell'equipaggio che, dotato di due mitragliatrici su entrambi i lati, andava ad aumentare la già imponente potenza di fuoco di questo elicottero, permettendo all'apparecchio di attaccare anche obiettivi che si trovassero ai suoi lati.
Tuttavia, le dimensioni più che ingombranti del velivolo ostruivano quasi completamente la visione posteriore del pilota. Per rimediare a questo difetto vennero proposte varie soluzioni: l'apertura di un portellone sul retro, ad esempio, si rivelò pressoché controproducente, dal momento che la polvere e i fumi in uscita dalle turbine venivano risucchiati durante il volo all'interno del vano di carico. L'elicottero venne dunque dotato di specchietti retrovisori.
Guerra Iran-Iraq
Il Mil Mi-24 fu anche impiegato nella guerra tra Iran e Iraq dalle forze armate irachene. Ancora una volta la sua corazza resistente e il suo armamento pesante risultarono indispensabili per contrastare le forze armate iraniane. Ciò nonostante gli Hind iracheni non si dimostrarono particolarmente efficaci nei confronti di veicoli corazzati. Armati solamente con dei vetusti missili 9M17 Skorpion non furono in grado di contrastare in modo efficace le forze armate iraniane. Gli iracheni svilupparono quindi una nuova tattica d'attacco, attaccando le colonne corazzate con Mil Mi-24 che tenevano occupate le difese aeree e con degli Aérospatiale Gazelle francesi, armati di missili Tow, potevano arrecare gravi danni ai veicoli corazzati iraniani.
Durante questo conflitto ci furono anche numerosi scontri tra gli AH-1J Sea Cobra iraniani e i Mil Mi-24 iracheni. Complessivamente durante il conflitto andarono persi 6 Mil Mi-24 iracheni, mentre gli iraniani persero 10 AH-1J Sea Cobra. Nonostante i numerosi scontri verificatesi fra i due elicotteri, le perdite modeste da entrambi i lati non permettono di trarre conclusioni su quale dei due velivoli fosse superiore.
Operazione Mount Hope III
L'operazione Mount Hope III è stata un'operazione segreta condotta dal 160º Special Operations Aviation Regiment statunitense. Obiettivo dell'operazione era il recupero di un elicottero d'attacco di fabbricazione sovietica Mi-24 "Hind"D catturato dalle truppe ciadiane nel corso degli scontri legati al conflitto tra Libia e Ciad. Nella notte tra il 10 e l'11 giugno 1988 due Chinook del 160º, dopo un volo di quasi 500 miglia, arrivarono a Ouadi Doum ove si trovava l'elicottero libico, lo sollevarono e, dopo aver effettuato durante il volo di rientro due rifornimenti di carburante con l'assistenza di due C-130 Hercules, fecero ritorno alla loro base di partenza a N'Djamena senza essere scoperti, ove il Mil Mi-24 Hind D fu caricato su un aereo da trasporto pesante Lockheed C-5 Galaxy per essere poi trasportato negli Stati Uniti e analizzato con cura. La missione fu condotta completamente all'interno del Ciad con l'appoggio segreto del governo di quel paese.
Presente ampiamente in entrambi gli schieramenti russo e ucraino, il Mi-24 è stato largamente usato nel corso delle operazioni di combattimento, in tutte le sue versioni. Tuttavia, dato il progresso tecnologico dei sistemi d'arma anti-aerei, numerosi esemplari sono stati abbattuti.
Mi-24 "Hind-A": versione originaria con abitacolo per 3 persone. La sua arma di base era una mitragliera pesante a canna singola sistemata sotto il muso, a cui si aggiungevano 4 lanciarazzi e 4 missili AT-2.
Mi-24 "Hind-B": primo aggiornamento della versione Hind-A priva di mitragliera.
Mi-24 "Hind-C": versione da addestramento
Mi-24 "Hind-D": versione con muso ridisegnato e mitragliera a 4 canne rotanti calibro 12,7 mm, capace di sparare fino a 4000 colpi al minuto e dotata di sistemi di puntamento migliorati rispetto al modello precedente. L'armamento si basa su 28 razzi da 57 mm HE o HEAT e 4 missili anticarro AT-2 Swatter. È inoltre possibile come su tutte le restanti versioni alloggiare 8 uomini armati.
Mi-25: versione da esportazione dell'Hind-D
Mi-24V "Hind-E": versione del 1976 con sistemi di volo migliorati e missili supersonici AT-6 Spiral, capaci di colpire a 5–6 km di distanza e, limitatamente, anche con capacità anti-elicottero.
Mi-24P "Hind-F": versione con cannone fisso GSh-30K calibro 30 mm a doppia canna con una celerità di tiro di 2500 colpi al minuto installato sul fianco destro della fusoliera e munito di vistosi soppressori di vampa per evitare l'abbagliamento del puntatore.
Mi-35: versione da esportazione dell'Hind-F
Mi-35M: versione ognitempo prodotta a partire dal 2005 con nuova avionica e suite difensiva Vitebsk/President-S. 60 esemplari in forza alla VKS russa.
Mi-35P: versione sviluppata da Russian Helicopters, dotata di nuova avionica, camere termiche, visori notturni, glass cockpit, telemetro laser, contromisure elettroniche, suite difensiva Vitebsk/President-S e nuovi missili contro-carro. Produzione in serie iniziata ad agosto 2020.
Oltre ad essere stato utilizzato da tutte le forze armate del patto di Varsavia, il Mil Mi-24 è stato esportato in molti altri paesi. Degli oltre 2 000 esemplari costruiti dal 1978 in poi, ben 600 furono venduti a paesi che non facevano parte del patto di Varsavia. Inoltre, dopo la guerra del Golfo, gli USA hanno catturato almeno un esemplare di Mi-24, in seguito portato in territorio statunitense e utilizzato durante alcune esercitazioni come velivolo ostile. Di seguito sono riportati tutti gli operatori del Mil Mi-24.
7 Mi-24 in servizio al settembre 2024.[91] 4 Mi-35M ordinati nel 2019 e consegnati nel 2022.[91]
Nella scena finale del film d'azione Rambo III il protagonista Rambo, alla guida di un carro armato, affronta un colonnello sovietico alla guida di questo elicottero. In realtà l'elicottero impiegato per le riprese era un Aérospatiale SA 330 Puma, modificato al fine di sembrare un Mi-24 A.
Nel film Top Gun Maverick, Tom Cruise, dopo essere precipitato viene attaccato da un Mil mi 24 nemico, che viene poi abbattuto dall' F18 del pilota Rooster
Nel videogioco Metal Gear Solid per PlayStation è presente la versione "Hind D". Durante la missione, il protagonista Solid Snake dovrà abbattere l'elicottero con un lanciamissili Stinger per avanzare nel gioco. [110] Lo stesso modello compare inoltre in Metal Gear e Metal Gear 2: Solid Snake.[111]
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