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prefetto, funzionario e politico italiano (1963-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Matteo Piantedosi (Napoli, 20 aprile 1963) è un prefetto, funzionario e politico italiano, dal 22 ottobre 2022 ministro dell'interno nel governo Meloni.
Matteo Piantedosi | |
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Matteo Piantedosi nel 2023 | |
Ministro dell'interno | |
In carica | |
Inizio mandato | 22 ottobre 2022 |
Capo del governo | Giorgia Meloni |
Predecessore | Luciana Lamorgese |
Prefetto di Roma | |
Durata mandato | 17 agosto 2020 – 22 ottobre 2022 |
Predecessore | Gerarda Maria Pantalone |
Successore | Bruno Frattasi |
Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno | |
Durata mandato | 26 giugno 2018 – 17 agosto 2020 |
Predecessore | Mario Morcone |
Successore | Bruno Frattasi |
Prefetto di Bologna | |
Durata mandato | 15 maggio 2017 – 10 giugno 2018 |
Predecessore | Ennio Mario Sodano |
Successore | Patrizia Impresa |
Prefetto di Lodi | |
Durata mandato | 29 agosto 2011 – 9 gennaio 2012 |
Predecessore | Giuseppa Strano |
Successore | Pasquale Gioffrè |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente di destra |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università di Bologna |
Professione | Prefetto, avvocato |
Nato il 20 aprile 1963 a Napoli, ma originario del comune di Pietrastornina, in provincia di Avellino[1], ha studiato giurisprudenza all'Università di Bologna. Dopo aver conseguito la laurea, ha iniziato la sua carriera nell'amministrazione civile del Ministero dell'interno nel 1989.
Nel 2010, quando il comune di Bologna venne commissariato dopo le dimissioni del sindaco Flavio Delbono per un caso di truffa e peculato, venne nominato dal commissario prefettizio Annamaria Cancellieri sub-commissario con deleghe alla sicurezza urbana, agli affari istituzionali, agli enti e società partecipate.[2]
Il 3 agosto 2011 viene nominato prefetto di Lodi, incarico che mantiene per poco tempo fino al 9 gennaio 2012.
Nel 2012 diventa vice-capo di gabinetto del ministro dell'interno sotto Cancellieri, per poi diventare vice-direttore generale della pubblica sicurezza, con l'incarico – da aprile 2014 fino a maggio 2017 – di gestire i programmi operativi d'intervento strutturale di competenza del Viminale.
A maggio 2017 Marco Minniti, nel frattempo insediatosi come ministro dell'interno del governo Gentiloni, lo ha nominato prefetto di Bologna.
Nel 2018, con l'insediamento del governo Conte I, il ministro dell'interno Matteo Salvini lo ha richiamato al Viminale come suo capo di gabinetto del Ministero dell'interno, In tale veste, Piantedosi ha collaborato strettamente con il ministro nelle iniziative in tema di sicurezza e immigrazione, e in particolare nella stesura dei cosiddetti "decreti sicurezza".[3]
Ha svolto il ruolo di capo di gabinetto del Ministero dell'interno anche durante il governo Conte II, sotto Luciana Lamorgese, fino all'agosto 2020 quando è stato destinato alla guida della prefettura di Roma.[4]
Dopo la vittoria della coalizione di centro-destra e il successivo incarico di formare un governo affidato a Giorgia Meloni, il 21 ottobre 2022 Piantedosi è stato indicato quale ministro dell'interno[5][6], in qualità di tecnico politicamente vicino alla Lega per Salvini Premier[3]. Il giorno successivo presta giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come ministro dell'interno nel governo Meloni.[7][8]
Nei primi mesi dall'insediamento ha promosso l'approvazione di un ulteriore decreto legge in materia di immigrazione, finalizzato a ostacolare le azioni di soccorso in mare da parte delle organizzazioni non governative.[9] Il decreto è stato formalmente criticato dal Consiglio d'Europa[10] e dall'Alto commissariato ONU per i rifugiati.[11]
All'indomani del naufragio, il 27 febbraio 2023, di un'imbarcazione di profughi sulla costa ionica di Steccato di Cutro, che ha provocato 73 morti e un numero imprecisato di dispersi, alcune dichiarazioni di Piantedosi circa la responsabilità delle vittime hanno suscitato una vasta eco di indignazione, inducendo le opposizioni a chiedere le dimissioni del ministro.[12]
È sposato con Paola Berardino, prefetto di Grosseto, e ha due figlie.[13]
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