Deriva dal praenomenlatinoLúcia, femminile di Lucius[1][3][5], basato sul termine lux, "luce"[5][6]; può significare "luminosa", "splendente"; veniva dato anticamente alle bambine nate alle prime luci del mattino[2][5]. Sono suoi diminutivi Lucilla e Lucina (che però può anche avere origine indipendente), altri derivati del nome includono il patronimicoLuciana e Lucilia e la forma elaborata di origine letteraria Lucinda.
Il cambio dell'accento, che ha portato alla forma italiana Lucìa,[7] deriva dalla traduzione grecaLukìa[8]: data la differenza fonetica attuale fra Lucio e Lucia, i due nomi hanno tradizioni onomastiche separate.
Lucia è stato uno dei nomi più popolari in Italia, risultando il settimo nome femminile per diffusione nel XX secolo[9]. La sua diffusione può essere ricondotta in primo luogo al culto della martire siracusana Lucia, assai venerata durante il Medioevo e grazie alla quale si diffuse in tutta l'Europacristiana; in seguito, si è mantenuto vivo grazie alla popolarità di due personaggi, Lucia Ashton, protagonista dell'opera lirica Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti e Lucia Mondella, eroina del romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni[10].
Va notato che la forma ungherese, Luca, è scritta allo stesso modo del nome italiano maschile Luca, pur venendo pronunciata diversamente (la c in tale lingua corrisponde alla z sorda italiana).
L'onomastico si festeggia il 13 dicembre in memoria di santa Lucia, vergine e martire a Siracusa, patrona della vista[5][11]. Si ricordano altre sante e beate con questo nome, fra le quali, alle date seguenti:
Lucy è il nomignolo che venne dato affettuosamente al primo esemplare fossile di Australopithecus afarensis - specie ora estinta di Ominidi - rinvenuto nella regione di Afar in Etiopia da parte di Donald Johanson e della sua squadra. Lucy venne così chiamata dai suoi scopritori in onore della canzone Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles che stavano ascoltando mentre l'hanno scoperta.