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Luis de la Fuente
allenatore di calcio e calciatore spagnolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Luis de la Fuente Castillo (Haro, 21 giugno 1961) è un allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo, di ruolo difensore, commissario tecnico della nazionale spagnola.
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Alla guida della nazionale spagnola Under-19 ha vinto il campionato europeo di categoria del 2015 e alla guida della nazionale spagnola Under-21 ha vinto il campionato europeo di categoria del 2019; alla guida della nazionale maggiore spagnola ha vinto la UEFA Nations League 2022-2023 e il campionato d'Europa 2024.
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Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Calciatore
È approdato all'Athletic Club all'età di quindici anni, dopo essere stato scoperto da Agustín Gaínza. Suo padre, originario di Bilbao, era un socio dell'Athletic Club e andava regolarmente con Luis a vedere le partite della squadra, oltre ad avere parenti residenti nella capitale biscaglina.[1] Cresciuto nella cantera dell'Athletic Club, viene mandato un paio d'anni nella squadra riserve, il Bilbao Athletic, in Segunda División B. Nella stagione 1980-1981 si alterna tra squadra riserve e prima squadra e l'8 marzo 1981 esordisce nella massima serie spagnola, nella partita Valencia-Athletic (0-0).
Negli anni seguenti diventa un punto fisso della difesa dei rojiblancos, collezionando, in sette stagioni, 146 presenze in campionato e vincendo due scudetti, una Coppa del Re e una Supercoppa di Spagna. Nel 1987 passa al Siviglia, con cui disputa quattro campionati in cui colleziona altre 86 presenze nella Liga, per fare ritorno, nell'estate 1991, all'Athletic Bilbao. Nel 1993 si trasferisce all'Alavés, dove conclude la carriera di calciatore.
Allenatore
Nel 2005 ritorna nell'Athletic Club, venendo utilizzato come allenatore delle formazioni giovanili.[2][3] Un anno più tardi viene promosso alla guida del Bilbao Athletic,[4] restandovi fino all'anno seguente, quando riceve l'incarico di delegato della prima squadra.[5] Nella stagione 2009-2010 ritorna a guidare il Bilbao Athletic.[6] Nella prima parte della stagione 2011-2012 guida l'Alavés, prima di essere esonerato il 16 ottobre 2011, con la squadra all'ottavo posto nel gruppo II della Segunda División B (3 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte).
Nel 2013 entra a far parte della federcalcio spagnola come tecnico delle categorie inferiori. Il 19 luglio 2015 conduce la Spagna Under-19 nel campionato europeo di categoria. Il 30 giugno 2018 guida la Spagna Under-18 alla vittoria della medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona. Il 24 luglio 2018 sostituisce Albert Celades nel ruolo di commissario tecnico della nazionale spagnola Under-21. Nel 2019 conduce la squadra alla vittoria del campionato europeo di categoria. Nel 2021, alla guida della nazionale olimpica, si aggiudica la medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Tokyo.
L'8 dicembre 2022, dopo l'eliminazione della Spagna agli ottavi di finale del campionato del mondo 2022 contro il Marocco e il successivo esonero di Luis Enrique, viene nominato CT della nazionale maggiore,[7] che guida alla vittoria della UEFA Nations League 2022-2023 e del campionato d'Europa 2024.
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Vita privata
È sposato con una donna originaria dell'Andalusia, con la quale ha avuto tre figli. Uno di questi, Alberto de la Fuente, ha seguito le orme paterne entrando nel mondo del calcio.[8]
Ricevuta una educazione cattolica, si è riavvicinato alla fede romana nell'età adulta, dopo un periodo di dubbi e incertezze.[9]
Statistiche
Riepilogo
Prospettiva
Statistiche aggiornate al 23 marzo 2025.
Statistiche da allenatore
Nazionale
Nazionale nel dettaglio
Panchine da commissario tecnico della nazionale spagnola
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Palmarès
Giocatore
Club
- Athletic Bilbao: 1983-1984
- Athletic Bilbao: 1984
Allenatore
Nazionale
Individuale
- 2024
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Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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