Mariano Rigillo

attore e doppiatore italiano (1939-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Mariano Rigillo

Mariano Rigillo (Napoli, 12 settembre 1939) è un attore italiano.

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Mariano Rigillo nello sceneggiato televisivo Dov'è Anna? (1976) di Piero Schivazappa

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Diplomato all'Accademia d'arte drammatica "Silvio d'Amico",[1] ha avuto come maestri Orazio Costa e Sergio Tofano. Nella seconda metà degli anni sessanta, si afferma in teatro cimentandosi sia nel repertorio classico (Seneca, Giordano Bruno, Shakespeare, Carlo Goldoni) che moderno (Bertolt Brecht,[2] Luigi Pirandello,[3] Giuseppe Patroni Griffi). La collaborazione con Giuseppe Patroni Griffi lo impegna in teatro, con Napoli, notte e giorno e Napoli, chi resta e chi parte, e gli consente di debuttare nel cinema con Metti, una sera a cena (1969). Qualche anno dopo interpreta Nino Bixio in Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini (1972).

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Mariano Rigillo nel ruolo di Nino Bixio in Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato (1972) di Florestano Vancini

È uno degli interpreti principali dello sceneggiato I racconti del faro (1967), con Fosco Giachetti, trasmesso sul programma nazionale della Rai. Nel 1974 torna al teatro con Masaniello di Elvio Porta e Armando Pugliese. In quegli stessi anni partecipa a numerosi spettacoli di prosa adattati per la televisione, tra i quali Il mulino del Po di Sandro Bolchi (1971), La morte di Danton di Georg Büchner per la regia di Mario Missiroli (1972) e La trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, ancora con la regia di Mario Missiroli (1975). L'anno successivo è protagonista dello sceneggiato Dov'è Anna? in cui recita accanto a Scilla Gabel e Pier Paolo Capponi. Nel 1977 interpreta il protagonista in Saturnino Farandola, sceneggiato a puntate tratto dal romanzo di Albert Robida trasmesso dalla Rai nel palinsesto pomeridiano per i ragazzi.

Dopo essere stato interprete nel 1978 in Storie della camorra, nel 1979 interpreta il commissario Selvaggi nello sceneggiato Così per gioco, con la regia di Leonardo Cortese. Interessanti sono state le sue rivisitazioni del teatro di Raffaele Viviani, di cui ha curato l'allestimento di Pescatori (1981) e di Zingari[4] (1982). Tra il 1999 e il 2000 ha portato in tournée teatrale Vita di Galileo di Bertolt Brecht, interpretando il ruolo del protagonista, con la regia di Gigi Dall'Aglio.

Meno intensa rimane la sua attività cinematografica, con apparizioni in alcuni film quali Regina di Salvatore Piscicelli (1987), Il postino di Michael Radford (1994) e Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro (1999). Nel 1998 e nel 1999 recita nella fiction Lui e lei, e nel 2000 partecipa al film Padre Pio - Tra cielo e terra, dove interpreta padre Agostino Gemelli, che ha il compito di esaminare le stimmate di Padre Pio. Sempre nel 1998 interpreta il ruolo del generale dei Carabinieri nella miniserie TV Ultimo, ispirato ai reali avvenimenti che portarono alla cattura del boss mafioso Totò Riina.

Nel 2006 è tra gli interpreti della miniserie della Rai Eravamo solo mille. Sempre per la Rai è tra gli interpreti di Nebbie e delitti, con Luca Barbareschi, dove Rigillo interpreta un solerte e, a volte, ironico questore. Nel 2008 vince il "premio città di Trieste Alabarda d'oro".[5] Nel 2010 prende parte alla fiction di Rai 1 Capri 3, insieme ai colleghi Lando Buzzanca, Lucia Bosè, Gabriele Greco e Bianca Guaccero.

Nel 2011 vince il "Pegaso d'oro del premio Flaiano alla carriera".[6] Nel 2013 entra nella soap opera di Canale 5 CentoVetrine, nel ruolo di Vinicio Corradi, vero padre di Carol Grimani e nemico e rivale di Ettore Ferri. In teatro lavora anche accanto alla sua compagna Anna Teresa Rossini in Buongiorno contessa e Romolo il Grande di Friedrich Dürrenmatt (2009), Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello (2012), Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound, di Leonardo Petrillo (2018); accanto alla moglie ha interpretato anche il film Le grandi dame di casa d'Este (2004).[7] Il 21 luglio 2016 viene annunciato come nuovo direttore della scuola di recitazione del Teatro Stabile di Napoli, prendendo il posto di Luca De Filippo.

Nell'estate 2022 debutta al Festival di Borgio Verezzi nel ruolo di Papa Francesco nello spettacolo teatrale I due Papi di Anthony McCarten, con Giorgio Colangeli nel ruolo di Papa Benedetto XVI e per la regia di Giancarlo Nicoletti.[8] Lo spettacolo continua il suo tour anche nella stagione 2022/23 e 2023/24 nelle maggiori città italiane.

Vita privata

Ha due figli: Riccardo Rigillo, direttore generale presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, e Ruben Rigillo, anch'egli attore.

Filmografia

Cinema

Televisione

Programmi TV

Teatrografia parziale

Doppiaggio

Cinema

Film d'animazione

Riconoscimenti

  • Premio della Critica Teatrale italiana, motivazione: “Per la scoperta culturale culminata nella messinscena e nella interpretazione di Pescatori” di Raffaele Viviani. Assegnato al Carnevale del Teatro di Venezia (1982)
  • Premio "Città di Trieste" Alabarda d'oro (2008)
  • Premio Flaiano sezione teatro all'interpretazione per il complesso della sua opera (1993) e alla carriera (2011)
  • Premio Speciale Due Sicilie per la cultura 2018

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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